mercoledì 30 novembre 2011

Senatrice Poretti su insegnamento storia dell’arte: impegno del Governo a ripristinarlo alle superiori

Dichiarazione di Donatella Poretti, senatrice radicale, in merito all'insegnamemto della storia dell'arte. L'inziativa prende spunto da un'interrogazione parlamentare presentata nei giorni scorsi sul caso della quasi soppressione della materia in molte scuole, fornendo dati specifici relativi alla situazione umbra.

Nell’occasione dell’approvazione del ddl “Valorizzazione del sistema dell’alta formazione e specializzazione artistica e musicale” con il senatore Perduca abbiamo presentato l’ordine del giorno G100, accolto come raccomandazione dal Governo per ripristinare l’insegnamento della storia dell’arte alle superiori. Rossi Doria, sottosegretario di Stato, per l’istruzione, l’università e la ricerca accettandolo nell’aula del Senato ha infatti concordato con noi sull’importanza della materia.
Abbiamo colto l’occasione di questo dibattito parlamentare per segnalare una problematica di cui è utile farsi carico. Sappiamo che al Ministero dell’istruzione c’è un tavolo tecnico che sta cercando di affrontare e risolvere l’argomento dell’educazione della materia della storia dell’arte nelle scuole superiori, in particolare negli istituti tecnici e professionali come quello per geometri o per il turismo. Ci sono delle scuole superiori che a causa della riforma Gelmini del 2010 non avranno l’insegnamento della storia dell’arte. Accade per gli istituti tecnici, ma accade anche per il ginnasio. L’anno scorso aveva coinvolto il primo anno, quest’anno il secondo, e via via continuerà negli anni successivi.
Nel 2002 l’allora ministro Moratti segnalò l’utilità d’insegnare la storia dell’arte addirittura alle elementari. È rivenuto fuori un dibattito quest’anno anche con l’ex ministro Galan, quando c’è stato lo scempio alla fontana del Moro a due passi da qui, in piazza Navona, per riportare la storia dell’arte nelle elementari. Io so, anche per esperienza personale, che i bambini addirittura ai nidi, all’asilo, alle elementari vengono portati nei musei, e questo approccio è molto importante per avvicinare i bambini al nostro patrimonio artistico e culturale. Solo proseguendolo poi anche alle superiori si potranno immaginare scelte di scuole di specializzazioni e di scelte per dei corsi di lauree in quella direzione.
Sulla materia avevamo gia’ presentato una interrogazione e ora vigileremo sull’ordine del giorno.

Ordine del Giorno n. G100 al DDL n. 1693

G100
PORETTI, PERDUCA

domenica 27 novembre 2011

Spese militari in aumento: altro che tagli!

La commissione Difesa della Camera ha approvato il 23 novembre scorso, all'unanimità, cinque programmi d'acquisto di armamenti da destinare alle forze di terra. Si va dai blindti con cannone da 120 mm aiu ceicoli tattici leggeri "lince"; dai veicoli tattici medi multiruolo , ai sistemi acustici per la localizzazzione delle sorgenti di fuoco. Affari d'oro per le industrie di morte, complice una maggioranza ampia. In un periodo di tagli, la politica militare è sempre in auge.

sabato 26 novembre 2011

Strutture Caritas - Radicali: "Subito Commissione di Inchiesta Vaticana"

da umbrialeft


di Armando Allegretti


PERUGIA - “Insistiamo col dire che a essere vero oggetto di indagine non è il solo sacerdote accusato di presunti abusi sessuali a cui, in questi ultimi giorni, sono seguite ben cinque denunce già depositate in Procura, ma anche e soprattutto i due Vescovi della Curia di Perugia, Mons. Chiaretti prima e Mons. Bassetti ora che, nonostante fossero a conoscenza della drammatica realtà, non hanno agito così come lo stesso Benedetto XVI° prevede, e cioè tramite l'accertamento di fatti secondo quella che è la giurisdizione italiana”. A dichiararlo ad Umbrialeft sono Mario Staderini, Segretario Nazionale Radicali Italiani e Liliana Chiaramello, Segretaria Radicali Perugia.

venerdì 25 novembre 2011

Accessibilità degli archivi del Ministero dell'Interno: interrogazioni parlamentari al Senato e alla Camera e un'intervista a Maori su Attenta vigilanza

Ancora un'intervista su "Attenta vigilanza": questa volta con Lanfranco Palazzolo a Radio Radicale, abbiamo sviscerato gli aspetti legati alla mancanza di disponibilità degli archivi della pubblica sicurezza e dei servizi segreti declassificati e sulle modalità del controllo poliziesco, così come escono dal libro. Cliccando qui, si può ascoltare l'intervista. La questione della disponibilità degli archivi del Ministero dell'Interno da parte degli studiosi, è stata sollevata con un'interrogazione parlamentare - prima firmataria la senatrice Donatella Poretti e dal deputato Maurizio Turco. Il testo dell'interrogazione nella versione depositata al Senato è disponibile cliccando qui.

martedì 22 novembre 2011

Scuola: sbagliato sopprimere l’insegnamento della storia dell’arte negli istituti professionali. Interrogazione parlamentare della senatrice radicale Donatella Poretti. Il caso Umbria

Dichiarazione della senatrice radicale Donatella Poretti e di Andrea Maori, segreteria dell’associazione radicaliperugia.

Con un’interrogazione parlamentare, rivolta al nuovo Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica, Francesco Profumo, la senatrice radicale Donatella Poretti (prima firmataria) ha chiesto di sapere di prendere in considerazione la possibilità di ripristinare l’insegnamento di storia dell’arte pressoché soppresso negli istituti professionali e drasticamente ridotto negli istituti tecnici e nei licei classici. Questa soppressione risulta particolarmente grave in quanto  la disciplina presenta un’ elevata valenza formativa, per l’importanza che la  conoscenza  del patrimonio storico artistico riveste nella preparazione culturale della persona, nella sua educazione estetica e per  l’acquisizione  di una consapevole coscienza civile, come dimostrano i recenti interventi su media e stampa che hanno visto partecipi al dibattito numerosi intellettuali e associazioni( FAI, Italia Nostra, ANISA)

Da un calcolo fatto dagli stessi insegnanti in Umbria la situazione si presenta in questo modo:

Aborto farmacologico in Umbria: intervista alla presidente della Regione Catiuscia Marini e alla ginecologa Marina Toschi

Cliccando qui, grazie a Radio Radicale, si può ascoltare la puntata de Il Maratoneta dedicata all'approfondimento sulle linee guida per la RU486 adottate dalla Regione Umbria con le intervista alla Presidente della Regione Catiuscia Marini e alla Dottoressa Marina Toschi, segretario della associazione ginecologi territoriali Agite sulla nomina di Renato Balduzzi nuovo Ministro della salute, aspettative della Senatrice Donatella Poretti; un commento alle nuove linee alla legge 40 proposte dal Sottosegretario Eugenia Roccella, di Filomena Gallo; iniziativa per il superamento delle barriere architettoniche illustrata da Vittorio Ceradini.

lunedì 21 novembre 2011

I Ragazzi della comunità arrivano davanti alla Commissione d'inchiesta della Curia di Perugia

da www.umbrialeft.it

di Armando Allegretti

PERUGIA - Dalle 15,30 di oggi pomeriggio, all'interno del Vescovado in PIazza IV Novembre, i tre giovani ex ospiti di Case Famiglia gestite dalla Caritas, che nelle ultime settimane avevano denunciato un sacerdote per molestie fisiche, sessuali e psicologiche, starebbero dando la loro versione dei fatti alla Commissione d'Inchiesta della Curia di Perugia e Città della Pieve, istituita proprio per far luce sui fatti dopo che la prima denuncia risale al 2008.

Le Iene a Perugia davanti al vescovado per presunti abusi sessuali

da perugiatoday.it


Davanti al Vescovado l'inviato Goria, insieme ai tre presunti molestati, hanno chiesto di interloquire con il Vescovo. Incontro in corso, ma con gli avvocati


Blitz delle Iene, con l'inviato Giulio Goria, lunedì pomeriggio davanti al Vescovado di Perugia. Motivo: ascoltare il parere del Vescovo sui fatti delle violenze sessuali e psicologiche che tre ragazzi, con precedenti penali o stato di disagio, avrebbero subito negli anni passati da un sacerdote in alcune case famiglia del perugino gestite dalla Caritas. Molestie che sono state ribadite in ben 5 denunce dal 2008 ad oggi. Insieme alle Iene erano presenti anche i tre giovani in compagnia del loro legale, avvocato Frattini. La Curia ha accolto i tre denuncianti per un colloquio al quale partecipano anche gli avvocati della Curia.

domenica 20 novembre 2011

Presentata a Perugia la nuova edizione Laterza di "Religione aperta" di Aldo Capitini

[caption id="attachment_1922" align="alignleft" width="150" caption="Il libro presentato recentemente a Perugia"][/caption]

Dal Corriere dell'Umbria, 19 novembre 2011, pag. 18, cronaca di Perugia

Con Aldo Capitini la riapertura della religione

di Giuseppe Moscati


Diciamolo subito: si tratta di un libro straordinario ed ora è stato finalmente ripubblicato da un editore di spessore come Laterza. Religione aperta – del 1955 – è una delle opere più belle e più ‘piene’ di Aldo Capitini, carica com’è di un messaggio etico-politico rivoluzionario e così intensa da un punto di vista educativo e sociale in senso lato. Mercoledì pomeriggio è stato presentato, nella sua nuova veste con prefazione di Goffredo Fofi, introduzione e cura di Mario Martini, presso l’affollato Auditorium di Santa Cecilia a Perugia, grazie all’intesa del Comune e della Provincia di Perugia, del Comitato Regionale permanente per A. Capitini, di “PerugiaAssisi 2019” e di Libertà e Giustizia.

sabato 19 novembre 2011

"Prete accusato di abusi, la Curia: 'Fiducia nei pm'"

[caption id="attachment_1910" align="alignleft" width="150" caption="Palazzo arcivescovile di Perugia, sede della Curia"][/caption]

Resi noti i nomi della Commissione d'inchiesta dalla diocesi. Altre denunce potrebbero essere depositate nei prossimi giorni.

Da il Giornale dell'Umbria, Perugia, 19 novembre 2011.

PERUGIA - Conferma "piena fiducia negli organi inquirenti" la Curia arcivescovile di Perugia dopo aver appreso "dagli organi di stampa in data 17 e 18 novembre 2011 che sarebbero stati depositati presso la competente Procura della Repubblica alcuni espositi da parte di ex ospiti delle Case di accoglienza Caritas circa presunti abusi commessi da un sacerdote". La Curia arcivescovile di Perugia "nel confermare piena fiducia negli organi inquirenti, rende noto che la Commissione di indagine appositamente istituita è composta da monsignor Pierluigi Rosa, vicario giudiziale del Tribunale ecclesiastico diocesano, nella qualità di istrutture; avvocato Enrico Solihnas, giudice presso il Tribunale ecclesiastico umbro, nella qualità di notaio: suor Elena Ascoli, religiosa, nella qualità di notaio aggiunto. (...)

Recensione di "Attenta Vigilanza"in Il Giornale dell'Umbria

Andrea Maori racconta la storia dei Radicali attraverso le carte di Polizia

"Attenta vigilanza" ripercorre in maniera certosina la cronaca politica italiana dal 1953 al 1986

Il Giornale dell'Umbria, sabato 19 novembre 2011, pag. 36


di Francesco Pullia

PERUGIA - Ripercorrere la storia dei radicali in Italia, a partire dagli inizi degli anni Cinquanta, comporta trovarsi innanzi a due percorsi paralleli. Da un lato, infatti, si ha a che fare con le fasi di un genocidio politico-culturale perpetrato nei loro confronti, appunto, da quella che un agguerrito liberale come Panfilo Gentile non esitò a chiamare, negli anni Sessanta, "partitocrazia", intendendo con essa l'occupazione (anticostituzionale) da parte dei partiti di ogni ganglio dell'intero sistema. Dall'altro, ci si accorge di come e di quanto, al di là dell'abrasione attuata da conservatorismi e confessionalismi di destra e di sinistra, sia riuscita ad agire nel paese, mostrandosi in certi casi determinante, una forza riformatrice, propositiva, che ha portato all'acquisizione, per tutti e non soltanto per una parte o fazione, di diritti che altrimenti sarebbero rimasti ancora ignorati.  (...)

Breve rassegna sulla vicenda dei presunti abusi sessuali in comunità a Perugia

Intervista di Radio Radicale all'avvocato Alessandro Fratini


Da libero-new.it Perugia, 16 nov. (Adnkronos) - Una denuncia querela e' stata depositata stamane alla procura della Repubblica di Perugia da uno dei ragazzi camerunensi che ha sostenuto in un servizio della trasmissione televisiva Le Iene di aver subito molestie sessuali da un sacerdote perugino. A presentare la denuncia gli avvocati Alessandro e Fratini e Federico Mazzi che in una nota stampa affermano di aver depositato l'atto "al fine di esperire l'azione penale sui fatti e circostanze narrate nel servizio televisivo". Nessun altro particolare e' stato fornito sul contenuto dello stesso. A parlare di presunti abusi sessuali in una comunita' erano stai alcuni ragazzi, due camerunensi e due italiani in piu' puntate della trasmissione televisiva di Italia Uno. La Curia arcivescovile di Perugia ha aperto una commissione il 24 ottobre scorso, ma ha reso noto di non aver raccolto alcun elemento concreto oltre a voci di scarsa consistenza. Fino ad ora nessuna inchiesta era stata avviata invece dalla magistratura.

Da campanianotizie.com


Una denuncia querela e' stata depositata stamane alla procura della Repubblica di Perugia da uno dei ragazzi camerunensi che ha sostenuto in un servizio della trasmissione televisiva Le Iene di aver subito molestie sessuali da un sacerdote perugino.A presentare la denuncia gli avvocati Alessandro e Fratini e Federico Mazzi che in una nota stampa affermano di aver depositato l'atto "al fine di esperire l'azione penale sui fatti e circostanze narrate nel servizio televisivo". Nessun altro particolare e' stato fornito sul contenuto dello stesso. A parlare di presunti abusi sessuali in una comunita' erano stai alcuni ragazzi, due camerunensi e due italiani in piu' puntate della trasmissione televisiva di Italia Uno. La Curia arcivescovile di Perugia ha aperto una commissione il 24 ottobre scorso, ma ha reso noto di non aver raccolto alcun elemento concreto oltre a voci di scarsa consistenza. Fino ad ora nessuna inchiesta era stata avviata invece dalla magistratura.

giovedì 17 novembre 2011

Esclusivo - Violenze e abusi, sette storie escono dalla stessa casa accoglienza

Da umbrialeft.it

di Armando Allegretti

PERUGIA - Violenze, soprusi, vessazioni e minacce, questo è quanto riferito ad Umbrialeft e quanto è stato depositato presso i legali che al momento si occupano del caso. In effetti - riferiscono - è notizia di poco fa che è stata depositata dagli avvocati la prima denuncia di un ragazzo protagonista della storia. La comunità degli orrori, così come definita in seguito al servizio andato in onda su Le Iene, torna a far parlare di se e torna a lasciare sospesi degli interrogativi. Molti interrogativi.

Presunti abusi sessuali di un sacerdote, depositata la prima denuncia in procura. Esposto dei Radicali Italiani sulla regolarità delle comunità

di Francesca Marruco

da http://www.umbria24.it/

Forse dopo averne parlato una volta in televisione, la vergogna e il trauma per quello che dicono di aver subito potrebbe aver lasciato il passo alla sete di giustizia. Forse hanno deciso che è finito il tempo del silenzio e che per mettere fine a quanto dicono di aver subito  non hanno altro modo che rivolgersi alla magistratura. Quale che sia il motivo, un ragazzo camerunense, tramite i suoi legali Alessandro Fratini e Federico Mazzi, ha depositato mercoledì mattina una denuncia contro il prete perugino da cui dice di aver subito degli abusi sessuali.

Presunti abusi in struttura religiosa, spunta una querela

Dal Giornale dell'Umbria, 17 novembre 2011

<<L’esposto presentato in Procura da uno dei ragazzi che hanno parlato davanti alle telecamere delle “Iene show”

PERUGIA - Adesso il caso dei presunti abusi sessuali perpetrati in una struttura della diocesi di Perugia-Città della Pieve è ufficialmente di competenza della procura perugina.
Una denuncia-querela è stata depositata ieri alla Procura di Perugia da uno dei ragazzi apparsi nei servizi delle “Iene show” su presunti abusi in una struttura religiosa della zona. L’atto è stato
formalizzato dallo studio legale degli avvocati Alessandro Fratini e Federico Mazzi. L’iniziativa - hanno spiegato gli stessi legali - è stata presa “al fine di esperire l’azione penale sui fatti e circostanze narrate nel servizio televisivo”. Gli avvocati Fratini e Mazzi non hanno
voluto fornire alcun elemento sull’identità del ragazzo che ha deciso di sporgere querela, mantenendo il riserbo anche in merito ai fatti denunciati.

mercoledì 16 novembre 2011

La lettera dal carcere di Perugia, letta martedì 15 novembre, nel corso della rubrica Radiocarcere, su Radio Radicale

Caro Arena,
siamo 4 detenute che ti scrivono dalla sezione femminile del carcere Capanne di Perugia, un carcere dove non funziona assolutamente nulla e dove vengono calpestati ogni giorno i nostri diritti.
Per prima cosa ci viene negato il diritto alla salute. Pensa infatti che siamo costrette a comprarci i medicinali di tasca nostra, perché il carcere né è sprovvisto. Per non parlare del ginecologo che manca del tutto nella sezione femminile, tanto che per fare una visita ginecologica dobbiamo andare nella sezione maschile dove, tra l’altro, ci sono topi e sporcizia dapertutto.
Poi, il vitto che ci danno non lo mangerebbe neanche un cane, e di fatto ci lasciano chiuse nelle nostre celle per 22 ore al giorno in quanto nel carcere di Perugia non ci sono per noi donne detenute corsi di formazione o possibilità di imparare un lavoro.

lunedì 14 novembre 2011

Una delegazione parlamentare radicale incontra Mario Monti

Emma Bonino: «Auspichiamo un governo pienamente autorevole e politico fino a fine legislatura». È stato sottolineato che per quel che riguarda i Radicali c'è stata «piena sintonia con il presidente incaricato. Non è più tempo di distinguo nè di prese di distanza: la situazione è di una tale gravità che occorre un impegno diretto de...lle forze politiche per evitare il Vietnam parlamentare».  Per l'emergenza economica, i "Radicali da vent'anni hanno cercato di modernizzare il Paese", sul fronte degli ammortizzatori sociali, dell'art.18 dello statuto dei lavoratori e delle liberalizzazioni.»

sabato 12 novembre 2011

Strutture Caritas, i Radicali in Procura. L'esposto: opererebbero senza autorizzazioni e accreditamento Asl

Da Il Giornale dell'Umbria, 12 novembre 2011

di Umberto Maiorca

<<L'organismo pastorale ecclesiastico: "Siamo sconcertati, tutte le case sono idonee al servizio che svolgono>>

PERUGIA - I Radicali non mollano la presa e vanno in Procura per presentare un esposto su presunte "anomalie nella gestione delle attività effettuate dalla Caritas umbra in particolare di quella operante nella diocesi di Perugia-Città della Pieve. Nel loro esposto i Radicali lamentanon che "negli immobili gestiti dalla Caritas" si svolgano attività di "ricezione, ospitalistà per famiglie bisognose, persone anziane, extracomunitari, tossicodipendenti e studienti". L'elenco: Casa accoglienza Gesù Redentore, Casa alla Querce, Casa dello Studente, Casa di cura e ospitalità per anziani in Solfagnano, Casolare di San Fatucchio, Casa San Vincenzo per minori. Attività che vanno "dalla semplice accoglienza alla vera e propria attività di cura della persona in termini sanitari e socio sanitari dei propri ospiti". Secondo i Radicali ci sarebbero accordi tra Caritas e Asl 2 per "veri e propri percorsi e trattamenti terapeutici, assisitenziali e riabilitativi per il recupero di pazienti affetti da disagi di natura psichiatrica e psicologica". Cosa in contrasto con la normativa nazionale e regionale, dicono i Radicali, e anche i regolamenti comunali che prevedono "solo strutture pubbliche e private autorizzate e convenzionate, possano somministrare cure o effettuare assistenza di tipo medioc, sanitario, sociosanitario e sociosanitario assistenziale". E l'accreditamento "è la condizione necessaria per erogarare prestazioni sanitarie a carico del Servizio sanitario regionale mediante un vero e proprio contratto con la Regione e le Asl". Nel sito della Regione non sono elencate strutture della Caritas accreditate, ma per i Radicali "sembrano esercitare anche attività di tipo sanitario e socio-sanitario-assistenziale."

mercoledì 9 novembre 2011

Recensione pubblicata da Il Foglio di oggi su"Attenta vigilanza. I Radicali nelle carte di Polizia (1953-1986)”

di Marco Valerio Lo Prete

Rileggere le vicende di un partito politico contemporaneo attraverso gli appunti e i verbali degli Organi di polizia è di per sé un genere storiografico originale. Se poi il movimento politico in questione è quello Radicale, e la Polizia che prende nota è quella italiana tra gli anni 50 e gli anni 80, all’interesse per gli storici si aggiunge inevitabilmente quel tanto di colore che rende agile la lettura dei documenti d’archivio. Così nel 1967 il Prefetto di Firenze annota che a uno dei primi congressi del Pr partecipano “elementi provos, anarchici e capelloni”; nel 1975 il Prefetto di Napoli si preoccupa per la “vera provocazione” che un Congresso di omosessuali, quelli del Fuori federato al Pr, costituirebbe per “larghissimi strati della popolazione, specie tra i più umili, ancora ossequianti alla morale tradizionale”; nel 1979 a Milano, durante una manifestazione, “tale Taschera Aligi habet invitato presenti at fumare ‘spinello’ eventualmente in loro possesso et subito dopo habet acceso sigaretta, presumibilmente duogata”. A volte invece appunti e telex sono perfino più sintetici e analitici di tanta storiografia: così nel 1953 la Prefettura di Pavia già si interrogava sulle voci di una scissione di un partito “radicale” dal Pli (effettivamente avvenuta nel 1955), e nel 1956 il Prefetto di Torino andava dritto al punto della critica radicale (“On. Villabruna habet esaminato attuale situazione politica interna sostenendo necessità unione tutti partiti laici contro strapotere monopolio et confessionalismo democristiano”), mentre il Sisde alla fine degli anni 70 sottolineava il “disturbo” arrecato dai Radicali “a quelle iniziative di approfondimento in corso tra le grandi componenti cattolica e marxista”.

Ritardo nell'assegnazione dei posti previsti nelle graduatorie delle scuole medie e superiori nel nord Italia e in Umbria: interrrogazione della senatrice radicale Donatella Poretti

[caption id="attachment_1868" align="alignleft" width="150" caption="Dalla rete"][/caption]

Dicharazione della senatrice radicale Donatella Poretti e di Andrea Maori, segreteria di radicaliperugia

I gravi ritardi nell'assegnazione dei posti previsti nelle graduatorie delle scuole medie e superiori nel nord Italia e in Umbria sono l'oggetto di un'nterrrogazione della senatrice radicale Donatella Poretti al Ministro Germini, dopo che insegnanti hanno contattato i radicali per sollevare la questione: Nell'interrogazione, riportata qui sotto, la senatrice Poretti ricorda come in alcune classi, dall'inizio dell'anno scolastico, alcuni insegnamenti sono rimasti scoperti. Per quanto riguarda l'Umbria, si riporta il caso delle scuole medie di Sant'Anatolia di Narco, Cerreto di Spoleto, e di Vallo di Nera e gli istituti tecnici agrari di Cerreto di Spoleto e di Todi e si chiede di sapere se "se non si ritiene opportuno verificare il motivo di tale ritardo e sollecitare le scuole ritardatarie ad utilizzare le nuove graduatorie"

domenica 6 novembre 2011

Interrogazione della deputata radicale Zamparutti sulla tragica morte di Ryszard Lechowicz, operaio polacco morto in un sito di proprietà delle acciaierie Ast-ThyssenKrupp

La parlamentare radicale Elisabetta Zamparutti ha rivolto un'interrogazione al ministro del lavoro e delle politiche sociali, Maurizio Sacconi, e al ministro degli interni, Roberto Maroni,  sul caso di Ryszard Lechowicz, l'operaio di 37 anni, polacco, seppellito il 26 ottobre a Terni dalla materia argillosa che avrebbe dovuto scaricare nell'area di Villavalle, sito di proprietà delle acciaierie Ast-ThyssenKrupp. L'on. Zamparutti chiede, in particolare, di sapere se e quali iniziative si intendano promuovere per chiarire la dinamica dell'incidente e verificare se siano state rispettate tutte le norme a difesa della salute e della sicurezza sul lavoro a partire dal protocollo sulla sicurezza siglato nell'aprile 2010 alla prefettura di Terni con la Thyssen. La parlamentare radicale vuole anche sapere se siano al vaglio azioni, e nel caso quali, per una maggiore sicurezza di tutti i lavoratori della zona e, infine, se ci sia l'intenzione da parte del governo di costituirsi parte civile al processo.

venerdì 4 novembre 2011

Prete accusato di molestie: Staderini e Chiaramello (Radicali), commissione è una presa in giro per insabbiare, intervenga il Vaticano

IL vescovo Bassetti  è sul banco degli imputati, non dei giudici







Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario nazionale di Radicali Italiani, e Liliana Chiaramello, Segretaria di Radicali Perugia







La Commissione aperta dalla Diocesi di Perugia in merito alle inchieste delle Iene sui presunti abusi sessuali di un sacerdote  è una vera presa in giro che non potrà che insabbiare. Come può il vescovo Bassetti organizzare una Commissione di indagine se è lui stesso ad essere oggetto di indagine? Nel primo video delle Iene, infatti, si sente monsignor Bassetti confessare di essere a conoscenza delle accuse e di non aver fatto praticamente nulla: non solo non sembra aver coinvolto la magistratura, ma non ha neanche voluto chiamare le vittime delle presunte molestie perché aspettava si facessero avanti da sole. Come è possibile che, anche questa volta, la Commissione pretenda che i molestati scrivano allegando la carta di identità nonostante le persone intervistate dalle Iene siano a volto scoperto e comunque note alla Curia? Ad essere sotto accusa, indipendentemente dalle responsabilità del sacerdote cui sono attribuite le molestie, debbono essere proprio il Vescovo Bassetti ed il suo predecessore Giuseppe Chiaretti. Quest’ultimo, poi, nel secondo video è accusato addirittura di aver fatto chiedere scusa alla vittima dal suo aguzzino. Se è vero che le direttive di Benedetto XVI impongono ai vescovi di collaborare con la giustizia, allora sono i vescovi  Bassetti e Chiaretti che devono chiarire le loro condotte. Perchè il Vaticano non ha ancora aperto una sua indagine e cosa ne pensa il Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede?

giovedì 3 novembre 2011

Presunti abusi di un religioso, seconda puntata: Vaticano 'ancora' non ha risposto ad accuse de Le Iene. La Presidente dell'Umbria 'ancora' deve dire se e come le strutture Caritas sono o meno legate alla ASL locale

Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario Nazionale di Radicali Italiani e Liliana Chiaramello, Segretaria Radicali Perugia

Continua a essere sempre più inquietante il silenzio della Curia perugina, della Caritas umbra e dello stesso Vaticano nonostante il secondo servizio diffuso dalla trasmissione Le Iene,  ieri sera 2 novembre. Nell’inchiesta televisiva si accusa il sacerdote, cui farebbero capo numerose strutture Caritas di recupero per tossicodipendenti, extracomunitari ed ex detenuti, di aver compiuto ripetute molestie sessuali, violenze psicologiche e intimidazioni su persone deboli e bisognose di aiuto. Dopo aver avuto modo di ascoltare grazie alla suddetta trasmissione  le drammatiche testimonianze da parte dei diretti interessati,  non hanno nulla da dire il Vescovo di Perugia, Gualtiero Bassetti, e il suo predecessore Giuseppe Chiaretti, che risulterebbero essere stati informati per tempo delle accuse, come risulta dalla precedente puntata andata in onda il 14 ottobre? Nulla da dire da parte del Vaticano rispetto alle condotte dei due Vescovi che, secondo le indicazioni di Benedetto XVI, dovrebbero vigilare e collaborare con la giurisdizione italiana? Troppe le domande ancora senza risposta e debole la risposta dello stesso sacerdote che intervistato dal giornalista si limita a dire di non ricordare nulla

Eppure, è vero o no che intorno a quelle comunità c’è stato un numero anomalo di suicidi negli ultimi anni? Dalla Presidente della Regione Umbria, invece, vorremmo sapere se le strutture della Caritas siano convenzionate con la ASL per le attività sociosanitarie, terapeutiche, assistenziali e riabilitative che sembrerebbero svolgere, se siano in regola con le autorizzazioni amministrative e se ricevano contributi pubblici. Occorre fare subito chiarezza circa un contesto che rimane seriamente opaco e preoccupante.
http://vimeo.com/31546239