venerdì 22 luglio 2011

Metanodotto "Rete Adriatica" in Umbria: l'Assessore regionale umbro Rometti incontra associazioni e comitati

Perugia, 20 lug. 011 - L'assessore regionale all'Ambiente e Territorio Silvano Rometti ha incontrato i rappresentanti del WWF Umbria, del Comitato No Tubo Umbria, del Mountain, Wilderness, e del CAI gruppo regionale Umbria che gli hanno ribadito le problematiche connesse al tracciato del metanodotto denominato "Rete Adriatica" proposto dalla
SNAM S.p.A..Il progetto del metanodotto interessa il territorio della regione Umbria per un tratto complessivo di oltre 100 Km, interessando il parco nazionale dei Monti Sibillini e alcuni Siti di Interesse Comunitario (SIC) e/o Zone di Protezione Speciale (ZPS).  I rappresentanti delle associazioni e dei comitati intervenuti, hanno confermato all'assessore regionale le loro preoccupazioni in merito ai possibili impatti che il metanodotto in questione può comportare al vulnerabile ecosistema regionale, sia in fase di realizzazione che di esercizio, e le loro considerazioni in merito alle ricadute sociali ed economiche sulle popolazioni ed i territori interessati.

lunedì 18 luglio 2011

La lettera di Mario Trudu, un pastore sardo condannato all'ergastolo in carcere dal 1979 (attualmente nel carcere di Spoleto)

La lettera che inseriamo oggi è di Mario Trudu, un pastore sardo condannato all'ergastolo e in carcere dal 1979. Quella di Mario Trudu è una delle storie più emblematiche, più drammatiche, una di quelle storie che un paio d'anni fa ci hanno dato la spinta per creare questo Blog e per dare voce a questi sepolti vivi. Se abbiamo chiamato "Urla dal Silenzio" questo blog, lo abbiamo fatto anche pensando alla storia di Mario che, esclusi i 10 mesi di latitanza tra '86 e l'87, vive in carcere da 32 anni. Senza nessuna prospettiva di non morire lì dentro. Mario Trudu è un uomo rassegnato, ma non abbastanza, forse è la rabbia a tenerlo ancora vivo. Eppure anche lui ha chiesto la morte al posto dell'ergastolo  ostativo e ha chiesto di essere fucilato in piazza a Spoleto (città dove sta attualmente scontando l'ergastolo) per dare soddisfazione a tutti coloro che i delinquenti li vogliono vedere morti, anche dopo 32 anni di carcere... Invece il Tribunale gli ha risposto che la pena di morte non è prevista dall'Ordinamento Penitenziario, nè dalla Costituzione. Bel Paese il nostro,  ci battiamo per abolire la pena di morte negli altri Stati ma nelle nostre prigioni ci si suicida e si muore come mosche e se sei ergastolano e non scegli di usare la giustizia per tirarti fuori, morirai di sicuro  in carcere. Ma  lo Stato non vuole la parte del boia: o lo fai da solo o muori ogni giorno in attesa della fine dei tuoi giorni.
Vi lascio a questa drammatica testimonianza di Mario Trudu:    

domenica 10 luglio 2011

Rita Bernardini in visita al carcere di Spoleto a sorpresa: "Sovraffollamento abnorme e carenza cronica di agenti di polizia penitenziaria"

Emergenza carceri
5 ore di visita dalle 16 di sabato di  Riccardo Migliorati. Da il sitodiperugia.it

Hanno coscientemente "disobbedito" alla prassi secondo cui le visite negli istituti penitenziari vengono sempre preannunciati con buon anticipo, proprio per avere la possibilità, nel rispetto delle prerogative riconosciute ai parlamentari, di avere una visione il più possibile veritiera ed originale dello stato del carcere di Spoleto, da tempo oggetto di denunce pubbliche (da parte dei radicali ma anche dei sindacati della polizia penitenziaria stessa) per il grave stato di sovraffollamento dei detenuti cui corrisponde una cronica carenza di personale preposto alla vigilanza e ai servizi interni, che contraddistingue questo penitenziario di massima sicurezza.

sabato 9 luglio 2011

Carceri: visita a sorpresa dei Radicali al carcere di Spoleto

E' in corso al carcere di Spoleto una visita ispettiva da parte di una delegazione Radicale composta dalla deputata Rita Bernardini, Irene Testa, segretaria dell'associazione Il Detenuto Ignoto e Liliana Chiaramello, segretaria di Radicali Perugia.
Rita Bernardini e Irene Testa sono giunte oggi al 34esimo giorno di sciopero della fame: un digiuno intrapreso a sostegno dell'iniziativa nonviolenta di Marco Pannella, al quale hanno aderito ormai 20 mila persone - tra detenuti e loro familiari, direttori, agenti, operatori penitenziari, rappresentanti di associazioni e cittadini liberi - per chiedere un'"Amnistia per la Repubblica" che ponga fine allo stato di illegalità delle carceri italiane e ripristini il funzionamento della giustizia. La visita, che non é stata annunciata, è iniziata da pochi minuti.

giovedì 7 luglio 2011

Matti in libertà

Matti in libertà

Oggi, 7 luglio 2011 alle ore 18, presso la libreria Feltrinelli in via Ravegnana 1 a Bologna, l'onorevole Maria Antonietta Farina Coscioni, insieme a Edoardo Camurri, Carlo Lusenti e Cesare Bondioli, presenteranno il libro MATTI IN LIBERTA' edito da Editori Riuniti. La presentazione romana è invece fissata per l'11 Luglio, presso la libreria MelbookStore in via Nazionale 254-255, sempre alle ore 18, saranno presenti Sergio Staino, Marco Pannella, Toni Garrani,
Luigi Attenasio e Maria Amelia Monti.

MATTI IN LIBERTA' narra la tragica realtà di chi, dopo la legge Basaglia, è stato abbandonato dallo Stato e dalle istituzioni. Uomini e donne che la società preferisce dimenticare e nascondere. Persone private della loro dignità di esseri umani. L’Onorevole Maria Antonietta Farina Coscioni le ha incontrate e ha deciso di raccontare le loro storie. Un intenso spaccato, narrato con inusuale sensibilità nei confronti delle vittime e con la giusta durezza nell’accusare il colpevole, il legislatore italiano.

sabato 2 luglio 2011

Orvieto 5 luglio: Presentazione del libro "Quegli occhi che urlavano" di Maddalena Soro. Sarà presente l'autrice e interverrà Anna Coscioni

Martedì 5 luglio alle ore 18,30 ad Orvieto, presso l'atrio del Palazzo dei Sette, sarà presentato il libro "Quegli occhi che urlavano" di Maddalena Soro. Sarà presente l'autrice ed interverranno tra gli altri, Anna Coscioni, madre di Luca Coscioni, Paolo Ruggiu della Cellula Coscioni di Sassari , Tommaso Ciacca della Direzione nazionale dell'Associazione Coscioni. Dalla presentazione del libro di Mina Welby:" Chi leggerà questo libro avrà bisogno di fare spesso delle lunghe pause. Maddalena non ha potuto fare mai una pausa, tanto meno Giovanni. Chi è incalzato dalla malattia, la sclerosi laterale amiotrofica, ha davanti a sé solo un abisso. Tutti noi abbiamo lo stesso destino e lo sappiamo, ma è diverso trascinare per anni con sé il proprio boia. Consapevole di questo, Giovanni sceglie di terminare la sua vita come natura vuole. Ci sono gli uomini, non solidali, che decidono in modo paternalistico di fargli continuare una vita, supportata da macchinari, non voluta.
Mai nessuno ha sentito pesante la propria coscienza?

l'audio integrale, grazie a Radio Radicale