giovedì 26 febbraio 2015

Cannabis terapeutica in Umbria: l'insediamento del comitato tecnico-scientifico previsto dalla legge e la tutela dei pazienti

Dichiarazione di Radicaliperugia.org (Guaitini e Maori) e Alternativa Riformista Umbria (de Paulis e Triulzi)

Apprendiamo che la Giunta regionale dellUmbria lunedì dovrebbe deliberare l’insediamento del Comitato tecnico-scientifico di applicazione della legge regionale sulla cannabis terapeutica.
Si tratta di una buona notizia dopo mesi di stallo, iniziative di piazza di Radicaliperugia e di Alternativa Riformista Umbria, audizioni nelle commissioni consiliari regionali ed interrogazioni.
In questo modo si potrà prevedere una applicazione piena della legge regionale prevedendo anche una campagna di formazione/informazione nei confronti dei medici e una diffusione dei farmaci cannabinoidi come qualsiasi altro farmaco. Infatti,  per stessa ammissione della Giunta Regionale in una recente risposta ad una interrogazione del consigliere Dottorini, finora sono solo poche decine i pazienti in trattamento con farmaci cannabinoidi nella regione – 24 pazienti in tutto che fanno uso di Sativex per il trattamento della sclerosi multipla  – mentre invece si può parlare della necessità per centinaia di malati nella nostra regione a dimostrazione che molta strada si debba ancora percorrere.
Vale la pena ricordare però che attualmente i farmaci cannabinoidi sono di importazione perché lo Stabilimento chimico-farmaceutico militare di Firenze ancora non ha attivato in pieno la produzione e che quindi anche i pazienti umbri dovranno aspettare a lungo.

Una riforma della legge regionale dovrà comunque essere calendarizzata ─  concludono gli esponenti di  Radicaliperugia e Alternativa riformista umbra ─ prevedendo forme di autocoltivazione da parte dei pazienti e una stretta collaborazione con lo Stato per la coltivazione diretta anche nella nostra regione.

giovedì 19 febbraio 2015

La nuova legge elettorale della Regione dell'Umbria: un colpo mortale al principio di uguaglianza tra tutti i cittadini

Commento di Mario Albi, Radicaliperugia

La legge elettorale approvata dal Consiglio regionale dell’Umbria costituisce un duro colpo ad un principio fondamentale del nostro ordinamento democratico: il principio di uguaglianza tra tutti i cittadini. 
Il voto espresso da ogni singolo cittadino potrebbe pesare in maniera significativamente diversa a seconda della coalizione o partito cui fosse diretto: peserebbe di più, molto di più, se fosse diretto alla coalizione o al partito che vincesse le elezioni con pochi voti di scarto, visto l'abnorme premio di maggioranza in assenza di qualsiasi soglia; peserebbe di più, un po’ di più, se fosse diretto alla coalizione o al partito che risultasse miglior perdente per pochi voti di scarto sugli altri perdenti, perché contribuirebbe a far scattare un seggio fuori quota rispetto a quelli riservati alle liste o partiti perdenti; peserebbe di meno, molto di meno, se fosse diretto alle coalizioni o ai partiti che risultassero perdenti (anche per pochi soli pochi voti di scarto), poichè ciascun eletto dovrebbero ottenere una quantità di voti maggiori rispetto a quelli delle coalizioni o ai partiti che risulteranno vincenti, o anche dei miglior perdenti.

martedì 17 febbraio 2015

Approvazione legge elettorale regionale: dichiarazione di Michele Guaitini, portavoce Comitato per la Democrazia in Umbria

Oggi abbiamo assistito al punto più basso raggiunto da questo Consiglio Regionale.
 
I consiglieri sono riusciti a peggiorare una già pessima legge elettorale, grazie all'opposizione che, dopo aver abbandonato i lavori di commissione e dopo aver promesso fuoco e fiamme in questa due giorni consiliare, si è venduta per un piatto di lenticchie, per avere un seggio in più, col PD che ha concesso questa marchetta per assicurarsi quella manciata di voti di sicurezza per l'approvazione finale, che una singola defezione tra i banchi della
maggioranza poteva mettere a repentaglio.

Non si era mai vista l'attribuzione di un seggio come premio di minoranza per il miglior perdente. Un'operazione concertata dai due presunti poli maggioritari per danneggiare ulteriormente le liste presunte minori a cominciare da M5S e lista Tsipras.

Comunque ringraziamo i consiglieri per averci offerto su un piatto d'argento un altro motivo di ricorso avendo aggiunto un ulteriore elemento di incostituzionalità a una legge già incostituzionale.

Uniche note di merito per i consiglieri Stufara, Goracci e Brutti, unici a tenere la schiena dritta fino alla fine pur facendo parte della maggioranza.

lunedì 16 febbraio 2015

Audio e foto della conferenza stampa di oggi del Comitato per la democrazia in Umbria

Maori, Volpi, Guaitini, De Paulis, Ricciardi
Guaitini e De Paulis
Grazie a Radio Radicale, cliccando qui si può riascoltare la Conferenza stampa del comitato per la democrazia in Umbria

Radicaliperugia martedì 17 ricorda Giordano Bruno in solidarietà con il professor Franco Coppoli di Terni reo di aver rimosso i crocefissi dalle aule in cui insegna

La lapide di  piazza Giordano Bruno a Perugia
Radicaliperugia martedì 17 febbraio alle ore 15,30 in occasione delle celebrazione perugine in ricordo del sacrificio per la libertà del filosofo nolano, sarà presente con la distribuzione nella piazza a lui dedicata di un volantino che riporta un manifesto storico dell'Associazione internazionale del libero pensiero e una sintesi dell'intervista ad Emma Bonino pubblicata tempo fa dall'Espresso sulla necessità di una internazionale di tutti i laici per combattere tutti gli integralismi.
Radicaliperugia.org e esprime la propria solidarietà al professor Franco Coppoli di Terni convocato recentemente dagli uffici scolastici per l’Umbria per aver rimosso i crocefissi dalle aule in cui insegna.
Per questo gesto di libertà di coscienza  ─ in nome del principio secondo il quale l’insegnante ha il diritto di esercitare la propria attività lavorativa in luoghi pubblici non connotati da alcun simbolo religioso ─Coppoli sta subendo una serie di procedimenti disciplinari.
Coppoli, con la sua iniziativa, rimanda  quindi alla questione ancora aperta della laicità dello Stato nei luoghi di lavoro e dell’insegnamento dell’ora di religione nelle scuole pubbliche residuo di quel concordato fascista del 1929 tra lo Stato mussoliniano e la Santa Sede intollerabile per uno Stato democratico.

Michele Guaitini ed Andrea Maori rispettivamente segretario e tesoriere di radicaliperugia

X Presidio e Conferenza Stampa del Comitato per la Democrazia in Umbria


Questa mattina si è tenuto il X presidio davanti alla sede dell'Assemblea Legislativa dell'Umbria da parte del Comitato per la Democrazia in Umbria.
Nell'occasione è stato lanciato un ultimo appello ai consiglieri regionali per correggere la legge elettorale gravata da pesanti vizi di incostituzionalità, appello rivolto in primis a PD e socialisti, unici a votare a favore in commissione. 

venerdì 13 febbraio 2015

Martedì 17 febbraio Radicaliperugia.org ricorda Giordano Bruno

Radicaliperugia martedì 17 febbraio alle ore 15,30 ricorda il sacrificio per la libertà del filosofo nolano con la distribuzione durante una cerimonia che si terrà nella piazza a lui dedicata a Perugia di un volantino che riporta il manifesto storico dell'Associazione internazionale del libero pensiero, riprodotto qui a fianco e una sintesi dell'intervista ad Emma Bonino pubblicata tempo fa dall'Espresso e che riproponiamo qui sotto.

Emma Bonino: "Laici di tutto il mondo, unitevi contro l'intolleranza"

Per contrastare i semi dell'odio che invadono un'Europa debole con i razzisti e impotente con i dittatori è necessario coltivare il laicismo. Unica arma contro i talebani di ogni credo
Intervista di Wlodek Goldkorn, L’Espresso, 6 gennaio 2015
(…) Emma Bonino, cos’è l’intolleranza?
«Il filosofo Karl Popper diceva che l’intollerante è colui che sa riconoscere i tabù della propria tribù come assoluti, ma non ha ancora scoperto che altre tribù hanno altri tabù. Questa definizione mette insieme tribù e tabù e quindi l’incapacità di accettare l’Altro. L’esercizio dell’intolleranza può assumere forme così estreme da risultare abbagliante, così abbagliante da accecare la vista». (…)
Parliamo della tribù musulmana. Perché nel mondo islamico gli intolleranti sono così forti?
«Perché è subentrato, a un certo punto, uno scontro di potere ideologico all’interno della famiglia sunnita. È una guerra per l’egemonia tra due gruppi: i fratelli musulmani da un lato e i salafiti dall’altro. Anche se il fondamento islamico e coranico conta: non dimentichiamo l’odio tra sunniti e sciiti».
Quanto conta invece la questione dei diritti delle donne nell’Islam?
«Molto, perché è emblematica, in negativo. Nella visione dei conservatori l’emancipazione delle donne è destabilizzante. Però non scordiamoci che il tabù del corpo delle donne è antico quanto l’umanità  e attraversa tutte le religioni monoteistiche».(…)
Forse si può pensare anche all’egiziano Nasser. C’è un filmato in Rete in cui Nasser racconta, alla fine degli anni Cinquanta, di come i Fratelli musulmani gli avessero chiesto nel 1953 di fare una legge che obbligasse le donne a mettere il velo. E il pubblico che lo ascolta ride. Oltre cinquant’anni fa, mettere il velo alle donne, almeno in città, sembrava ridicolo. Cosa è cambiato?
«Credo che siano intervenuti fattori esterni. In molti Paesi la questione del velo non è religiosa, è identitaria. Si tratta di contrapporsi all’Occidente. Ma vorrei introdurre un discorso che mi sembra importante. Ci sono molti laici nel mondo musulmano; gente che considera la religione un fatto privato. Sono loro i portatori di ogni discorso di tolleranza. Non vorrei che credessimo sul serio che pace e tolleranza siano prodotti occidentali d’esportazione. Pace e tolleranza non sono un evento, sono un processo».

Comitato per la Democrazia in Umbria: lunedì 16 febbraio, dalle ore 10, X presidio per una legge elettorale legalitaria e democratica

Nell’imminenza dell’approvazione della legge elettorale regionale, lunedì 16 febbraio alle ore 10 si terrà 10° presidio del Comitato per la Democrazia in Umbria in piazza Italia davanti alla sede dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria.
In particolare il Comitato si appella ai consiglieri regionali affinché in sede di approvazione finale della legge venga fissata una soglia minima di voti per l’ottenimento del premio di maggioranza. Ad affiancare il Comitato due insospettabili testimonial d’eccezione.

A seguire, sempre lunedì 16 febbraio alle ore 11,45 presso la sala conferenze dell’Hotel la Rosetta, il comitato terrà unaCONFERENZA STAMPA per un bilancio consuntivo della mobilitazione in atto da settembre e che ha portato al conseguimento di importanti risultati in termini di accesso alla competizione elettorale.

Durante la conferenza stampa, saranno illustrate le prossime iniziative del comitato, a partire dai ricorsi da inoltrare in tutte le sedi competenti nel caso in cui  l’Assemblea Legislativa approvi il testo di legge così come licenziato dalla Commissione Riforme Statutarie senza correggerne i palesi vizi di incostituzionalità che consistono nell’assegnazione di un premio di maggioranza senza fissazione di una soglia minima di voti da conseguire e la violazione del principio di uguaglianza del voto laddove prevede che una lista che ottiene il 2,5% dei voti riesce ad ottenere un seggio solo se all’interno della coalizione vincente, mentre liste che ottengono il 5% o il 7% o finanche il 9,5% rischiano di non avere assegnato alcun seggio.

Saranno altresì illustrate alcune simulazioni di riparto dei seggi (già trasmesse ai consiglieri regionali) in base al testo in corso di approvazione che evidenzieranno in maniera inequivocabile i risultati distorti a cui si perverrà con questa nuova legge e documenti inediti che attestano come i consiglieri regionali siano pienamente consapevoli dei profili di incostituzionalità della norma in esame.

Le redazioni sono caldamente invitate a partecipare.



martedì 10 febbraio 2015

Cannabis terapeutica: "La legge c'è ma non è cambiato nulla". In terza commissione audizione di soggetti interessati (Agenzia del consiglio regionale dell'Umbria)

Foto scattata durante l'audizione
“La legge che consente l'utilizzo della cannabis a scopo terapeutico è in vigore, ma di fatto non viene attuata. A quasi un anno dalla sua approvazione in Aula, non si è ancora insediato il previsto Comitato tecnico scientifico”. Lo hanno rilevato, durante l'audizione di questa mattina, i rappresentanti di Alternativa riformista e Radicali.org, chiedendo ai membri della Commissione Sanità di Palazzo Cesaroni di rimuovere gli ostacoli
burocratici. Appello raccolto dall'organismo consiliare presieduto da Massimo Buconi.
(Acs) Perugia, 10 febbraio 2015 - “L'Umbria è la terza Regione in Italia a essersi dotata di una legge (la '7/2014') per l'utilizzo della cannabis a scopo terapeutico, ma la mancata costituzione del Comitato tecnico scientifico istituito dalla normativa impedisce, di fatto, la reale attuazione di quanto disposto”: lo hanno detto ai membri della Commissione Sanità e Servizi sociali, durante l'audizione di questa mattina, i rappresentanti di Alternativa riformista (Amato de Paulis) e Radicali.org (Andrea Maori). La commissione, presieduta da Massimo Buconi, ha deciso di sollecitare la Giunta regionale a ultimare la composizione del Comitato tecnico scientifico (formato da medici, farmacisti, rappresentanti dell'Università e delle associazioni di malati) e di chiedere alla direzione regionale della Sanità di inviare a tutti i presidi sanitari del territorio una nota informativa che conduca a maggiori certezze sulla corretta applicazione della legge, che autorizza i medici a prescrivere cannabinoidi. I membri della Commissione hanno ascoltato anche la testimonianza di un cittadino affetto da sclerosi multipla: “Non ho mai trovato alcun beneficio dall'utilizzo di farmaci lavorati con procedimento chimico – ha detto – mentre le infiorescenze della cannabis riescono ad alleviare il dolore e mi consentono perfino di muovermi in casa, sia pure appoggiandomi. In precedenza, interferone e chemioterapici mi avevano fatto solo male, e anche parecchio. Per questo vi chiedo di rimuovere gli intoppi burocratici e dare piena attuazione alla legge che avete votato”. Il consigliere Damiano Stufara (Prc-FdS), promotore della legge poi approvata dall'Assemblea legislativa, ha invitato a non puntare il dito sul Comitato tecnico scientifico perché, “indipendentemente da esso, i medici possono già prescrivere la cannabis, che è a carico del servizio sanitario regionale. Il più grande merito della nostra legge, rispetto a quelle di altre Regioni, è che dice chiaramente chi è che paga. Il Comitato nasce –
ha ricordato Stufara – dalle sollecitazioni delle associazioni dei malati, raccolte in audizioni pubbliche svolte prima dell'approvazione della legge, e deve essere inteso come la sede più idonea per unire le competenze di medici, farmacisti e cittadini alle prese con le malattie nel risolvere gli
aspetti tecnici che rendono difficoltosa l'effettiva applicazione della normativa. Chiaramente deve essere riunito al più presto, ma non è in contraddizione con il provvedimento che abbiamo adottato”.
All'audizione era presente la dottoressa Mariangela Rossi della direzione regionale Salute, la quale ha ricordato che la legge è, a tutti gli effetti, in vigore e che sono stati già individuati i medici e i rappresentanti delle farmacie che compongono il previsto Comitato tecnico scientifico. “Mancano
solo – ha detto – le designazioni dei rappresentanti delle associazioni dei malati. Alcuni casi sono già stati presi in esame: per un giovane gravemente malato di epilessia è stato chiesto l'uso compassionevole delle infiorescenze di cannabis. Pur essendovi ancora dei dubbi su posologia e
somministrazione, i medici hanno la forte volontà di intervenire, non vedono l'ora di poter iniziare. Ma devo ricordare che una legge regionale non può scavalcare le disposizioni nazionali, specialmente sulla coltivazione della cannabis”. E' intervenuto anche il consigliere Oliviero Dottorini (Idv), che ha
depositato un'interrogazione alla Giunta regionale sull'attuazione della legge e, alla luce del confronto odierno, ha chiesto che la risposta sia data in sede di Commissione Sanità. “Ciò che emerge a quasi un anno dall'approvazione delle legge – ha commentato Manlio Mariotti (Pd), anch'egli autore di un atto ispettivo sull'argomento – è che abbiamo il problema di come viene monitorata
l'attuazione delle leggi stesse. Il comitato tecnico scientifico si riunisca al più presto, perché ha pregiudicato l'attuazione di questa legge e i malati non possono aspettare”.
Al termine dell'audizione, il presidente della Commissione, Massimo Buconi, ha raccolto le indicazioni emerse e deciso di chiedere alla Giunta di fare in modo che il comitato tecnico scientifico si riunisca al più presto e al direttore regionale della Sanità, Emilio Duca, di inviare una  comunicazione alle aziende sanitarie che faciliti l'applicazione della legge. PG/

Cannabis terapeutica: Radicaliperugia.org e Alternativa Riformista Umbria auditi nella III commissione consiliare della Regione Umbria

Si è svolta oggi una audizione promossa dalla terza commissione consiliare della regione presieduta dal consigliere Massimo Buconi su sollecitazione di radicaliperugia.org e Alternativa Riformista Umbria (ARU) a seguito della mancata applicazione della legge regionale sull’uso terapeutico della cannabis che interessa migliaia di malati nella nostra Regione.
Radicaliperugia.org e Alternativa Riformista Umbria sono stati protagonisti nei giorni passati di una serie di iniziative ─ presîdi, volantinaggi ─ per sensibilizzare la giunta regionale dell’Umbria a dare attuazione alla legge a partire da un decreto che deve nominare un comitato tecnico-scientifico che deve attuare protocolli attuativi e informare il personale medico e burocratico delle opportunità che offre la legge.
Durante l’audizione Andrea Maori di radicaliperugia.org ha ribadito che la legge attraverso la costituzione del comitato tecnico-scientifico in realtà crea uno scoglio burocratico di cui ora vediamo tutte le conseguenze negative dato che la giunta regionale non riesce ad nominarlo da quasi un anno dalla sua attuazione.
La legge poteva prevedere che le campagne informative si possono fare all’interno di campagne che periodicamente si fanno senza creare ulteriori organismi. Ma ─ ha ribadito Maori ─ in ogni caso la legge deve essere immediatamente attuata perché i malati non possono attendere.

mercoledì 4 febbraio 2015

"Don Chisciotte" del 3/02/15: intervista al segretario di radicaliperugia.org


Intervista a Michele Guaitini, segretario di radicaliperugia.org all'interno della puntata di Don Chisciotte (Rete Sole) del 3 febbraio 2015




Legge elettorale regionale: la truffa è servita! Grazie alle nostre lotte raggiunti importanti traguardi, ma resta il grave problema del premio di maggioranza



Con l’approvazione della “nuova” legge elettorale in Commissione Statuto si chiude nella maniera più triste una vicenda iniziata oltre un anno fa.
Abbiamo assistito in questi mesi ad un indecoroso balletto da parte del PD che ha prima presentato con colpevole ritardo una proposta di legge ex novo per poi ritrattarla sulla base di presunti pareri di esperti costituzionalisti, dei quali peraltro non si ha traccia scritta.

Si è quindi optato per modificare la vecchia legge elettorale riempiendola degli stessi contenuti, compreso il premio di maggioranza al 60% senza fissazione di una soglia minima: uno schiaffo alla sentenza della Corte Costituzionale, al buon senso e all’onestà intellettuale dei sedicenti esperti inopinatamente tirati in ballo in questa operazione truffaldina.

Grazie alla battaglia politica e legalitaria che il Comitato per la Democrazia in Umbra sta portando avanti da mesi con 9 presidi, 2 audizioni e un continuo pressing nei confronti dei membri della commissione, sono stati comunque ottenuti due importanti traguardi: iI dimezzamento delle firme in sede di prima applicazione unitamente al fatto che devono essere raccolte da tutti i partiti senza esenzioni per alcuno.

Tutto questo con un’opposizione consiliare che non ha saputo opporre alcun tipo di resistenza e nel silenzio delle altre forze politiche che non siedono in Consiglio, Movimento 5 Stelle in primis.