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Il conto è intestato alla compagna di Aldo, Roberta Radici.
MANIFESTAZIONE
Sabato 10 Novembre a PERUGIA
ore 15.00 Piazzale del Bove
Il Centro di Iniziativa Radicale di Perugia, associazione federata a Radicali Italiani, ribadisce la propria adesione indetta per domani a Perugia dal comitato “Verità per Aldo” , perché non cali il silenzio sulla vicenda e perché si affermino in primo luogo il diritto alla vita e la vita del diritto a partire dal carcere. Chiediamo con determinazione giustizia e che ci sia rispetto dei diritti dei detenuti, come misura di civiltà di una comunità. Nella nonviolenza marceremo per dare corpo alla legalità chiedendo alle istituzioni regionali di fare tutto quanto è doveroso perché non sia negata la verità per Aldo e per tutti.
ERRATA CORRIGE:
RispondiEliminaL'apppuntamento per la manifestazione non è a piazza del Bacio
BENSI' a PIAZZA DEL BOVE ORE 15:00
SOLIDARIETA' E RINGRAZIAMENTO PER IL O IL DETENUTO CHE LUNEDI PROSSIMO AVRA UN INCONTRO CON LA GUARDIA CARCERARIA INDAGATA PER OMISSIONE DI SOCCORSO PER TESTIMONIARE DI AVER A LUNGO SENTITO ALDO
RispondiEliminaGRIDARE AIUTO ...
SOLIDARIETA' ANCORA PER LA FAMIGLIA E GLI AMICI CARI CHE DOVRANNO SOPPORTARE UN ENNESIMO DOLORE.
GRAZIE
per coordinarci meglio consiglio a tutti di consultare il blog:
RispondiEliminaveritaperaldo.noblogs.org
RADICALMENTE SCORRETTI
RispondiEliminaIl caso Bianzino (morto di botte in carcere in seguito ad arresto per coltivazione di MARIJUANA), ha scatenato in città un vasto movimento eterogeneo di forze teso a rivelare la verità su uno dei casi più oscuri di violenza carceraria accaduto nella nostra ridente regione. Il partito radicale rivendicando inizialmente la sua "storica" presenza come forza antiproibizionista (mai visto un radicale alle iniziative antiproibizioniste degli ultimi anni a Perugia), è il primo a dare la sua adesione alla manifestazione "Verità e Giustizia per Aldo", indetta dal comitato spontaneo costituitosi in seguito ai fatti.
La passione antiproibizionista e la sete di verità dei Radicaliperugia è tale da far dichiarare la loro contrarietà a striscioni che parlino di marijuana, o di frasi tipo "Il carcere uccide", infatti questi paladini della lotta al proibizionismo ritengono che certe tematiche possano essere controproducenti per l'immagine della manifestazione agli occhi dei cittadini benpensanti. Sembra che la filosofia dei radicali sia quella di procedere verso la verità attraverso la mistificazione delle notizie, la linea comunque non ha riscosso i consensi del comitato "Verità per Aldo", che ha preferito lasciare la possibilità ad ogni aderente di esprimersi con i propri linguaggi, all'interno di una manifestazione da tutti pensata e voluta come un evento pacifico, in cui possano trovare spazio tutte le identità che ritengono che non si possa nè finire in carcere nè morire per delle piante di marijuana. i militanti Radicali, percependo la loro perdita di terreno all'interno del comitato replicano con un astutissima mossa: la diffamazione.
Per via telefonica contattano persone vicine alla famiglia della vittima cercando di dissuaderle dal partecipare all'evento in nome del fatto la manifestazione sarà in mano "agli autonomi e a quelli dei centri sociali" che sono violenti e cattivi, non come loro Radicali che sono buoni e pacifisti come Aldo (sic). Lo squallore e il livello di scorrettezza di un'azione del genere si commenta da sola: è il solito gioco del partito che tenta di "cavalcare la tigre" del movimento, solo che stavolta c'è di mezzo un morto ed il gioco sporco avviene alle spalle della famiglia del defunto, sottoposta a pressioni psicologiche. Un gesto diffamatorio ed indegno che si commenta da solo.
Un applauso al Partito Radicale
P.S. Sulla Nazione di oggi si annuncia che la famiglia Bianzino aprirà il corteo di sabato.
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niente è vero tutto è possibile
Carissimo Kompagno jaxxx. Credo proprio che non ci hai capito un cazzo, ma dirò di più: tu sei un testa di cazzo. Che tristezza!
RispondiEliminaCarissimo "compagno" Francesco: quanto scritto dal "compagno" jaxxx era un invito a un chiarimento, piuttosto che a un pallido e sgrammaticato improperio. Da come "scrivi" si direbbe che sai qualcosa, perché non ci illumini?
RispondiEliminaI fatti, se confermati, parlano chiaro: è in atto un infamante tentativo da parte di più soggetti di lucrare politicamente sull'accaduto. Io lo chiamo sciacallaggio, e voi?
poro marco...
Più che un invito al chiarimento, archivierei le esternazioni di jaxx come accuse dettate dalla rabbia. Purtroppo non le uniche.
RispondiEliminaViolenza genera violenza.
Le differenti visioni dovrebbero rimanere tali e circoscritte all'evidente incomprensione politica, visto che la vicenda rimane irrisolta e costituisce una grave ferita al territorio e alla civiltà del nostro paese.
Non capisco cosa ci sia da "lucrare" sulla morte di Aldo, tantomeno sul dolore della sua famiglia.
Ci siamo attivati a tutti i livelli a noi accessibili per sollecitare una risposta. Il resto mi pare francamente fuori luogo.
Il kompagno marxista leninista e fascista ha fatto delle dichiarazioni completamente false. Sul caso Bianzino e quanto fatto dai radicali di perugia e quelli presenti nelle sedi istituzionali (parlamento). Ma non mi scandalizzo più tanto: è il tipico atteggiamento mistificatorio della realtà e, appunto, un tipico atteggiamento da "REGIME". Se poi, vuoi spiegarmi dov'era "L'invito a un chiarimento"... io non l'ho visto... probabilmente non sono all'altezza. Poi mi devi anche spiegare come fai oggi a dire che Bianzino è "morto di botte in carcere": che forse tu eri lì? Allora non dire cazzate.
RispondiEliminaInnanzitutto, la richiesta a chiarimento te l'ho fatta io. Tu continui a insultare usando parole di cui forse solo lontanamente intendi il significato.
RispondiEliminaIn ogni caso, passando ai fatti, alle mie (parlo per me) orecchie sono giunte voci di una denuncia telefonica, da parte radicale, alla famiglia bianzino della presenza di "autonomi violenti" alla manifestazione...confermate?
E se si, su quali basi?
Mi spiace non essere alla tua altezza, sia culturale che grammaticale.
RispondiEliminaTi faccio solo notare che stai (state) giudicando il comportamento di alcuni radicali sono per sentito dire ("sono giunte voci" scrivi): che serietà! quale lungimiranza politica! quale amore per la verità!
Io non giudico nessuno, ho chiesto lumi...nient'altro. Senza scadere nel più vile turpiloquio, semplicemente ponendo un punto interrogativo alla fine del mio intervento.
RispondiEliminaNel caso però che quanto giunto alle mie orecchie risultasse vero, come il silenzio pare dimostrare (è tipico del soggetto istituzionale fare orecchie di mercante), vi giudicherei eccome...
Ndr, lasciami scrivere che il tuo punto interrogativo deve essersi raddrizzato parecchio. Interpretare il silenzio come un'ammissione di colpevolezza (di cosa poi?) è tipico di un giudizio esclamativo.
RispondiEliminaCome la storia di Radicali Italiani non necessita difesa da accuse di filo-proibizionismo o da posizioni guerrafondiste, la nostra associazione (istituzionale?) preferisce non alimentare il chiacchiericcio diffamatorio e permettimi, provinciale. Avrei preferito che queste pagine fossero piene di proposte e di solidarietà per famiglia di Aldo, più dei dissapori politici fuori luogo, ma tant’è, pazienza. La vicenda di Aldo Bianzino non ha ottenuto una risposta esauriente, e anche per questo, la nostra partecipazione di oggi è una manifestazione di richiesta, più che di protesta.
Ad ognuno le proprie conclusioni.
Un saluto.
LE TELEFONATE TERRORISTICHE SONO AVVENUTE E NON SONO FRUTTO DI FANTASIA, NE' DI PETTEGOLEZZO. MAI STATO MARXISTA LENINISTA, E' IL VOSTRO TELEFONISTA CHE HA PISCIATO FORA DAL VASINO, POTEVATE DISSOCIARVI DA QUESTA LOGICA MA VEDO CHE PREVALE LO SPIRITO PARTITOCRATICO.
RispondiEliminaapplausi
Buona settimana anche a te, jaxxx.
RispondiElimina;)
[...] primo video che ho visto stamattina, a Capodanno, è stato quello relativo al caso di Aldo Bianzino, ucciso in “strane” circostanze dopo essere stato arrestato per il possesso di piantine [...]
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