
Andrea Maori, membro della direzione dell’Associazione Radicale Antiproibizionisti
I cittadini svizzeri oggi, 30 novembre, sono chiamati a votare in un referendum popolare per decidere se legalizzare la marijuana nel loro Paese.
L’attuale politica della Confederazione svizzera – rispetto alla quale il referendum di oggi tende di smussarne gli angoli più restrittivi - si basa sule “4 politiche pilastro", stabilite dal Governo federale nel 1991, prevenzione, trattamento, riduzione del danno, inasprimento legislativo, portarono, per l'eroina, ad una diminuzione delle morti per overdose, riduzione dell'incidenza, riduzione dei crimini correlati, e altro, per la cannabis non ottennero effetto. Ed è anche per questo che in Svizzera il referendum è stato presentato. Ma se Oltralpe il dibattito sulle politiche in materia di droghe si muovono in un’ottica di tendenziale legalizzazione, con effetti positivi sulla salute pubblica, in Italia gli effetti delle politiche proibizioniste sono sotto gli occhi di tutti. Ecco alcuni dati.

Il gruppo socialista del Comune di Perugia ha presentato un ordine del giorno sull'anagrafe degli eletti che contraddice la volontà espressa in diversi incontri e conferenze stampa dei radicali di volere un'amministrazione più trasparente e partecipata. Innanzitutto la nostra critica si rifà allo strumento dell'ordine del giorno, strumento debole, mentre noi chiedevamo il deposito di una proposta di delibera, cioè di un vero e proprio atto normativo.Inoltre, cosa molto grave, i punti più importanti del progetto anagrafe sono stati cassati. Per esempio nulla viene messo riguardo alla dichiarazione dei redditi dei consiglieri e degli amministratori e nulla riguardo all'obbligo di dichiarare se i consulenti hanno rapporti di consulenza con le società controllate o partecipate dal comune e per quali importo, nulla riguardo alle votazioni in consiglio comunale.
Carissim* tutt*, l'assemblea dell'associazione è convocata per il giorno mercoledì 26 novembre alle ore 21,00 presso la mia abitazione in via Lorenzini, 22 (zona Elce), Perugia. Di seguito gli argomenti all'ordine del giorno:

La sentenza della Corte di Cassazione, che consente definitivamente la
Conferenza stampa di Giulia Innocenzi a Perugia, oggi 13 novembre. Innocenzi, militante radicale, coordinatrice studenti dell’Associazione Luca Coscioni, candidata alle primarie per la Segreteria Nazionale Partito Democratico Giovani, oggi 13 novembre 2008 alle 17,00 sarà a Perugia presso sede PD di Piazza della Repubblica, per illustrare il suo programma. Introdurrà Pierfrancesco Pellegrino segretario di Radicaliperugia.org. L’incontro proseguirà poi alle 18,00 presso il locale “La Tana dell’Orso” in via Ulisse Rocchi dove incontrerà i giovani intrattenendosi con loro in un dibattito aperto fino alle 19,30. Ai convenuti sarà offerto un aperitivo. Tutte le cittadine e i cittadini sono invitati alla conferenza stampa e al dibattito successivo.



Martedì 11 novembre a partire dalle 14,30 di fronte al Consiglio Regionale dell'Umbria, piazza Italia, Perugia, manifestazione promossa da radicaliperugia.org e dal Circolo Radicale "Ernesto Rossi"di Terni per denunciare l’inadempienza del Consiglio Regionale dell’Umbria in merito alla mancanza di obblighi stabiliti dalla legge. Ci riferiamo alla mancata nomina del Garante dei detenuti istituito con la legge regionale n. 13 del 18 ottobre 2006, entrata in vigore il 15/11/2006 che stabilisce all’articolo 10 c.1 l’obbligo di nomina da parte del consiglio regionale entro 90 giorni. Il termine è scaduto il 13 febbraio 2007, cioè quasi due anni fa. Ci riferiamo inoltre alla mancata nomina del Difensore Civico regionale previsto nello Statuto, (...)

Intervento della senatrice Donatella Poretti parlamentare Radicale - Partito Democratico e di Tommaso Ciacca membro della Direzione Nazionale dell’Ass. Coscioni.
Il fantasma della democrazia si aggira anche in Umbria. Dopo le solenni promesse di adesione al progetto dell'anagrafe degli eletti da parte del Partito Democratico ad una conferenza stampa convocata dai Radicali a Perugia oltre tre settimane fa, per bocca di Franco Parlavecchio, responsabile degli Enti locali per il Pd Umbro, nulla si è saputo. Anzi, alla richiesta avanzata da Pellegrino di raccogliere firme ad una loro importante riunione, il diniego è stato totale. Solito vittimismo radicale? Parlano i fatti.
5 novembre (Apcom) - Non c’è solo la Casa Bianca al centro dell’attenzione degli americani questa notte; dalle urne è atteso infatti anche il verdetto sui 153 referendum che sono stati sottoposti agli elettori in concomitanza con le elezioni presidenziali. Oltre ai democratici a cantare vittoria questa notte possono essere così anche molti sostenitori dei diritti civili. (…)
Possiamo? Ancora una volta dobbiamo attraversare l'Atlantico per andare a scuola di democrazia. Questa volta, per diminuire le spese di viaggio, ci aggiungiamo anche il patriottismo. Perché non voglio parlare solo di Barack Hussein Obama, ma anche di John McCain. i quali ci hanno dato mercoledì notte (per noi) una grande lezione di come si deve condurre la lotta quando si è uomini di Stato. (...)
Riportiamo significativo intervento di Marco Cappato, in grado di essere da guida a qualsiasi osservatorio sulle primarie PD e al tema della libertà di associazione
Intervento di Francesco Tullio per il VII congresso di Radicali Italiani nella Commissione La politica transnazionale: diritti umani, nonviolenza, satyagraha
Con una lettera inviata ai promotori, la segreteria del Rettore dell'Università per Stranieri di Perugia ha comunicato che il Rettore, Stefania Giannini, ha accolto la proposta di intitolare un'aula ad Aldo Capitini e si impegna a portare, quanto prima, la proposta alla discussione degli Organi collegiali dell'Ateneo. Come si ricorderà, la richiesta è stata sottoscritta da decine di docenti dell'Università per Stranieri di Perugia e semplici cittadini. Nella petizione veniva sottolineato - tra l'altro - come "l'antifascista, il filosofo, il perugino Aldo Capitini fu infatti Rettore di quella prestigiosa istituzione dal 1944 al 1946 per volontà del Comitato di Liberazione Nazionale. Con lui si affacciò l'idea di "italianità aperta" in discontinuità col fascismo, sulla cui linea si sono poi mossi tutti i Rettori dal dopoguerra ad oggi."
Un motivo in più per chiedere la nomina del garante dei detenuti in Umbria è dato dalla fotografia che emerge dagli interventi di Ilse Rusteni e di Antonio Fullone, rispettivamente provveditore regionale del Dipartimento per l'amministrazione penitenziaria e direttore del Carcere di Perugia in occasione della recente celebrazione annuale a Perugia del Corpo di polizia penitenziaria. Complessivamente nelle carceri umbre - Perugia, Spoleto, Terni e Orvieto - sono ospitati 800 detenuti. (...)