giovedì 28 aprile 2016

"Umbricellum": al via la raccolta firme per il referendum abrogativo della legge elettorale regionale



Lunedì 2 maggio ore 10,30 conferenza stampa  - Sala della Partecipazione dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria – Piazza Italia, Perugia

Prosegue la battaglia contro la legge elettorale regionale “Umbricellum”. Al via la raccolta delle firme per un referendum abrogativo e una legge di iniziativa popolare

Non si arresta la battaglia del Comitato per la Democrazia in Umbria contro la legge elettorale regionale “Umbricellum”, la legge elettorale più incostituzionale d’Italia.

martedì 26 aprile 2016

I morti e gli uomini ombra: la realtà del sistema carcerario italiano

di Eleonora Favaroni

«Urgono provvedimenti reali per migliorare la condizione delle carceri italiane  perché sono in gioco il nostro onore e prestigio»; queste le parole dell’ ex presidente della Repubblica Napolitano, qualche anno fa.
Ma ancora tante tantissime le voci di protesta ed esasperazione , i casi di violenza e di abuso irrisolti, di cui l’Italia presenta una lunga lista .
Di questi giorni la riaccesa vicenda di Giuseppe Uva e accanto a lui e al dolore ancora vivo dei familiari si sono unite i parenti delle altre vittime di Stato: Cucchi,  Aldrovandi , Bianzino, i più noti.
Ricordiamo sempre  anche la difficile situazione delle carceri umbre di cui tempo fa si è fatto portavoce il garante dei detenuti di Perugia.
La Corte europea per i diritti umani ha incluso il nostro Paese tra quelli più arretrati e degradati da questo punto di vista che illustra la drammatica situazione dei carcerati, i cosiddetti  uomini ombra , un’esistenza che si scandisce e si consuma lenta spogliata nella ripetitività angusta di un tempo e uno spazio sospesi  chiusi e segnati spesso dalla violenza e l’abuso di potere.
Michel Foucault ha scritto che «In questa nostra società disciplinare  controllante  ciò che bisogna denunciare innanzitutto è il funzionamento sociale della prigione e tutte le illegalità che essa produce: l’esercizio del potere e dei poteri. Lo spazio carcerario è un luogo di violenza morale , privazione e violenza che alimenta altra violenza. Ciò che c’è di più pericoloso nella violenza è la razionalità. La violenza trova ancoraggio profondo nella forma di razionalità che utilizziamo. La violenza trova  nella  razionalità la sua forma compatibile».
E laddove si esercita il potere e la licenza legittimata  della violenza , si legittima l’omicidio.
Sparisce ogni diritto umano, la dignità viene lesa, la dignità , il diritto più sacrosanto e inviolabile , quello che fa sentire di essere ancora uomini tra gli uomini e non ombre.

venerdì 15 aprile 2016

Oggi presentazione a Perugia del progetto «Un sistema integrato di cura per le dipendenze»

Dipendenze, una "buona vita" dopo la fine del percorso in comunità

Un incontro promosso dai Radicali di Perugia per uno scambio di esperienze tra regioni a partire dal modello dell’Osservatorio epidemiologico delle Marche che ha l'obiettivo di misurare l'efficacia effettiva dell'intervento terapeutico (da «Redattore sociale»)

14 aprile 2016 - 12:11
ROMA – “Un sistema integrato per la cura delle dipendenze”. Il tema verrà approfondito venerdì 15 aprile a Perugia, in un incontro pubblico promosso alle 17 nella Sala Fiume di palazzo Donini, sede della Giunta regionale, dai Radicali di Perugia. Lo si farà a partire da un’esperienza, che è quella dell’Osservatorio epidemiologico dipendenze patologiche (Oed) delle Marche e che è diventata anche un libro pubblicato a fine 2015 (Un sistema integrato di cura per le dipendenze. La rete dei servizi del Coordinamento enti accreditati della Marche – Crea, a cura di Riccardo Sollini, Stefano Ialenti e Enzo Gravina). Un’esperienza pilota in Italia:l’osservatorio ha la particolarità di essere frutto di una sinergia tra organizzazioni di privato sociale accreditate, dieci in tutto, anche di differenti orientamento e provenienza, che hanno trovato punti di raccordo e hanno costruito un software per la raccolta di dati uniformi da tutte le strutture e servizi della regione. Dati fondamentali sui quali costruire azioni e percorsi terapeutici, in collaborazione con i servizi pubblici. 
“I dati disomogenei non aiutano, anzi ostacolano la comprensione”, spiega Enzo Gravina, ideatore del software dell’Oed Marche, che venerdì sarà a Perugia a raccontare l’esperienza e a condividere strumenti e modalità. Nato nel 2012, l’Osservatorio è parte del Crea, il Coordinamento degli enti accreditati della regione Marche. L’obiettivo a medio termine, auspica Gravina, è “la valutazione degli esiti”, cioè capire l’efficacia effettiva del percorso in comunità per le persone con dipendenze patologiche: “Lo scopo è di arrivare a misurare quanti, finito il percorso in comunità, riescono ad avere una buona vita. Si tratta di un dato che va oltre il percorso comunitario, ma stiamo lavorando per arrivare anche a questo”. 
“Ci accorgiamo che sui territori spesso mancano dati oggettivi, attendibili, confrontabili– dice Elisabetta Chiacchella dei ‘Radicali Perugia - Giovanni Nuvoli’ a cui si deve l’iniziativa del 15 aprile -. Ma è grazie ai dati si possono prendere decisioni informate. Vogliamo aprire un dibattito a partire dall’esempio virtuoso dell’Osservatorio delle Marche e capire se questo modello è esportabile. Ci confronteremo anche con l’Osservatorio epidemiologico metropolitano pubblico di Bologna, per il quale sarà presente il direttore Raimondo Maria Pavarin e con la dirigente del SerT di Perugia Claudia Covino. Sarà uno scambio di strumenti e di esperienze. Tra gli interventi anche quello di Attilio Solinas, presidente della Commissione Sanità e servizi sociali del Consiglio regionale umbro”. L’incontro sarà registrato, sarà possibile ascoltare gli interventi successivamente  su Radio Radicale. (ep)
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giovedì 14 aprile 2016

Scomparsa di Pietro Pinna: un ricordo di radicaliperugia.org

Con Pietro Pinna scompare una figura altamente significativa per quanti si riconoscono nella nonviolenza come metodo d’azione politica. Umile, pacato, ma nello stesso tempo tenace e risoluto, è stato un sicuro punto di riferimento di lotta per il cambiamento sociale nella prospettiva indicata da Capitini.
E proprio di Capitini fu stretto collaboratore e degno continuatore. L’abitazione perugina di Via Villaggio Santa Livia, la stessa dove risiedette Capitini, divenne importante luogo d’incontro per obiettori, antimilitaristi, nonviolenti nonché efficace, fattivo centro di propulsione e iniziativa. Ha lasciato un segno nella nostra città dove ancora, a distanza di anni dal suo trasferimento a Firenze, viene unanimemente ricordato con affetto e grande stima. Per questo, nel 2015 avevamo proposto, senza esito, la sua iscrizione nell’albo d’oro del Comune di Perugia. Con Pinna siamo stati dentro la complessa organizzazione delle varie marce per la pace Perugia-Assisi, alle campagne per l’obiezione di coscienza, alle manifestazioni di piazza, ai seminari di studio, ai campi di lavoro: in una parola, Pinna non ha minimamente esitato a suggerire iniziative, sempre sostenendole in prima persona, sottolineandone anche le rispondenze internazionali d’ampio respiro, radicalmente fedele al principio che all’enunciazione delle idee deve seguire immediatamente l’applicazione concreta, per cui il nonviolento si connota per un atteggiamento di vita trasparente, per la generosità e la disponibilità ai rapporti con gli altri, per la semplificazione e la riduzione delle proprie necessità, a cominciare dagli interessi personali.
Siamo stati vicini a Pinna quando il 17 gennaio 1975 da segretario del Movimento Nonviolento, fu arrestato a Perugia per un manifesto antimilitarista con l’accusa di vilipendio alle Forze armate.
Dopo quattro settimane nel carcere di Piazza Partigiani , Pinna fu liberato dopo che fu accolta dal Presidente della Repubblica la sua istanza di grazia. Sul suo caso si creò un movimento di opinione pubblica con volantinaggi, raccolta di firme, lettere e telegrammi alle autorità interessate e distribuzione del testo del manifesto che era stata all’origine della condanna.
Con Pietro Pinna se ne va un politico di altri tempi, speriamo futuri.

Per radicaliperugia.org
Mario Albi, Michele Guaitini, Andrea Maori



Radicaliperugia.org lancia una petizione popolare per il diritto alla conoscenza e per una maggiore trasparenza dei lavori del consiglio comunale di Perugia


Radicaliperugia.org lancia una petizione popolare per il diritto alla conoscenza e per una maggiore trasparenza dei lavori del consiglio comunale di Perugia




Le sedute del Consiglio Comunale di Perugia e delle Commissioni sono pubbliche. E come tali dovrebbero poter essere fruibili dalla platea più ampia possibile di cittadini. Invece, a parte la meritoria registrazione video delle sedute del Consiglio, null’altro o poco si sa o si può sapere di quanto avviene a meno di non poter presenziare direttamente tra il pubblico.

L’ordine del giorno, in base al quale uno potrebbe decidere se assistere o meno a una seduta, viene reso noto solo a giochi fatti, nessun verbale viene pubblicato, quanto all’attività delle commissioni dove peraltro avviene spesso il vero dibattito politico e dove sono possibili audizioni di soggetti esterni, nulla viene portato a conoscenza dei cittadini al di fuori di scarni resoconti all’interno della sezione delle notizie, mescolati e persi tra comunicati e appuntamenti.
Inoltre nulla si sa relativamente alle mozioni, ordini del giorno e interrogazioni dei consiglieri comunali: quale iter hanno seguito? Quali risposte sono state date?

Per questi motivi e cadute nel vuoto le richieste fatte in tal senso ai consiglieri comunali nei mesi scorsi, radicaliperugia.org lancia una petizione popolare secondo quanto previsto dallo Statuto e dal regolamento per la partecipazione popolare, per chiedere al Comune di Perugia che siano pubblicate nel sito istituzionale una serie di informazioni ora carenti o del tutto assenti a partire dalle registrazioni audio o video anche delle sedute delle commissioni permanenti.

Inoltre chiediamo, sulla scia di quanto già deliberato nel comune di Terni, che il gettone di presenza sia regolamentato in maniera differente vincolandone l’erogazione ad una effettiva presenza del consigliere alle sedute di Consiglio e Commissione. Attualmente infatti un consigliere può presenziare anche solo 1 minuto, giusto il tempo di mettere la propria firma, per maturare per intero il gettone di 116,20 euro.
Diamo l’appuntamento a tutti i cittadini presso i banchetti di raccolta firme che organizzeremo a partire dalla seconda metà del mese di aprile.


Michele Guaitini – segretario radicaliperugia.org
Andrea Maori – tesoriere radicaliperugia.org

giovedì 7 aprile 2016

Garante regionale dei detenuti: ottima notizia la nomina di Stefano Anastasia. Peccato per i sette mesi persi.

Garante regionale dei detenuti: ottima notizia la nomina di Stefano Anastasia. Peccato per i sette mesi persi.



Oggi l’Assemblea Legislativa Umbra ha nominato Stefano Anastasia nuovo Garante regionale delle persone private della libertà personale (meglio noto come “Garante dei detenuti”).
E’ un’ottima notizia che va a colmare il vuoto che si era creato con la scadenza del mandato del prof. Carlo Fiorio.

Ricordiamo infatti come questa nomina è un preciso obbligo di legge in capo all’Assemblea legislativa che avrebbe dovuto ottemperare entro lo scorso mese di settembre. Apprezziamo comunque che si è passati dagli oltre 7 anni di ritardo per la nomina del primo garante agli oltre 7 mesi di ritardo per questa nomina.
In fondo, come dimostra la votazione odierna, bastava un minimo di buona volontà politica per arrivare a questo risultato senza perdere del tempo prezioso che ha rischiato di vanificare il proficuo lavoro del precedente garante fatto di una rete di supporto, di dialogo e di informazione sulle realtà carcerarie dell’Umbria.
Auspichiamo che la buona pratica del reclutamento delle candidature mediante bando pubblico e un più preciso rispetto delle tempistiche imposte dalla legge diventino una costante per gli anni futuri.

Formuliamo i nostri migliori auguri di buon lavoro a Stefano Anastasia ringraziando lui e tutti coloro che avevano avanzato la propria candidatura per ricoprire questo ruolo.

A questo link la registrazione del dibattito dello scorso 15 febbraio promosso da radicaliperugia.org che ha visto la presenza di tutti i candidati


Michele Guaitini – segretario radicaliperugia.org
Andrea Maori – tesoriere radicaliperugia.org



lunedì 4 aprile 2016

Assemblea regionale dell'Umbria: votazioni ad oltranza fino ad avvenuto nomina del Garante dei detenuti

Assemblea Regionale dell’Umbria: da mercoledì in discussione la nomina del Garante regionale dei detenuti. Radicaliperugia.org propone votazioni ad oltranza contro i veti incrociati.



L’ordine del giorno della seduta di mercoledì 6 aprile dell’Assemblea Regionale dell’Umbria prevede l’elezione del Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale (Garante dei detenuti).

Si tratta di un buon segnale che può far uscire dalle sabbie mobili della Regione un provvedimento che ha la sua importanza per le politiche sociali umbre.
Quello del Garante è un organismo che esiste in tantissimi Paesi democratici e richiesto dalle Nazioni Unite. Infatti è un organo indipendente di controllo e di ispezione sui luoghi di detenzione così come previsto da protocolli attuativi del 2002 della Convenzione Onu contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti sottoscritto ma non ratificato dall’Italia.

La discussione di mercoledì (se verrà confermata dati i precari equilibri nell’Assemblea) arriva dopo ben sette mesi di scadenza del lavoro del precedente Garante, il professor Carlo Fiorio. Ulteriori ritardi rischiano di vanificare  il suo lavoro fatto di una rete di supporto, di dialogo e informazione sulla realtà carceraria in Umbria avviando una positiva esperienza di rafforzamento delle garanzie.

L’elezione è però a rischio per un altro motivo: la legge prevede per le prime tre votazioni la maggioranza qualificata, dalla quarta votazione la maggioranza assoluta dei consiglieri regionali.
Il rischio quindi è che i tempi si possono allungare ulteriormente.
Per questo proponiamo votazioni ad oltranza fino al raggiungimento dell’elezione. Sarebbe un buon segnale di interesse dell’Assemblea verso la realtà regionale dell’Umbria.

Michele Guaitini, segretario di radicaliperugia.org
Andrea Maori, tesoriere di radicaliperugia.org