Dichiarazione di Alessandro Massari, candidato alla
camera dei deputati in Umbria, membro della Direzione nazionale di
Radicali Italiani e Andrea Maori, segretario dell’Associazione “Radicali
Perugia”.
Sabato 19gennaio due delegazioni radicali si recheranno presso le case circondariali di
Terni e
Perugia
per consentire ai cittadini detenuti e ai dipendenti
dell’amministrazione penitenziaria di sottoscrivere, legalmente, le
liste “Amnistia, Giustizia, Libertà”.
A Terni,
Alessandro Massari, candidato per l’elezione della Camera dei deputati e
Mauro Fonzo,
candidato per l’elezione al senato della Repubblica, raccoglieranno le
sottoscrizioni nella casa circondariale accompagnati da un autenticatore
“politico”, il consigliere comunale di Rifondazione comunista
Mauro Nannini.
In
un momento in cui per qualsiasi difficoltà ci si appella, spesso a
sproposito, alla Costituzione, senza che (quasi) nessuno ne rispetti il
dettato, #tranneiradicali, l’opera istituzionale garantita da
Nannini
è preziosa perché rappresentativa del comportamento di chi, la
Costituzione, la prende sul serio, garantendo ai detenuti i diritti
riconosciuti loro dalla legge ed alle forze politiche il diritto di
presentarsi validamente alla competizione elettorale.
A Perugia sarà
Andrea Maori, segretario dell’associazione “
Radicali Perugia”, accompagnato dall’autenticatore e militante radicale,
Pierfrancesco Pellegrino a proporre alla comunità carceraria l’opportunità di sottoscrivere la lista “Amnistia, Giustizia, Libertà”.
Nel
frattempo prosegue la raccolta di firme nelle piazze, nelle strade,
nelle case di chi ha a cuore la legalità nelle istituzioni. La corsa
contro il tempo prosegue anche per la certificazione delle firme dei
detenuti e dei cittadini tutti, nel silenzio assordante dei mass media.
La
lista “Amnistia, Giustizia, Libertà”, contiene lo scopo della riforma
della sistema giudiziario, carcerario e l'amnistia. Per questo stesso
motivo alle prossime elezioni i candidati della lista rischiano non
poter partecipare alla competizione elettorale. Ciò sta accadendo
nonostante l'Italia sia condannata da decenni dalle giurisdizioni
europee e internazionali per reiterate violazioni della Costituzione e
del diritto internazionale
In tutte le altre liste è evidente la
paura di “perdere voti”, quindi non si propone agli elettori (spesso
ben più evoluti e civili dei “politici”) la riforma strutturale da noi
individuata come fondamentale, con la conseguenza di un reiterato
massacro dell'Amministrazione della Giustizia, l’oblio dello Stato di
Diritto e la violazione dei diritti umani dei detenuti.