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Regione
Umbria, Garante dei detenuti: avviare immediatamente la procedura per la nuova
nomina così come previsto dalle tre leggi regionali
Dichiarazione
di Michele Guaitini ed Andrea Maori, rispettivamente
segretario e tesoriere di Radicaliperugia.org
Dopo ben tre leggi regionali nel 2014
la Regione dell’Umbria si è dotata di un Garante regionale delle persone
detenute, il Professor Carlo Fiorio,
docente presso il dipartimento di giurisprudenza dell’Università degli studi di
Perugia che ringraziamo per l’impegno profuso nello svolgimento del suo
incarico.
A seguito di una delle bizzarrie
contenute nell’ultima legge approvata nel 2013, la validità della nomina è
stata fatta coincidere con la scadenza naturale dell’Assemblea legislativa. La conseguenza è stata quindi che dopo un anno di
mandato e 8 anni dall’approvazione della prima legge, (legge regionale
“13/2006”). la Regione dell’Umbria non ha più un garante in grado di monitorare la
situazione delle quatto carceri presenti nella regione e fornire adeguati
strumenti di coordinamento per il miglioramento della qualità della vita nelle
carceri umbre.
Quello del Garante è un organismo
che esiste in tantissimi Paesi democratici e richiesto dalle Nazioni Unite. Infatti è un
organo indipendente di
controllo e di
ispezione sui luoghi di detenzione così come
previsto da
protocolli attuativi del 2002 della Convenzione Onu contro la tortura ed altre
pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti sottoscritto ma non ratificato
dall’Italia.
In
Italia è stato da poco nominato un garante nazionale, ci sono 6 garanti
regionali più una decina comunali e
provinciali e
rappresenta la novità più
importante degli ultimi anni in materia
penitenziaria. La presenza del
garante, contribuendo alla tutela dei diritti, può
essere veicolo di una cultura basata sulla legalità, condizione necessaria alla
sicurezza, in quanto consente di limitare i danni sulla salute fisica,
psicologica e sociale, che la violazione dei diritti e la detenzione stessa
producono sulla persona detenuta. Danni che si
manifesteranno
poi con aumento della distruttività e della recidiva.
Chiediamo quindi alla Presidente
dell’Assemblea Regionale di avviare immediatamente le procedura di avviso
pubblico per la selezione di candidature ai fini della designazione della
figura del “Garante delle persone sottoposte a misure restrittive o
limitative della libertà personale” e di darne notizia tramite il Bollettino
ufficiale della Regione Umbria. Tale procedura – che accelererebbe i tempi di
approvazione e dà garanzia di trasparenza – è stata già attuata il 12 novembre
2012 dall’Ufficio di Presidenza e costituisce un precedente importante a cui
richiamarsi.
Le
persone detenute e tutto il mondo carcerario non possono attendere il silenzio
delle istituzioni.
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