L'emergenza sanitaria del periodo COVID ha mostrato tutta la fragilità del sistema sanitario regionale e attualmente vi sono grosse difficoltà per rispondere alle esigenze dei cittadini che accedono a tutti livelli e diverse specialità. Lo scrivono in una nota Michele Guaitini e Andrea Maori, rispettivamente segretario e tesoriere di Radicaliperugia.
Tutto il sistema sanitario pubblico è in evidente affanno – continuano i due esponenti radicali - anche rispetto a quei diritti acquisiti nel corso degli anni per le lunghe liste di attesa che colpiscono in particolare le cittadine e i cittadini più fragili anche in situazione di emergenza.
Pensiamo per esempio alle liste di attesa per le donne che decidono di affrontare il difficile percorso dell’interruzione volontaria di gravidanza o a terapie specifiche rispetto alle quali vi è la necessità di sviluppare al massimo la medicina territoriale e una continua formazione del personale sanitario.
Lo smantellamento della sanità di territorio e un costante aumento della burocratizzazione delle prestazioni, con la brusca diminuzione di risorse, ha portato alla diminuzione di servizi essenziali: pensiamo per esempio, come denunciato ultimamente dall’Associazione Luca Coscioni, al rapido esaurimento annuale del budget per l’acquisto degli ausili per persone con disabilità grave e ad una continua diminuzione dei servizi alle persone
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