mercoledì 26 giugno 2013

Referendum, i prossimi tavoli radicali a Perugia

Sabato 29 dalle 17,00 alle 19,45 e domenica 30 dalle 10,30 alle 13,00 tavolo raccolta firme per i 12 referendum e proposta di legge testamento biologico-eutanasia a Perugia in via Masi, di fronte alla Rai. 
Finalmente abbiamo l'autorizzazione per il sabato mattina al parcheggio sipa a Pian di Massiano ma NON abbiamo l'autenticatore e quindi, al momento, salta!

giovedì 13 giugno 2013

Memo per tutti: prossimi tavoli raccolta firme a Perugia

Continua la raccolta firme sulle 4 proposte di legge di iniziativa popolare promosse dall'associazione Coscioni e dal cartello di associazioni che fanno riferimento al mondo carcerario.
Per quanto riguarda i referendum al momento c'è una discreta incertezza sulla partenza effettiva della raccolta firme tra i due comitati e quindi, abbiamo deciso, durante la riunione di lunedì scorso di partire alla fine del mese, anche se, al tavolo,porteremo qualche volantino informativo.
Per riassumere quindi:
sabato 15 dalle 17,00 alle 20,00 in piazza Matteotti
domenica 16 dalle 10,30 alle 13,00 in via Masi.

lunedì 10 giugno 2013

Ancora sulla situazione delle carceri in Umbria e in Italia

Riceviamo dal consigliere regionale dell'Umbria Orfeo Goracci e volentieri pubblichiamo

Il Consiglio Regionale dell' Umbria "cassando" dall' odg la nomina del garante dei detenuti per un'assurda "sfida" su chi ci mette un po' del "suo", dimentica che questa nomina, attesa da quasi sette
anni , sarebbe una risposta positiva per un mondo (quello delle carceri) che scoppia di difficoltà, inciviltà, contraddizioni.
Le condizioni delle carceri italiane sono impensabili per qualsiasi paese civile : il fine che viene
costantemente perseguito nei nostri istituti penitenziari non è certamente la rieducazione dell'essere
umano e il suo reinserimento nella società, ma l'umiliazione tout court, l'annientamento della
persona e la negazione stessa della natura umana.
Ci sarebbe da ricordare che risale nientemeno al 1200 quell'habeas corpus che per la prima volta
sancì il diritto del detenuto a essere rispettato e ascoltato, e che il nostro è il paese che ha dato i natali,
parecchi annetti fa, a Cesare Beccaria!
Queste affermazioni poco valore avrebbero se venissero solamente dal sottoscritto (anche se ha
conosciuto il mondo di cui parla dal vivo e non tramite racconti o letture), ma a tornare
sull'argomento con un monito e un richiamo tanto forti da non ammettere replica è stato proprio il
Presidente della Repubblica. Napolitano ha affermato infatti che le condizioni del sistema carcerario
italiano hanno raggiunto ormai soglie non più ammissibili, e ha reclamato scelte urgenti da parte di
Governo e Parlamento per mettere fine all'attuale situazione di degrado.
Da parte mia vorrei aggiungere qualcos'altro in merito a quest' ultima dichiarazione: è sicuramente
importante denunciare le carenze del nostro sistema carcerario, ma va tenuto conto che il tempo
dell'azione non è solamente ristretto, ma non c'è proprio più, e che l'emergenza umanitaria nelle nostre
carceri non è più procrastinabile. Nemmeno di un solo giorno.
Le persone che stanno dentro e che soffrono, in questo preciso momento, non sono da "punire", ma
devono essere aiutate a ritrovare una dimensione umana troppo a lungo negata da un sistema
coercitivo e puntivo che troppo spesso porta alla morte, facendo rientrare, attraverso i suicidi, veri o
presunti, quello che l'ordinamento europeo ha allontanato ormai da lungo tempo dal suo orizzonte di
civiltà: la pena di morte!
Le "carenze del sistema" come le chiama Napolitano, non è che non sono più ammissibili, è l'intero
sistema penitenziario che regna in Italia che non dovrebbe essere neanche lontanamente permesso in
un paese che si definisce democratico.
Ritengo che nelle nostre carceri si dovrebbe adottare in tempi strettissimi un percorso che comtempli
l'amnistia, direzione in cui finalmente sembra si stia muovendo anche il ministro Cancellieri, ma che
va molto più allargata, e affiancata da una politica di rispetto e di ascolto nei confronti di chi è
detenuto .
Ricordo che in merito ho presentato una mozione con la quale chiedevo l' attivazione di visite
periodiche di una delegazione di Consiglieri Regionali nelle carceri umbre, questo perché credo sia
importante, come figure istituzionali, non trascurare nulla della società che si è chiamati a governare.
Tutti, detenuti e non, ammalati e sani, giovani e anziani,... TUTTI MERITANO LA STESSA
ATTENZIONE E CONSIDERAZIONE COME ESSERI UMANI.
Credo che se la Regione dell' Umbria al prossimo Consiglio Regionale non nominerà il garante per i
detenuti, non solo farà una pessima figura, ma dimostrerà che si dicono cose e si assumono impegni
sulla carta ai quali non corrispondono la coerenza, l'operatività e il coraggio politico per dar loro
corso.
Perugia, 10-06-2013
Orfeo Goracci
Consigliere Regionale Comunista Umbro

sabato 8 giugno 2013

Proposte di legge popolare: domenica mattina tavolo raccolta firme di fronte la sede Rai Umbria di Perugia

Prosegue la raccolta delle firme su proposte di legge nazionale di iniziativa popolare promosse da varie associazioni e fatta propria da radicaliperugia. Oggi, domenica 9 giugno, saremo dalle 10,30 alle 13,00 di fronte la sede della Rai – Umbria, in via Masi.



Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell’eutanasia

Promossa dall’Associazione per la libertà di ricerca scientifica Luca Coscioni

Ben oltre la metà degli italiani, secondo ogni rilevazione statistica, è  a favore dell'eutanasia legale, per poter scegliere, in determinate condizioni, una morte opportuna invece che imposta nella sofferenza. I vertici dei partiti e la stampa  nazionale, invece, preferiscono non parlarne: niente dibattiti su come si muore in Italia, tranne quando alcune storie personali si impongono: Eluana e Beppino Englaro, Giovanni Nuvoli, i leader radicali Luca Coscioni e Piero Welby. Oggi, chi aiuta un malato terminale a morire - magari un genitore o un figlio che implora di  porre fine alla sofferenza del proprio caro - rischia molti anni di carcere. Il diritto costituzionale a non essere sottoposti a trattamenti sanitari contro la propria volontà è costantemente violato, anche solo per paura, o per ignoranza. La conseguenza è il rafforzamento della piaga tanto dell'eutanasia clandestina che dell'accanimento terapeutico.Per rimediare a questa situazione, proponiamo poche regole e chiare, che stabiliscano con precisione come ciascuno possa esigere legalmente il rispetto delle proprie decisioni in materia di trattamenti sanitari, ivi incluso il ricorso all'eutanasia.
Queste altre proposte di legge Tortura, Carceri e Droghe sono promosse da un cartello di associazioni che si occupano di legalità e del mondo carcerario:
Introduzione del reato di tortura nel codice penale
Eccole norme che introducono il reato di tortura nel Codice Penale italiano, così come previsto dalle convenzioni internazionali sottoscritte e ratificate dal nostro paese.

Per la legalità e il rispetto della Costituzione nelle carceri

Eccole norme che introducono nel nostro ordinamento la figura del Garante nazionale dei detenuti, la conversione della pena nel caso mancanza di posti disponibili nelle carceri, modifica alla recidiva, ai benefici e all’accesso alle pene alternative.

Modifiche alla legge sulle droghe: depenalizzazione del consumo e riduzione dell’impatto penale

Ecco le norme che prevedono la completa depenalizzazione del consumo di sostanze, la rimodulazione delle pene, la revisione dei fati di lieve entità e l’accesso ai programmi di recupero per i detenuti tossicodipendenti


martedì 4 giugno 2013

Manifestazione radicale, oggi, di fronte il Consiglio Regionale dell'Umbria


Continua la mobilitazione radicale per la nomina del garante delle persone detenute da parte del Consiglio Regionale dell'Umbria: oggi presidio di fronte l'ingresso di Palazzo Cesaroni in occasione dell'ennesima votazione. Scambio di battute con i consiglieri e una troupe Rai che ha ripreso l'iniziativa e organizzato un'intervista.  L'idea del presidio è venuta dopo aver ritrovato un vecchio striscione fatto per una analoga manifestazione diversi anni fa: sono infatti più di 6 anni che la Regione dell'Umbria si è dotata di una legge e mai è stata ancora applicata.

domenica 2 giugno 2013

Le prossime iniziative di Radicaliperugia.org

Continua la raccolta firme sulle proposte di legge di iniziativa popolare promossa dall'associazione Luca Coscioni e dal cartello di associazioni promotrici di un modello diverso di carcerizzazione.
Martedì 4 giugno, dalle ore 9,30 presidio di fronte il consiglio regionale dell'Umbria sulla mancata nomina del garante delle persone detenute.
I prossimi tavoli di raccolta firme saranno predisposti, sempre in via Masi, sabato  8 giugno dalle 17,00 alle 20,00 e domenica 9 giugno dalle 10,00 alle 13,00.