venerdì 21 ottobre 2022

Radicali Perugia aderisce alla manifestazione “Vogliamo la sanità pubblica” indetta dalla Cgil e dalla UIL per sabato 22 ottobre a Perugia

L'emergenza sanitaria del periodo COVID ha mostrato tutta la fragilità del sistema sanitario regionale e attualmente vi sono grosse difficoltà per rispondere alle esigenze dei cittadini che accedono a tutti livelli e diverse specialità. Lo scrivono in una nota Michele Guaitini e Andrea Maori, rispettivamente segretario e tesoriere di Radicaliperugia.

Tutto il sistema sanitario pubblico è in evidente affanno – continuano i due esponenti radicali - anche rispetto a quei diritti acquisiti nel corso degli anni per le lunghe liste di attesa che colpiscono in particolare le cittadine e i cittadini più fragili anche in situazione di emergenza.

Pensiamo per esempio alle liste di attesa per le donne che decidono di affrontare il difficile percorso dell’interruzione volontaria di gravidanza o a terapie specifiche rispetto alle quali vi è la necessità di sviluppare al massimo la medicina territoriale e una continua formazione del personale sanitario.

Lo smantellamento della sanità di territorio e un costante aumento della burocratizzazione delle prestazioni, con la brusca diminuzione di risorse, ha portato alla diminuzione di servizi essenziali: pensiamo per esempio, come denunciato ultimamente dall’Associazione Luca Coscioni, al rapido esaurimento annuale del budget per l’acquisto degli ausili per persone con disabilità grave e ad una continua diminuzione dei servizi alle persone


sabato 1 ottobre 2022

Diritto di asilo per obiettori di coscienza, e disertori di Russia, Bielorussia e Ucraina :una lettera al Prefetto di Perugia al termine di un flash mob in Piazza Italia (in allegato foto della manifestazione)

 

Diritto di asilo per obiettori di coscienza, e disertori: Radicali e Volt consegnano una lettera al Prefetto di Perugia al termine di un flash mob in Piazza Italia (in allegato foto della manifestazione)

«Al termine del flash mob di oggi, abbiamo inoltrato questa lettera al Prefetto di Perugia Armando Gradone per chiedere un impegno del Governo italiano e dell’Unione Europea per il diritto d’asilo di obiettori di coscienza, e disertori

Siamo un gruppo di attivisti per i diritti civili che sta manifestando in piazza Italia per il diritto alla protezione internazionale dei disertori della guerra scatenata dalla Russa nei confronti dell’Ucraina. Questa guerra sta producendo effetti devastanti anche nella società russa. A seguito della mobilitazione straordinaria dei giovani da inviare come carne da macello sul fronte ucraino, è appena stato approvato un disegno di legge a riguardo che inasprisce fortemente le pene per insubordinazione. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una fuga di massa dalla Russia verso i paesi limitrofi ma con difficoltà crescente verso l’Unione Europea

Ci sono migliaia di militari russi che rifiutano la guerra di aggressione e .si stima che circa 22 mila militari bielorussi abbiano lasciato il loro paese. perché non vogliono partecipare alla guerra in Ucraina. Chiunque abbia rifiutato il servizio rischia diversi anni di procedimenti giudiziari a causa della loro posizione contro la guerra. Sperano in protezione in vari paesi. L’Ucraina ha sospeso il diritto all'obiezione di coscienza e ha chiuso il confine per gli uomini tra i 18 e i 60 anni.

La promessa del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che il 6 aprile 2022 aveva invitato i soldati russi a disertare e promesso loro protezione, ai sensi della legge sui rifugiati, finora non è stata mantenuta

Chiediamo a Lei di farsi interprete presso il Governo italiano della necessità di sostenere il diritto di asilo agli obiettori di coscienza e ai disertori in Italia e nell’Unione Europea.»

 

Perugia, 1° ottobre 2022