domenica 27 gennaio 2013

Costi e sprechi della politica in Umbria: assemblea con Ripa di Meana, Abiuso, Caforio e Mattioni


Pubblichiamo l'invito all'Assemblea che giunta dalla lista civica "L'altra Perugia" su un tema di grande attualità. 


COSTI E SPRECHI DELLA POLITICA IN UMBRIA
ASSEMBLEA PUBBLICA DELLA LISTA CIVICA “L’ALTRA PERUGIA
Giovedi 31 Gennaio ore 17,00 all’Hotel “La Rosetta” in Perugia

Moderatore il Presidente della Lista civica l’Altra Perugia prof.Claudio Abiuso
Parteciperanno:
l’Avv. Giuseppe Caforio prof. di diritto commerciale all’Universita di Perugia
Referendum per il dimezzamento degli stipendi dei Consiglieri regionali umbri”;
Carlo Ripa di Meana già commissario dell’Unione Europea
“ sprecopoli in Umbria
Arc. Pierpaolo Mattioni Comitato Referendario umbro
perché un referendum regionale” ?
Ore 18,00   Dibattito libero.


venerdì 25 gennaio 2013

Terni, un altro suicidio in carcere: dichiarazione del consigliere regionale umbro Orfeo Goracci

Il carcere di vocabolo Sabbioni, Terni
Orfeo Goracci, consigliere regionale del gruppo "comunista umbro" ci ha mandato un comunicato sul caso dell'ennesimo suicidio in carcere, che volentieri radicaliperugia.org pubblica.

E' morto ieri mattina, impiccato alle sbarre dell'istituto di pena di vocabolo Sabbione (Terni), il detenuto Mohamed Najar. Notizia sconvolgente che porta a riflettere sul perché anche mediaticamente la notizia non ha il clamore che magari ha un avviso di garanzia.
Forse tutto questo è dovuto al fatto che la persona morta suicida era di orgine marocchina, ma va ricordato con fermezza che il valore della vita non ha né colori, né differenze di razza, ... la vita di ogni essere umano deve avere uguale "peso": non c'è una vita più importante di un' altra!
L'uomo si trovava in prigione in custodia cautelare e senza nemmeno essere stato condannato dalla legge ha deciso di togliersi la vita all'età di 56 anni.
In prigione la persona non è tale, è poco più di un numero, tutto contribuisce a calpestarne la dignità, può succedere anche che nella stessa cella convivano il pluriomicida (reo confesso, che va "recuperato"
in base alla nostra Costituzione) e il detenuto in custodia cautelare che magari risulterà innocente dopo le varie fasi processuali.
Ciò fa pensare e, in sostanza conferma, le condizioni critiche in cui si trovano le carceri italiane, non meno gravi sono i tempi dei processi che in Italia sono talmente lunghi da rischiare di invecchiarsi e non essere
stati ancora processati!
Uno degli aspetti più negativi delle carceri è senza dubbio il sovraffollame nto, che in Italia riesce a toccare "cifre" tra le più alteal mondo. Infatti, l' incivile situazione (richiamata anche dal  Presidente della Repubblica Napolitano) del sovraffolamento, vede la presenza di 67.000 detenuti a fronte di una capienza massima prevista di
circa 45.000 e fra questi il 40% sono detenuti in attesa di giudizio. Il carcere di vocabolo Sabbione a Terni, presso il quale circa due mesi fa abbiamo fatto visita, rientra purtroppo in questa negativissima media di
sovraffolamento al quale corrisponde una totale insufficienza di personale e agenti di sorveglianza.
Come può il sistema italiano "abusare" così della custodia cautelare? Chi ha provato l'esperienza del carcere è ben consapevole che quel luogo non è adibito alla rieducazione dell'individuo nel corretto reinserimento
sociale, anzi devasta l'essenza dell'uomo e ne condiziona in modo negativo il rapportarsi con gli altri. Tali strutture dovrebbero operare per un giusto fine mirato al detenuto e alla collettività, oltre a far scontare la pena quando si è giudicati colpevoli. Nella maggior parte dei casi è possibile individuare forme di pena alternative al carcere.
L'esigenza di "aprire" il carcere alla società nasce anzitutto per il detenuto, ma anche per il territorio di riferimento.
Fino a che il carcere sarà sinonimo di "discarica sociale", il tasso di suicidi e di maltrattamento alla propria persona sarà sempre e sempre più a livelli spevantosi, disumani e "deterioranti" per la condizione umana.



Orfeo Goracci
Consigliere Regionale Comunista Umbro

venerdì 18 gennaio 2013

Radicali, Umbria. Massari e Maori: raccolta firme nelle case circondariali di Terni e Perugia per la valida presentazione della lista “Amnistia, Giustizia, Libertà”


Dichiarazione di Alessandro Massari, candidato alla camera dei deputati in Umbria,  membro della Direzione nazionale di Radicali Italiani e Andrea Maori, segretario dell’Associazione “Radicali Perugia”. 
Sabato 19gennaio due delegazioni radicali si recheranno presso le case circondariali di Terni e Perugia per consentire ai cittadini detenuti e ai dipendenti dell’amministrazione penitenziaria di sottoscrivere, legalmente, le liste “Amnistia, Giustizia, Libertà”.
A Terni, Alessandro Massari, candidato per l’elezione della Camera dei deputati e Mauro Fonzo, candidato per l’elezione al senato della Repubblica, raccoglieranno le sottoscrizioni nella casa circondariale accompagnati da un autenticatore “politico”,  il consigliere comunale di Rifondazione comunista Mauro Nannini.
In un momento in cui per qualsiasi difficoltà ci si appella, spesso a sproposito, alla Costituzione, senza che (quasi) nessuno ne  rispetti il dettato, #tranneiradicali, l’opera istituzionale garantita da Nannini è preziosa perché  rappresentativa del comportamento di chi, la Costituzione, la prende sul serio, garantendo ai detenuti i diritti riconosciuti loro dalla legge ed alle forze politiche il diritto di presentarsi validamente alla competizione elettorale.
A Perugia sarà Andrea Maori, segretario dell’associazione “Radicali Perugia”, accompagnato dall’autenticatore e militante radicale, Pierfrancesco Pellegrino a proporre alla comunità carceraria l’opportunità di sottoscrivere la lista “Amnistia, Giustizia, Libertà”.
Nel frattempo prosegue la raccolta di firme nelle piazze, nelle strade, nelle case di chi ha a cuore la legalità nelle istituzioni. La corsa contro il tempo prosegue anche per la certificazione delle firme dei detenuti e dei cittadini tutti, nel silenzio assordante dei mass media.
La lista “Amnistia, Giustizia, Libertà”, contiene lo scopo della riforma della sistema giudiziario, carcerario e l'amnistia. Per questo stesso motivo alle prossime elezioni i candidati della lista rischiano non poter partecipare alla competizione elettorale. Ciò sta accadendo nonostante l'Italia sia condannata da decenni dalle giurisdizioni europee e internazionali per reiterate violazioni della  Costituzione e del diritto internazionale
In tutte le altre liste è evidente la paura di “perdere voti”, quindi non si propone  agli elettori (spesso ben più evoluti e civili dei “politici”) la riforma strutturale da noi individuata come fondamentale, con la  conseguenza di un reiterato  massacro dell'Amministrazione della Giustizia, l’oblio dello Stato di Diritto e la violazione dei diritti umani dei detenuti.

mercoledì 16 gennaio 2013

L'impatto e le storie. La migrazione nell'Italia contemporanea

Martedì 22 gennaio 2013, Palazzo Gallenga, Università per Stranieri, Aula XI "Capitini", ore 17,00
Elisabetta Chiacchella, docente presso l'Università per stranieri di Perugia ed esponente di radicaliperugia - Giovanni Nuvoli, modera il dibattito:
L'impatto e le storie. La migrazione nell'Italia contemporanea
NE DISCUTONO
Rosella de Leonibus, Psicologa-Psicoterapeuta, resp. Umbria CIFORMAPER - Gestalt Ecology
Stefania Scaglione, Università per Stranieri di Perugia
Maria Pia Serlupini, Insegnante di Scuola Primaria - Perugia
Stella Fiorentino, Presidente CIDIS

lunedì 14 gennaio 2013

Lista Amnistia Giustizia Libertà: dove poter firmare negli uffici del Comune di Perugia

Da oggi pomeriggio presso gli Uffici Relazioni con il Pubblico del Comune di Perugia si può firmare per la presentazione della lista Amnistia Giustizia Libertà con questo orario: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 8,30 alle 17,00: martedì dalle 8,30 alle 12,00 e dalle 14,00 alle 17,00; sabato dalle 8,30 alle 13,00;
Gli uffici sono: Logge dei Lanari, Piazza Matteotti; San Sisto, Piazza Valentino Marinelli;
Rimbocchi, Strada San Galigano Rimbocchi.

venerdì 4 gennaio 2013

Il punto su petizioni ed istanze rivolte al Comune di Perugia: muro di gomma, silenzi ed impotenze




Sintesi della conferenza stampa di Andrea Maori e Michele Guaitini, segretario e tesoriere di Radicaliperugia. 4 gennaio 2013. Cliccando qui si può riascoltare, grazie a Radio Radicale.
  Anche il Comune di Perugia non rispetta le regole ignorando le centinaia di firme di cittadini che chiedono con una petizione il “Potenziamento dei servizi di assistenza e di riduzione dei danni legati al consumo di droghe illegali e di promozione della salute e di tutela delle persone che si prostituiscono e dei loro clienti. Abolizione delle ordinanze proibizioniste". La petizione, è stata depositata i primi giorni di agosto e dichiarata ammissibile: si tratta di un atto che indica una strada alternativa alla logica proibizionista sviluppata nel comune negli ultimi anni.

Con la petizione si chiede di potenziare i servizi di riduzione del danno già in corso, con il rafforzamento delle unità di strada e di bassa soglia per assistenza a tossicodipendenti e prostitute e il superamento delle ordinanze proibizioniste emanate dall’attuale Giunta. Petizione ammissibile, quindi, ma i tempi previsti per l'adozione di una decisone motivata sono scaduti da oltre due mesi  così come previsto dallo statuto comunale e dal regolamento sulla partecipazione che fissano in 90 giorni il termine perentorio affinché Giunta o Consiglio comunale si pronuncino. Situazione grave anche perché il formale sollecito perché si rientri nella legalità è stato completamente ignorato. Troviamo grave che non siamo stati convocati, nemmeno per una audizione , nelle commissioni consiliari competenti. In questo quadro, va segnalato che il centro di Accoglienza a bassa soglia, di via Goldoni, che nasce nell'aprile del 2000, come servizio di riduzione del danno dei rischi connessi all’uso di sostanze stupefacenti rivolto a persone tossicodipendenti è praticamente chiuso con ordinanza ed attualmente non si sa in quale struttura può essere accolto. Ricordiamo che presso il centro opera un ’équipe di lavoro costituita da 1 coordinatore dell’equipe e da 7 operatori sociali.
Un’istanza è stata presentata per limitare il dilagare dell’affissione abusiva di manifesti elettorali. In tutte le passate campagne elettorali si assiste in tutta Italia al fenomeno dell’affissione abusiva di manifesti elettorali nelle plance messe a disposizione dal comune. Bande di attacchini si prodigano giorno e notte per ricoprire con i manifesti gli spazi che dovrebbero essere destinati in ugual misura tra tutte le liste in competizione. Il tutto avviene con il complice silenzio delle istituzioni. La polizia municipale che dovrebbe multare i responsabili non ha mezzi e forze necessarie per fronteggiare le continue violazioni, i pochi verbali elevati dalla Prefettura spesso finiscono nel nulla  anche perché il Parlamento, con la lodevole eccezione del 2012, provvede all’unanimità a fare sanatorie. Un doppio danno per i cittadini che, oltre a non poter conoscere la completa offerta elettorale, subiscono il danno erariale causato alle casse comunali per le mancate contravvenzioni (ciascun manifesto abusivo può essere sanzionato fino a 1.032 euro). Senza dimenticare l’offesa al decoro cittadino se si pensa che la maggior parte delle plance elettorali sono situate all’interno di aree verdi che sono costantemente insozzate dai manifesti che vengono strappati per fare posto a quelli nuovi. Il caso della campagna elettorale del 2009 è emblematico: in pochi giorni abbiamo documentato con tanto di nomi e foto qualcosa come 2.500 affissioni abusive di manifesti elettorali. Eppure durante tutta la campagna elettorale sono state elevate appena 235 contravvenzioni e di queste non si sa quante siano state effettivamente riscosse. Ma se da un lato il Comune di Perugia è inerme difronte all’illegalità dei partiti politici, dall’altro riesce a tartassare i cittadini con la Tosap e i commercianti con l’imposta sulla pubblicità tramite il suo braccio armato:  la Dogre, cioè  la società ha per oggetto sociale la gestione delle attività di liquidazione e di accertamento dei tributi e quelle di riscossione dei tributi e di altre entrate e delle attività connesse e complementari indirizzate al supporto delle attività di gestione tributarie e patrimoniali degli enti locali. Per questo abbiamo presentato un’istanza al Sindaco del Comune di Perugia affinché, come già avviene per Tosap e Imposta di Pubblicità, affidi ad una società concessionaria i compiti di accertamento e riscossione in tema di affissioni abusive di manifesti elettorali.

giovedì 3 gennaio 2013

Comune di Perugia: conferenza stampa di radicaliperugia su politiche proibizioniste e affissioni abusive

Invito a partecipare alla conferenza stampa promossa da radicaliperugia.org - Giovanni Nuvoli venerdì 4 gennaio ore 11,30 presso la sala Fiumi di palazzo Donini, sede della giunta regionale dell'Umbria, corso Vannucci, sui seguenti argomenti:
-           Mancata risposta del Comune di Perugia in merito alla petizione popolare sulla riduzione dei danni legati al consumo di droghe illegali e sulla promozione della salute e della tutela delle persone che si prostituiscono. La petizione è stata dichiarata ammissibile da mesi;
-          Iniziative per limitare l’abuso di affissione abusiva dei manifesti elettorali in vista delle prossime elezioni politiche;
Interverranno Andrea Maori e Michele Guaitini, rispettivamente segretario e tesoriere di radicaliperugia.org.