mercoledì 27 maggio 2020

Covid 19: l'attività di controllo e prevenzione e le ordinanze del Sindaco Romizi

L’ordinanza n. 641 emessa dal Sindaco Romizi in seguito ai fatti accaduti in alcune zone del centro storico e di Fontivegge nella serata di venerdì 22 maggio rappresenta solo una inutile vessazione nei confronti degli esercenti di alcune attività già duramente colpite dall’emergenza Covid-19 e che solo da pochi giorni hanno provato a rialzare le saracinesche.
Non sfugge il fatto che alcuni episodi accaduti possano destare preoccupazione, ma i comportamenti irresponsabili di un numero molto ristretto di persone non possono ricadere su una intera comunità, né tantomeno criminalizzare la categoria dei giovani dediti alla “movida”, né punire indiscriminatamente tutti i pubblici esercizi per la stragrande maggioranza rispettosi delle norme e dei protocolli di sicurezza.
Piuttosto non si capisce come mai siano stati del tutto assenti attività di controllo e di prevenzione da parte delle forze dell’ordine che di certo avrebbero potuto svolgere un ruolo dissuasivo e di vigilanza per le situazioni più delicate o potenzialmente pericolose, dal momento che era ampiamente prevedibile che nel primo settimana successivo alla fine del “lockdown” e complice il bel tempo, centinaia di concittadini si sarebbero riappropriati della vita serale del centro storico.
La vicenda di ieri con il passaggio delle “frecce tricolori” sui cieli sopra Perugia è la conferma che certi fenomeni si possono e si devono governare anziché nasconderli dietro ordinanze restrittive che non hanno altro effetto che spostare il problema da una zona all’altra della città oltre che danneggiare economicamente e moralmente i gestori dei locali del centro storico.
Nonostante le attuali norme vietino gli assembramenti e gli eventi pubblici per i quali non sia possibile garantire le distanze interpersonali, è stata data ampia pubblicità, anche tramite i canali istituzionali del Comune, allo spettacolare passaggio delle frecce, lo stesso Sindaco con tanto di fascia tricolore indosso ha fatto parte della folla che ha assistito allo spettacolo e la presenza delle forze dell’ordine, che hanno addirittura provveduto a distribuire mascherine a chi ne era sprovvisto, ha contribuito a rendere maggiormente ordinato un assembramento di persone dove comunque non tutti, fisiologicamente, rispettavano la corretta distanza dagli altri.

martedì 5 maggio 2020

Riccardo Magi deputato +Europa-Radicali Italiani interpella la ministra Lamorgese sulla vicenda dei senza fissa dimora a Perugia

La Ministra Luciana Lamorgese

Dichiarazione di Michele Guaitini e Andrea Maori

Ieri Riccardo Magi, deputato di +Europa-Radicali Italiani-CD ha depositato una interpellanza parlamentare rivolta alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese sulla vicenda dei cittadini senza fissa dimora presso i locali di Sant’Erminio.
E’ quanto rendono noto Michele Guaitini e Andrea Maori, rispettivamente segretario e tesoriere di Radicaliperugia.
Il coinvolgimento della responsabile del Viminale si è reso necessario dopo l’incredibile decisione dell’amministrazione comunale di ordinare uno sgombero senza fornire alternative all’attuale situazione, con il rischio di aumentare i rischi di disagio sociale e contro i vari decreti governativi per il contenimento della pandemia da COVID 19.
L’interpellanza fa seguito a molteplici segnalazioni delle associazioni di volontariato e da forze politiche del centrosinistra comunali e regionali che hanno sottolineato più volte come le attuali amministrazioni navighino a vista senza linee guida chiare su standard e modalità di gestione.
Per questo nell’interpellanza – concludono Guaitini e Maori – si chiede un coinvolgimento diretto degli organi territoriali del Ministero dell’Interno per sapere «quali soluzioni alternative si intendono mettere in atto almeno fino al perdurare delle condizioni di emergenza da Covid 19, al fine di soddisfare le primarie esigenze abitative delle persone senza fissa dimora presenti sul territorio perugino e quindi, delle connesse tutele della salute individuale delle
stesse persone e della salute collettiva; quali provvedimenti intende prendere per risolvere in tempi più rapidi possibile, in collaborazione e in sinergia con il terzo settore e il mondo del volontariato, una soluzione strutturata di lungo periodo che permetta di fornire assistere ai senza fissa dimora e alle persone con evidenti fragilità in situazione di grave marginalità sociale a seguito della grave decisione del Sindaco di Perugia»

Perugia, 5 maggio 2020