giovedì 13 maggio 2021

Il TAR fa giustizia. Sospeso l'assurdo limite di velocità a 5 km/h per le biciclette

Radicali Perugia accoglie con soddisfazione la notizia che il TAR dell’Umbria ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza con la quale la Provincia di Perugia aveva istituito l’assurdo limite di 5 km/h per le biciclette e di 10 km/h per ciclomotori e motociclette in parecchie strade del nostro territorio.



Già ci eravamo espressi sul tema (http://radicalipg.blogspot.com/2021/02/la-provincia-di-perugia-impone-il.html ) contestando aspramente quel provvedimento.

E’ una importante vittoria per l’utenza ciclistica e per tutta la mobilità sostenibile e una sonora sconfitta per chi, come la Provincia di Perugia, con protervia e sfacciataggine cerca di scaricare sugli altri, compiti e responsabilità che le appartengono.

E’ un peccato che si siano sprecate decine di migliaia di euro, in un’epoca di casse vuote, per questa bislacca operazione quando si sarebbero potuti ben impiegare per scopi più nobili, magari proprio per favorire realmente la cultura della sicurezza stradale.

Alle associazioni che hanno portato avanti il ricorso e l’avvocato Bircolotti che le ha assistite va il nostro caloroso ringraziamento per aver condotto questa battaglia  che riveste una notevole importanza anche da un punto di vista simbolico.

Dispiace apprendere che ancora una volta le istituzioni si sono rivelate sorde alle istanze degli utenti rifiutando qualsiasi forma di dialogo e che si sia dovuti arrivare fino al Tar con tutti i disagi e i costi che questo comporta.

Ma è una vicenda da cui trarre anche un prezioso insegnamento. Difronte a certe sciagurate scelte degli organi istituzionali non sempre si deve chinare la testa e quando si ha convinzione delle proprie ragioni si può e si deve fare qualcosa.

Auspichiamo ora che la Provincia di Perugia faccia tesoro di quanto accaduto e revochi di sua iniziativa la vergognosa ordinanza ieri sospesa dal Tar astenendosi in futuro dal prendere simili iniziative.

 

martedì 11 maggio 2021

Radicaliperugia dona il proprio Archivio storico (1973-2017) all'Archivio di Stato di Perugia che lo rende subito consultabile

A seguito di un lungo e complesso lavoro di riordino, l’Archivio di Radicaliperugia è stato donato nei giorni scorsi all’Archivio di Stato di Perugia che lo ha messo subito a disposizione per gli studiosi e gli appassionati di storia politica del Novecento grazie anche alla predisposizione di un inventario analitico che ne agevola la consultazione.


 L’Archivio donato comprende la documentazione prodotta da Radicali     di  Perugia dal 1973 al 2017 depositata in 70 faldoni e in una   cassettiera contenente 154 manifesti originali che testimoniano le campagne elettorali e politiche radicali nel corso di oltre quarant’anni di attività politica.

L’archivio è composto per gran parte da centinaia di volantini, comunicati e ritagli stampa che testimoniano l’attività radicale nel territorio perugino che si svolge con continuità fin dagli anni Settanta del Ventesimo secolo.

 Una parte consistente dell’archivio è composta da ben 354     fascicoli ognuno dei quali testimonia le iniziative intraprese durante gli anni.

L’archivio è stato dichiarato di notevole interesse storico dal Ministero per i beni culturali e ambientali, Soprintendenza archivistica per l’Umbria il 6 novembre 1996 e il suo ordinamento è stato effettuato nell’ambito di un progetto dello stesso Ministero nel 2019. Il progetto ha permesso di digitalizzare e metadatare con il Software Archimista i manifesti, i cartelloni, i volantini ed altre carte per un totale di 795 documenti.

Radicaliperugia mette così a disposizione di tutti i cittadini e studiosi la propria storia politica come contribuito al recupero di una memoria civile pubblica.

Si ringrazia la Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria e l’Archivio di Stato di Perugia per la disponibilità e competenza a realizzare questo progetto di recupero.