giovedì 16 agosto 2012

Carceri in Umbria, Verini: "Sono ormai delle polveriere"

Carceri, Verdini (Pd): sovraffollamento delle celli

L'onorevole Valter Verini ha visitato a Ferragosto il carcere di Capanne:"Situazione drammatica che produce tensioni. Sovraffollamento e personale di polizia ridotto all'osso"

da perugiatoday.it

"Nelle carceri umbre permane ancora una situazione di seria emergenza. Ci sono pesanti problemi di sovraffollamento di detenuti e, insieme, di grave sottodimensionamento dell'organico del personale di custodia".
Così il deputato umbro del PD, Walter Verini, che ha visitato il carcere di Perugia insieme alla Responsabile regionale del PD per la Giustizia Antonella Salustri.
"Nel corso della visita - dichiarano i rappresentanti del PD - abbiamo ancora una volta toccato con mano la situazione di seria emergenza, che riguarda tutti gli istituti di pena della regione e che genera, come è avvenuto nei giorni scorsi a Spoleto e Orvieto, tensioni pericolose". "Ci sono problemi di fondo, che devono essere affrontati - proseguono Salustri e Verini - e che riguardano innanzitutto l'abolizione della custodia cautelare o la possibilità di pene alternative per reati di non grave pericolistà sociale, problemi senza la cui soluzione l'emergenza carceri continuerà a permanere, facendo dell'Italia un Paese non civile".
"Ci sono però anche interventi urgenti, da fare subito - aggiungono i due esponenti democratici - per i quali già abbiamo sollecitato il Governo, e che riguardano l'urgenza di una maggiore dotazione di personale per gli istituti umbri, personale che oggi lavora in condizioni davvero difficili, e la necessità di procedere a risolvere, almeno in parte, il problema del sovraffollamento".
"Insieme a questi - continuano Verini e Salustri - esistono anche problemi legati alla situazione finanziaria, che impedisce di sviluppare iniziative di formazione professionale e di socializzazione. Occorre investire su questo: il carcere, la pena per chi ha sbagliato devono essere occasioni di espiazione e di recupero sociale. E' un problema di civiltà e di umanità innanzitutto, ma anche di sicurezza: se un detenuto, una volta uscito, avrà occasione di reinserimento sociale, sarà un vantaggio ed un'opportunità per tutta la società".
"Su questi temi - concludono Walter Verini e Antonella Salustri - continueremo a tutti i livelli l'iniziativa del PD


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mercoledì 15 agosto 2012

Intervista in diretta nel Tg Umbria delle 19,30 del 14 agosto sulla situazione delle carceri in Umbria e la battaglia per l'istituzione del Garante regionale dei detenuti


Edizione del tg 3 Umbria delle 19,30 del 14 agosto 2012
L'intervista, che inizia intorno al dodicesimo minuto, fa  il punto sulla situazione carceraria umbra e sulle iniziative per l'istituzione del garante regionale dei detenuti.
In Umbria, al 31 luglio, nei quattro carceri della regione, vi erano 1732 detenuti con una disponibilità di 1134 posti. A livello nazionale, al 31 luglio, su 45584 posti disponibili, vi erano 66528 detenuti, circa 21000 detenuti in più.

lunedì 13 agosto 2012

Sintesi della conferenza stampa di oggi sulle petizioni depositate presso il Comune di Perugia e al Consiglio regionale dell'umbria


Cliccando qui si può accedere alla regisrazione di Radio Radicale
Vigileremo sul rispetto dei tempi previsti dagli statuti e dagli impegni presi dalla Presidenza del Consiglio Regionale. Se c’è la volontà politica di accettare i temi delle petizioni, entro novembre di quest’anno il comune di Perugia potrebbe essere all’avanguardia nei sistemi di prevenzione di riduzione del danno e la regione dell’Umbria dare un segno di tolleranza e di civiltà. Radicaliperugia - Giovanni Nuvoli ha presentato oggi il progetto “Per una città più tollerante, civile e bella” dopo il deposito di due petizioni presso il comune di Perugia e alla Presidenza del consiglio regionale dell’Umbria.
Le centinaia di firme in calce alla petizione rivolta agli amministratori di Palazzo dei Priori – tutte autenticate – chiede un cambiamento nelle politiche di riduzione del danno in materia di tossicodipendenza e prostituzione. Da un lato chiediamo di moltiplicare le iniziative di riduzione del danno già avviate dal Comune attraverso il potenziamento delle strutture di intervento di bassa soglia a partire dall’attività di unità di strada, un aumento degli accessi alle strutture sociocanitarie di prevenzione e cura; il  ritiro dell’ordinanza n. 304 del 2 aprile 2012 “contrasto alla prostituzione su strada e tutela della sicurezza urbana” e perché inutile negli effetti e vessatoria nei confronti dei cittadini.
Se c’è la volontà politica di accettare i temi della petizione, entro novembre di quest’anno il comune di Perugia potrebbe essere all’avanguardia nei sistemi di prevenzione di riduzione del danno. Infatti superato il quorum delle firme necessarie da dopo la consegna, il comune si prende 30 giorni di tempo per decidere sull'ammissibilità della petizione. Ed entro 90 giorni la  Giunta o il Consiglio adottano sulla petizione motivata decisione nel termine di 90 giorni dal deposito.
Vigileremo perché i tempi siano rispettati, così come previsto dallo statuto e dal regolamento comunale. Lo stesso discorso vale per la nomina del Garante regionale dei detenuti , previsto da una legge approvata nel 2006 e mai applicata: abbiamo raccolto circa cinquecento firme. In un recente incontro con il presidente del consiglio regionale dell’Umbria, Eros Brega, abbiamo avuto assicurazioni che la nomina verrà inserita all’ordine del giorno del consiglio alla prima riunione utile dopo la pausa estiva. Noi, anche in questo caso, chiediamo il rispetto degli impegni assunti e che in ogni caso, vengano diffusi online nel portale della regione dell’Umbria i curricula dei candidati alla nomina di Garante in base al diritto dei cittadini di conoscere le competenze professionali di chi è candidato ad assumere un incarico pubblico.
Infine, Radicali di Perugia ha aderito alla campagna del Forum Italiano dei Movimenti per la terra e il paesaggio con la quale si chiede agli Amministratori comunali di far compilare dagli uffici competenti la scheda di censimento richiesta in nome della trasparenza per dare la possibilità ai cittadini di progettare insieme città più vivibili, per riqualificare il patrimonio edilizio, per preservare territorio e paesaggio e per risparmiare suolo agricolo. In questo caso le centinaia di firme raccolte, verranno consegnate al comitato cittadino che raccoglie diverse associazioni ambientaliste che le depositerà ad ottobre presso il comune di Perugia.

sabato 11 agosto 2012

Radicali, Lunedì 13 agosto ore 11,30 conferenza stampa a Perugia sulle petizioni popolari recentemente depositate

Lunedì 13 agosto, ore 11,30 presso l'enoteca del Caffè di Perugia, in via Mazzini, Radicali Perugia - Giovanni Nuvoli, terrà una confereza stampa sul recente deposito delle petizioni popolari al Consiglio Regionale dell'Umbria e al Comune di Perugia in merito al progetto "per una città più tollerante, civile e bella".
Interverranno Andrea Maori, Michele Guaitini, Elisabetta Chiacchella e Annarita Fiorini Granieri di Radicaliperugia, Gianni Barro di Lettere Riformiste, Amato De Paulis, del partito "Tra cielo e terra", operatori ed operatrici dei servizi di riduzione del danno per assistenza e aiuto a tossicodipendenti e prostitute.
Le redazioni sono invitate a partecipare
cell. 3393455415 
altre info: andreamaori@gmail.com

venerdì 10 agosto 2012

Radicali, consegnate centinaia di firme autenticate di cittadini perugini che chiedono cambiamenti sulla politica in materia di tossicodipendenza e prostituzione

Questa mattina, una delegazione di radicaliperugia - Giovanni Nuvoli ha consegnato a Palazzo dei Priori 31 moduli con centinaia di firme autenticate di cittadini residenti a Perugia in calce ad una petizione con la quale si chiede una cambiamento nelle politiche di riduzione del danno in materia di tossicodipendenza e prostituzione.
Da un lato chiediamo di moltiplicare le iniziative di riduzione del danno già avviate dal Comune attraverso il potenziamento delle strutture di intervento di bassa soglia a partire dall’attività di unità di strada che si concentra, in prevalenza, nella trasmissione di informazioni relative ai rischi sanitari inerenti rapporti sessuali non protetti e alla possibilità di usufruire delle strutture sociosanitarie presenti nel territorio al fine di modificare quei comportamenti a rischio e un aumento degli accessi alle strutture sociocanitarie di prevenzione e cura;
 di prevedere una rete di protezione sanitaria che va dalla pura e semplice informazione scientifica sugli effetti delle sostanze a locali protetti e igienicamente garantiti;
- la moltiplicazione, a partire da un immediato raddoppio, delle unità di strada attualmente presenti sul territorio, attrezzate anche di strumenti atti ad analizzare gratuitamente le droghe sintetiche e a prevenire situazioni di overdose;
- potenziamento dell’unità di strada di assistenza delle prostitute;
- sviluppo degli attuali progetti contro la tratta e il traffico di esseri umani con potenziamento dei fondi a favore delle “case di fuga” e reintegrazione delle borse lavoro al fine di un reinserimento lavorativo;
- ritiro dell’ordinanza n. 304 del 2 aprile 2012 “contrasto alla prostituzione su strada e tutela della sicurezza urbana” e perché inutile negli effetti e vessatoria nei confronti dei cittadini;.
Se c’è la volontà politica di accettare i temi della petizione, entro novembre di quest’anno il comune di Perugia potrebbe essere all’avanguardia nei sistemi di prevenzione di riduzione del danno.
Infatti superato il quorum delle firme necessarie da dopo la consegna, il comune si prende 30 giorni di tempo per decidere sull'ammissibilità della petizione. Infatti, secondo il regolamento sulla partecipazione <<Il Segretario Generale, od un funzionario appositamente delegato, effettua l'esame di ammissibilità delle petizioni, accertando il numero delle sottoscrizioni e la regolarità delle relative autenticazioni, l’appartenenza dei presentatori alle categorie di cui all’art. 23 dello Statuto, nonché la riferibilità della petizione alle funzioni del Comune. Lo stesso funzionario provvede ad acquisire le valutazioni tecniche degli uffici competenti entro 30 giorni dalla ricezione ed è responsabile del procedimento.>> Una volta dichiarata ammissibile, <<la Giunta o il Consiglio adottano sulla petizione motivata decisione nel termine di 90 giorni dal deposito.>> <<Decorso il suddetto termine, l'argomento è obbligatoriamente iscritto all’ordine del giorno delle adunanze della Giunta o del Consiglio, a partire da quella immediatamente successiva.>>
 In sostanza, superati questi ostacoli, a novembre si potrebbe avere una risposta da parte della Giunta o dal Consiglio del Comune di Perugia.

venerdì 3 agosto 2012

Perugia, il gioco delle tre carte del servizio riscossione tributi e delle entrate di Provincie e Comuni Dogre. Dopo aver provato a vessare i cittadini con la Tosap per i passi carrabili ora va all’attacco dei commercianti con l’imposta sulla pubblicità . Il Comune intervenga prima che sia troppo tardi


Perugia, il gioco delle tre carte del servizio riscossione tributi e delle entrate di Provincie e Comuni Dogre. Dopo aver provato a vessare i cittadini con la Tosap per i passi carrabili ora va all’attacco dei commercianti con l’imposta sulla pubblicità . Il Comune intervenga prima che sia troppo tardi

di Michele Guaitini, tesoriere di Radicali Perugia – Giovanni Nuvoli, in collaborazione con Andrea Maori, segretario di Radicali Perugia – Giovanni Nuvoli

Nel 2010 la Dogre – il servizio di Gestione delle attività di liquidazione, accertamento e riscossione dei tributi e delle entrate delle Provincie e dei Comuni -  -  ci ha provato con la Tosap per i passi carrabili e fu costretta a leccarsi le molte ferite per i numerosi avvisi “bonari” che solo dopo molte proteste e vari tavoli di conciliazione sono stati riconosciuti come illegittimi.
Quest’anno ci riprova con l’imposta sulla pubblicità provando a vessare i commercianti già duramente provati dalla crisi economica.
La normativa vigente, imperniata nel D.Lgs. 507/93 e in un apposito regolamento comunale, unitamente con la nota n. 11159 del 2007 del Ministero delle Finanze, stabilisce i presupposti per l’imposizione della tassa sulla pubblicità, distinguendo chiaramente ciò che è “insegna” del pubblico esercizio, da quelli che sono “gli altri mezzi pubblicitari” che si possono trovare su vetrine e porte d’ingresso.
Per le prime  - le insegne - è previste una soglia di esenzione di 5 mq; se si resta sotto tale soglia non si paga nulla, altrimenti si paga per tutti i metri quadrati di insegna (non solo sui metri oltre i primi 5).
Per i secondi – gli altri mezzi pubblicitari - si paga per ciascuna pubblicità e per ciascun metro quadrato. Rientrano in questa categoria le varie scritte pubblicitarie presenti ad esempio nelle vetrine dei negozi (“saldi”, “offerta speciale”, ecc. ecc.) o cartelli e vetrofanie reclamizzanti un prodotto o un marchio.
Ma l’art. 17 del D.Lgs. 507/93, ripreso pedissequamente dal regolamento comunale, stabilisce una soglia di esenzione di mezzo metro quadrato complessivo per ciascuna vetrina o porta d’ingresso.
In questo periodo la Dogre sta inviando numerose cartelle di accertamento ai commercianti per presunte violazioni della normativa in materia di imposta sulla pubblicità con invito a regolarizzare la posizione pagando cifre che vanno dalle centinaia fino ad arrivare a qualche migliaio di euro. Cifre che poi dovrebbero essere corrisposte annualmente.
Dove sta il trucco? E’ semplice: la Dogre considera qualunque mezzo pubblicitario, qualunque scritta e qualunque cartello come fosse una insegna, comprese le scritte “saldi”, “qui servizio fotocopie”, ecc. ecc. fino ad arrivare al distributore di profilattici posto esternamente alla farmacia.
Sia chiaro: sono tutte tipologie di pubblicità per le quali va pagata l’imposta ma considerandole (illegittimamente) come insegna, da un lato non vengono fatte ricadere nella soglia di esenzione del mezzo metro quadrato per vetrina; dall’altro lato, invece che concorrere per i soli metri quadrati del messaggio pubblicitario, contribuiscono a sforare i 5 metri quadrati di insegna facendo sì che l’importo da pagare sia calcolato per un numero di metri quadrati nettamente superiore.
Chiediamo quindi al Comune di Perugia di intervenire immediatamente e bloccare sul nascere questo nuovo tentativo vessatorio della Dogre stabilendone o meno la legittimità, per evitare che, come accadde per la Tosap nel 2010, ci si trovi poi costretti a dover fare marcia indietro travolti dalle proteste dei cittadini, con evidente danno per tutti, soprattutto quei commercianti ignari che hanno già provveduto a saldare importi forse non dovuti o sensibilmente più alti del dovuto.

mercoledì 1 agosto 2012

Perugia, superato il quorum delle firme necessarie per la presentazione della petizione sulla riduzione del danno

Superato il quorum delle firme necessarie per la presentazione della petizione sulla riduzione del danno, nei prossimi giorni i moduli verranno depositati al comune di Perugia che si prende 30 giorni di tempo per decidere sull'ammissibilità della petizione. Infatti, secondo il regolamento sulla partecipazione <<Il Segretario Generale, od un funzionario appositamente delegato, effettua l'esame di ammissibilità
delle petizioni, accertando il numero delle sottoscrizioni e la regolarità delle relative autenticazioni, l’appartenenza dei presentatori alle categorie di cui all’art. 23 dello Statuto, nonché la riferibilità della petizione alle funzioni del Comune. Lo stesso funzionario provvede ad acquisire le valutazioni tecniche degli uffici competenti entro 30 giorni dalla ricezione ed è responsabile del procedimento.>> Una volta dichiarata ammissibile, <<la Giunta o il Consiglio adottano sulla petizione motivata decisione nel termine di 90 giorni dal deposito.>> <<Decorso il suddetto termine, l'argomento è obbligatoriamente iscritto all’ordine del giorno delle adunanze della Giunta o del Consiglio, a partire da quella immediatamente successiva.>> In sostanza, superati questi ostacoli, a novembre si potrebbe avere una risposta da parte della Giunta o dal Consiglio del Comune di Perugia.