lunedì 30 aprile 2012

Petizioni popolari e riduzione del danno: nei prossimi giorni inizia una raccolta firme

di Andrea Maori, segretario di radicaliperugia.org

Questo testo è modulato sulla petizione popolare, per la cui stesura ha collaborato l'associazione radicaliperugia.org riunita in assemblea
Nella città di Perugia, i fenomeni legati al proibizionismo sulle droghe sono assolutamente evidenti: la città ha un tasso molto alto di morti per overdose, arrivando a detenere una sorta di tragico record nazionale. Le ragioni sono molteplici, legate principalmente ai profitti derivanti  dal monopolio sul commercio delle droghe illegali garantito alla criminalità organizzata dalle attuali leggi proibizioniste. Questo comporta l’immissione nel mercato proibizionista di tutto a partire da sostanze non controllate e di scarsa qualità.

domenica 29 aprile 2012

Appello: vietare i neonicotinoidi tossici e tutti i pesticidi chimici sostituibili con tecniche biologiche efficienti e sospendere i pagamenti agroambientali alla presunta agricoltura integrata

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Per adesioni cliccare qui.
Vietare immediatamenti i Pesticidi Neonicotinoidi tossici e gli altri Agrofarmaci chimici di sintesi sostituibili con tecniche alternative biologiche registrate al commercio e, pertanto, efficienti; E sospendere immediatamente i pagamenti agroambientali regionali alla presunta agricoltura integrata, basata su semplici elenchi di prodotti chimici consentiti. Riconvertire l'Agricoltura Italiana al biologico con i 10 Miliardi di € ancora disponibili nei Piani di Sviluppo Rurale delle regioni per il 2012-2013.
(Si richiede l'adesione al presente documento a tutti gli interessati e alle associazioni del settore)
E' necessario Vietare immediatamenti i Neonicotinoidi e gli altri insetticidi chimici tossici, sostituibili con tecniche alternative biologiche efficienti. Tali prodotti sono stati eliminati dall'uso come concianti dei semi, in quanto pericolosi a distanza di mesi sulle api che venivano in contatto con i fiori o le altre parti di piante nate da semi trattati chimicamente (con microdosi di neonicotinoidi)... ...ma gli stessi prodotti chimici vengono ancora incredibilmente irrorati, in quantità molto maggiori, con pericolo grave ed attuale per la salute degli operatori agricoli e dei consumatori, sulle coltivazioni stesse per controllare afidi e altri insetti dannosi, che possono essere ridotti al disotto delle soglie economiche di danno attraverso l'impiego di insetti utili e/o insetticidi naturali, quali saponi potassici, olii piretro naturale, azadiractina ed altri prodotti "biologici" tutti regolarmente registrati al commercio e, pertanto sottoposti alle relative prove  di efficacia.

giovedì 26 aprile 2012

Caso don Lucio Gatti, la Curia di Perugia risponde a Staderini e Chiaramello


Palazzo arcivescovile di Perugia
Dal Giornale dell'Umbria del 26 aprile 2012
Caso don Lucio Gatti, la Chiesa perugina risponde ai Radicali: «Avviate subito le indaginii»
PERUGIA - La Chiesa perugina si difende, attacca e spiega che «in merito ad alcune dichiarazioni fatte dal segretario di Radicali Italiani e dalla presidente di Radicali Perugia in riferimento alla vicenda di don Lucio Gatti che intendono coinvolgere l'arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, mons. Gualtiero Bassetti, e il suo predecessore, l'arcivescovo emerito mons. Giuseppe Chiaretti», la Curia intende precisare alcune cose.«A monsignor Bassetti, prima dell'ottobre 2011, non era giunta alcuna denuncia diretta sul sacerdote. Nel momento in cui una persona nel 2010 aveva riferito di fatti negativi si è premurato di avviare un'indagine personale riservata, dalla quale non è emerso nulla di significativo - si legge in una nota della diocesi - Continuando ad avere segnalazioni riguardanti il sacerdote in questione, ha deciso, in data 24 ottobre 2011, di istituire una Commissione diocesana di indagine, che ha raccolto le dichiarazioni dei diretti interessati e di coloro che in qualche modo fossero legati alla vicenda».
Per quanto attiene alla posizione di monsignor Chiaretti «è venuto a conoscenza di un unico caso di lamentela nei confronti del sacerdote perugino, risalente al 2004, per il quale, non essendo evidente la fattispecie dell'episodio, convocò subito una commissione di chiarificazione con gli interessati - prosegue la nota - monitorando poi la situazione per vario tempo senza mai aver notizia d'altri episodi del genere. Su questa dolorosa vicenda la Curia perugina ha fatto luce fino in fondo con determinazione, non temendo la verità come è avvenuto anche in altre circostanze».
«Per quanto riguarda il riferimento dei Radicali alla Santa Sede, si ricorda che il caso è tutto e solo di competenza giuridica e pastorale dell'arcivescovo di Perugia - conclude la nota - Non sono pertanto comprensibili accuse e sospetti che offendono l'onorabilità dei due presuli, se non per una pregiudiziale diffidenza nei confronti della Chiesa e dei suoi pastori».
Per quanto riguarda l'inchiesta penale il difensore del sacerdote, l'avvocato Nicola Di Mario, ricorda che «se ci sono delle denunce e si configura l'iscrizione nel registro degli indagati, l'atto formale costituisce un adempimento processuale obbligatorio, ma qualsiasi tipo di valutazione dovrà differirsi alla conoscenza completa dei risultati investigativi».

L'ora d'aria dell'informazione - Oggi a Perugia presso il teatro Pavone, ore 17,00 presentazione della docu-inchiesta prodotta da Radio Radicale sulla realtà carceraria

L'ora d'aria dell'informazione
nell'ambito del festival internazionale del giornalismo in corso a Perugia
Giustamente - Se vuoi conoscere la civiltà del tuo Paese devi visitare le sue carceri è una docu-inchiesta prodotta da Radio Radicale per il format di giornalismo partecipativo dell’emittente Fai Notizia.
Nei mesi scorsi, da agosto a ottobre, Radio Radicale è entrata in otto diversi istituti di pena per raccogliere immagini, testimonianze e dare voce a detenuti, direttori, agenti, educatori, psicologi, cappellani e altri operatori: tutti membri di una comunità penitenziaria sofferente e tutti prigionieri di un sistema ormai al collasso.
Nasce così Giustamente (titolo inglese Just(ice) in Italy). Non un semplice reportage, ma un viaggio esclusivo all’interno di alcune tra le realtà più problematiche del pianeta carcere; in angoli remoti, in cui nessuna telecamera era mai entrata prima, dove vivono stipate migliaia di persone, confinate oltre i limiti della legalità costituzionale, tra miseria e solitudine, ai margini di una società ignara del dramma che ogni giorno si consuma nelle nostre galere e inconsapevole di pagare con la propria sicurezza il fallimento di pene detentive che in nessun modo tendono alla rieducazione dei condannati, ma solo al loro abbrutimento.
Molte delle immagini e delle testimonianze raccolte all'interno delle carceri da Radio Radicale sono state messe a disposizione, senza esclusiva, di telegiornali e reti televisive, per permetterne la maggior diffusione possibile e riparare, almeno in parte, al grave deficit di informazione su un tema rimosso dall'agenda politica del nostro Paese.
Proprio questo sarà uno dei temi al centro del dibattito che seguirà la proiezione di Giustamente.
Organizzato in collaborazione con Radio Radicale.

martedì 24 aprile 2012

Mercoledì 25 Aprile, si terrà a Roma la Seconda Marcia per l'Amnistia, la Libertà e la Giustizia


L'obiettivo della marcia, che partirà alle ore 10 nei pressi del carcere di Regina Coeli, è chiedere al Parlamento un impegno concreto per far fronte alle drammatiche condizioni in cui versano la giustizia e le carceri nel nostro Paese. Non si tratta solo della condizione delle carceri, nelle quali 67.000 detenuti sono ammassati in celle che potrebbero ospitarne al massimo 45.000, ma della vita di milioni di cittadini italiani e delle loro famiglie, che sono parti in causa negli attuali oltre 10 milioni di procedimenti penali e civili pendenti nei nostri tribunali, molti dei quali destinati a risolversi dopo troppi anni, oltre che a concludersi in innumerevoli prescrizion. La marcia è quindi convocata per ricordare che l'Italia da trent’anni viola impunemente la Costituzione e le convezioni internazionali a tutela dei diritti dell’uomo, per affermare che quella prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile evocata dal Presidente Giorgio Napolitano deve prendere corpo in una ormai non più rinviabile iniziativa del Parlamento, per chiedere risposte adeguate alla bancarotta della giustizia e alla shoah perpetrata nelle carceri.

lunedì 23 aprile 2012

Prete accusato di molestie, Staderini e Chiaramello (Radicali): sul banco degli imputati anche i Vescovi Bassetti e Chiaretti che già sapevano. Condannare la singola mela marcia non aiuta a risolvere il problema alla radice

Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani, e Liliana Chiaramello, Presidente di RadicaliPerugia.org
Mentre la Curia di Perugia comincia ad ammettere che evidentemente qualcosa non torna circa la vicenda di Don Lucio Gatti tanto da paventargli sospensione e purificazione in monastero, attendiamo con curiosità ciò che deciderà la Congregazione per il Clero in Vaticano. Al di là delle vicende giudiziarie che faranno il loro corso -l'ex parroco da venerdì scorso è iscritto nel registro degli indagati per violenza sessuale e abuso dei mezzi di correzione- ciò che è in gioco oggi non è la demonizzazione del singolo quanto la verifica del rispetto di quelle direttive che, per volontà di Benedetto XVI, impongono ai Vescovi di collaborare con la Giustizia qualora essi dovessero venire a conoscenza di tragiche realtà, quale per esempio quella in questione. Come ampiamente documentato dalla trasmissione “Le Iene”, sia il Vescovo Bassetti che il suo predecessore Monsignor Chiaretti erano al corrente già da tempo della drammatica vicenda.
In virtù di ciò, crediamo che sul banco degli imputati dovrebbero esserci anche loro poiché se ci si limitasse alla singola mela marcia significherebbe che le regole sancite dal Vaticano non sarebbero state rispettate e tutto acquisterebbe il sapore di 'grida manzoniane' volte a placare l'opinione pubblica senza però risolvere il problema alla radice.

domenica 22 aprile 2012

"Mutualismo e Radicalismo: i radicali storici e le società di mutuo soccorso. L'estrema sinistra storica" di Domenico Letizia


Alla presentazione casertana di "Attenta Vigilanza. I Radicali nelle carte di Polizia (1953-1986)", Domenico Letizia, giovane militante radicale e appassionato di storia politica ha tracciato un veloce profiilo della storia radicale partendo dall'Estrema sinistra storica per ricongiugersi all'esperienza del primo partito radicale, nato nel 1955. Pubblicare il suo contributo, particolarmente originale, ci pare un modo per contribuire alla diffusione di conoscenza sulla storia radicale. Ci pare particolarmente interessante il continuo riferimento all'azione radicale all'interno del movimento mutualistico nelle società di mutuo soccorso, riferimenti ancora poco studiati. Qui di fianco la lapide perugina in ricordo di Felice Cavallotti. A.M.

Le retate nei confronti delle lucciole? Uno spreco di energie. Il Comune di Perugia ne prenda atto e cambi strategia

Riportiamo qui sotto una nota dell'agenzia di stampa Adnkronos sulla posizione dell'associazione radicale Certi diritti che insieme ad altre associazioni e sindacati ha presentato il disegno di legge sulla regolarizzazione della prostituzione depoositato dai senatori radicali Marco Perduca e Donatella Poretti.
La prostituzione va regolarizzata. A farsi paladina dei diritti delle lucciole, l'associazione Radicale  Certi Dirittti che oggi, presentando il ddl sulla regolarizzazione  della prostituzione gia' proposto in Senato dai radicali Marco Perduca e Donatella Poretti, ha reso noto alcune cifre simboliche sugli  "sprechi" delle retate anti prostituzione.

giovedì 19 aprile 2012

Radicali Perugia, prostituzione: dall'ordinanza proibizionista del sindaco Boccali i fondi per il potenziamento delle unità di strada e la reintegrazione delle borse lavoro

L’ordinanza n. 304 del 2 aprile 2012 del sindaco di Perugia vieta ai clienti delle prostitute di intrattenersi in alcune vie della città e di fatto vieta, nelle stesse, l’attività di meretricio.
Intrisa di moralismo insopportabile, l’ordinanza è una scorciatoia proibizionista che mira ad eliminare la prostituzione per strada: obiettivo impossibile da raggiungere che avrà la conseguenza di spostare il problema da una zona ad un’altra e di non risolvere il problema della criminalità, laddove esiste,
Nei prossimi giorni renderemo noti il testo di una petizione che affronta le questioni del proibizionismo in città da un punto di vista della riduzione del danno. Per il momento chiediamo al comune di Perugia che, in attesa di ritirare l’ordinanza, si facciano tutti gli sforzi per il potenziamento dell’unità di strada di assistenza delle prostitute. In particolare chiediamo che l’equivalente delle sanzioni amministrative fin qui emanate, servano al potenziamento delle case di fuga e alla reintegrazione delle borse lavoro di aiuto lavorativo per le prostitute,  di fatto abolite, e al potenziamento delle unità di strada.

mercoledì 18 aprile 2012

L’amnistia per la Repubblica, la situazione in Umbria e una testimonianza dal carcere di Capanne

 Articolo pubblicato da lettere riformiste
di Andrea Maori
<<Amnistia!>> Con cartelli contenenti questa parola, tempo fa, nell'aula di Montecitorio, i deputati radicali passarono di fronte al seggio di votazione sull’autorizzazione a procedere sul caso del ministro Saverio Romano a sostegno della campagna per l’inizio di una riforma strutturale del sistema della giustizia italiana. Grande fu lo scandalo a sinistra e fioccarono le polemiche. Eppure quel messaggio, forte e provocatorio, voleva sottolineare la necessità e l’urgenza di compiere passi significativi nel senso del ripristino  di condizioni di legalità nel nostro paese. Ill Presidente della Repubblica, in un convegno organizzato al Senato all’inizio della scorsa estate, disse che la condizione della giustizia e delle carceri ci umilia in Europa: ha ragione il Presidente, che nel suo intervento richiamava inoltre “la prepotente urgenza” di interventi strutturali nel campo della giustizia. In Italia infatti esiste una totale mancanza di rispetto dei diritti umani.

martedì 17 aprile 2012

I costi della partitocrazia. I “monogruppi” regionali: un bottino da 30 milioni all’anno. Il caso della Regione Umbria



E’ di stretta attualità il dibattito sul finanziamento pubblico ai partiti. Ma oltre alla truffa dei cosiddetti “rimborsi elettorali” esistono altre fonti di finanziamento pubblico diretto o indiretto di cui si nutre la parassitaria partitocrazia italiana: dai contributi che sotto varie forme affluiscono nelle casse dei partiti all’impunità per l’affissione abusiva di manifesti elettorali. 

L'Anci Umbria inoltra una richiesta di adesione alla marcia del 25 aprile a tutti i sindaci della regione con la presenza del gonfalone

Con una lettera del comitato promotore regionale, l'Anci dell'Umbria ha invitato tutti i comuni della regione ad aderire alla seconda marcia per la giustizia, l'amnistia e la libertà che si terrà il prossimo 25 aprile a Roma
 Di seguito la lettere inviata.
 Gentile Sindaco,
si terrà a Roma il 25 aprile, la "Seconda Marcia per l’amnistia, la giustizia e la legalità". Il percorso sarà lo stesso della marcia del Natale 2005 e, come sette anni fa, l'obiettivo è chiedere al Parlamento un impegno concreto per far fronte alle drammatiche condizioni in cui versano la giustizia e le carceri nel nostro Paese. Non si tratta solo della condizione delle carceri, nelle quali 67.000 detenuti sono ammassati in celle che potrebbero ospitarne al massimo 45.000, ma della vita di milioni di cittadini italiani e delle loro famiglie, che sono parti in causa negli attuali oltre 10 milioni di procedimenti penali e civili pendenti nei nostri tribunali, molti dei quali destinati a risolversi dopo troppi anni, se non anche vedere i reati imputati cadere in prescrizione. Le scriviamo per chiedere l’adesione alla Marcia con la presenza del gonfalone del Suo Comune che può essere comunicata attraverso questi siti:
http://www.detenutoignoto.com/2012/03/pasqua-roma-in-marcia-per-lamnistia.html
http://www.radicalparty.org.
La partenza della Marcia è prevista per le ore 10,00 del 25 Aprile p.v.
da Castel Sant’Angelo (Roma)

giovedì 12 aprile 2012

Caso Bianzino, Bernardini (Radicali) : gli elementi nuovi portati alla luce dal mensile Terra impongono la riapertura delle indagini

Dichiarazione di Rita Bernardini, deputata radicale eletta nelle liste del Partito Democratico, componente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati
Sul mensile Terra in edicola da domani emergono nuovi sconcertanti particolari in merito alla vicenda di Aldo Bianzino, morto nel carcere Capanne di Perugia nel 2007 pochi giorno dopo il suo arresto. Nel 2009 il GIP archiviò le indagini stabilendo che la morte del detenuto avvenne a causa di un aneurisma cerebrale. Adesso però si apprende che quanto riscontrato in quella circostanza dai medici legali non era un vero e proprio aneurisma, ma “dei vasi con delle caratteristiche alterate, che ben si correlano con l'ipotesi di una rottura, diciamo, spontanea della vena”.
A questo proposito il giornale mostra per la prima volta le due fotografie inedite del cervello di Bianzino indicando che quella cerchiata in rosso presente nel fascicolo processuale non appartiene al detenuto e riproduce in realtà materiale d'archivio. A questo punto ritengo necessaria la riapertura delle indagini per accertare l’evoluzione delle circostanze che hanno portato al decesso del detenuto, anche per sgomberare al più presto ogni nube e per evitare l’atroce sensazione di trovarsi davanti ad un nuovo caso di denegata giustizia. Nel frattempo, in attesa di capire dalla magistratura cosa sia successo quella notte nel carcere di Capanne, ho deciso di depositare una interrogazione parlamentare rivolta al ministro della Giustizia sollecitandolo ad eseguire le verifiche del caso, atteso che l’intera vicenda processuale che ha portato il GIP ad archiviare le indagini presenta dei lati non ancora chiariti, che necessitano di un approfondimento e, soprattutto, di chiarezza. Quella chiarezza che meritano i famigliari di quest’uomo e le centinaia di operatori della sicurezza che svolgono con correttezza e abnegazione il proprio lavoro. Nell’interrogazione ho anche chiesto al Ministro della Giustizia di riferire sulla reale consistenza del fenomeno delle morti in carcere in modo che possano essere concretamente distinti i suicidi dalle morti per cause naturali e da quelle, invece, avvenute per cause sospette; quanti sono stati i decessi avvenuti per “cause naturali” che si sono registrati negli ultimi cinque anni all’interno degli istituti penitenziari e quanti di questi – in percentuale – si sono verificati a poche ore dall’ingresso in carcere del detenuto; e, da ultimo, quali provvedimenti il Governo intenda adottare, al fine di garantire, anche per il futuro, un attento monitoraggio delle condizioni in cui versano i detenuti negli istanti immediatamente successivi al loro ingresso in carcere, assicurando, per quanto possibile, l’eliminazione di ogni fattore di rischio per la loro vita e incolumità fisico-psichica.

giovedì 5 aprile 2012

riunione di radicaliperugia mercoledì 11 aprile

 mercoledì 11 aprile presso Mira Shop, Via Ruggero d'Andreotto ore 21,00.
All'ordine del giorno
ci sono diverse iniziative rispetto alle quali l'associazione è impegnata:
1) partecipazione alla marcia per l'amnistia - la libertà - la giustizia del 25 aprile rispetto alla quale abbiamo ottenuto un'importante adesione dell'Anci regionale;
2) predisposizione di una serie di petizioni con firme autenticate da inoltrare al comune di Perugia in merito alla trasparenza sulla gestione dei beni immobili e riduzione del danno in merito a prostituzione ed uso delle droghe illegali; 3) organizzazione del convegno dell'11 maggio sulla mancata nomina del garante dei detenuti a cui parteciperanno esperti insieme a Rita Bernardini e consiglieri regionali
4) organizzazione della presentazione del libro "Formigoni - biografia non autorizzata" di Lorenzo Lipparini prevista per il 19 maggio prossimo.
Molte iniziative in corso, quindi, per la cui buona riuscita è necessario il coinvolgimento di tutta l'associazione,
Un caro saluto ci vediamo mercoledì 11 aprile.
Andrea e Michele

martedì 3 aprile 2012

Comune di Perugia, la stretta sull’alcol e prostituzione “specchio per le allodole” che non dà risposte alla vivibilità della città. L’illusione proibizionista del Comune di Perugia non paga


Dichiarazione di Andrea Maori, Michele Guaitini e Liliana Chiaramello di Radicali perugia.

Da Pasqua, a Perugia in 228 locali, a tempo indeterminato, sarà limitata la vendita di alcolici nelle ore notturne con una differenziazione di orari a seconda delle zone, in particolare centro storico e Fontivegge. Unica eccezione il periodo di Umbria Jazz durante il quale gli orari torneranno quelli normali. Un altro provvedimento, che scatterà il 2 aprile fino al 31 ottobre 2012, prevede un aumento vertiginoso delle multe fino a 450 euro per chi si ferma lungo le strade per contrattare un rapporto... mercenario.