mercoledì 31 agosto 2011

Interrogazione radicale (prima firmataria Zamparutti) sull'incendio all'interno dell'allevamento avicolo ad Avigliano nel quale sono morti 4000 animali

 Al Ministro delle Politiche agricole- Al Ministro dell'Ambiente
Premesso che: un incendio sviluppatosi il 29 agosto, intorno alle 7 di mattina, all’interno dell’allevamento avicolo lungo la strada di campagna che da Collesecco porta a Sismano, frazione di Avigliano Umbro ha in pochi  minuti colpito la batteria che conteneva galli e galline;  da una prima stima sarebbero almeno 4000 gli animali morti, ma si tratta di una cifra probabilmente sottostimata;le squadre dei vigili del fuoco hanno lavorato fino a mezzogiorno per  circoscrivere l’incendio ad uno solo dei 7 capannoni ed impedire l’estendersi del fuoco alla vicina boscaglia e alle case che si trovano a poca distanza;  l’impianto, diversi anni fa subì un incendio me era stato recentemente  rimodernato ed appartiene al Gruppo Amadori;

si chiede di sapere:

di quali informazioni disponga il Governo in merito alle cause dell’incendio;  se l’impianto ha abbia le regolari autorizzazioni, a partire da quella  del Comune di Avigliano Umbro, nel cui ambito territoriale opera la  struttura.

venerdì 26 agosto 2011

Tagliano tutto ma le spese militari aumentano. La lettera del Movimento Nonviolento alla segretaria Cgil Camusso

Colgo l'occasione per dare notizia della lettera aperta a Susanna Camusso, segretaria generale della CGIL, scritta dal Movimento Nonviolento, per fornire alcune informazioni sulle spese militari, sulla recente politica di tagli e sulla guerra.

Andrea Maori

Gentile Susanna Camusso,
       mentre prepariamo la “Marcia per la pace e la fratellanza  dei popoli”, il 25 settembre da Perugia ad Assisi nel cinquantesimo anniversario della prima del 1961, noi che ci diciamo "amici della nonviolenza", secondo la definizione che volle dare Aldo Capitini, fondatore del nostro Movimento Nonviolento, saremo nelle piazze d'Italia anche il 6 settembre insieme ai  lavoratori italiani.
       Saremo in piazza con voi per sottolineare con forza che, mentre con il pretesto della crisi internazionale si taglia tutto ciò che ancora rimanda ad un'idea di Stato come patto solidale tra i cittadini voluto dalla Costituzione, non si opera nessun taglio alle spese militari che sono invece già di per sè una rottura in atto e permanente della stessa Costituzione, in quanto preparano lo “strumento guerra” che essa ripudia, sottraendo preziose e ingenti risorse al bilancio dello Stato.
       Mentre l’economia del nostro Paese scivola sempre più in basso, è invece stabilmente all'ottavo posto tra i paesi che spendono di più per spesa pubblica militare, come ci ricorda tutti gli anni l'autorevole osservatorio del Sipri di Stoccolma. E mantiene questa posizione non solo non operando tagli in questo settore, ma aumentando – anno dopo anno – l'investimento pubblico nelle spese per la guerra. La cifra astronomica di 25 miliardi di euro, ormai raggiunta dalla spesa bellica, è il valore di un'intera finanziaria di lacrime e sangue per i cittadini e i ceti popolari!
       Il Parlamento ha recentemente confermato l'acquisto di 131 cacciabombardieri nucleari F35, per un costo complessivo di ulteriori 16 miliardi di euro, senza considerare le successive spese di manutenzione. Con il costo di uno solo di questi orrendi mostri, portatori di morte, si possono aprire 300 asili nido o pagare l'indennità di disoccupazione per 15.000 cassintegrati.
Se poi si vanno a vedere gli impegni per i programmi pluriennali dei sistemi d’arma, si scopre che dal 2011 al 2019, per nuovi bombardieri, elicotteri, portaerei, fregate, sommergibili e veicoli blindati, il Governo ha impegnato una spesa di 46 miliardi e mezzo, ossia l'equivalente di un’altra enorme finanziaria!

mercoledì 24 agosto 2011

Emergenza carceri: raggiunta la quota di senatori che determina la convocazione del Senato e, anche di diritto, art. 62 della Costituzione, la convocazione dell'altra Camera

A seguito della mobilitazione promossa dai Radicali, ieri sera, durante la trasmissione di radiocarcere, Marco Pannella ha annunciato che è stata raggiunta la quota di senatori che determina la convocazione del Senato e, anche di diritto, art. 62 della Costituzione, la convocazione dell'altra Camera. Si tratta di un primo successo dell'iniziativa radicale per ottenere un provvedimento di amnistia e indulto. In questo momento drammatico di emergenza delle carceri e di crisi estrema del sistema giustizia, riportiamo le parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al convegno promosso dai Radicali che si tenne al Senato il 28 luglio scorso:

martedì 23 agosto 2011

Festività soppresse: con il decreto legge in materia economica soppressa ogni traccia di laicità. Dopo le esenzione vaticane, un ulteriore passo per la clericalizzazione dello Stato

[caption id="attachment_1586" align="alignleft" width="150" caption="Verranno eliminate anche queste vie? Festività 2 giugno e 25 aprile?"][/caption]

Tra i vari provvedimenti previsti nel Decreto legge in materia economica, approvato di recente dal Consiglio dei Ministri, è prevista una norma con la quale si vorrebbe modificare la collocazione temporale di tre festività civili e laiche (fra l’altro, le uniche) per spostarla in un altro giorno (venerdì o lunedì) o per accorparla con la domenica. La logica è quella del beneficio economico. Naturalmente vengono fatte salve le festività previste dai patti lateranensi (Natale, Pasqua, la festività del patrono ecc...).  Il governo Berlusconi, anche attraverso questa previsione normativa, ha preso una decisione discriminatoria: si sopprime ogni traccia di laicità, simbolica ma anche sostanziale. Dopo le esenzioni vaticane, un ulteriore passo per la clericalizzazione dello Stato.

Andrea Maori

 

sabato 13 agosto 2011

Pullia: perché aderisco, domenica 14 agosto, alla giornata di sciopero della fame e della sete

[caption id="attachment_1580" align="alignleft" width="150" caption="Francesco Pullia"]Francesco Pullia[/caption]

Domani, domenica 14 agosto, parteciperò anch’io alla giornata di sciopero della fame e della sete a sostegno dell’iniziativa nonviolenta sulle carceri e sulla giustizia che da lungo tempo sta portando avanti Marco Pannella insieme ad altri esponenti radicali, tra cui l’on. Rita Bernardini. Sono già oltre 1600 i cittadini che hanno deciso di aderire a questo satyagraha affinché, dando seguito alle importanti parole pronunciate dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il Parlamento sia convocato in seduta straordinaria per affrontare un tema decisamente urgente per il nostro Paese quale quello della legalità. La situazione negli istituti penitenziari italiani è letteralmente drammatica ed esplosiva sotto tutti i punti di vista. Ogni giorno detenuti, in gran parte cittadini in attesa di giudizio e in stato di carcerazione preventiva, direttori, agenti, educatori, psicologi, assistenti sociali, medici, infermieri, personale amministrativo, volontari, cappellani sono costretti a vivere nel più profondo degrado, tra inenarrabili difficoltà. L’Umbria, con una popolazione carceraria raddoppiata rispetto a soli due anni fa (1700 detenuti rispetto ad una capacità di accoglienza di 700) non fa, purtroppo, eccezione. L’aumento di casi di autolesionismo, diversi dei quali conclusisi tragicamente, lo testimonia. A Terni, in particolare, nel giro di un anno si è passati da 280 a 370 reclusi mentre gli agenti di polizia penitenziaria effettivamente in servizio sono appena 166 e costretti a pesantissimi carichi di lavoro tra carenze di ogni tipo. Nella convinzione che il grado di civiltà di un Paese si misuri, in primo luogo, dal modo con cui vengono attuati democrazia e diritto, crediamo che anche un umile gesto di nonviolenza come, appunto, lo sciopero della fame e della sete per un’intera giornata, possa servire a far maturare piena coscienza e sensibilità e fornire un utile impulso alla soluzione di un assillante problema.

Francesco Pullia della direzione nazionale di Radicali Italiani

giovedì 11 agosto 2011

Patrimonio d'Italia: bene la scelta del Ministro Brambilla di non premiare le manifestazioni umbre che usano animali

Il ministro Brambilla non ha affatto offeso, ma, al contrario, valorizzato, l’Umbria

di Francesco Pullia, della direzione nazionale di Radicali Italiani in collaborazione con  Liliana Chiaramello, segretaria di radicaliperugia.org e Andrea Maori,  tesoriere di radicaliperugia.org

La levata di scudi nei confronti del ministro Brambilla è pretestuosa, immotivata e rispondente esclusivamente a rozzezza intellettuale. E’ semplicemente ridicolo che qualche assessore regionale si sia permesso di ricorrere arbitrariamente ad Aldo Capitini, senza conoscerne affatto il pensiero, per perorare ragionamenti che il filosofo perugino avrebbe duramente stigmatizzato.

sabato 6 agosto 2011

Imbrattamento dei muri: giusta la presa di posizione del Sindaco di Perugia Boccali e del vice Sindaco Arcudi. Ma cosa succede quando a infrangere le regole sono “lor signori”?

Condividiamo lo sdegno e le prese di posizione del Sindaco Wladimiro Boccali e del suo vice Nilo Arcudi in merito al recente fatto di cronaca delle scritte ingiuriose apparse nei muri del centro storico di Perugia la scorsa notte. Oltre alla gravità dei contenuti, è sicuramente da condannare il gesto in sé.

Arcudi ricorda anche come il Comune spende 60.000 euro all’anno per ripulire le scritte nei muri, cifra che potrebbe essere destinata in maniera più utile per la cittadinanza. Bene farà il Comune a costituirsi parte civile nel processo contro i responsabili di questi atti vandalici per ottenere un risarcimento del danno.

Ma altrettanto sdegno e zelo nel condannare certi episodi lo vorremmo vedere anche quando a imbrattare certe pareti sono i nostri politici in occasione delle campagne elettorali durante le quali si rendono protagonisti di numerose infrazioni in materia di affissione abusiva di manifesti elettorali.

mercoledì 3 agosto 2011

Perugia, Capanne: detenuto suicida ennesima dimostrazione di necessarie e urgenti riforme legislative strutturali

Dichiarazione di Liliana Chiaramello segretaria di radicaliperugia.org e di Andrea Maori, tesoriere di radicaliperugia.org

Un ennesimo atto di denuncia delle drammatiche condizioni in cui versano i penitenziari umbri.
Questa volta è stato un 36enne originario di Rieti a togliersi la vita ieri sera nel carcere di Capanne, a Perugia, inalando gas da una bomboletta nel bagno della sua cella.
Un gesto che ancora una volta invita a considerare e riflettere su dati che parlano chiaro: oltre 1700 sono i detenuti ospitati nelle carceri umbre a fronte di una capacità di accoglienza dei quattro istituti di 700 persone. Il sovraffollamento determina conseguentemente difficoltà di organizzazione e gestione delle strutture detentive in cui i reclusi sono quotidianamente sottoposti a torture ancor più aspre in un mese, come questo in corso, in cui caldo e umidità in spazi limitati soffocano il respiro e costringono a uno stato a dir poco disumano.