Con l’approvazione della
“nuova” legge elettorale in Commissione Statuto si chiude nella maniera più
triste una vicenda iniziata oltre un anno fa.
Abbiamo assistito in questi mesi ad un indecoroso
balletto da parte del PD che ha prima presentato con colpevole ritardo una
proposta di legge ex novo per poi ritrattarla sulla base di presunti pareri di
esperti costituzionalisti, dei quali peraltro non si ha traccia scritta.
Si è quindi optato per modificare la vecchia legge
elettorale riempiendola degli stessi contenuti, compreso il premio di maggioranza al 60% senza fissazione di una
soglia minima: uno schiaffo alla sentenza della Corte Costituzionale, al
buon senso e all’onestà intellettuale dei sedicenti esperti inopinatamente
tirati in ballo in questa operazione truffaldina.
Grazie
alla battaglia politica e legalitaria che il Comitato per la Democrazia
in Umbra sta portando avanti da mesi con 9 presidi, 2 audizioni e un continuo
pressing nei confronti dei membri della commissione, sono stati comunque
ottenuti due importanti traguardi: iI dimezzamento delle firme in sede di
prima applicazione unitamente al fatto che devono essere raccolte da tutti i
partiti senza esenzioni per alcuno.
Tutto
questo con un’opposizione consiliare che non ha saputo opporre alcun tipo di
resistenza e nel silenzio delle altre forze politiche che non siedono in
Consiglio, Movimento 5 Stelle in primis.
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