lunedì 21 dicembre 2015

Le recenti scelte dell’amministrazione comunale di Perugia in tema di democrazia, di laicità, di rispetto della Costituzione

Bruno Maurizi accanto ad una copia del Grifo simbolo di libertà della città di Perugia
Qui sotto un interessante intervento di Bruno Maurizi di Radicaliperugia.org

Destano seria preoccupazione le recenti scelte dell’amministrazione comunale di Perugia in tema di democrazia, di laicità, di rispetto della Costituzione: dopo aver esaltato, con la delibera sul cippo di Ponte San Giovanni, la Marcia fascista su Roma, dopo aver cambiato l’intestazione di alcune vie del Comune in favore dell’Opus Dei (Josemaria Escriva de Balaguer) e di Comunione e Liberazione (Don Giussani) entrambi fondatori di due potenti enti finanziari della Chiesa che condizionano pesantemente anche la politica di questo paese, adesso hanno deciso di rimettere il crocefisso nella Sala del Consiglio Comunale violando la laicità dello Stato, sancita dalla revisione concordataria del 1984 (Craxi- Casaroli) per cui la religione cattolica non è più la religione di Stato e tutti gli articoli della Costituzione che sanciscono la laicità dello Stato e la pari dignità di tutte le religioni.
Fu l’ateo Mussolini, nel 1923, per ingraziarsi il sostegno politico dei cattolici, a far reintrodurre il crocefisso nei locali pubblici dopo il cavouriano “Libera Chiesa in Libero Stato” del 1861 e sei anni prima dei Patti Lateranensi (1929) che diedero alla Chiesa, come risarcimento della “questione romana”, capitolo finale del nostro risorgimento, denaro, privilegi (cattolicesimo come religione di Stato) ed impegni economici che ancora pesano sul nostro bilancio nazionale. Da allora Mussolini è stato definito da Pio XI “uomo della provvidenza”.

giovedì 17 dicembre 2015

L'umbricellum colpisce ancora. Al PD 12 seggi su 21.

L’Umbricellum colpisce ancora!
Con il seggio assegnato dal Consiglio di Stato a Carla Casciari, il PD con il 35% dei voti ottiene 12 seggi su 21 e porta a termine il suo delitto perfetto.



La sentenza del Consiglio di Stato che assegna a Carla Casciari un seggio nell’Assemblea Legislativa dell’Umbria a scapito di Giuseppe Biancarelli rappresenta l’ennesimo frutto avvelenato della legge elettorale Umbricellum.

Una legge che consente al PD di ottenere ben 12 su 21 (il 57,14%) a fronte del 35,76% dei voti ottenuti nell’urna.
L’umbricellum ha manifestato così tutti quegli effetti antidemocratici che abbiamo denunciato sin dalla sua presentazione in aula, una legge costruita su misura dal partito egemone in Regione per conservare, anzi incrementare, il suo potere pur in presenza di una sensibile erosione del suo consenso rispetto alla consultazione del 2010. Un vero e proprio delitto perfetto compiuto contro i più semplici principi democratici, contro i pareri di illustri giuristi e contro il buon senso.

Il Comitato per la Democrazia in Umbria continuerà con ancor più vigore la sua battaglia per far correggere questo obbrobrio istituzionale, a cominciare dalla richiesta che avanzeremo a tutti i gruppi consiliari di cancellare le parti incostituzionali della legge.
Ricordiamo infine che è in programma il prossimo 18 febbraio l’udienza presso il Tribunale Civile di Perugia per il ricorso presentato da oltre 50 cittadini contro la Regione Umbria per ottenere la cancellazione dell’Umbricellum.



Michele Guaitini – portavoce Comitato per la Democrazia in Umbria

giovedì 10 dicembre 2015

Soddisfazione per l'approvazione dell'ordine del giorno nella Commissione Cultura del Comune di Perugia sulla valorizzazione della stanza di Aldo Capitini a Palazzo dei Priori

Radicaliperugia esprime la propria soddisfazione per l’approvazione all’unanimità nella commissione Cultura del Consiglio Comunale di Perugia dell’ordine del giorno presentato dal consigliere del gruppo PD Tommaso Bori perché la stanza abitata da da Aldo Capitini, nella torre campanaria all’interno di Palazzo dei Priori, venga sistemata, in modo che venga diffuso l’audio delle registrazioni del Seminario internazionale sulla nonviolenza del 1963 al fine di ricordare Aldo Capitini e sviluppare negli ascoltatori riflessioni sui temi del pacifismo e della non iolenza tanto cari al filosofo perugino.
L’ordine del giorno è stato presentato a seguito delle conclusioni del dibattito che si è tenuto a Perugia nell’ottobre scorso presso la Biblioteca comunale degli Armeni durante il quale sono state presentate le registrazioni del Seminario del 1963 ora disponibili per l’ascolto nel sito di Radio Radicale grazie alla sensibilità del Movimento Nonviolento che li ha messi a disposizione per una ampia fruizione.
Quel seminario che si tenne a Perugia per ben dieci giorni dal 1° al 10 agosto del 1963 è di grandissimo interesse da un punto di vista storico-politico e filosofico perché contiene acute riflessioni sulla nonviolenza che, riascoltate oggi, mantengono una profonda attualità di analisi. Indubbiamente si tratta di documenti molto importanti per la storia della realtà nonviolenta ed antimilitarista italiana.
Per radicaliperugia.org : Michele Guaitini (segretario), Andrea Maori (tesorier

martedì 10 novembre 2015

Morte di Bianzino, la Cassazione: inaudita gravità


Articolo da Globalist.it

Rese note le motivazioni con le quali l'alta Corte ha confermato la condanna per l'agente della polizia penitenziaria che non soccorse il falegname.

Giustizia è fatta. Niente attenuanti all'agente della polizia penitenziaria Gianluca Cantoro che non soccorse Aldo Bianzino, il falegname detenuto nel carcere di Perugia, morto in cella nell'ottobre 2007 per non aver ricevuto assistenza dopo aver lamentato un forte mal di testa dovuto alla rottura di un aneurisma. Lo ha stabilito la Cassazione - nelle motivazioni di conferma della condanna dell'agente, depositate oggi - rilevando che è una vicenda di "ritenuta gravita'". Il caso Bianzino è uno dei casi più eclatanti di morte in carcere.
Nel verdetto, inoltre, la Cassazione mette in luce l'attendibilità delle testimonianze di altri due detenuti - stranieri - che, dopo una iniziale "titubanza", accusarono Cantoro di essersi disinteressato dalla sorte di Bianzino che aveva chiesto all'agente di chiamare un medico. I supremi giudici osservano che questa esitazione dei due detenuti era dovuta "alla consapevolezza dei rischi cui andavano incontro nel denunciare un agente penitenziario, rischi in seguito verificatisi dal momento che, come sottolineato dalla sentenza di merito, i due sono stati trasferiti in altri istituti di pena".

domenica 8 novembre 2015

Intervento di Bruno Maurizi alla presentazione perugina di «Vietato Pregare»

Da sinistra Bruno Maurizi. Accando Pawel Gajeskwi
Cliccando qui si può accedere alla registrazione del dibattito effettuata da Radio Radicale. Qui sotto inseriamo l'intervento scritto di Bruno Maurizi, di radicaliperugia.org.

«Non è certo difficile documentare, nel corso della bimillenaria storia della Chiesa, i comportamenti che il suo sistema di potere ha messo in atto per far prevalere e poi difendere il predominio spirituale e temporale sulle masse e sul controllo di regni e governi. Metodi che nulla hanno a che vedere con gli insegnamenti evangelici e che spesso sono passati dalla violenza alla diffusa prepotenza, dai roghi alle stragi, dalla lussuria alla simonia, dallo sfruttamento alla circonvenzione e alla pedofilia, ecc.. Da perseguitati, prima di Costantino, a persecutori, dopo Teodosio che per primo impose all’inter
Da sinistra: Fiorini Granieri, Maurizi, Gajeskwi, Sacconi, Baglioni, Maori
o Impero Romano la religione cristiana come religione di Stato. Ne seguirono assalti, distruzioni e saccheggi ai danni principalmente dei “pagani” di ogni tipo e degli ebrei, della loro cultura e della loro arte ad opera di bande tra cui i parabolani i cui caporioni divennero anche vescovi e a volte santi (Cirillo). Al suo interno numerosi episodi di violenza, anche durante i Concili non sempre
Pubblico
frequentati e riconosciuti da tutti, e sistematici annientamenti degli avversari “eretici” (le eresie furono centinaia) sono serviti a regolare contese teologiche ed evitare pericoli per il  proprio potere (tra i tanti gli ariani, agli gnostici, dai templari ai giansenisti e ai millenaristi e poi, gli albigesi, i catari e gli ugonotti, i valdesi, ecc.). Il tutto avendo a disposizione polizia e tribunali civili e religiosi, compresa l’Inquisizione, carceri e torture. Le stesse Crociate, nei loro viaggi in Terrasanta, regolavano lungo il percorso, i conflitti con le altre Chiese Cristiane (tra cui il saccheggio di S.Sofia a Costantinopoli nel 1198).
La storia della Chiesa è purtroppo intrisa anche di corruzione (anche oggi), di intolleranza e di persecuzioni. Questo mentre molti credenti in buona fede, prelati e laici, si adoperavano e si adoperano fino al sacrificio anche estremo ad esercitare carità ed amore cristiano. Nel Medio Evo potenza e prepotenza hanno raggiunto e mantenuto per secoli il loro culmine.

venerdì 6 novembre 2015

Sabato 7 novembre ore 17,00 presentazione a Perugia di «Vietato pregare. Storie di intolleranza religiosa nell’Italia repubblicana» l’ultimo libro di Andrea Maori edito da Reality book con Baglioni, Gajewski, Maurizi e Sacconi

Insieme all'autore Andrea Maori, tesoriere di Radicaliperugia.org parleranno
Andrea Baglioni, avvocato
Pawel Gajewski, Pastore della Chiesa Valdese di Perugia
Bruno Maurizi, Radicaliperugia.org
Introduce e modera:
Giancarlo Sacconi, Presidente dell'Associazione Culturale Amici di San Bevignate.


Iniziativa promossa dall'Associazione Culturale Amici di San Bevignate

«Vietato pregare» è un libro bianco sulle discriminazioni e sui soprusi patiti in Italia dalle minoranze religiose dal secondo Dopoguerra alle soglie del Duemila.
Nell’introduzione sono inquadrati i termini essenziali del processo storico-normativo
su cui si sono basati gli atti di intolleranza lungo il Ventesimo secolo.
A fronte di un ampio riconoscimento teorico della libertà religiosa nella Costituzione
del 1948 attraverso una serie di disposizioni che escludono qualsiasi ipotesi di persecuzione e disparità per motivi religiosi, per molti anni è rimasto intatto l’impianto normativo fascista sulla base del quale si sono consumate centinaia di azioni di intolleranza da parte degli apparati dello Stato.

mercoledì 4 novembre 2015

Foto, servizi televisivi e radiofonici della conferenza stampa del Comitato per la democrazia in Umbria del 3 novembre

Adriana Galgano, deputata SC
 Cliccando qui si può ascoltare la registrazione dal sito di Radio Radicale.
Filppo Gallinella, deputato 5 Stelle
Foto di gruppo, al centro Michele Guaitini
Foto di gruppo
Mauro Volpi e Michele Guaitini, portavoce del Comitato




Professor Mauro Volpi

Tiziana Ciprini, deputata 5 stelle

Udienza su “Umbricellum” rinviata al 18 febbraio

Conferenza Stampa del 3 novembre 2015

Besostri: “Rinvio necessario per il ritardo con cui siamo entrati in possesso della memoria difensiva della Regione. Siamo comunque convinti delle nostre argomentazioni per controbattere colpo su colpo”

Questa mattina si è svolta l’udienza presso il Tribunale Civile di Perugia sul ricorso contro la legge elettorale “Umbricellum” promosso dal Comitato per la Democrazia in Umbria e sottoscritto da 54 cittadini.
In apertura il collegio difensivo composto dagli avvocati Felice Besostri, Giuseppe Pennino e Michele Ricciardi ha chiesto un breve rinvio.
La Regione Umbria per bocca dei suoi legali non si è opposta e il giudice ha dunque accordato il rinvio dell’udienza al 18 febbraio 2016.

L’avvocato Besostri ha dichiarato che “la richiesta di rinvio si è resa necessaria in quanto siamo entrati in possesso della corposa memoria difensiva della Regione solo un paio di giorni fa nonostante fosse stata depositata già a fine maggio. Vista anche la complessità della questione e l’importanza che riveste ci prendiamo qualche giorno in più per studiare bene tutte le nuove carte ed eventualmente depositare ulteriore documentazione. Siamo comunque convinti di avere le giuste argomentazioni per opporci a tutte le eccezioni sollevate dalla Regione Umbria ed ottenere quindi giustizia”.

L’attività del Comitato per la Democrazia in Umbria nel frattempo non si ferma e già nei prossimi giorni sarà sottoposta a tutti i gruppi consiliari di Palazzo Cesaroni una proposta di modifica della legge elettorale regionale per eliminarne i vizi di incostituzionalità affinché si possa giungere a una soluzione politica della vicenda senza dover attendere ancora una volta che siano i magistrati a dover restituire ai cittadini i loro pieni diritti elettorali.


Comitato per la Democrazia in Umbria
(il portavoce Michele Guaitini)


martedì 3 novembre 2015

Sintesi Conferenza Stampa del Comitato per la Democrazia in Umbria su "Umbricellum" del 3/11/2015


Si è tenuta all’hotel La Rosetta di Perugia la conferenza stampa organizzata dal Comitato per la Democrazia in Umbria alla vigilia dell’udienza presso il Tribunale Civile di Perugia sul ricorso presentato da 54 cittadini contro la legge elettorale regionale “Umbricellum”.

domenica 1 novembre 2015

Leggi elettorali: conferenza stampa su Umbricellum e Italicum

Mercoledì 4 novembre alle ore 9,30 si terrà l’udienza presso il Tribunale civile di Perugia sul nostro ricorso alla legge elettorale regionale Umbricellum.

Sarà presente anche l’avvocato Felice Besostri, colui che vinse il ricorso contro il “Porcellum”.
Martedì 3 novembre alle ore 15,30 presso l’hotel La Rosetta è convocata una conferenza stampa del Comitato per la Democrazia in Umbria durante la quale saranno illustrate le iniziative giudiziarie e politiche future.
Durante la conferenza stampa si parlerà anche della legge elettorale per la Camera dei Deputati “Italicum” di recente approvazione che ha numerosi punti di contatto con l’Umbricellum. 
L’avvocato Besostri illustrerà infatti il ricorso che sarà presentato in tutte le corti d’appello d’Italia promosso, unitamente a due referendum abrogativi, dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale (il cui referente in Umbria è il prof. Mauro Volpi), un comitato composto da numerose associazioni, costituzionalisti e personaggi della cultura che intendono opporsi alla deriva, in termini di qualità della democrazia e dei diritti dei cittadini, in atto con le riforme dell’assetto politico-costituzionale all’esame del Parlamento.
A margine della conferenza stampa, così come avvenuto in occasione dell’Umbricellum, ci sarà la possibilità per tutti i cittadini di partecipare al ricorso contro l’Italicum firmando la delega agli avvocati del collegio difensivo Giuseppe Pennino e Michele Ricciardi del foro di Perugia.

Testimonianza di Renzo Zuccherini sul "Seminario internazionale sulle tecniche della nonviolenza" del 1963 per il dibattito « Capitini, nastri ritrovati»

Renzo Zuccherini
Quello che segue è l’intervento di Renzo Zuccherini  sul suo rapporto con Aldo Capitini letto da Andrea Maori durante il dibattito “Capitini, nastri ritrovati”

La riscoperta e il rilancio delle registrazioni del seminario del 1963 hanno di per sé un valore storico, perché segnano un passaggio importante nell'opera di Capitini dopo la marcia Perugia-Assisi: ma hanno per me anche un valore autobiografico notevole. E' facile capire l'emozione con cui, dopo la notizia che me ne ha dato Andrea Maori, ho visto riaffiorare quei giorni, ovviamente un po' sepolti nella memoria ed invece ancor pieni di significato, come momento formativo straordinario: in effetti, avevo sedici anni. Un seminario di dieci giorni a tutto campo sulle tecniche di trasformazione della società non poteva non sedimentarsi anche in chi, come, allora si affidava a schemi ideologici piuttosto rigidi, e in effetti difensivi e statici, per quanto assai vicini alle posizioni di Capitini; per cui mi pare che quel momento formativo ha lavorato più sotto traccia che in superficie, ma pure una traccia che oggi intravedo in molte cose che ho fatto poi.
Ma ciò che è riapparso più vivo nella memoria, ed è stato poi confermato dall'ascolto delle registrazioni, è stato il clima di ascolto ed attenzione che Capitini ed i suoi interlocutori avevano saputo instaurare. C'erano fior di filosofi, professori universitari, personalità di primo piano: tra loro, la presenza di un ragazzo di sedici anni avrebbe potuto essere ignorata, o accolta con atteggiamento paternalistico. Io ricordavo invece una discussione franca, una presa in conto delle posizioni espresse, anche per confutarle ma mai per svilirle o banalizzarle; ed i nastri me ne hanno dato piena conferma.

Testimonianza di Adriana Croci sul suo rapporto con Aldo Capitini dal dibattito "Capitini, nastri ritrovati"

Pubblico durante il dibattito
Quello che segue è l’intervento di Adriana Croci  sul suo rapporto con Aldo Capitini letto da Mario Albi durante il dibattito “Capitini, nastri ritrovati”
«Ho lavorato direttamente con Il prof Capitini soltanto due anni (gli ultimi della sua vita) quando lui ebbe la cattedra di Pedagogia a Perugia. Ero una maestra di ruolo che aspirava a prendere la laurea per fare meglio l’ educatrice. Ho sostenuto con lui due dei tre esami di pedagogia previsti dal mio curricolo.
Dico “lavorato con lui” perché, quasi da subito mi incaricò di seguire un gruppo di giovani matricole in incontri di riflessione intorno al testo di Platone LA REPUBBLICA.
Il professore Capitini appena arrivato a Perugia aveva introdotto i “seminari”. Affidava ad un coordinatore anche esterno al Magistero, un gruppo di studenti: stabiliva un tema, un monte ore complessive ed un tempo determinato e metteva gli studenti in situazione attiva di riflessione e di apprendimento su tematiche varie. Come ho detto io ero una conduttrice (vedo ancora tutte le facce degli altri, ma non ricordo tutti i nomi per cui non li elenco).
Col tempo ho imparato ed usato molto questo modo di lavorare con gli studenti che trovo ancora molto efficace.

L’anno dopo, in forza di una legge appena approvata e pubblicata in gazzetta, chiese ed  ottenne il mio distacco a tempo pieno al Magistero, dove sono rimasta sino a quando, avendo superato il concorso, ho scelto di fare la Direttrice Didattica e di concludere il mio percorso lavorativo in questo ruolo.

sabato 31 ottobre 2015

Grande successo dell'iniziativa “Capitini, nastri ritrovati”

Promuovere la cultura della nonviolenza coinvolgendo le scuole e le istituzioni

Una sala affollata della Biblioteca di San Matteo degli Armeni, ha accolto ieri il convegno “Capitini, nastri ritrovati” organizzato dal Movimento Nonviolento e da Radio Radicale, in collaborazione con la Biblioteca comunale San Matteo degli Armeni e con la Fondazione Centro Studi Aldo Capitini.  
Cliccando qui  si può accedere alla registrazione del convegno.
A più di 50 anni di distanza riemergono le registrazioni audio del primo «Seminario internazionale sulle tecniche della nonviolenza» che si tenne a Perugia dal 1° al 10 agosto 1963, su iniziativa dello stesso Aldo Capitini e di Pietro Pinna, che – dopo il successo della Marcia per la Pace Perugia-Assisi del 1961 – vollero avviare nel nostro Paese un lavoro per dare vita alla “nonviolenza organizzata” di cui ancor oggi beneficiamo.
I nastri sono stati ritrovati presso la sede nazionale del Movimento Nonviolento a Verona e messi a disposizione dell’Archivio di Radio Radicale che ha curato la digitalizzazione, l’indicizzazione e la disponibilità dell’audio in rete.

Da sinistra, Andrea Maori, Daniele Lugli e Mao Valpiana
Le registrazioni delle dieci giornate del seminario sono ora ascoltabili dal sito: www.radioradicale.it

Durante il dibattito molte sono state le proposte concrete, oltre ai momenti di ricordo dell’evento del 1963, per valorizzare questo straordinario ritrovamento: in particolare, è stato ritenuto fondamentale promuovere l’ascolto di Aldo Capitini e degli altri relatori nelle scuole, come momento di dibattito anche su temi di attualità: le sfide di oggi e di domani. Perugia ha fatto tanto per Capitini ma c’è bisogno di fare ancora di più, per esempio è emerso che si potrebbe istallare l’audio con la sua voce nella sala a lui dedicata presso la Galleria nazionale dell’Umbria

Nelle registrazioni, oltre agli importanti interventi di Aldo Capitini, sono ascoltabili le voci di: Anna Belardinelli, Vincenzo Bentivegna, Eugenia Bersotti (Eughenes), Joice Cadogan, Peter Cadogan, Guido Calogero, Angelo Li Causi, Luigi Clementi, Danilo Dolci, Franco Ferrarotti, Franco Fornari, Giuseppe Francone, ,Robert Jung, Daniele Lugli, Edoardo Marcucci, Edoardo Martinez, Rosi Menasse, Nini Menichetti, Ettore Nobilini, Enrico Pachetto, Aldo Putelli, Ferdinando Pucciarini, Renè Riggini, Agostino Sanfratello, Giacomo Santucci, Luisa Schippa, Bertil Svahnstrom, Aldo Stella, Riccardo Tenerini, Renzo Zuccherini.
per info;
Andrea Maori: 3393455415
Mao Valpiana: 3482863190


mercoledì 28 ottobre 2015

Presentazione a Perugia audio inediti del 1963: Capitini, Dolci, Ferrarotti, Fornari, Cadogan, Pinna, Lugli, Belardinelli, Zuccherini"


“Capitini, nastri ritrovati”

L'eredità di Aldo Capitini continua a dare frutti.
A più di 50 anni di distanza riemergono le registrazioni audio del primo «Seminario internazionale sulle tecniche della nonviolenza» che si tenne a Perugia dal 1° al 10 agosto 1963, su iniziativa dello stesso Aldo Capitini e di Pietro Pinna, che – dopo il successo della Marcia per la Pace Perugia-Assisi del 1961 – vollero avviare nel nostro Paese un lavoro per dare vita alla “nonviolenza organizzata” di cui ancor oggi beneficiamo.

Venerdì 30 ottobre ore 16,00 a Perugia presso la Biblioteca di San Matteo degli Armeni a Perugia, via Monteripido 2 si svolgerà il Convegno “Capitini, nastri ritrovati” organizzato dal Movimento Nonviolento e da Radio Radicale, in collaborazione con la Biblioteca comunale San Matteo degli Armeni e con la Fondazione Centro Studi Aldo Capitini

Introducono:
Andrea Maori, collaboratore dell’Archivio di Radio Radicale
Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento
Daniele Lugli, presidente emerito del Movimento Nonviolento, collaboratore di Aldo Capitini
Sono previsti una serie di interventi programmati.

lunedì 26 ottobre 2015

Settore disabili stadio "Curi": risolto il problema della scarsa visibilità



Visibilità settore disabili stadio “Renato Curi”:
Complimenti alla società Ac Perugia per aver risolto provvisoriamente il problema.
Depositato un odg in Consiglio Comunale per trovare una soluzione definitiva.

Dopo che avevamo sollevato la questione giorni fa, è notizia di oggi che la società Perugia Calcio, grazie alla collaborazione dello sponsor “iFortinfissi”, ha provveduto a sostituire le 4 vetrate della tribuna ovest che separano il settore disabili dal terreno di gioco consentendo finalmente loro una adeguata visione delle partite almeno per i prossimi mesi.

Ringraziamo la società Perugia Calcio con in testa il presidente Santopadre che dimostra una volta di più e non solo a parole la sua sensibilità e attenzione nei confronti dei tifosi e della città che lo ha accolto e “adottato”.

Ora manca l’ultimo sforzo per arrivare a una soluzione permanente a questo decennale problema. A tal proposito abbiamo appreso che sempre nella giornata di oggi è stato depositato in Consiglio Comunale un Ordine del Giorno a firma dei consiglieri Angela Leonardi (CReA Perugia) e Franco Ivan Nucciarelli (Perugia Rinasce) per impegnare la Giunta a concordare con il Perugia Calcio la sistemazione definitiva del settore disabili dello stadio Curi nell’ambito dei lavori di miglioramento delle strutture sportive di Pian di Massiano finanziati anche con il contributo economico del Comune.

Radicali Perugia
Michele Guaitini – segretario

Andrea Maori - tesoriere

domenica 25 ottobre 2015

Venerdì 30 ottobre ore 16,00 a Perugia, dibattito "Capitini, nastri ritrovati"

Il dibattito è organizzato dal Movimento Nonviolento e da Radio Radicale, in collaborazione con la Biblioteca comunale San Matteo degli Armeni e con la Fondazione Centro Studi Aldo Capitini.
I nastri sono stati ritrovati presso la sede del Movimento Nonviolento a Verona e messi a disposizione dell’Archivio di Radio Radicale che ha curato la digitalizzazione, l’indicizzazione e la disponibilità dell’audio in rete.

Le registrazioni delle dieci giornate del seminario sono riascoltabili dal sito: www.radioradicale.it.

Per la storia dei movimenti nonviolenti ed antimilitaristi le registrazioni che presenteremo venerdì prossimo sono molto importanti: in modo azzardato, a mò di esempio, tanto per dare un'idea, è come se avessimo ritrovato la registrazione dell'incontro del 5 settembre 1943 a Firenze che segnò l'avvio del nuovo Partito d'azione oppure la registrazione della costituzione, il 21 gennaio 1921 a Livorno del Partito Comunista d'Italia.

mercoledì 21 ottobre 2015

Stop allo sterminio dello scoiattolo grigio. I cittadini boicottino la Regione Umbria

Stop allo sterminio dello scoiattolo grigio. I cittadini boicottino la Regione Umbria.

Il Comune di Perugia sospenda immediatamente la sua adesione al progetto.


Ci aveva provato la Provincia di Perugia nel 2012 per poi desistere sommersa dalle proteste dei cittadini e di molte associazioni e movimenti compreso il nostro.
Oggi è la Regione Umbria che torna alla carica con il progetto europeo “U-Savereds” che nelle intenzioni vuole tutelare la specie autoctona dello scoiattolo rosso, ma che nei fatti si sta traducendo in un incomprensibile e scellerato sterminio mediante l’uccisione con il gas della specie “forestiera” dello scoiattolo grigioChiamano il progetto “Life+” e poi uccidono.

domenica 18 ottobre 2015

Referendum nazionali: la tempistica delle iniziative in corso promosse da comitati, partiti, assemblee regionali

Riforme ed iniziative in corso: note sulla tempistica 
a cura di Democrazia Costituzionale

      1)      Riforma Costituzionale
Il 13 ottobre il Senato ha approvato un testo della riforma che contiene delle modifiche rispetto al testo approvato dalla Camera. La legge quindi deve tornare alla Camera per completare la prima lettura (anche se si tratta del quarto passaggio parlamentare.
Secondo notizie di stampa la riforma approderebbe alla Camera l’11 gennaio 2016.
E’ prevedibile che entro il mese di gennaio 2016 la Camera approvi la riforma nel testo uscito dal Senato. In questo modo si completerebbe la prima lettura.
La seconda lettura per l’art. 138 della Costituzione non può avvenire prima che sia decorso un intervallo non minore di tre mesi.
E’ bene precisare che la seconda lettura, sebbene sia richiesta la maggioranza assoluta, è un passaggio puramente formale in quanto non sono ammessi emendamenti e si vota solo per l’approvazione del complesso.  Quindi la seconda lettura fra Camera e Senato si può realizzare in un mese o poco più
Prevedibilmente la votazione finale della riforma costituzionale avverrà fra i mesi di Aprile/giugno 2016.
Se il ddl di riforma costituzionale – com’è prevedibile – non otterrà la maggioranza di due terzi dei voti, la legge non entrerà in vigore prima che sia completata la procedura che prevede la possibile attivazione del referendum c.d. confermativo. Entro tre mesi dalla votazione finale può essere chiesto il referendum o da 500.000 elettori, o da un quinto dei membri di una Camera (20% dei senatori o dei Deputati) o da cinque Consigli Regionali. (...)

giovedì 15 ottobre 2015

Basta con i tentennamenti, il Comune di Perugia convochi subito il Consiglio Grande sui servizi per l’infanzia



Basta con i tentennamenti, il Comune di Perugia convochi subito il Consiglio Grande sui servizi per l’infanzia
Partecipazione come strumento attivo di governo e non solo di propaganda

C’è una questione che da mesi a questa parte coinvolge in modo particolare una categoria di cittadini, i genitori dei bambini che frequentano il tempo pieno nelle scuole comunali di Perugina, ma che incide profondamente anche gli interessi di tutti gli altri.

Il Comune ha proceduto in un giorno di fine estate ad affidare il servizio di refezione scolastica ad un’ATI che si è aggiudicata la gara bandita poco prima senza tenere minimamente conto dell’esperienza virtuosa delle varie Associazioni e Comitati dei Genitori che fino allora  si erano occupati di acquistare le derrate alimentari poi preparate e servite nella scuole ai loro bambini, preoccupandosi anche di verificare personalmente la qualità del servizio.

mercoledì 14 ottobre 2015

Cannabis terapeutica, Regione Umbria: interrogazione dei Consiglieri PD Solinas e Chiacchieroni: comitato tecnico-scientifico insediato e mai insediato

INTERROGAZIONE
(ai sensi dell’articolo 88 del Regolamento interno)

Legge regionale 17 aprile 2014, n. 7 (Disposizioni per la somministrazione ad uso terapeutico dei farmaci cannabinoidi) – Stato di attuazione

_________________________

Vista la legge regionale 17 aprile 2014, n. 7 (Disposizioni per la somministrazione ad uso terapeutico dei farmaci cannabinoidi), che riconosce il diritto di ogni cittadino a ricevere cure appropriate e di qualità, nonché ad usufruire delle terapie a base di farmaci cannabinoidi, debitamente prescritti dal medico secondo le norme nazionali;

Considerato che la medesima legge regionale n. 7 del 2014, disciplina anche l’organizzazione dell’utilizzo dei farmaci cannabinoidi per finalità terapeutiche;

Visto, in particolare, il comma 1 dell’articolo 6 della legge regionale n. 7 del 2014, che prevede che presso la Giunta regionale è istituito il Comitato tecnico-scientifico, composto da:
-           un dirigente della struttura regionale competente, che lo presiede;
-           un medico esperto in materia di terapia del dolore e delle cure palliative;
-           due rappresentanti delle farmacie pubbliche e private convenzionate operanti nella Regione Umbria;
-           un farmacologo che abbia condotto ricerche, opportunamente documentate, sulle sostanze cannabinoidi ed altri farmaci antidolorifici;
-           due rappresentanti delle associazioni dei malati destinatari delle terapie di cui alla legge regionale n. 7 del 2014, dei quali uno della provincia di Perugia ed uno della provincia di Terni;
-           un rappresentante delle associazioni dei farmacisti preparatori;
-           un esperto legale;
-           un esperto di comunicazioni di massa;

Visto il successivo comma 4 del medesimo articolo 6 della legge regionale n. 7 del 2014, che stabilisce che la Giunta regionale si avvale anche del Comitato tecnico-scientifico per le seguenti attività:
-        assicurare livelli uniformi di accesso e di erogazione dei farmaci cannabinoidi, garantendo al contempo la massima riduzione dei tempi di attesa;
-        definire protocolli attuativi della legge regionale n. 7 del 2014;
-        promuovere campagne di informazione alla popolazione dell’Umbria sulle problematiche del dolore e sulla rete delle strutture deputate alla terapia del dolore ed alle cure palliative;
-        monitorare il numero di pazienti trattati con farmaci cannabinoidi, distinti per patologia e per tipologia di assistenza;
-        rilevare eventuali criticità emerse nell’applicazione della legge regionale n. 7 del 2014, con particolare riferimento alle problematiche inerenti l’acquisizione e l’erogazione dei farmaci cannabinoidi;
-        predisporre corsi di aggiornamento e di formazione, per tutti gli operatori sanitari interessati alle problematiche di cui alla legge regionale n. 7 del 2014;
-        individuare e suggerire i filoni di ricerca scientifica finalizzata alla sperimentazione clinica dell’efficacia della cannabis nelle patologie neurologiche, infiammatorie croniche, degenerative, autoimmunitarie e psichiatriche ed al miglioramento della terapia del dolore e delle cure terminali;
-        valutare i progetti di ricerca su cure palliative e terapie del dolore presentati dagli istituti di ricerca pubblici e universitari, privilegiando quelli che vengono sviluppati con il  coinvolgimento delle strutture ospedaliere presenti nella Regione;

Vista deliberazione della Giunta regionale n. 1487 del 24 novembre 2014, avente ad oggetto: “Legge regionale 17 aprile 2014, n. 7 recante: ‘Disposizioni per la somministrazione ad uso terapeutico dei farmaci cannabinoidi’. Determinazioni per l’istituzione del Comitato tecnico-scientifico”, con la quale, tra l’altro, è stato incaricato il Direttore regionale alla Salute e Coesione sociale di acquisire, ai fini della istituzione del Comitato tecnico-scientifico di cui al comma 1 dell’articolo 6 della legge regionale n. 7 del 2014, le designazioni degli esperti, come di seguito indicato:
-        dal Presidente di Federfarma Umbria e dal Coordinatore di Assofarm Umbria, per quanto riguarda i rappresentanti delle farmacie pubbliche e private convenzionate;
-        dal Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, per quanto riguarda il farmacologo e l’esperto legale (legislazione farmaceutica);
-        dai Rappresentanti delle associazioni: “Associazione Cannabis Terapeutica – ACT” e “Pazienti Impazienti Cannabis – PIC”, per quanto riguarda i rappresentanti delle associazioni dei malati;
-        dal Presidente della Società Italiana dei Farmacisti Preparatori (SIFAP);

Vista, altresì, la deliberazione della Giunta regionale n. 212 del 2 marzo 2015, avente ad oggetto: “Legge regionale 17 aprile 2014 n. 7 ‘Disposizioni per la somministrazione ad uso terapeutico dei farmaci cannabinoidi’. Nomina del Comitato tecnico -scientifico”, con la quale sono stati nominati n. 13 componenti del Comitato tecnico-scientifico in argomento;

Vista, infine, la deliberazione della Giunta regionale n. 276 del 10 marzo 2015, avente ad oggetto: “Legge regionale 17 aprile 2014 n. 7 ‘Disposizioni per la somministrazione ad uso terapeutico dei farmaci cannabinoidi’. Nomina del Comitato tecnico-scientifico. Integrazione”, con la quale è stato integrato di ulteriori n. 2 unità il Comitato tecnico-scientifico in parola;

Ricordata l’importanza delle funzioni assegnate al Comitato tecnico-scientifico dalla legge regionale n. 7 del 2014 e ritenuto necessario, pertanto, avere conoscenza dello stato di attuazione della medesima legge regionale;

Tutto ciò premesso e considerato,

INTERROGA

-           la Giunta regionale per conoscere se il Comitato tecnico-scientifico previsto all’articolo 6 della legge regionale n. 7 del 2014 si è insediato e sta svolgendo le funzioni ad esso assegnate dalla medesima legge regionale, il numero dei pazienti in trattamento con farmaci cannabinoidi nel territorio regionale, nonché per conoscere se sono state attuate le indicazioni del Ministero della Salute sull’impiego della specialità medicinale Sativex, sull’importazione di Bedrocan e simili, e sulle preparazioni contenenti sostanze vegetali a base di cannabis.

Perugia,

I Consiglieri regionali

Attilio Solinas



Gianfranco Chiacchieroni

Stadio Curi: diversamente abili = diversamente spettatori

La visuale dal settore disabili dello stadio "Curi"

Stadio Curi: diversamente abili = diversamente spettatori

Comune, autorità di P.S. e società risolvano un problema non più prorogabile.


I disabili che frequentano lo stadio Curi sono letteralmente impossibilitati dal poter vedere in condizioni normali le partite di calcio a causa dei pannelli in plexiglass che li separano dal terreno di gioco che col passare del tempo, le intemperie e le attività di irrigazione sono diventati molto sporchi. Sono quasi 10 anni che si cerca di risolvere questo problema ma finora non si è andati oltre a soluzioni provvisorie di ripiego che non hanno portato a nessun risultato concreto.

La società Perugia calcio, che tanto sta facendo a livello di infrastrutture e pur sensibile alla questione, si trova impossibilitata nell’implementare soluzioni semplici come rimuovere il plexiglass o tagliarlo ad una certa altezza per rendere la visuale sgombra a causa di problemi burocratici e di autorizzazioni che le impongono prescrizioni più gravose e complicate da mettere in atto.
Appare strano come per attuare cervellotiche disposizioni delle autorità di Pubblica Sicurezza negli stadi si ottenga di fare lavori inutili in un battibaleno (per ultimo gli assurdi pannelli separatori nella curva sud dell’Olimpico di Roma), mentre non si riesce a trovare una soluzione per delle piccole modifiche che consentirebbero anche ai disabili di assistere degnamente alle partite di calcio. E’ una situazione vergognosa che la città di Perugia e la società calcistica stessa non meritano.


Anche il Comune faccia la sua parte, si interfacci con le altre istituzioni per trovare una soluzione il più semplice possibile e faccia valere la convenzione in essere con il Perugia Calcio, concordando con la società che sia data priorità assoluta al settore disabili per i lavori di manutenzione straordinaria e migliorie per i quali le riconosce un contributo annuo di 250 mila euro.

venerdì 9 ottobre 2015

Solidarietà ad Omphalos. Subito la legge regionale contro l'omofobia

Solidarietà ad Omphalos. Ora la Regione Umbria calendarizzi urgentemente e fissi tempi certi per l’approvazione della legge regionale contro l’omofobia.


Alla luce di gravi fatti avvenuti nel Comune di Perugia e considerando indicative di un clima oscurantista alcune posizioni dei consiglieri regionali di minoranza, il gruppo radicaliperugia.org intende innanzitutto esprimere solidarietà all’associazione Omphalos, fatta oggetto nei giorni scorsi di inquietanti intimidazioni. Cartelloni pubblicitari di sensibilizzazione per l’uguaglianza delle coppie omosessuali sono stati strappati subito dopo l’affissione, mentre la co-presidente dell’associazione Omphalos, Patrizia Stefani, è stata vittima di un grave episodio avendo ricevuto una lettera densa di offese e minacce.

giovedì 8 ottobre 2015

Regione Umbria, Garante dei detenuti: scaduto il mandato del Prof. Carlo Fiorio, subito la nuova nomina

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Regione Umbria, Garante dei detenuti: avviare immediatamente la procedura per la nuova nomina così come previsto dalle tre leggi regionali

Dichiarazione di Michele Guaitini ed Andrea Maori, rispettivamente segretario e tesoriere di Radicaliperugia.org

Dopo ben tre leggi regionali nel 2014 la Regione dell’Umbria si è dotata di un Garante regionale delle persone detenute, il Professor Carlo Fiorio, docente presso il dipartimento di giurisprudenza dell’Università degli studi di Perugia che ringraziamo per l’impegno profuso nello svolgimento del suo incarico.
A seguito di una delle bizzarrie contenute nell’ultima legge approvata nel 2013, la validità della nomina è stata fatta coincidere con la scadenza naturale dell’Assemblea legislativa. La conseguenza è stata quindi che dopo un anno di mandato e 8 anni dall’approvazione della prima legge, (legge regionale “13/2006”).  la Regione dell’Umbria non ha più un garante in grado di monitorare la situazione delle quatto carceri presenti nella regione e fornire adeguati strumenti di coordinamento per il miglioramento della qualità della vita nelle carceri umbre.