lunedì 21 dicembre 2015

Le recenti scelte dell’amministrazione comunale di Perugia in tema di democrazia, di laicità, di rispetto della Costituzione

Bruno Maurizi accanto ad una copia del Grifo simbolo di libertà della città di Perugia
Qui sotto un interessante intervento di Bruno Maurizi di Radicaliperugia.org

Destano seria preoccupazione le recenti scelte dell’amministrazione comunale di Perugia in tema di democrazia, di laicità, di rispetto della Costituzione: dopo aver esaltato, con la delibera sul cippo di Ponte San Giovanni, la Marcia fascista su Roma, dopo aver cambiato l’intestazione di alcune vie del Comune in favore dell’Opus Dei (Josemaria Escriva de Balaguer) e di Comunione e Liberazione (Don Giussani) entrambi fondatori di due potenti enti finanziari della Chiesa che condizionano pesantemente anche la politica di questo paese, adesso hanno deciso di rimettere il crocefisso nella Sala del Consiglio Comunale violando la laicità dello Stato, sancita dalla revisione concordataria del 1984 (Craxi- Casaroli) per cui la religione cattolica non è più la religione di Stato e tutti gli articoli della Costituzione che sanciscono la laicità dello Stato e la pari dignità di tutte le religioni.
Fu l’ateo Mussolini, nel 1923, per ingraziarsi il sostegno politico dei cattolici, a far reintrodurre il crocefisso nei locali pubblici dopo il cavouriano “Libera Chiesa in Libero Stato” del 1861 e sei anni prima dei Patti Lateranensi (1929) che diedero alla Chiesa, come risarcimento della “questione romana”, capitolo finale del nostro risorgimento, denaro, privilegi (cattolicesimo come religione di Stato) ed impegni economici che ancora pesano sul nostro bilancio nazionale. Da allora Mussolini è stato definito da Pio XI “uomo della provvidenza”.

giovedì 17 dicembre 2015

L'umbricellum colpisce ancora. Al PD 12 seggi su 21.

L’Umbricellum colpisce ancora!
Con il seggio assegnato dal Consiglio di Stato a Carla Casciari, il PD con il 35% dei voti ottiene 12 seggi su 21 e porta a termine il suo delitto perfetto.



La sentenza del Consiglio di Stato che assegna a Carla Casciari un seggio nell’Assemblea Legislativa dell’Umbria a scapito di Giuseppe Biancarelli rappresenta l’ennesimo frutto avvelenato della legge elettorale Umbricellum.

Una legge che consente al PD di ottenere ben 12 su 21 (il 57,14%) a fronte del 35,76% dei voti ottenuti nell’urna.
L’umbricellum ha manifestato così tutti quegli effetti antidemocratici che abbiamo denunciato sin dalla sua presentazione in aula, una legge costruita su misura dal partito egemone in Regione per conservare, anzi incrementare, il suo potere pur in presenza di una sensibile erosione del suo consenso rispetto alla consultazione del 2010. Un vero e proprio delitto perfetto compiuto contro i più semplici principi democratici, contro i pareri di illustri giuristi e contro il buon senso.

Il Comitato per la Democrazia in Umbria continuerà con ancor più vigore la sua battaglia per far correggere questo obbrobrio istituzionale, a cominciare dalla richiesta che avanzeremo a tutti i gruppi consiliari di cancellare le parti incostituzionali della legge.
Ricordiamo infine che è in programma il prossimo 18 febbraio l’udienza presso il Tribunale Civile di Perugia per il ricorso presentato da oltre 50 cittadini contro la Regione Umbria per ottenere la cancellazione dell’Umbricellum.



Michele Guaitini – portavoce Comitato per la Democrazia in Umbria

giovedì 10 dicembre 2015

Soddisfazione per l'approvazione dell'ordine del giorno nella Commissione Cultura del Comune di Perugia sulla valorizzazione della stanza di Aldo Capitini a Palazzo dei Priori

Radicaliperugia esprime la propria soddisfazione per l’approvazione all’unanimità nella commissione Cultura del Consiglio Comunale di Perugia dell’ordine del giorno presentato dal consigliere del gruppo PD Tommaso Bori perché la stanza abitata da da Aldo Capitini, nella torre campanaria all’interno di Palazzo dei Priori, venga sistemata, in modo che venga diffuso l’audio delle registrazioni del Seminario internazionale sulla nonviolenza del 1963 al fine di ricordare Aldo Capitini e sviluppare negli ascoltatori riflessioni sui temi del pacifismo e della non iolenza tanto cari al filosofo perugino.
L’ordine del giorno è stato presentato a seguito delle conclusioni del dibattito che si è tenuto a Perugia nell’ottobre scorso presso la Biblioteca comunale degli Armeni durante il quale sono state presentate le registrazioni del Seminario del 1963 ora disponibili per l’ascolto nel sito di Radio Radicale grazie alla sensibilità del Movimento Nonviolento che li ha messi a disposizione per una ampia fruizione.
Quel seminario che si tenne a Perugia per ben dieci giorni dal 1° al 10 agosto del 1963 è di grandissimo interesse da un punto di vista storico-politico e filosofico perché contiene acute riflessioni sulla nonviolenza che, riascoltate oggi, mantengono una profonda attualità di analisi. Indubbiamente si tratta di documenti molto importanti per la storia della realtà nonviolenta ed antimilitarista italiana.
Per radicaliperugia.org : Michele Guaitini (segretario), Andrea Maori (tesorier