mercoledì 31 luglio 2013

Ecco le sedi istituzionali del comune di Perugia dove si può firmare per i 12 referendum


La raccolta firme per i 12 referendum abrogativi avviene presso i seguenti  uffici del Comune di Perugia

Segreteria del Segretario Generale (palazzo dei Priori)
dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00
il lunedì e il mercoledì dalle 15.00 alle 17.00
Sportello Urp Logge dei Lanari (Piazza Matteotti)
lunedì martedì e giovedi dalle 8.30 alle 13.30
il mercoledì e il venerdì dalle 8.30 alle 17.00
il sabato dalle 8.30 alle 13.00
Ufficio Elettorale (Via Scarlatti 43)
dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.00
il lunedì e il mercoledì dalle 14.45 alle 17.00

martedì 30 luglio 2013

OPG: questione ancora irrisolta

di Eleonora Favaroni


E’ stato prorogato al 1 Aprile 2014 con Decreto del Governo , il disegno di Legge  presentato dalla Commissione d’inchiesta  sul Servizio Sanitario  che avrebbe dovuto sancire  la definitiva chiusura  degli Ospedali psichiatrici giudiziari italiani  il 31 Marzo 2013.
Tra le cause additate di tale molto discussa proroga : la mancanza ancora di strutture  adatte per accogliere i detenuti; l’assenza di programmi organizzativi  regionali e di iter burocratici; in Italia ne esistono ancora sei  di cui uno, Castiglione delle Stiviere comprende la sezione femminile.
Il problema non  riguarda solo un problema di locazione  ma ricopre anche  un significato etico e culturale. 
Gli OPG sono istituzioni “totali” , collocate sul doppio binario  tra  carcere e ospedale psichiatrico, rispecchiano quell’ambiguità   che nemmeno la Legge Basaglia  è riuscita  a superare; un’ambiguità che genera altra ambiguità e spinge a delle riflessioni : carcere o manicomio  ?
Si è già caduti in questo modo in una nuova  reistituzionalizzazione.
Esiste una cultura che legittima il manicomio e ruota intorno al concetto e preconcetto di “pericolosità sociale” . Esiste ancora oggi e rafforzata una massiccia intromissione psichiatrica  in molti ambiti sociali.
La nostra società “disciplinare” , tramite una serie di strumenti preposti : Codice Penale, istituzioni , Magistratura, Psichiatria, definisce il confine tra il bene e male, tra legalità e illegalità,  indica ciò che è folle, anormale, pericoloso.
Se inizialmente la società delineava  il ruolo sociale  del delinquente, a partire dall’Età Moderna , la prigione è divenuta il contesto di una nuova figura: il deviante.
In entrambi i casi , il punto in comune è la reclusione, l’internamento, l’isolamento.
Si persegue il diverso , mediante  il controllo,la sorveglianza, la repressione  di esistenze marginali, che spesso  non sono  né criminali né patologiche .
Il folle e il criminale  rappresentano la trasgressione di quella normalità  da cui devono essere normativizzati perché stabilito da un potere decisionale assoluto e intoccabile quale è oggi quello del Giudice  e dello Psichiatra.
Eppure nella nostra società  ci sono persone che uccidono per un niente; ci sono persone che dietro un’apparente  rispettabilità, commettono violenze e crimini tutti i giorni; ci sono logiche di potere   totalitarie e coercitive, ci sono sistemi  legislativi e giudiziari  obsoleti e lenti, sistemi amministrativi e burocratici chiusi e opachi.
Per ogni “criminale “ o folle internato ci sono altrettanti criminali insani in libera circolazione.
La prigione è la vita sotterranea della società esterna. “ Il controllo della devianza  rappresenta così  uno dei meccanismi più efficaci  tramite cui l’ordine sociale può esercitare  il suo potere e costruire la sua facciata di credibilità. L ‘individuo è posto così al centro  di una continuità di istituzioni collegate tra loro : il penitenziario, l’ospedale,la prigione che non fanno altro che alimentare  illegalità e devianza
In realtà si è sempre all’interno. Non bisogna dimenticare che per quanti muri o prigioni si possono erigere, il deviante  o il criminale nascono e  sono figli della società stessa; appartengono a essa e a tutti i suoi  meccanismi di potere.





Eleonora Favaroni  Perugia 

lunedì 29 luglio 2013

Prostituzione, dopo la recente sentenza della Cassazione, il comune di Perugia riveda la sua politica repressiva, inutile e dannosa.

Dichiarazione di Andrea Maori, segretario di radicaliperugia.org

Niente più multe a chi si accosta in auto ad una prostituta. La sesta sezione civile della Cassazione ha annullato, con rinvio, una sentenza con cui il giudice di pace di Pescara aveva respinto il ricorso di un uomo sanzionato per aver violato l’ordinanza del sindaco di Montesilvano che proibiva di “fermarsi con autoveicolo in prossimità di esercente il  meretricio sulla via pubblica. Nel dare ragione all’uomo, la Cassazione ha richiamato la giurisprudenza della Corte costituzionale che nel 2011 aveva dichiarato illegittima la norma contenuta nel pacchetto sicurezza del 2008 con cui si assegnavano poteri straordinari ai sindaci per l’adozione di provvedimenti al fine di prevenire pericoli anche al di fuori dai casi di “contingibilità ed urgenza”.
I giudici di Cassazione e quelli costituzionali stanno quindi smantellando una delle normative su cui, nel corso degli anni si è basata la politica sicuritaria promossa a livello nazionale e da molti sindaci, di vari schieramenti. La sentenza della Corte costituzionale, poi, lo fa richiamando anche i principi di libertà e di libera scelta. Alla luce di questa nuova sentenza della Cassazione, è bene che anche il comune di Perugia ritiri l’ordinanza sindacalela n. 436 del 30 aprile 2013 che vieta ai clienti delle prostitute di intrattenersi in alcune vie della città e di fatto vieta, nelle stesse, l’attività di meretricio. Intrisa di moralismo insopportabile l’ordinanza è una scorciatoia proibizionista che mira ad eliminare la prostituzione per strada: obiettivo impossibile da raggiungere che avrà la conseguenza di spostare il problema da una zona ad un’altra e di non risolvere il problema della criminalità, laddove esiste. E’ ovvio che la prostituzione va regolarizzata ma l’esperienza di questi anni dimostra che i risultati – di fronte alle aspettative – non si sono ancora visti, pur avendo investito soldi dello stato nelle retate, con mezzi e uomini della polizia e dei carabinieri.

Va invece tenuto presente che dal 2000 si è creata una grossa rete di associazioni di volontariato ma anche di enti locali che hanno avviato tutta una serie di interventi di strada, di contatto con le donne e di sostegno e accoglienza delle vittime. Un lavoro molto utile, di riduzione del danno e di sostegno alle donne più sfortunate. Noi riteniamo che quella sia la strada maestra da seguire in sede locale.

giovedì 25 luglio 2013

"Gli indiscreti Referendum" di Michele Ainis, Corriere della Sera, 25 luglio 2013

Gli indiscreti Referendum

Articolo di Michele Ainis, Corriere della Sera, i25 luglio 2013
Oltre che dal Codacons, dall’Associazione per la tutela dei diritti del malato, da vari gruppi che difendono i consumatori. Sono i referendum radicali: 12, come gli apostoli. Solo che in questo caso a benedirli non c’è un Cristo bensì piuttosto un Anticristo (Marco Pannella). Che infatti scaglia i suoi fulmini contro l’otto per mille destinato alle casse vaticane. Tuttavia non è la questione religiosa a occupare il centro della scena. No, è la giustizia. 
Dieci quesiti su 12 toccano - direttamente o di straforo - la materia giudiziaria. Lasciata prudentemente (pavidamente?) fuori dalla revisione costituzionale che il Parlamento sta intessendo, eccola sbucare nelle piazze da una via referendaria. Per forza: sui referendum si scarica un’energia riformatrice che i partiti sono incapaci di raccogliere. Loro semmai v’oppongono una strategia paralizzante, usando l’arma dello scioglimento anticipato delle Camere pur di rinviarli alle calende greche (è successo nel 1972, nel 1976, nel 1987, nel1994), organizzando l’astensione, o male che vada frodando il voto popolare. Sicché in ultimo l’oggetto di questi referendum è lo stesso referendum, la sua immagine riflessa in uno specchio. È la seconda scheda, quella che dovrebbe servirci per decidere, non per delegare.
Se otterrà 500 mila firme entro settembre, la useremo nuovamente sull’abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti (approvata nel 1993 dal 90,3% degli elettori, ripristinata sotto mentite spoglie dai partiti, sommersa in questi giorni da 150 emendamenti, poiché il governo Letta ha osato proporre una mezza abolizione). Per la seconda volta sulla responsabilità dei magistrati (nel 1987 i sì furono l’80,2%, nel 1988 una legge li ha trasformati in boh). E dopotutto è un secondo tempo pure il divorzio breve, dato che il referendum del 1974 ci ha recato in sorte un divorzio lungo da io a 12 anni (in Francia e in Spagna bastano 3 mesi). Vedremo se almeno in questo caso repetita iuvant. Poi, naturalmente, c’è dell’altro. 
Dalla cancellazione dell’ergastolo a limiti stringenti per la custodia cautelare, dall’immigrazione alle droghe leggere, dai magistrati fuori ruolo alla separazione delle carriere giudiziarie. Questioni variegate, su cui ciascuno può nutrire opinioni variegate. O altrimenti, fin qui, nessuna opinione. Ma in ogni caso dovremmo sforzarci d’approfondire i temi che ci vengono proposti: senza conoscenze siamo sudditi, non cittadini. C’è un dato, tuttavia, che è impossibile conoscere, e non per colpa nostra. Mettiamo pure da parte Scelta civica, o quel che ne rimane; ma qual è la posizione del Pd, che ne pensa il maggiore partito di governo? Come diceva Oscar Wilde, le domande non sono mai indiscrete; però talvolta suonano indiscrete le risposte.

Referendum radicali a Perugia: una "no stop" di raccolta firme sabato 27 luglio

Referendum radicali a Perugia:  una no stop di raccolta firme sabato 27 luglio

Un'altra mobilitazione straordinaria dei radicali di Perugia sabato prossimo: grazie alla disponibilità degli autenticatori Massimo Perari, consigliere comunale di Perugia e Pierfrancesco Pellegrino, funzionario comunale, la raccolta firme sarà concentrata in questo fine settimana tutto in una unica giornata, sabato 27 luglio con una specie di "no stop" che inizierà alle ore 9,00 al mercato di Pian di Massiano, fino le 12,00.
Poi, dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e dalle ore 21,00 alle ore 23,00 tavolo in corso Vannucci di fronte al civico 92 nei pressi del bar Bliz. 
Ecco i temi dei referendum
  • Abolizione Finanziamento pubblico partiti 
    Per abolire il finanziamento pubblico dei partiti e la truffa dei rimborsi elettorali.
  • 8xmille 
    Per lasciare allo Stato le quote di chi non esprime una scelta.
  • Custodia cautelare 
    Per limitare il carcere preventivo, cioé prima della sentenza di condanna, ai soli reati gravi.
  • Divorzio breve 
    Per eliminare l’inutile obbligo di tre anni di separazione ­­prima di poter chiedere il divorzio. 
  • Droghe: niente carcere per fatti di lieve entità 
    Per eliminare quelle norme che riempiono inutilmente le carceri e paralizzano la giustizia.
  • Ergastolo 
    Per abolire il carcere a vita ed ottenere una pena detentiva che abbia la finalità di rieducare il condannato.
  • Lavoro e immigrazione* 
    Per abrogare quelle norme discriminatorie che ostacolano il lavoro e il soggiorno regolare degli stranieri. 
  • Magistrati fuori ruolo 
    Per far rientrare nei Tribunali le centinaia di magistrati attualmente dislocati ai vertici della pubblica amministrazione per smaltire l’enorme debito giudiziario.
  • Responsabilità civile dei magistrati* 
    Perché i cittadini possano ottenere dal magistrato, e in tempi rapidi, il giusto risarcimento dei danni a seguito di irregolarità e ingiustizie da loro subite.
  • Separazione delle carriere dei magistrati 
    Per ottenere la garanzia di essere giudicati da un giudice terzo obiettivo ed imparziale che abbia una carriera diversa da quella del Pubblico ministero che accusa.
(* due quesiti)

martedì 23 luglio 2013

Referendum radicali, situazione firme, autofinanziamento, calendario prossimi tavoli a Perugia

I nostri tavoli sono sempre stati di due tre ore al massimo. Tranne che in corso Vannucci dove siamo stati presenti due volte e al Pian di Massiano (2 volte) gli altri posti sono stati di scarso passaggio. Va ricordata anche la nostra polemica sulla mancata assegnazione di una postazione decente durante Umbria Jazz.
Ecco alcuni numeri: a Perugia risultano raccolte le firme di 234 firmatari di cui 19 ottenuti in 2 tavoli a giugno, le restanti su complessivi 6 giorni di tavoli con questa progressione: 29+30 giugno= 19 firme 6+7 luglio= 30 firme; 13+14 luglio=69 firme; 18+20 luglio= 116 firme. Grosso modo la media è di 10 firme all'ora. Durante i 3 referendum days abbiamo distribuito circa 1100 volantini, tra quelli stampati da Michele Guaitini e quelli arrivati in sede.
L'autofinanziamento è stato particolarmente buono: compresi i tavoli svolti sulle proposte di legge su tortura, carceri, legalizzazione droga e testamento biologico, abbiamo ottenuto una contribuzione pari a  € 290,60  a fronte di uscite di  € 111,28 più altri circa 30 euro a carico di radicaliperugia.
Detto questo, i prossimi tavoli, grazie alla disponibilità degli autenticatori Massimo Perari e Pierfrancesco Pellegrino, saranno concentrati tutti in una unica giornata, sabato 27 luglio una specie di "no stop" che inizierà alle ore 9,00 al mercato di Pian di Massiano, fino le 12,00.
Poi, dalle ore 17,00 alle ore 20,00 e dalle ore 21,00 alle ore 23,00 tavolo in corso Vannucci di fronte al civico 92 nei pressi del bar Bliz. 
Al momento non sono previsti tavoli per domenica 28 luglio.
Urgono volontari, scrivete per confermare la vostra disponibilità.
Andrea Maori

mercoledì 17 luglio 2013

Mobilitazione straordinaria di raccolta firme per i 12 referendum a Perugia da giovedì a domenica


Una mobilitazione straordinaria di raccolta firme a Perugia sui 12 quesiti referendari proposti dai radicali per la "Giustizia giusta, la democrazia, la libertà, i nuovi diritti civili ed umani" si svolgerà da domani, giovedì 18 a domenica 21 secondo il calendario che inviamo qui sotto. La mobilitazione referendaria è nata perché, quando la politica dei partiti è paralizzata, tocca ai cittadini attivare la democrazia, per dare risposta ai questioni sociali urgenti in materia di giustizia, diritti civili, lavoro, immigrazione, carcere..
I prossimi tavoli a Perugia:
giovedì 18 dalle ore 17,30 alle ore 20,00 e dalle ore 21,00 alle ore 22,30 in corso Vannucci di fronte al bar Bliz 
venerdì 19 dalle ore 17,30 alle ore 20,00 e dalle ore 21,00 alle ore 22,30 in corso Vannucci di fronte al bar Bliz 
sabato 20 dalle ore 9,00 alle ore 11,30 in piazza Umbria Jazz appena uscito dal capolinea del minimetrò al Pian di Massiano in occasione del mercato.
sabato 20 dalle ore 17,00 alle ore 19,00 in via della Rupe al capolinea del Minimetrò fermata Pincetto 
domenica 21 dalle ore 10,30 alle ore 13,00 n via della Rupe al capolinea del Minimetrò fermata Pincetto

martedì 16 luglio 2013

Referendum: la risposta del sindaco di Perugia Wladimiro Boccali a Tommaso Ciacca sulla mancata concessione delle piazze centrali della città per la raccolta firme durante Umbria Jazz

Carissimo Tommaso,
sai bene come la penso su certi valori: democrazia e partecipazione sono intoccabili e indispensabili alla crescita civile delle comunità.
Mi sono, chiaramente, informato del caso e purtroppo l’autorizzazione è stata negata perché quelle Piazze (della Repubblica e Italia) erano assegnate a Umbria Jazz. Tra l’altro, l’autorizzazione non è stata concessa, per gli stessi luoghi e date, anche ad altri due partiti politici (Pd e Psi) e ad associazioni.
Un rappresentante della tua associazione aveva concordato, con un nostro funzionario, per Via della Rupe, accogliendo l’alternativa. Mentre il via libera per le Piazze in questione è stato dato a fine Luglio (dal 27) e per alcune giornate di agosto.
Non potevo intervenire diversamente, altrimenti lo avrei fatto.
A presto
Wladimiro

Non è ammissibile che la parte strategica della città storica di Perugia venga di fatto privatizzata dagli eventi di Umbria Jazz, impedendo l'esercizio di un proprio diritto costituzionalmente tutelato come la raccolta firme per referendum. La rigidità dei regolamenti comunali - peggiorata negli ultimi anni - presenta dei margini di concessione del suolo pubblico che non è stata valutata attentamente.
Ringraziamo comunque il sindaco per la risposta
A.M.

lunedì 15 luglio 2013

Situazione tavoli "referendum days" a Perugia (18-21 luglio)

Nell'ultima settimana ai tavoli abbiamo visto maggior attenzione dei cittadini ai temi referendari: anche se i posti che ci ha assegnato il comune durante Umbria Jazz sono stati di scarso passaggio, abbiamo avuto una media tavolo ben più alta rispetto alla settimana precedente
I prossimi tavoli a Perugia:
giovedì 18 dalle ore 17,30 alle ore 20,00 e dalle ore 21,00 alle ore 22,30 in corso Vannucci di fronte al bar Bliz (autenticatore Pellegrino)
venerdì 19 dalle ore 17,30 alle ore 20,00 e dalle ore 21,00 alle ore 22,30 in corso Vannucci di fronte al bar Bliz (autenticatore Pellegrino o in alternativa Perari) in contemporanea con le iniziative del Pd in Piazza della Repubblica.
sabato 20 dalle ore 9,00 alle ore 11,30 in piazza Umbria Jazz appena uscito dal capolinea del minimetrò al Pian di Massiano in occasione del mercato.
sabato 20 dalle ore 17,00 alle ore 19,00 in via della Rupe al capolinea del Minimetrò fermata Pincetto 
domenica 21 dalle ore 10,30 alle ore 13,00 n via della Rupe al capolinea del Minimetrò fermata Pincetto
Inutile dire che lo sforzo che faremo in questa occasione è massimo in relazione alle nostre poche forze. Cercheremo di allestire il tavolo (prendendone anche uno più grande) con più pannelli e volantini. Diamoci una mano!

domenica 14 luglio 2013

La discesa in campo di Comunione e Liberazione L'ultimo libro di Andrea Maori, con prefazione di Massimo Bordin edito da Reality Book

La discesa in campo di Comunione e Liberazione L'ultimo libro di Andrea Maori, con prefazione di Massimo Bordin edito da Reality Book

Maori traccia brevemente un profilo di Comunione e Liberazione attraverso le numerose carte depositate all’Archivio centrale dello Stato dagli uffici di Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno. Emerge un’organizzazione che oltre a svolgere la propria missione evangelica ed organizzare incontri spirituali ed ecumenici, dal referendum sul divorzio del 1974 comincia ad avere un rapporto molto stretto con la politica e con la Democrazia cristiana in particolare e a creare una rete di potere che si svilupperà negli anni successivi

Andrea Maori (Perugia, 1960), da anni si dedica alla valorizzazione di archivi pubblici e privati. Tra le sue pubblicazioni: Oligarchie e popolo. Dallo statutum populi del 1261 alla municipalità repubblicana del 1798: compendio delle magistrature di Città di Castello, Perugia, 1996, Attenta vigilanza. I Radicali nelle carte di Polizia (1953-1986), Viterbo, 2011. Dossier Libertà controllata. Polizia, potere politico e movimenti per i diritti umani e civili (1945-2000) Roma, 2012;Notabili, spie e politica a Perugia. Pagine sparse da rapporti di polizia e carteggi (1923-1984) Perugia, 2012.

Reality book, pagg. 96, € 10,00.
Per richieste e contatti direttamente all'autore: andreamaori@gmail.com

giovedì 11 luglio 2013

Perugia, calendario tavoli firme settimana per i 12 referendum

I  tavoli del fine settimana vengono confermati: sabato 13 dalle 9,00 alle 11,30 a Pian di Massiano, piazza Umbria Jazz (autenticatore Perari); nel pomeriggio dalle 17,30 alle 20,00 via della Rupe, uscita della fermata Minimetro "Pincetto"; (autenticatore Pellegrino) domenica mattina, 14 dalle 10,30 alle 13,00 via della Rupe, uscita della fermata Minimetro "Pincetto" (autenticatore Pellegrino).

Perugia, città aperta! Lettera aperta di Tommaso Ciacca al sindaco Boccali di Tommaso Ciacca sulla mancata concessione a raccogliere firme in alcune vie pedonali di Perugia

Carissimo Sindaco,
è in corso la raccolta firme di 12 referendum promossi dai radicali riguardanti la giustizia e il carcere, per una nuova politica di immigrazione e droghe, sul finanziamento pubblico dei partiti e per riformare l'8x1000, sul divorzio breve. Contestualmente, insieme all'Associzione Luca Coscioni viene presentatata ai cittadini la possibilità di sottoscrivere la proposta di legge di iniziativa popolare per l'eutanasia legale.
Nella nostra città in questo periodo non è stata rilasciata dal Comune l'autorizzazione a tale raccolta in Corso Vannucci o in Piazza della Repubblica e i radicali sono costretti a ripiegare in zone di scarso transito. Perugia è luogo di tradizione democratica e qui è nato l'insegnamento capitiniano alla partecipazione dal basso. Sono rimasto sorpreso che vengano posti ostacoli ad un momento così importante della vita civile in cui l'attività informativa e l'incontro con i cittadini dei comitati promotori referendari, che sono organi dello Stato, deve essere garantito.
Conoscendola so che sarà persuaso dalla necessità di rivedere da subito tali decisioni garantendo pienamente a Perugia, città candidata a capitale della cultura 2019, l'esercizio dei diritti civili.

Tommaso Ciacca
della Direzione della Associazione Luca Coscioni

mercoledì 10 luglio 2013

Giustizia e verità: i diritti umani dimenticati nell'odierna società disciplinare

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
 di Eleonora Favaroni

  
Raramente si trovano ormai oggigiorno parole, idee , riflessioni che si vorrebbe tutti condividessero, come quelle di un interessante libro  commentato nel Sole 24 ore di domenica , scritto da due docenti di criminologia dell’Università di Milano e intitolato “ Oltre la paura. Cinque riflessioni  su criminalità,società e politica”.
L’analisi ruota intorno a un quesito importante e attualissimo: su cosa si fonda l’ordine sociale e la condizione di pace apparente in cui viviamo?
Gli autori individuano nella paura del diverso, dell’altro , del nuovo,  il motore che alimenta  i meccanismi di violenza e repressione attuati fin dai tempi remoti dalle forme di  potere istituzionalizzate: il sistema giudiziario, politico  e le discipline  medico-scientifiche.
Oggi sotto il nome di crimini e delitti si giudicano istinti, passioni,anomalie, disadat-tamenti,comportamenti, qualificati e classificati come punibili e da  destinare alla correzione . Nasce così la società disciplinare.
Come scrive Michel Foucault: “La prigione e l’ospedale sono il luogo dove il potere di punire organizza silenziosamente un campo di oggettività il cui castigo potrà funzionare e risultare  come terapeutico”.  C’è una verità che deve essere riconosciuta e servire per legittimare  il potere e la punizione:  la verità del pazzo e del criminale .
Ma in questo modo si genera l’errore e si costruiscono tutti quei meccanismi preposti a preservarlo che risultano una  violazione dei diritti umani e personali:
intolleranza,sopraffazione,sopruso. 
Pensiamo  alla  drammatica situazione oggi delle carceri italiane , dove si registrano le più alte percentuali di suicidi e illegalità , dove la persona è spogliata di qualunque dignità e  diritto , dove  non esistono tutele e sicurezze  nei confronti di abusi e violenze Ricordiamo i casi di Aldo Bianzino,Federico Aldrovandi,Stefano Cucchi, G:Uva, e tanti altri. 
Gli stessi meccanismi agiscono all’interno di  reparti  e strutture psichiatriche, cliniche , case di accoglienza  anziani e minori. Pensiamo alla morte per contenzione in SPDC ( reparto psichiatrico di diagnosi e cura) di F. Mastrogiovanni, G. Casu, L. Gambini,  E. Idehen, R.Melino e altri ancora sospetti. In questa società schiacciata e guidata dalla diffidenza ,l’individualismo  e dal  potere,si stanno commettendo ancora
I più ingiusti crimini umani.

venerdì 5 luglio 2013

Calendario tavoli raccolta-firme per il fine settimana a Perugia

Dopo aver letto il nostro comunicato sulla mancanza di agibilità democratica a Perugia in relazione alla concessione di suolo pubblico per i tavoli in piazza della Repubblica e Corso Vannucci, il consigliere comunale Massimo Perari, del Pdl, ha dato la disponibilità ad autenticare le firme ad un tavolo che si terrà sabato 6 luglio dalle 9,00 alle 11,00-11,30 in piazza Umbria Jazz, pian di Massiano, nel mercato. 
Grazie alla disponibilità di Pierfrancesco Pellegrino, autenticatore e attivista
l'altro appuntamento è per domenica 7 giugno dalle 10,30 alle 13,00 in via della Rupe, all'uscita del minimetrò, fermata Pincetto.

SALTA IL TAVOLO DEL  pomeriggio di sabato 6 giugno dalle 17,30 alle 20 IN VIA DELLA RUPE, uscita minmetrò fermata Pincetto.

mercoledì 3 luglio 2013

A rischio agibilità democratica a Perugia: vietata la raccolta firme in Piazza della Repubblica e Corso Vannucci

Dichiarazione di Andrea Maori e di Michele Guaitini, segretario e tesoriere di Radicaliperugia.

A Perugia è diventato sempre più difficile esercitare i diritti civili attraverso quella partecipazione popolare chiamata raccolta di firme con tavoli in piazza, in mezzo alla gente, ai cittadini. E' già la seconda estate  consecutiva che radicaliperugia.org promuove raccolte firme: l'anno scorso su petizioni popolari riguardanti le politiche di riduzione del danno in materia di droga o di prostituzione, quest'anno su proposte di legge di iniziativa popolare in materia di testamento biologico e situazione carcere. Adesso radicaliperugia.org è impegnato nella difficile raccolta per 12 referendum nazionali in materia di diritti civili, giustizia, libertà individuali. I comitati promotori dei referendum sono - come ha garantito la Corte Costituzionale - organi dello Stato dal momento in cui depositano i quesiti fino al momento della convalida del voto popolare. La raccolta firme, quindi, non è solo un fatto burocratico o come aprire una bancarella per commercio ambulante: esercitare i diritti civili dovrebbe avere particolari garanzie. Senza occupare chissà quanti metri quadrati - un tavolo e due sedie!!! - ci sembra particolarmente grave non essere stati autorizzati - sia l'anno scorso che quest'anno - a occupare suolo pubblico in piazza della Repubblica o in corso Vannucci durante Umbria Jazz o durante giugno dove invece proliferavano bancherelle di tutti i tipi: a differenza degli anni passati, siamo stati costretti ad avere sempre posti di ripiego, di scarso transiito, impedendo, anche per questo, ai cittadini di poter conoscere per decidere con gli strumenti della partecipazione popolare.

Giovedì 4 luglio dibattito a Deruta di presentazione dei referendum sulla giustizia giusta

Grazie all'iniziativa di Franco Battistelli, Presidente dell'Associazione Umbria Rinnovamento e vicesindaco di Deruta giovedì 4 luglio, ore, 20,30 presso la Casa della Cultura e dell'associazionismo di Deruta, dibattito di presentazione dei referendum sulla giustizia. Sarà anche l'occasione per presentare tutto il pacchetto del 12 referendum radicali.