martedì 23 agosto 2011

Festività soppresse: con il decreto legge in materia economica soppressa ogni traccia di laicità. Dopo le esenzione vaticane, un ulteriore passo per la clericalizzazione dello Stato

[caption id="attachment_1586" align="alignleft" width="150" caption="Verranno eliminate anche queste vie? Festività 2 giugno e 25 aprile?"][/caption]

Tra i vari provvedimenti previsti nel Decreto legge in materia economica, approvato di recente dal Consiglio dei Ministri, è prevista una norma con la quale si vorrebbe modificare la collocazione temporale di tre festività civili e laiche (fra l’altro, le uniche) per spostarla in un altro giorno (venerdì o lunedì) o per accorparla con la domenica. La logica è quella del beneficio economico. Naturalmente vengono fatte salve le festività previste dai patti lateranensi (Natale, Pasqua, la festività del patrono ecc...).  Il governo Berlusconi, anche attraverso questa previsione normativa, ha preso una decisione discriminatoria: si sopprime ogni traccia di laicità, simbolica ma anche sostanziale. Dopo le esenzioni vaticane, un ulteriore passo per la clericalizzazione dello Stato.

Andrea Maori

 

Nessun commento:

Posta un commento