martedì 22 dicembre 2009

Sciascia e Camilleri: un’occasione persa

Leonardo SciasciaIl 2009 è l’anno del ventennale della morte di Leonardo Sciascia: un anniversario che è trascorso un po’ sottotono a fronte dell’importante contributo che il grande scrittore siciliano ha dato alla cultura e alla politica italiana. Un modo per ricordarlo è stato il contributo di Andrea Camilleri con il suo libro recentemente uscito per i tipi Bompiani “Un onorevole siciliano. Le interpellanze parlamentari di Leonardo Sciascia” che non rende affatto giustizia all’impegno diretto di Sciascia con il Partito radicale. Il titolo dovrebbe già allarmare: Sciascia in Parlamento non si è limitato a presentare e rispondere ad interpellanze parlamentari ma ha preso parte a voti di fiducia per governi, a discussioni su mozioni e last but not least ha preso parte ai lavori della Commissione d’inchiesta sull’omicidio di Aldo Moro e della sua scorta presentando un’importante relazione di minoranza che andrà a costituire una parte dell’Affaire Moro. Camilleri – malgrado il titolo infelice – riporta gli interventi parlamentari con allegato una scheda che dovrebbe aiutare a contestualizzarlo. Operazione subdola perché nulla è riportato riguardo alle polemiche sulla sua candidatura nelle liste radicali dopo una veloce presenza nel Consiglio comunale di Palermo nelle liste del Pci, nulla viene scritto riguardo alle discussioni che quegli interventi parlamentari hanno suscitato, nulla del lavoro svolto nel gruppo parlamentare radicale, nulla delle polemiche che il lavoro nella Commissione Moro ha sviluppato, tra cui una importante discussione con Renato Guttuso sul ruolo del Pci in tutta la vicenda. Infine, non vengono citati nella bibliografia gli autori e i ricercatori che molta attenzione nel corso degli anni hanno dedicato al lavoro parlamentare di Sciascia. Insomma, un’occasione persa per ricordare, nel ventennale della morte, Leonardo Sciascia.

Andrea Maori

giovedì 17 dicembre 2009

mercoledì 16 dicembre 2009

archiviato il caso di Aldo Bianzino

Il GIP di Perugia, il Dott. Massimo Ricciarelli ha accolto le richieste del Pubblico Ministero e archiviato il caso di Aldo Bianzino.
Siamo in attesa di leggere il testo dell'ordinanza, per meglio comprendere le motivazioni della decisione di archiviazione.

di seguito, un dichiarazione congiunta di Emma Bonino, Marco Pannella e Rita Bernardini sulla decisione del giudice.

“Con l’archiviazione dell’inchiesta, da parte del Tribunale di Perugia, del caso di Aldo Bianzino, morto in circostanze misteriose nel carcere di Perugia la notte tra il 13 e il 14 ottobre 2007 dopo 36 ore dal suo arresto, sarà praticamente impossibile fare luce su una vicenda che ha molti lati oscuri. A cominciare dagli esiti discordanti delle due autopsie che furono fatte immediatamente dopo il decesso:
infatti il primo esame autoptico escluse patologie cardiache pregresse e mise invece in evidenza lesioni agli organi interni, presenza di sangue nell’addome e pelvi, lacerazione epatica, lesioni all’encefalo, a fronte di un aspetto esterno indenne da segni di traumi;  un secondo esame autoptico, del novembre 2007, accreditò la tesi della rottura di un aneurisma cerebrale. Furono sempre riscontrate lesioni epatiche e la presenza di sangue nell’addome. Pur accettando l’ipotesi del medico legale, si affermò che l’emorragia cerebrale potesse essere stata causata da un forte stress di tipo fisico con improvviso rialzo della pressione.
Le conseguenze di questo decesso in carcere sono state per la famiglia di Aldo Bianzino, pochi mesi dopo la suocera di Aldo morì e da pochi mesi è morta di dolore anche la compagna Roberta. Il figlio Rudra, minorenne, rimasto solo con lo zio Ernesto, si trova ora senza nonna e genitori.

Ci sorprende questa decisione del Tribunale di Perugia, cercheremo di capire cosa ha spinto i magistrati a questa decisione dell’archiviazione che era già stata proposta in altre due occasioni.

Saremo al fianco del  nostro compagno, iscritto a Radicali Italiani, Rudra Bianzino che al nostro ultimo Congresso ci chiese di aiutarlo nella ricerca della verità di quanto accaduto a suo padre Aldo”.

Roma, 16 dicembre 2009

sabato 12 dicembre 2009

Una storia di abuso

Ieri, 11 dicembre, giornata di mobilitazione staordinaria per l' opposizione all' archiviazione del processo per la morte in carcere di Aldo Bianzino, giornata nella quale si è svolto, il pomeriggio, un dibattito presso la Facoltà di Scienze Politiche di Perugia, organizzato da radicaliperugia.org, con il lavoro di Liliana Chiaramello, segretaria, e il coordinamento di Alì Adamu (@.r.a.), ricorreva anche l'anniversario della morte di Gabriele Sandri, ucciso a 26 anni da un colpo di pistola esploso da un poliziotto in una zona di sosta dell'autostrada, vicino ad Arezzo.
Gabriele Sandri era un ragazzo di 26 anni che stava andando in macchina, insieme ad amici, a seguire una partita di calcio. Una morte quindi non collegabile al proibizionismo nè al carcere, ma che si allaccia alla ormai interminabile serie degli abusi di potere che troppo sangue hanno versato per tutta l'Italia. Abuso di potere che si evidenzia anche nei dibattimenti processuali che seguono, dove la disparità tra le parti in causa è evidente e la verità viene seppellita sotto omissioni, falsi, aggiustamenti, menzogne.
Proprio a quella parte sana delle forze dell'ordine e delle istituzioni tante volte evocata, che esiste, è richiesto uno sforzo di coraggio e di onestà perchè abbia fine la vile copertura di reati che se non è complicità vera e propria configura comunque un comportamento omertoso, indegno di chi la legge è chiamato a difendere.

Claudia Sterzi, segretaria dell' Associazione Radicale Antiproibizionisti (@.r.a.)

blog.libero.it/arai/
www.antiproibizionistiradicali.blogspot.com

www.cesarebeccaria.blogspot.com

Claudia Sterzi

Non archivate la verita, immagini, voci

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logoRRDirette e interviste su Radio Radicale

Diretta video. Mobilitazione straordinaria dei radicali con Emma Bonino, degli amici di Beppe Grillo e del Comitato 'Verità su Aldo Bianzino'
Corrispondenza di Roberto Spagnoli dal Tribunale di Perugia sul caso Bianzino

Radicali Italiani: incontro con la stampa sul caso di Aldo Bianzino
Intervista ad Andrea Maori sulla mobilitazione dei Radicali a Perugia sulla vicenda di Aldo Bianzino

venerdì 11 dicembre 2009

adesioni a "Non archiviate la verità"

Il Movimento Perugia civica aderisce al presidio organizzato dal Comitato Verità e giustizia per Aldo per venerdi 11 dicembre davanti al tribunale di Perugia, in occasione dell'udienza per l'opposizione alla richiesta di archiviazione per l'accusa di omicidio di Aldo Bianzino a opera di ignoti.

martedì 8 dicembre 2009

Caso Bianzino: conferenza stampa il 9 dicembre

Mercoledì 9 dicembre alle ore 12, a Perugiapresso la Sala del Consiglio Provinciale, (Piazza Italia, 2° piano), Conferenza Stampa di Radicali Italiani a Perugia contro l’archiviazione dell’inchiesta sulla morte di Aldo Bianzino con Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani, Ernesto Radici, zio e tutore di Rudra Bianzino, Gianfranco Spadaccia, dirigente radicale (già parlamentare e garante dei detenuti del comune di Roma), Michele Pietrelli del movimento di Beppe Grillo e rappresentnati del comitato “Verità per Aldo”. Parteciperanno inoltre alcuni Consiglieri Regionali. Coordinano Liliana Chiaramello, segretaria di radicaliperugia.org e Tommaso Ciacca, dirigente radicale.

domenica 6 dicembre 2009

Non archiviate la verità

AldoIl 12 ottobre 2007 Aldo Bianzino, 44 anni, falegname, veniva arrestato per possesso di alcune piantine di canapa indiana. Non era un narcotrafficante ma un idealista, un nonviolento che aveva scelto di vivere in pace in un posto difficilmente raggiungibile dell’Appennino umbro-marchigiano, sopra Pietralunga. Il suo “reato”? Quello di farsi qualche canna, magari con qualche amico, senza ledere niente e nessuno.
Con l’attuale legge sulla droga, n. 46/2006, detta anche Fini-Giovanardi, per questo genere di “reato” si viene sbattuti in galera e considerati magari “pericolosi delinquenti”. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Le carceri scoppiano a causa di una folle politica proibizionista che di fatto favorisce il voluminoso, inimmaginabile, giro d’affari della narcomafia. E mentre la criminalità organizzata diventa sempre più potente e ringrazia, una volta entrati in cella, non si sa se e come si esce.
quando ha varcato la soglia del carcere perugino di Capanne, Aldo Bianzino era in buone condizioni di salute. Dopo neanche trentasei ore di detenzione era già cadavere. Cosa è accaduto nella notte tra il 13 e il 14 ottobre 2007?

Chiediamo verità e giustizia per Aldo e i suoi familiari


Chiediamo che il suo caso non venga archiviato ma che anzi, si vada fino in fondo nell’interesse di tutti, nell’interesse della legalità in un paese in cui, insieme alle vite, si spegne il diritto. Ecco perché ci rivolgiamo a te, per sostenerci in questa battaglia che ti riguarda, partecipando insieme ad Emma Bonino e ai parlamentari e ai militanti radicali alla:



MOBILITAZIONE NONVIOLENTA
PERUGIA via XIV settembre (galleria Kennedy), davanti agli uffici del Tribunale
venerdì 11 dicembre dalle 8,30

logo Radicali Italiani


radicaliperugia.org






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sabato 5 dicembre 2009

Da Bianzino a Marrazzo: conseguenze del proibizionismo e alternative future

Cucchi , Marrazzo, Bianzino. Punte d’un iceberg del “proibito” che da decenni sopravvive con dolore alla repressione dello stato. Conseguenze visibili di una politica fallimentare o colpo di coda di fenomeni messi all’angolo? L’antiproibizionismo come alternativa possibile e futuro socialmente sostenibile. Un dibattito aperto su fenomeni che instancabilmente coinvolgono la nostra società nascosti dal velo impietoso dell’informazione.

L'Associazione Radicale Antiproibizionisti in collaborazione con radicaliperugia.org, invita tutti al convegno:

da Bianzino a Marrazzo: conseguenze del proibizionismo e alternative future



Università degli Studi di Perugia - Facoltà di Scienze Politiche
Piazza Giovanni Pascoli, Perugia - venerdì 11 dicembre 2009, ore 15:30

PROGRAMMA



15:30 Apertura del dibattito e saluto di Liliana Chiaramello, segretaria RadicaliPerugia.org
16:00 Interventi e dibattito pubblico con:

Rudra Bianzino, figlio di Aldo Bianzino
Carla Cicoletti, docente di Sociologia della Devianza presso l'Università degli Studi di Perugia
Alvaro Fiorucci, giornalista RAI
Michele Pietrelli, MEETUP Perugia
Michele Rana, sindacalista della Polizia di  Stato
Claudia Sterzi, sociologa e segretaria dell'Associazione Radicale Antiproibizionisti
previsto un breve intervento di Emma Bonino, vicepresidente del Senato e dirigente radicale

19:45 Chiusura del dibattito



coordina: Ali Adamu, Associazione Radicale Antiproibizionisti
per informazioni:  328 6883790 o scrivere a info@radicaliperugia.org

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martedì 1 dicembre 2009

Registro testamento biologico, approvata a Narni la mozione che lo istituisce

Il Consiglio Comunale di Narni ha approvato la proposta per l'adozione del testamento biologico. L'iniziativa è nata nel marzo 2009 da una mozione presentata dai consiglieri Alfonso Morelli e Federico Novelli (Sinistra e  Libertà) e Roberto Scorzoni (Comunisti Italiani).
Finalmente, dopo quello delle coppie di fatto, la città di Narni avrà anche un registro in cui ogni cittadino interessato potrà manifestare la propria volontà di essere o meno sottoposto a trattamenti sanitari in caso di malattia o lesione cerebrale irreversibile.
Si tratta di una bella conquista di libertà che premia anche l’impegno costante di noi radicali nonché di associazioni come Civiltà Laica e l’UAAR, promotrici insieme a noi di un’apposita raccolta di firme anche a Terni. Nell’esprimere viva soddisfazione, ci preme ringraziare sentitamente i tre consiglieri comunali da sempre attenti alla tematica dei diritti civili e alle nostre iniziative.

Francesco Pullia
Massimiliano Bardani
Associazione radicale “Ernesto Rossi” - Terni