martedì 25 febbraio 2014

Un appello per salvare l'area della trecentesca Chiesa di San Bevignate, già sede perugina dell'Ordine monastico-cavalleresco dei Templari, monumento di eccezionale importanza e ricchezza di opere d'arte.

Per chi volesse firmare l'appello qui sotto 
invi il suo nome, cognome, mail e numero di carta d'identità ad andreamaori@gmail.com

Nell'inquietante silenzio di uffici, amministrazioni e organi di tutela si sta perpetrando a Perugia un gravissimo, inaccettabile attentato all'ambiente, al paesaggio, alla storia della Città. Un progetto edilizio, oggi già in fase di attuazione ma risalente ad alcuni anni fa, sta aggredendo uno spazio delicatissimo all'inizio del viale che conduce al Cimitero Monumentale, esattamente a pochi metri dalla trecentesca Chiesa di San Bevignate, già sede perugina dell'Ordine monastico-cavalleresco dei Templari, monumento di eccezionale importanza e ricchezza di opere d'arte. Si tratta della costruzione, promossa dall'ADISU su terreno a suo tempo ceduto dall'Università, di un enorme complesso destinato a residenza universitaria che, se realizzato, costituirà un irreversibile scempio a un contesto ambientale conservatosi sostanzialmente intatto fino ad oggi. E' già stato avviato, senza che la Città ne sia stata fatta consapevole, lo sbancamento che ha distrutto un secolare oliveto. L'edificio, ove sia realizzato, costituirà un perenne atto di accusa a chi lo ha voluto e consentito, allungando la lista degli inutili mostri edilizi che hanno già deturpato la fisionomia di una città che meritava ben altra attenzione; e questo come se non esistessero a poca distanza gli edifici ormai inutilizzati o sottoutilizzati dell'Università e dell'ex-ospedale, o altrove grandi complessi da anni vuoti e in progressivo degrado da restaurare e destinare a funzioni quali nuova residenza universitaria. L' ubicazione decentrata di questa casa per lo studente costituirà poi, se messa in opera, un ulteriore impoverimento del centro storico per più versi ormai agonizzante.
Noi chiediamo con fermezza all'ADISU e a tutte le istituzioni che figurano in intestazione al progetto - ma anche alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell'Umbria - di bloccarne immediatamente l'esecutività e di individuare una diversa collocazione del complesso. A tutti coloro che sembrano averlo dimenticato ricordiamo che la Costituzione della Repubblica Italiana, all'art. 9, “Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.

martedì 18 febbraio 2014

Approvata oggi nuova legge regionale garante detenuti: che si arrivi presto alla nomina seguendo criteri di trasparenza

L’approvazione della nuova legge regionale sul garante dei detenuti contiene un paradosso: è la terza legge regionale che regolamenta le funzioni di questa importante figura istituzionale, ma senza che sia mai stata approntata la nomina.
Sono otto anni che attendiamo che la legge venga attuata e per otto anni i radicali umbri, insieme alle associazioni di volontariato, si sono battuti.
Adesso, di fronte all’emergenza-carcere per cui l’Italia è condannata in tutte le sedi internazionali per le condizioni disumane e degradanti in cui vengono tenuti i detenuti, questa figura risulta molto importante, perché deve svolgere un ruolo di collegamento tra le varie figure del mondo carcerario e con l’opinione pubblica in grado di risolvere spesso problemi molto concreti.
Per fare in modo che la nomina sia attuata nel modo più trasparente e serio possibile, chiediamo ai consiglieri di attingere dall’elenco dei candidati selezionati nel 2013 dall’Ufficio di presidenza con un’audizione nelle commissioni consiliari competenti e arrivare rapidamente al voto in consiglio.


Andrea MaoriMichele Guaitini, rispettivamente segretario e tesoriere di “radicaliperugia.org


lunedì 17 febbraio 2014

Appello dai familiari di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò arrestate il 9 dicembre scorso con l'accusa di aver assaltato il cantiere Tav di Chiomonte

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Radicaliperugia.org dà voce al dissenso, soprattutto quando l'informazione è manipolata e la violazione dei diritti umani è dietro l'angolo.

Appello dai  familiari di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò


In queste settimane avete sentito parlare di loro. Sono le persone arrestate il 9 dicembre con l’accusa, tutta da dimostrare, di aver assaltato il cantiere Tav di Chiomonte. In quell’assalto è stato danneggiato un compressore, non c’è stato un solo ferito. Ma l’accusa è di terrorismo perché “in quel contesto” e con le loro azioni presunte “avrebbero potuto” creare panico nella popolazione e un grave danno al Paese. Quale? Un danno d’immagine. Ripetiamo: d’immagine. L’accusa si basa sulla potenzialità di quei comportamenti, ma non esistendo nel nostro ordinamento il reato di terrorismo colposo, l’imputazione è quella di terrorismo vero e volontario. Quello, per intenderci, a cui la memoria di tutti corre spontanea: le stragi degli anni 70 e 80, le bombe sui treni e nelle piazze e, di recente, in aeroporti, metropolitane, grattacieli. Il terrorismo contro persone ignare e inconsapevoli, che uccideva, che, appunto, terrorizzava l’intera popolazione. Al contrario i nostri figli, fratelli, sorelle hanno sempre avuto rispetto della vita degli altri. Sono persone generose, hanno idee, vogliono un mondo migliore e lottano per averlo. Si sono battuti contro ogni forma di razzismo, denunciando gli orrori nei Cie, per cui oggi ci si indigna, prima ancora che li scoprissero organi di stampa e opinione pubblica. Hanno creato spazi e momenti di confronto. Hanno scelto di difendere la vita di un territorio, non di terrorizzarne la popolazione. Tutti i valsusini ve lo diranno, come stanno continuando a fare attraverso i loro siti.

Lettera aperta ai consiglieri regionali dell'Umbria con richiesta di audizione dei candidati Garante dei detenuti

Consigliere,
nei giorni scorsi l’associazione “radicaliperugia.org” ha organizzato un'assemblea-incontro sulla figura del Garante dei Detenuti che manca da 8 anni nella nostra regione.
Se ha la pazienza di ascoltarsi il dibattito, cliccando qui, si potrà rendere conto, dell'estrema importanza di questa figura, soprattutto in una situazione di emergenza-carcere come quella che si sta vivendo in questo periodo.
Sono intervenuti, e di questo li ringraziamo, quattro candidati a garante che hanno partecipato alla selezione indetta dalla presidenza del consiglio regionale. In questo modo hanno dato vita ad una specie di audizione informale che ha contribuito a rendere più vivo il dibattito.
Si tratta di quell'audizione che sarebbe bene che nelle vostre commissioni consiliari si tenesse per dare dignità alla selezione effettuata - a cui hanno partecipato 10 cittadini - e per riaffermare un criterio di trasparenza, sempre necessario.

Andrea Maori, Michele Guaitini, rispettivamente segretario e tesoriere di “radicaliperugia.org

sabato 15 febbraio 2014

Garante dei detenuti: ancora speranze e resistenze

di Eleonora Favaroni

Si è aperto ieri 12 febbraio a Palazzo Donini  su iniziativa  dei Radicali di Perugia l'assemblea-incontro sulla figura del garante dei detenuti , tema già presentato e dibattuto da tempo ma che oggi più che mai viste le condizioni drammatiche in cui versano le carceri italiane e umbre,  rivendica e si  presenta in tutta la sua urgenza e necessità. Cliccando qui si può riascoltare il dibattito. 
L’incontro  presieduto dal segretario dei Radicali perugini Andrea Maori  e dal tesoriere Michele Guaitini  ha visto la partecipazione attiva di varie personalità  tra le quali : il prof. Stefano Anastasia, il prof. Carlo Fiorio,docente di Diritto penale , Francesco Del’Aira , ex direttore penitenziario, l’avvocato Monica Lorenzoni, i consiglieri regionali Goracci e Dottorini , le associazioni di volontariato.  

venerdì 14 febbraio 2014

Radicaliperugia.org, sulla trasformazione dell’E45 in autostrada appoggiamo le iniziative che chiedono la consultazione dei cittadini e la massima trasparenza

Radicaliperugia.org, sulla trasformazione dell’E45 in autostrada appoggiamo le iniziative che chiedono la consultazione dei cittadini e la massima trasparenza

Il 28 gennaio scorso il consiglio regionale dell’Umbria – con un dibattito superficiale e scarsamente diffuso –  ha approvato la decisione di trasformare l’attuale E45 in autostrada. L’opera costerà tra gli 8 e i 10 miliardi di euro in gran parte derivanti da privati investitori mediante project financing, cioè capitali privati da remunerare tramite pedaggio. Si tratta di un’operazione infrastrutturale di notevole importanza dagli impatti ambientali e dagli esiti incerti.
Infatti, solo per citare un esempio, - affermano Andrea Maori e Michele Guaitini, rispettivamente segretario e tesoriere di Radicaliperugia.org - per la remunerazione dei tanti miliardi previsti, la nuova autostrada dovrebbe veicolare un numero di auto e camion molto superiore all’attuale traffico, con il rischio concreto che gli investitori privati potranno avere ogni pretesto per non andare avanti nei lavori (come sta succedendo da anni per la Salerno-Reggio Calabria) per avere poi la possibilità di lucrare meglio sul pedaggio sicuro, che inevitabilmente verrà inserito per remunerare il progetto. La nostra quindi non è una opposizione ideologica alle cosiddette grandi opere ma abbiamo forti dubbi su utilità e rapporto costi/benefici.

lunedì 10 febbraio 2014

Assemblea-incontro “Carcere: che fare” con i candidati “garanti dei detenuti della Regione dell’Umbria, 12 febbraio ore 16,00

Radicaliperugia ha indetto per mercoledì 12 febbraio l’Assemblea-incontro “Carcere: che fare” con i candidati “garanti dei detenuti” della Regione dell’Umbria

che si svolgerà mercoledì 12 febbraio 2014 a partire dalle ore 16,00 presso la sala Fiume di Palazzo Donini, sede della Giunta Regionale, corso Vannucci 96 a Perugia.

L’assemblea – aperta al dibattito di tutti i cittadini, operatori, associazioni, movimenti e partiti interessati alla questione – costituirà quindi l’occasione per fare il punto della situazione sul mondo carcerario, in particolare umbro. Sarà anche l’occasione per monitorare le politiche regionali in materia di reinserimento e di sanità penitenziaria.

Hanno finora aderito:

1) Stefano Anastasia, docente di sociologia e filosofia del diritto, Università degli studi di Perugia, candidato garante
2) Francesco dell'Aira, già direttore della casa circondariale di Terni
3) Carlo Fiorio, docente di diritto processuale penale, Università degli studi di Perugia, candidato garante
4) Olga Ladonna, candidata garante
5) Monica Lorenzini, candidata garante
e
6) Walter Cardinali, presidente di Libera Umbria
7) Oliviero Dottorini, consigliere regionale dell’Italia dei Valori

sabato 8 febbraio 2014

Lettera al direttore del Corriere dell'Umbria, Anna Mossuto "Il neretto di Sandro Allegrini"


Gentile direttore,
come gruppo radicale interessato alle tematiche e ai metodi nonviolenti nell’azione politica, volevamo segnalare la curiosa abitudine del vostro giornalista Sandro Allegrini all’uso del neretto gerarchico. Nel dar conto dell’incontro avvenuto lo scorso 22 gennaio all’Università per Stranieri di Perugia sull’amicizia fra Walter Binni e Aldo Capitini, il vostro collaboratore è riuscito abilmente a mettere in evidenza lo spazio (Palazzo Gallenga), l’ospite (rettore Giovanni Paciullo), i graditi partecipanti ( ad esempio il presidente della Fondazione Capitini), i relatori uomini con le loro qualifiche (Lanfranco Binni e Mario Martini) mentre le donne che avevano pensato e organizzato materialmente l’incontro – fra cui una relatrice –  sono passate abbastanza inosservate ai suoi occhi.
Naturalmente, per citarle, le ha citate, ma nemmeno nella foto pubblicata a corredo della notizia quelle donne sono riuscite a trovare posto, visto che l’immagine scelta non inquadrava il tavolo dei relatori, bensì la sala (piena, grazie al crescente interesse verso i due grandi perugini). Evidentemente il vostro giornalista ritiene che le gerarchie convenga sempre tenersele buone: non sia mai che si possa diventare un giorno assessore alla cultura del comune di Perugia!
Proprio quello che ci serve: una cultura che nasconda le donne, sacralizzando le gerarchie e il … neretto! E pensare che  Binni e Capitini hanno impiegato tutte le loro energie di pensatori antifascisti, professori, uomini di azione per promuovere la democrazia dal basso e la valorizzazione di tutti!
Con questo spunto di riflessione, la salutiamo cordialmente,
radicaliperugia.org