venerdì 16 novembre 2007

Per la vita del diritto fuori e dentro il carcere

Il 12 ottobre Aldo Bianzino, falegname di 44 anni, incensurato, amante della natura che aveva scelto l’Umbria per una vita nonviolenta con i suoi affetti, viene arrestato mentre fa colazione per violazione della legge sugli stupefacenti (coltivazione e detenzione di canapa indiana). Recluso presso il carcere di Capanne a Perugia, a sole 36 ore dal suo ingresso la compagna Roberta Radici viene informata del decesso di Aldo dai funzionari dell’istituto.
Dai giornali si apprende che il medico legale incaricato dal magistrato, a fronte di un cuore sano, riscontra lesioni al fegato, milza e cervello.
Vengono dunque aperte due inchieste, una per omissione di soccorso e una per omicidio.
Le notizie che attengono ai fatti si fermano qui e ad oltre un mese dall’accaduto nonostante gli appelli, le interrogazioni parlamentari, la manifestazione nazionale di un migliaio di cittadini e l’audizione in Consiglio comunale del Direttore del carcere di Capanne, non emerge alcun elemento in grado di fare chiarezza su ciò che avvenne quella tragica notte.
E’ accettabile che un uomo che ha compiuto un reato entri in un istituto penitenziario, ove per definizione il controllo e la responsabilità dello Stato sono totali e  ne esca morto senza che se ne conoscano immediatamente le ragioni?
Le Istituzioni come possono sottrarsi ad una inevitabile perdita di fiducia dei cittadini?
La delibera regionale n° 94 del 10  ottobre 2006 prevede l’istituzione del garante dei detenuti, la cui nomina doveva essere svolta entro 90 giorni (art.10) dall’entrata in vigore della legge.
La figura del garante dei detenuti sarebbe stata in grado di contribuire positivamente alla chiarezza da tutti auspicata sul mistero della morte di Aldo Bianzino?
A nostro avviso sì.
Ci domandiamo e domandiamo ai Consiglieri regionali di maggioranza e opposizione come mai nonostante il “caso Bianzino”, non sia stata ancora messa all’ordine del giorno la nomina del garante.
La presenza oggi del dott. Gianfranco Spadaccia, Garante dei detenuti del Comune di Roma, ricorda ai nostri amministratori l’urgenza di trovare un accordo su una figura terza al servizio dei cittadini fuori e dentro il carcere.

Conferenza stampa - Perugia, 16/11/2007

Tommaso Ciacca

sabato 10 novembre 2007

Zaffini, come non perdere mai l'occasione...

Il capogruppo di Alleanza nazionale Franco Zaffini, in visita oggi al carcere di Capanne, ha definito l’Istituto penitenziario attualmente “ben gestito”. Attualmente – scrive in una nota -  non ci sono problemi di soprannumero anche se questi si presenteranno con l’imminente apertura del nuovo braccio, per il quale si prevede il fabbisogno di altri 100 agenti. Nel corso della visita ha anche voluto incontrare l’agente in servizio la notte in cui è morto il detenuto Aldo Bianzino per esprimergli la propria “solidarietà umana e quella del gruppo di Alleanza nazionale”.

sabato 3 novembre 2007

S.O.S Bianzino

Insieme ai frequentatori di Perugialife.it è iniziata una colletta per aiutare la compagna di Aldo Bianzino, che vive con una pensione di 250 euro insieme al figlio di 14 anni e la madre anziana.

Per versare un contributo è possibile utilizzare il Banco Posta, conto corrente N. 27113620.
Il conto è intestato alla compagna di Aldo, Roberta Radici.

MANIFESTAZIONE 



Sabato 10 Novembre a PERUGIA
ore 15.00 Piazzale del Bove

Il Centro di Iniziativa Radicale di Perugia, associazione federata a Radicali Italiani, ribadisce la propria adesione indetta per domani a Perugia dal comitato “Verità per Aldo” , perché non cali il silenzio sulla vicenda e perché si affermino in primo luogo il diritto alla vita e la vita del diritto a partire dal carcere. Chiediamo con determinazione giustizia e che ci sia rispetto dei diritti dei detenuti, come misura di civiltà di una comunità. Nella nonviolenza marceremo per dare corpo alla legalità chiedendo alle istituzioni regionali di fare tutto quanto è doveroso perché non sia negata la verità per Aldo e per tutti.