mercoledì 28 novembre 2012

Petizione radicale e comune di Perugia: non rispettati i tempi dello statuto comunale: il comitato promotore ha depositato formale sollecito


Anche il Comune di Perugia non rispetta le regole ignorando le centinaia di firme di cittadini che chiedono con una petizione il “Potenziamento dei servizi di assistenza e di riduzione dei danni legati al consumo di droghe illegali e di promozione della salute e di tutela delle persone che si prostituiscono e dei loro clienti. Abolizione delle ordinanze proibizioniste".
La petizione, promossa dall’associazione “radicaliperugia.org – giovanni nuvoli”, è stata depositata i primi giorni di agosto e dichiarata ammissibile: si tratta di un atto che indica una strada alternativa alla logica proibizionista sviluppata nel comune negli ultimi anni. Con la petizione si chiede di potenziare i servizi di riduzione del danno già in corso, con il rafforzamento delle unità di strada e di bassa soglia per assistenza a tossicodipendenti e prostitute e il superamento delle ordinanze proibizioniste emanate dall’attuale Giunta.

Petizione ammissibile, quindi, ma i tempi previsti per l'adozione di una decisone motivata sono scaduti da oltre venti giorni, così come previsto dallo statuto comunale e dal regolamento sulla partecipazione che fissano in 90 giorni il termine perentorio affinché Giunta o Consiglio comunale si pronuncino.

In attesa di sapere se le rassicurazioni verbali e scritte su un prossimo pronunciamento si dimostrino reali o meno, il comitato promotore ha presentato un formale sollecito perché si rientri al più presto nella legalità e affinché il Comune di Perugia non si uniformi al Parlamento nazionale e al Consiglio regionale umbro che nel corso degli ultimi 20 anni hanno tradito costantemente i cittadini affossando referendum e leggi di iniziativa popolare.  

Per il comitato promotore
Michele Guaitini ed Andrea Maori

TRASMESSO A MEZZO PEC
Al Presidente della Giunta Comunale
Al Presidente del Consiglio Comunale
Comune di Perugia
Oggetto: Sollecito su Petizione popolare "Potenziamento dei servizi di assistenza e di riduzione
dei danni legati al consumo di droghe illegali e di promozione della salute e di tutela delle
persone che si prostituiscono e dei loro clienti. Abolizione delle ordinanze proibizioniste" nei
confronti del Presidente della Giunta comunale ovvero del Presidente del Consiglio comunale di
Perugia
I sottoscritti
GUAITINI MICHELE, nato a Perugia il 23/11/1973 ed ivi residente in Strada Montebagnolo
Valbiancara 8M1,
MAORI ANDREA, nato a Perugia il 24/08/1960 ed ivi residente in Strada Eugubina 80
in qualità di membri del Comitato Promotore della petizione;
Premesso che:
- In data 10 agosto 2012 il Comitato Promotore della Petizione “Potenziamento dei servizi di
assistenza e di riduzione dei danni legati al consumo di droghe illegali e di promozione della salute
e di tutela delle persone che si prostituiscono e dei loro clienti. Abolizione delle ordinanze
proibizioniste” è stata presentata presso il Comune di Perugia e da questi acquisito con Protocollo
n. 2012/127184;
- In data 27 agosto il Comitato Promotore della Petizione ha ricevuto una comunicazione dal
Comune di Perugia (protocollo n. 2012/133978) nella quale, tra l’altro, è espressamente dichiarato
che “la Giunta o il Consiglio adotteranno motivata decisione sulla proposta da Voi depositata nel
termine di 90 giorni dal deposito (8 novembre 2012)”;
- Invero il “Regolamento Comunale per la disciplina delle forme di partecipazione popolare
all’amministrazione locale” stabilisce, all’articolo 11, in 90 giorni dal deposito il termine
perentorio entro il quale La Giunta Comunale o il Consiglio comunale devono adottare una
motivata decisione sulla petizione;
- Ai sensi dell’articolo 11 secondo comma del Regolamento sopra citato, decorso il termine dei 90
giorni, l’argomento deve essere obbligatoriamente iscritto all’ordine del giorno delle adunanze
della Giunta o del Consiglio, a partire da quella immediatamente successiva;
- Che alla data odierna non è pervenuta al Comitato Promotore nessuna comunicazione ufficiale
da parte del Comune, né risulta essere stata iscritta all’ordine del giorno di Giunta o Consiglio la
trattazione degli argomenti della Petizione in oggetto.
In virtù di quanto in premessa,
gli istanti SOLLECITANO il Presidente della Consiglio comunale ovvero il Presidente della Giunta
comunale ad adempiere a quanto espressamente previsto dall’articolo 11 del “Regolamento
Comunale per la disciplina delle forme di partecipazione popolare all’amministrazione locale”
entro 15 (quindici) giorni da oggi, facendo presente che, nelle more, il Comitato Promotore si
adopererà per attivare le procedure previste dal D.Lgs. 108/2009.
Si chiede altresì espressamente di avere formale comunicazione delle iniziative che verranno
assunte, presso uno dei recapiti sottostanti, preferibilmente mediante utilizzo di posta elettronica
o pec.
Perugia, lì 20 novembre 2012.
In fede
Michele Guaitini Andrea Maori

lunedì 26 novembre 2012

Garante dei detenuti in Umbria: in uscita l'avviso pubblico per la selezione di candidature

Sarà consultabile da domani, martedì 27 novembre, sul Bollettino ufficiale della Regione Umbria, l'avviso pubblico per la selezione di candidature ai fini delal designazione della fiugra del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale (legge regionale 13/2006). L'atto era stato approvato dall'ufficio di presidenza del consiglio regionale il 12 novembre scorso dopo una lunga pressione e lavoro politico di radicaliperugia e delle associazioni che svologno, sul territorio, lavoro nelle carceri della regione. I requisiti individuati sono relativi ala comprovata competenza nel campo delle scienze giuridiche, scienze sociali e dei diritti umani ed esperienza in ambito penitenziario.

martedì 20 novembre 2012

Mercoledì 21 novembre a Perugia, ore 17,15 presentazione di "Dossier libertà controllata. Polizia, potere politico e movimenti per i diritti umani e civili (1945-2000)" di Andrea Maori


Invito
Mercoledì 21 novembre ore 17,15 presso la sala della Vaccara, Piazza IV novembre, Perugia
presentazione del libro di Andrea Maori
Dossier libertà controllata.
Polizia, potere politico e movimenti per i diritti umani e civili (1945-2000) 
Reality book editore
 
 
 
 “Cosa hanno in comune Ernesto Buonaiuti, esponente di spicco del movimento modernista e dirigente della Lega internazionale per i diritti dell’uomo e Lena Lin Solaro, attrice e dirigente della Lega italiana naturista? E Carla Corso, presidente del Comitato per i diritti civili delle prostitute con Cesare Pogliano, presidente della sezione italiana di Amnesty International? Apparentemente niente, se non il fatto di condividere l’obiettivo di aver agito, ognuno con la propria sensibilità e passione, allo sviluppo dei diritti umani e civili in Italia. Per questo, sono stati controllati, vigilati, schedati insieme alle organizzazioni che hanno diretto. Una sorveglianza spesso discreta tesa a monitorare le attività con relazioni da inviare alla dirigenza del ministero dell’interno e, in non rare occasioni, diretta a limitare la libertà di esercizio dei diritti costituzionali.” (dall’introduzione)
 
 
 

domenica 18 novembre 2012

19/22 novembre amnistia per la giustizia e la legalità quattro giorni di lotte nonviolente

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19/22 novembre
amnistia per la giustizia e la legalità
quattro giorni di lotte nonviolente





Lettera di Maurizio Turco, tesoriere del Partito Radicale.
Tra pochi giorni avrà inizio la mobilitazione nonviolenta lanciata da Marco Pannella e dal Partito Radicale di quattro giorni di sciopero della fame, battitura e silenzio per il diritto di voto dei detenuti e per l’amnistia. L' iniziativa coinvolgerà l’intera comunità penitenziaria, con l’obiettivo di garantire la possibilità, ai tantissimi reclusi che ancora li conservano, di esercitare i propri diritti in vista delle prossime scadenze elettorali. E per ribadire con forza la necessità di un’amnistia – abbinata a un provvedimento di indulto – per uscire subito dall’illegalità gravissima nella quale versa la giustizia italiana e la sua appendice carceraria. Da lunedì 19 novembre avrà inizio fuori e ci auguriamo in gran parte dentro le carceri uno sciopero della fame, ai detenuti chiediamo anche di accompagnare questa iniziativa con una battitura delle sbarre, dalle 20 alle 20.15, seguita da 45 minuti di silenzio, in questi giorni di mobilitazione. L’iniziativa proseguirà fino a giovedì e gli ultimi due giorni, il 21 e il 22 novembre, saranno anche di sostegno all’astensione dalle udienze promossa in tutta Italia dall'Unione delle Camere Penali.

Una nuova grande mobilitazione, dunque, che ancora una volta vedrà la partecipazione dei detenuti con i loro familiari, di direttori, associazioni, sindacati, volontari, cappellani, nel solco della battaglia di civiltà di Marco Pannella, per ripristinare - a partire dalle carceri, moderne catacombe del diritto e della democrazia – giustizia e legalità nel nostro Paese. Obiettivo per il quale i Radicali lottano senza sosta con le armi della nonviolenza e che vede oggi la deputata radicale Rita Bernardini e la segretaria dell'Associazione Il Detenuto Ignoto, Irene Testa, condurre dal 24 ottobre uno sciopero della fame, inframmezzato da intere giornate di sciopero della sete, e diversi dirigenti e militanti radicali in digiuno - tra cui il segretario di Radicali Lucani Maurizio Bolognetti e il direttore di Notizie Radicali Valter Vecellio - in risposta alla resa di uno Stato che rispetto ai propri cittadini si trova ogni giorno di più in condizione di flagranza di reato.
Stanno già arrivando le prime adesioni:
Don Antonio Mazzi, Don Sandro Spriano Cappellano del carcere di Rebibbia, Don Marco Di Benedetto, Patrizio Gonnella Associazione Antigone, Professor Francesco Ceraudo Presidente dei medici Penitenziari, Leo Beneduci Segretario Osapp, Luigi Manconi A Buon Diritto e tanti altri

Approfitto di questa comunicazione per informarti che nella giornata di ieri ha sospeso dopo 18 giorni lo sciopero della fame la deputata radicale Maria Antonietta Farina Coscioni dopo un incontro con il Ministro della Salute Renato Balduzzi che si è impegnato ad ad adottare i nuovi Livelli essenziali di assistenza entro il 31 dicembre 2012.
Prosegue inoltre l'iniziativa nonviolenta di Diego Sabatinelli, segretario della Lega per il Divorzio Breve, in sciopero della fame dalla mezzanotte di venerdì 26 ottobre affinché venga reinserita tra i lavori d’Aula a Montecitorio la riforma del divorzio, il cosiddetto “divorzio breve”, già approvata in Commissione giustizia, poi inserita nell’ordine del giorno e quindi depennata senza alcun motivo.
Mentre è ancora in corso lo sciopero della fame che ho iniziato il 17 settembre per informare sul precetto del Consiglio d'Europa secondo il quale al fine di consolidare la democrazia non si cambiano le leggi elettorali a meno di un anno dalle elezioni che dal 6 settembre è stato recepito nella sentenza di condanna della Bulgaria da parte della Corte europea dei diritti dell' Uomo, per la calendarizzazione ed il voto sulla legga applicativa per la democrazia interna ai partiti (articolo 49 della Costituzione) e per la revisione dei procedimenti pre elettorali, le regole sulla raccolta firme, oggi di stampo criminogeno.

Per aderire alla quattro giorni di lotte nonviolente puoi lasciare la tua adesione sul sito www.partitoradicale.org.

Prima di salutarti ti ricordo che sono aperte le iscrizioni per un nuovo anno di resistenza e di lotte nonviolente per la vita del diritto e il diritto alla vita, per la conquista - a partire dall'Italia - di giustizia, legalità e democrazia.

A presto

Maurizio Turco
tesoriere del Partito radicale

sabato 17 novembre 2012

Scoiattoli rossi e grigi: la soluzione britannica

Il Giornale dell'Umbria di oggi riporta la notizia pubblicata recentemente nel settimanale britannico The Mail on Sunday secondo il quale alcuni scoiattoli rossi che vivono nell'isola britannica saranno trasferiti a Tresco località delle Scilly Isles dove sarà realizzata una piccola colonia nella quale poranno vivere indisturbati. L'iniziativa è stata promossa dal principe Carlo il quale in una intervista alla Bbc ha dichiarato che "La battaglia per lo scoiattolo rosso è un'icona. Quella dello scoiattolo grigio è stata una delle più disastrose introduzioni di specie alloctone chi ci sia mai stata. Lo scoiattolo rosso per noi è una mascotte."  L'interesse del Giornale dell'Umbria nasce da una campagna contro la provincia di Perugia che ha promosso la soppressione dello scoiattolo grigio ampiamente diffuso nel territorio umbrio e nocivo nei confronti di quello rosso. Per fortuna, abbiamo notizia che gli amministratori locali sono stati invasi da migliaia di mail di protesta, a fronte di soluzioni, anche suggerite dall'Unione europea, completamente diverse, tese alla sterlizzazione, al trasferimento di colonie e all'educazione ambientale.

Per contribuire al dibattito tra Radicali sulla sperimentazione animale



Con riferimento alla recente presa di posizione dell'associazione radicale antispecista, postiamo l'invito ricevuto da Maria Antonietta Farina Coscioni in merito al dibattio che si terrà il 20 novembre prossimo. Certo, il titolo del convegno è fortemente schierato e non ci piace perchè non lascia ampi margini di discussione. Detto questo, dato il carattere istituzionale dell'iniziativa, ci sembra importante aver invitato anche esponenti radicali. a.m.

 Ti segnalo questo appuntamento al Senato della Repubblica a cui sono stata invitata come relatrice per discutere un tema che tocca molte sensibilità e che cercherà di spiegare alcuni aspetti fondamentali della ricerca e della conoscenza scientifica. E' stato invitato anche Gianni Betto del Centro radicale di Ascolto della Informazione radiotelevisa per presentare una analisi di come vengono trattati i temi della sperimentazione animale nei media e come si forma l'opinione delle persone. Ti aspetto. E' necessario accreditarsi scrivendo a valeangelastella@gmail.com entro lunedi alle 11,30 e indossare giacca e cravatta per gli uomini.

 Attendo tue

Maria Antonietta



Martedì, 20 Novembre 2012 – Ore 11.00 / 14.00
Senato della Repubblica - Sala Bologna
Via di Santa Chiara, 5
Roma
Perché è ancora necessario
sperimentare sugli animali prima che sugli umani
Programma
Ore 11.00 - 11.40
Nando Pagnoncelli Presidente Ipsos Italia
Presentazione indagini Ipsos su “La sperimentazione biomedica sugli animali: conoscenza, valutazioni e opinioni dei cittadini”
Gianni Betto Direttore Centro d’Ascolto dell’Informazione Radiotelevisiva
Presentazione dell’analisi del Centro d’Ascolto su “La sperimentazione animale nell’informazione televisiva e radiofonica trasmessa ai cittadini”
Ore 11.40 - 12.45
Nadia Malavasi Presidente onorario TAI – Associazione Thalidomidici Italiani Onlus
Mario Melazzini Assessore alla Sanità della Regione Lombardia,
Presidente emerito di Arisla – Associazione Italiana malati di SLA
Roberto Caminiti Docente alla SAPIENZA Università di Roma, Responsabile del Comitato sull'uso degli animali della Società italiana di Fisiologia (SIF)
e della Federation of the European Neuroscience Societies (FENS)
Marta Piscitelli Vice-Presidente AISAL,
Associazione Italiana per le Scienze degli Animali da Laboratorio
Massenzio Fornasier PresidenteSIVAL, Società Italiana Veterinari Animali da Laboratorio
Ore 12.45 - 13.45
Sen. Rosanna Boldi
On. Maria Antonietta Farina Coscioni
(Deputata radicale) - Segretario della 12ª Commissione permanente (Politiche sociali)
della Camera dei Deputati e Presidente Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica
Sen. Carlo Amedeo Giovanardi
(PDL) - Già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri per la Famiglia, droga e servizio civile
Sen. Ignazio Marino
(PD) - Presidente Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia del Servizio Sanitario Nazionale
Ore 13.45 - 14.00
Conclusioni:
Silvio Garattini Direttore Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’

venerdì 16 novembre 2012

Per contribuire al dibattito tra Radicali: intervento di "Parte in causa, associazione radicale antispecista"



Dall'ultimo congresso di Radicali Italiani, il dibattito interno sulla sperimentazione animale si è animato notevolmente. Pubblichiamo questo intervento di Maria Giovanna Devetag e Francesco Pullia rispettivamente  segretario e presidente di “Parte in causa, associazione radicale antispecista”

Radicali per una ricerca scientifica alternativa alla sperimentazione animale



Martedì 20 novembre si svolgerà in Senato un convegno, sponsorizzato dall’Istituto Mario Negri di Milano, finalizzato a fare accreditare come necessaria la sperimentazione animale cui parteciperanno, tra gli altri, i radicali on. Maria Antonietta Farina Coscioni e Gianni Betto, direttore del Centro di ascolto dell’informazione radiotelevisiva. Ognuno è libero, per carità, di perorare le cause che vuole e con i compagni di strada ritenuti migliori. Riteniamo, tuttavia, che per certi radicali dovrebbe essere quantomeno imbarazzante o, comunque, motivo di attenta e serena riflessione, trovarsi accanto, nel nome di una visione scientifica quantomeno controversa e messa in discussione da un numero consistente di medici e ricercatori, ad un alfiere del proibizionismo su tutti i fronti come il sen. Carlo Giovanardi. Rattrista che esponenti radicali si ritrovino alla corte di un istituto, come appunto il Mario Negri, che fu duramente contestato, nel nome della nonviolenza e dell’antidogmatismo, da una fulgida figura del mondo radicale come la fin troppo dimenticata Adele Faccio. Ci pare significativo valutare la presenza all’iniziativa dell’istituto Mario Negri, anche sullo sfondo di quanto accaduto all'ultimo congresso di Radicali Italiani, in cui non è stata approvata una mozione che chiedeva l’impegno da parte dei parlamentari radicali a indirizzare gli investimenti pubblici a favore dello sviluppo di metodi sostitutivi a quelli sugli animali. E questo nonostante l’associazione Coscioni abbia approvato a un proprio congresso, senza darne poi alcun seguito, una mozione molto simile negli intendimenti. Stando alla volontà di chi, al congresso radicale, ha votato contro la nostra proposta, non si deve destinare neanche un centesimo in più allo sviluppo di metodi scientificamente avanzati che consentano di cancellare per sempre la vergogna della sperimentazione animale fornendo anche, molto probabilmente, risultati più attendibili. Si è reso proprio un bel servizio alla libertà di ricerca scientifica e alla nonviolenza, non c’è che dire! Metodi coscioniani a parte, è notizia di questi giorni che il Wyss Institute for Biologically Inspired Engineering di Harvard ha sviluppato un modello di polmone su micro-chip che riproduce le funzioni respiratorie permettendo di studiare la tossicità di alcuni farmaci chemioterapici e mostrandosi estremamente promettente, nelle parole degli ideatori, per i test farmacologici del futuro. Evidentemente, per qualche radicale un nuovo modello di ricerca scientifica non merita di essere finanziato: meglio chiudersi a riccio nella strenua difesa di uno status quo moralmente indifendibile e continuare a ribadire che la sperimentazione animale è “purtroppo” (ma pensa un po’) ancora necessaria (quanta ipocrisia si nasconde in un avverbio!). Come radicali, nel pieno rispetto delle singole convinzioni, ci teniamo a sottolineare che le posizioni assunte da qualche esponente non possono essere e non sono rappresentative né della storia di un partito né del sentire di gran parte idei militanti. Anche per questo abbiamo deciso di costituirci come “Parte in Causa”, associazione radicale antispecista, auspicando, tra l’altro, che la sperimentazione animale e, più in generale, la violenza dello specismo e dell’antropocentrismo possano essere finalmente oggetto di discussione aperta senza l’imposizione di vincoli dogmatici e di un pensiero unico nettamente antitetico ad una concezione nonviolenta della società.

mercoledì 14 novembre 2012

Gasdotto Brindisi Minerrbio: la Giunta regionale umbra ha rinviato il parere sul tracciato

La Giunta Regionale Umbra ha ieri rinviato il parere che doveva prendere sul tracciato del Gasdotto Brindisi Minerbio sulla quale, la senatrice Donatella Poretti aveva tempo fa depositato un'interrogazione parlamentare con la quale si chiede il rispetto della direttiva dell'Unone europea sulla valutazione ambientale strategica e di impatto ambientale. Ci sembra di condividere la valutazione del comitato No Tubo che chiede che venga discussa e votata in Consiglio Regionale la Mozione depositata su iniziativa dell'Italia dei Valori e firmata dagli altri gruppi del centrosinistra con la quale si chiede di valutare attentamente se il tracciato scelto dall'azienda privata corrisponda alla migliore soluzione possibile, considerando le implicazioni ambientali e di sicurezza ed un confronto tra la posizione della Regione Umbria con quella di altre regioni come Marche e Abruzzo che considerano il tracciato da rivedere. In un comunicato, il consigliere regionale Oliviero Dottorini, dell'Idv  ha dichiarato: "Il fatto che il gasdotto attraverserebbe numerosissimi corsi d'acqua, aree naturali protette, siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciale deve essere valutato con molta attenzione. Nella nostra regione saranno interessati al tracciato, tra gli altri, il Parco nazionale dei Monti Sibillini, i Boschi del bacino di Gubbio, il fiume Topino e i boschi di Pietralunga. Un supplemento di riflessione risulta quindi quanto mai opportuno". a.m.




lunedì 12 novembre 2012

Dopo più di 2100 giorni dall'approvazione della legge regionale sul Garante dei detenuti una buona notizia

Dichiarazione di Andrea Maori, Michele Guaitini e Liliana Chiaramello, associazione radicaliperugia.org
 
Finalmente l'ufficio di Presidenza della Regione dell'Umbria ha stabilito i criteri per la nomina del garante dei detenuti, cercando di superare gli ostacoli su un mancato accordo tra maggiornaza ed opposizione imposto dalla legge regionnale che prevede che la nomina, per essere valida, deve avvenire con i 2/3 dei consiglieri. Dopo due convegni, la raccolta delle firme di centinaia di persone tra cui quelle dei detenuti del carcere di Spoleto, ed una pressione costante da parte delle associazioni interessate al mondo carcerario ed un impegno politico costante dei radicali umbri, un primo tassello, dopo oltre 2100 giorni dall'approvazione della legge è stato piantato con la predisposizione di un bando pubblico che sarà  pubblicato nel Bollettino della regione nei prossimi giorni. Le candidature verranno esaminate dalla prima commissione consiliare della regione e successivamente approvate dal consiglio. Tempi lunghi, temiamo e temiamo che, anche dopo il passaggio in commissione, i veti incrociati non verranno superati. Prendiamo però atto che un passo avanti nel segno della traparenza sia stato compiuto. Verificheremo costantemente che questa procedura abbia comunque un seguito certo, in modo da dare ai cittadini la possibilità di avere - in mancanza di una legge nazionale .- un punto di riferimento in più per la tutela dei diritti civili a partire da quelli detenuti nelle carcere umbre.

Garante detenuti Umbria: l'ufficio di Presidenza, ha approvato lo schema di avviso pubblico per la selezione delle candidature - a giorni la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione


 (Acs) Perugia, 12 novembre 2012 – L'Ufficio di Presidenza del Consiglio  regionale dell'Umbria, nella seduta odierna, ha approvato lo schema di avviso pubblico per la selezione di candidature ai fini della designazione della figura del “Garante delle persone sottoposte a misure restrittive o  limitative della libertà personale” (legge regionale “13/2006”). L'avviso pubblico sarà pubblicato nei prossimi giorni sul Bollettino  ufficiale della Regione Umbria (Bur) (nel sito ufficiale della Regione  Umbria, link: http://goo.gl/6fYxx [1]).
I requisiti individuati sono quelli relativi alla comprovata competenza nel  campo delle scienze giuridiche, scienze sociali e dei diritti umani e l'esperienza in ambito penitenziario. In particolare, i candidati dovranno
quindi indicare nel proprio curriculum: di essere iscritti e partecipare  attivamente ad organismi di servizio e associazioni che operano nel campo del volontariato; la conoscenza dell'ordinamento e del contesto penitenziario e di quelle istituzioni e associazioni con le quali è prevista l'interazione  delle attività del Garante; l'esperienza nell'organizzazione di iniziative di informazione, promozione culturale e sensibilizzazione pubblica sui temi dei diritti e delle garanzie dei detenuti.
Cause di incompatibilità sono ravvisate con la carica di parlamentare  italiano ed europeo; presidente di Regione o Provincia; sindaco, assessore o consigliere di Comuni e Province; amministratore di enti pubblici, aziende o società a partecipazione pubblica, o di enti, imprese o associazioni che  ricevono sovvenzioni o contributi dalla Regione. Le candidature presentate saranno valutate, per la sussistenza dei requisiti, dalla Prima Commissione consiliare, che predisporrà una relazione con l'elenco delle candidature  idonee sulla base del quale il Consiglio regionale effettuerà la designazione del Garante, mediante elezione con la maggioranza dei due terzi dell'Aula.  Al Garante dei detenuti, spetta un'indennità mensile pari al venti per cento dell'indennità mensile lorda assegnata ai consiglieri regionali.  La predisposizione del bando si è resa necessaria perché come è scritto nell'atto approvato dall'Ufficio di presidenza “il Consiglio regionale a
tutt'oggi non ha provveduto alla elezione del Garante, nonostante i reiterati  solleciti formulati dal presidente del Consiglio regionale e dall'Ufficio di Presidenza in sede di Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari”. TB/


link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/38586 [2]