lunedì 26 ottobre 2020

Emergenza COVID 19: appello alla Presidente Tesei per adeguare le nuove linee guida nazionali sulla interruzione di gravidanza in day hospital anche per ridurre i rischi di contagio e organizzare servizi di contraccezione gratuiti


Dichiarazione di Elisabetta Chiacchella, Anna Rita Fiorini Granieri, Michele Guaitini e Andrea Maori di Radicaliperugia.

Di fronte alla nuova ondata di contagi da COVID 19 e al rischio concreto di blocco di attività ospedaliera è urgente superare ogni preclusione ideologica in materia di interruzione volontaria di gravidanza e adeguare la normativa regionale alle nuove linee guida nazionali emanate il 13 agosto scorso dal Ministero della Salute.

E’ quanto chiedono un gruppo di esponenti radicali di Perugia alla Presidente della Regione dell’Umbria Donatella Tesei alla luce della nuova emergenza sanitaria e delle nuove linee guida in materia di interruzione di gravidanza e RU 486 in day hospital che stabiliscono la somministrazione della pillola abortiva RU486 in day hospital fino alla nona settimana di gravidanza. Questo adeguamento si fa sempre più concreto di fronte al rischio dell’ennesima sospensione delle prestazioni sanitarie.

 

Si tratta di un passo in avanti rispetto alle linee guida di dieci anni fa che amplia la possibilità di somministrazione dell’IVG nel pieno rispetto della salute della donna e dell’efficacia dei servizi pubblici ospedalieri, attraverso un percorso meno invasivo e più attento alla vita e ai bisogni delle donne.

E’ ora giunto il momento che la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei ritiri la delibera della Giunta che a giugno, in piena emergenza Covid-19, aveva obbligato le donne al ricovero, anche per abortire in modo farmacologico

E’ ora di superare un pregiudizio ideologico a danno delle donne colpevolizzate da norme restrittive.

Prendiamo atto che la stessa presidente, così come tanti altri esponenti del centro destra, ha dichiarato che avrebbero ritirato la delibera in caso di modifica delle linee guida nazionali. 

Non ci sono quindi alibi, ed è l’ora di passare dalle parole ai fatti.

Sarà l’occasione anche per adeguare i servizi di interruzione di gravidanza farmacologia attualmente consentita solo negli ospedali di Pantalla, Orvieto e Narni, mentre non è mai stata organizzata a Terni e Perugia, Da tener presente che presso l’ospedale di Pantalla la rinuncia a servizi sanitari essenziali è attualmente pesante a seguito dell’emergenza COVID.

Pretendiamo che si dia piena applicazione alla legge 194, che all’art 2 garantisce la contraccezione GRATIS, che negli ospedali venga sempre garantita la presenza di medici non obiettori e che vengano aumentati gli organici nei consultori, di cui chiediamo il ripristino in quanto sono stati ormai sotto-finanziati e quasi del tutto abbandonati a loro stessi da anni.