venerdì 21 ottobre 2022

Radicali Perugia aderisce alla manifestazione “Vogliamo la sanità pubblica” indetta dalla Cgil e dalla UIL per sabato 22 ottobre a Perugia

L'emergenza sanitaria del periodo COVID ha mostrato tutta la fragilità del sistema sanitario regionale e attualmente vi sono grosse difficoltà per rispondere alle esigenze dei cittadini che accedono a tutti livelli e diverse specialità. Lo scrivono in una nota Michele Guaitini e Andrea Maori, rispettivamente segretario e tesoriere di Radicaliperugia.

Tutto il sistema sanitario pubblico è in evidente affanno – continuano i due esponenti radicali - anche rispetto a quei diritti acquisiti nel corso degli anni per le lunghe liste di attesa che colpiscono in particolare le cittadine e i cittadini più fragili anche in situazione di emergenza.

Pensiamo per esempio alle liste di attesa per le donne che decidono di affrontare il difficile percorso dell’interruzione volontaria di gravidanza o a terapie specifiche rispetto alle quali vi è la necessità di sviluppare al massimo la medicina territoriale e una continua formazione del personale sanitario.

Lo smantellamento della sanità di territorio e un costante aumento della burocratizzazione delle prestazioni, con la brusca diminuzione di risorse, ha portato alla diminuzione di servizi essenziali: pensiamo per esempio, come denunciato ultimamente dall’Associazione Luca Coscioni, al rapido esaurimento annuale del budget per l’acquisto degli ausili per persone con disabilità grave e ad una continua diminuzione dei servizi alle persone


sabato 1 ottobre 2022

Diritto di asilo per obiettori di coscienza, e disertori di Russia, Bielorussia e Ucraina :una lettera al Prefetto di Perugia al termine di un flash mob in Piazza Italia (in allegato foto della manifestazione)

 

Diritto di asilo per obiettori di coscienza, e disertori: Radicali e Volt consegnano una lettera al Prefetto di Perugia al termine di un flash mob in Piazza Italia (in allegato foto della manifestazione)

«Al termine del flash mob di oggi, abbiamo inoltrato questa lettera al Prefetto di Perugia Armando Gradone per chiedere un impegno del Governo italiano e dell’Unione Europea per il diritto d’asilo di obiettori di coscienza, e disertori

Siamo un gruppo di attivisti per i diritti civili che sta manifestando in piazza Italia per il diritto alla protezione internazionale dei disertori della guerra scatenata dalla Russa nei confronti dell’Ucraina. Questa guerra sta producendo effetti devastanti anche nella società russa. A seguito della mobilitazione straordinaria dei giovani da inviare come carne da macello sul fronte ucraino, è appena stato approvato un disegno di legge a riguardo che inasprisce fortemente le pene per insubordinazione. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una fuga di massa dalla Russia verso i paesi limitrofi ma con difficoltà crescente verso l’Unione Europea

Ci sono migliaia di militari russi che rifiutano la guerra di aggressione e .si stima che circa 22 mila militari bielorussi abbiano lasciato il loro paese. perché non vogliono partecipare alla guerra in Ucraina. Chiunque abbia rifiutato il servizio rischia diversi anni di procedimenti giudiziari a causa della loro posizione contro la guerra. Sperano in protezione in vari paesi. L’Ucraina ha sospeso il diritto all'obiezione di coscienza e ha chiuso il confine per gli uomini tra i 18 e i 60 anni.

La promessa del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che il 6 aprile 2022 aveva invitato i soldati russi a disertare e promesso loro protezione, ai sensi della legge sui rifugiati, finora non è stata mantenuta

Chiediamo a Lei di farsi interprete presso il Governo italiano della necessità di sostenere il diritto di asilo agli obiettori di coscienza e ai disertori in Italia e nell’Unione Europea.»

 

Perugia, 1° ottobre 2022

 

venerdì 30 settembre 2022

L’Unione europea accolga i disertori della guerra della Russia contro l'Ucraina lash mob di fronte la Prefettura di Perugia, in piazza Italia sabato 1° ottobre ore 16,30

Flash mob di fronte la Prefettura di Perugia, in piazza Italia sabato 1° ottobre ore 16,30 organizzato da RadicaliPerugia in collaborazione con Volt ed esponenti della comunità ucraina di Perugia

Nota di Michele Guaitini e Andrea Maori, rispettivamente segretario e tesoriere di Radicaliperugia

La guerra scatenata dal dittatore Vladimir Putin sta producendo effetti devastanti anche nella società russa. A seguito della mobilitazione straordinaria dei giovani da inviare come carne da macello sul fronte ucraino, è appena stato approvato un disegno di legge a riguardo che inasprisce fortemente le pene per insubordinazione. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una fuga di massa dalla Russia verso i paesi limitrofi ma con difficoltà crescente verso l’Unione Europea.

Ci sono migliaia di militari russi che rifiutano la guerra di aggressione e .si stima che circa 22 mila militari bielorussi abbiano lasciato il loro paese. perché non vogliono partecipare alla guerra in Ucraina. Chiunque abbia rifiutato il servizio rischia diversi anni di procedimenti giudiziari a causa della loro posizione contro la guerra. Sperano in protezione in vari paesi. L’Ucraina ha sospeso il diritto all'obiezione di coscienza e ha chiuso il confine per gli uomini tra i 18 e i 60 anni.

La promessa del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che il 6 aprile 2022 aveva invitato i soldati russi a disertare e promesso loro protezione, ai sensi della legge sui rifugiati, finora non è stata mantenuta

Per questo sosteniamo la necessità di sostenere il diritto di asilo agli obiettori di coscienza e ai disertori di Russia, Bielorussia e Ucraina

A Perugia manifesteremo di fronte la Prefettura in piazza Italia sabato 1° ottobre a partire dalle ore 16,30. All’iniziativa promossa da Radicali Perugia hanno aderito anche Volt Umbria ed esponenti della comunità ucraina.

 

 

 

lunedì 12 settembre 2022

Surreali le polemiche per la riattivazione del servizio Ferrovia Centrale Umbra da Ponte San Giovanni a Sant'Anna


BENE LA RIAPERTURA DELLA FCU PER S.ANNA MA CHE SIA SOLO IL PUNTO DI PARTENZA. SURREALI LE POLEMICHE POLITICHE PER LA SEMPLICE RIATTIVAZIONE DI UN SERVIZIO SOSPESO QUASI SEI ANNI FA.

In questi giorni assistiamo a una surreale baruffa politica tra maggioranza e opposizione in regione per accaparrarsi i meriti sulla riapertura del tratto ferroviario ex Fcu tra Ponte San Giovanni e Perugia Sant'Anna.

E' bene ribadire che ciò che si va ad inaugurare il 13 settembre è semplicemente la riattivazione di un servizio interrotto quasi sei anni fa a causa di carenti manutenzioni e investimenti sbagliati.Stessi orari, stesse motrici diesel vecchie e inquinanti. Nulla che possa somigliare ancora a un servizio di metropolitana di superficie come potrebbe ambire ad essere e come qualcuno inopinatamente già ha battezzato.Affinché sia tale occorre ancora lavorare a lungo e a 360 gradi: dal potenziamento della linea FS, alla riqualificazione dei parcheggi nella zona della stazione di Ponte San Giovanni, ad una promozione adeguata del servizio oltre ovviamente a un incremento dell'offerta.

Il raddoppio selettivo e la elettrificazione della linea erano condizioni necessarie ma al momento di nessuna utilità. La scommessa dei prossimi anni dovrà essere quella di offrire all'utenza un servizio di trasporto pubblico realmente efficiente e funzionale, di cui il treno può sicuramente giocare un ruolo fondamentale. Obiettivi dai quali siamo al momento distanti anni luce.

Per questo destano perplessità sia i toni trionfalistici di chi si accinge a inaugurare in pompa magna il ripristino di un minimo servizio di collegamento tra il centro cittadino e il suo quartiere periferico più popoloso, sia la rivendicazione di presunti meriti da parte di chi ha governato la regione nei decenni passati affossando l'intera rete ex FCU.

giovedì 8 settembre 2022

Il TAR dell’Umbria conferma l’irragionevolezza delle politiche sulla caccia della giunta Tesei

il TAR dell’Umbria conferma l’irragionevolezza delle politiche sulla caccia della giunta Tesei.



 

Il TAR dell’Umbria ha sospeso l’apertura della caccia prevista per il 18 settembre prossimo, almeno fino al 4 ottobre, per molte specie per il rischio concreto di arrecare danni irreversibili al patrimonio faunistico.

E’ una decisione che condividiamo e ci auguriamo che venga confermata proprio il 4 ottobre giorno in cui la camera di consiglio del TAR si riunirà per la decisione nel merito.

Si sono così avverate le preoccupazioni che Radicaliperugia aveva denunciato alla fine di luglio quando facemmo notare come il caldo eccezionale e la siccità stavano mettendo a dura prova anche gli animali, vittime dei molti incendi diffusi nella regione e che a fatica trovavano acqua per dissetarsi con il rischio di perdere una fetta consistente di fauna locale con evidenti ripercussioni su tutto l’eco-sistema regionale e un conseguente danno ambientale. In quell’occasione avevamo proposto di posticipare l’apertura della caccia come prevede la legge 157/92 consente alle Regioni di vietare o ridurre la caccia per importanti ragioni connesse alla consistenza faunistica.

La politica miope della giunta regionale ha invece portato all’approvazione il 5 agosto di un calendario venatorio inaccettabile malgrado le forti perplessità dell’Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) sulla caccia ad alcune specie prima di ottobre.

Ma la politica maldestra della giunta Tesei si è vista anche in occasione della pre apertura della tortora con il sistema di conteggio dei capi abbattuti attraverso un sistema digitale che, dopo due ore è stato bloccato per il raggiungimento del limite del carniere. Un’app il cui funzionamento è durato pochissimo. Sarà interessante sapere quanto questa preapertura è costata al contribuente.

 

mercoledì 24 agosto 2022

Ripristini stradali: il Comune di Perugia vigila sul rispetto del regolamento?

RIPRISTINI STRADALI: IL COMUNE DI PERUGIA VIGILA SUL RISPETTO DEL REGOLAMENTO?

STANZIATI 230 MILA EURO PER UN RIPRISTINO A CARICO DI UMBRA ACQUE 


La situazione dell'asfalto nelle strade del Comune di Perugia è sotto gli occhi di tutti: buche, dissesti e rattoppi vari sono un problema per tutti gli utenti della strada. Il Comune di Perugia deve ogni anno provvedere ad eseguire lavori di riasfaltatura per diverse centinaia di migliaia di euro risolvendo in minima parte.

Molti dei problemi derivano però dai lavori di ripristino non eseguiti o eseguiti in modo non conforme da parte delle ditte che operano scavi nel sottosuolo.
Il Regolamento comunale parla chiaro: in caso di scavo, la ditta che esegue il lavoro deve provvedere al ripristino del manto stradale secondo dei criteri specifici. A seconda della larghezza della strada, il ripristino deve riguardare l'intera carreggiata o l'intera corsia di competenza (con esclusione dei microscavi per la posa della fibra ottica). E' sotto gli occhi di tutti invece che le nostre strade sono piene di rattoppi parziali che ricoprono solo l'area di intervento dello scavo ed è in corrispondenza di questi che col passare del tempo si formano buche, avvallamenti e dissesti.

E' regolare tutto questo? Chi controlla che i lavori vengano eseguiti secondo quanto stabilito dal regolamento? Sono state incamerate, a titolo di risarcimento per i mancati ripristini, le fideiussioni che le ditte sono obbligate a depositare prima di effettuare i lavori?

Accade ora che il Comune ha appena deliberato la spesa di ben 230 mila euro per lavori straordinari di manutenzione per il rifacimento del manto stradale in corso Bersaglieri. Tale via però è stata oggetto di recenti lavori da parte di Umbra Acque unitamente a via Cialdini e via Brugnoli. Per queste ultime due Umbra Acque ha provveduto a ripristinare l'asfalto, mentre in corso Bersaglieri è stato solo fatto il rattoppo provvisorio tuttora ben visibile lungo tutto lo sviluppo della strada.
Perché il Comune di Perugia ha stanziato 230 mila euro di soldi pubblici, esonerando di fatto Umbra Acque dall'effettuare il ripristino totale? 

Esigiamo chiarezza sia su questa specifica situazione sia soprattutto sul rispetto generale del Regolamento scavi che di tutta evidenza nella maggior parte dei casi non viene rispettato.


Michele Guaitini - segretario Radicali Perugia
Andrea Maori - tesoriere Radicali Perugia

lunedì 27 giugno 2022

Nodo di Perugia: dopo il Consiglio Grande un consiglio piccolo piccolo

 Dopo il Consiglio Grande un consiglio piccolo piccolo…

Oggi pomeriggio il Consiglio Comunale di Perugia ha approvato un ordine del giorno per impegnare il Sindaco a non ostacolare nella conferenza dei servizi la realizzazione del nodino e a chiedere ad Anas l’immediato avvio dell’iter per realizzare l’ulteriore tratto a due corsie da Madonna del Piano all’ospedale.

Un Consiglio Comunale che in un colpo solo fa carta straccia di quanto deliberato poco più di un anno fa - dove avevano prevalso i dubbi sull’utilità dell’opera e la preoccupazione per i danni ambientali connessi – e ignora completamente gli stimoli arrivati dal Consiglio Grande che si è tenuto appena due settimane fa.

Un ordine del giorno che fa riferimento a soluzioni progettuali che risolverebbero in parte alcune problematiche che però ancora non esistono. Anas non ha ancora infatti reso pubblico nessun nuovo progetto.

Evidentemente c’era fretta, maggioranza e opposizione a braccetto, di andare a rimorchio di quelle parti sociali tra cui Confindustria, Confartigianato, Confcommercio, CNA, ConfCooperative, LegaCoop, ecc. che, rimarcando l’imprescindibilità e la strategicità di nodo e nodino dimostrano di avere una visione che anziché proiettarci verso il mondo che sarà nei prossimi decenni, ci tiene inchiodati a venti anni fa, obnubilati da una finta idea di progresso tutto auto e cemento.

Speriamo che almeno il Comune di Torgiano tenga la barra ferma opponendosi al progetto e continuiamo a sostenere la lotta di associazioni e comitati che strenuamente cercano di difendere il nostro territorio e una idea sana di sviluppo.


Michele Guaitini - segretario Radicali Perugia

Andrea Maori - tesoriere Radicali Perugia

sabato 25 giugno 2022

MANCATO PATROCINIO UMBRIA PRIDE: DAL SINDACO ROMIZI GRAVE DANNO ALLA CITTA’




La mancata concessione del patrocinio all’Umbria Pride da parte del Sindaco Romizi, prima ancora che una ridicola decisione frutto unicamente di squallidi giochi di bassissimo politicismo, è un grave danno alla città di Perugia.
L’Umbria Pride, le associazioni che ne danno vita e le migliaia di persone che vi partecipano, non hanno certo bisogno di questo atto simbolico che invece danneggia molto la città di Perugia. Sia per la sua storia, che non merita un gesto così oscurantista e di mancata inclusione, sia perché svilita nelle sue istituzioni nel momento in cui la concessione di un patrocinio viene strumentalmente utilizzata per biechi fini politici.
Stupisce che tale grave atto arrivi da quello che sembrava dovesse essere il golden boy della destra liberale, che non ha avuto lo stesso coraggio che ha avuto la Presidente della Regione Umbria Tesei che ha difeso l’onore e l’indipendenza dell’istituzione che dirige, sapendo resistere alle penose pressioni ricevute dalla fetta più integralista della maggioranza che la sostiene.


Michele Guaitini - segretario Radicali Perugia
Andrea Maori - tesoriere Radicali Perugia

mercoledì 1 giugno 2022

Gli invisibili - Lettera aperta di Mario Albi al Sindaco di Perugia, Andrea Romizi e all’Assessore alla Cultura del Comune di Perugia, Leonardo Varasano

Mario Albi, sottopone alla nostra riflessione un tema relativo alla cultura della città di Perugia. Come radicali che vivono in questa città e vogliono dialogare con le Istituzioni, inviamo al Sindaco e all’Assessore alla Cultura delle riflessioni che noi condividiamo, sollecitandoli affinché possano  ascoltarle, per parlarne insieme.

GLI INVISIBILI

Vivo in un quartiere multietnico: Madonna Alta. Incontro ogni giorno nei supermercati, alle poste, al bar, sugli autobus, nei parchi, davanti alle scuole, adulti, bambini, famiglie di altre etnie che lavorano, studiano, consumano: una parte rilevante e sempre più importante della comunità cittadina.

Eppure, anche se il loro apporto all’economia della Città, al suo corretto funzionamento è fondamentale non solo nel settore dell’assistenza familiare, ma anche dei servizi, dell’edilizia, della distribuzione, grazie anche ad una miriade di piccole imprese artigianali a cui hanno dato vita, sono vissuti da parte della politica e delle Istituzioni come “invisibili”, se non peggio: serbatoio della microcriminalità, “prosciugatori” delle risorse destinate all’assistenza sociale.

mercoledì 20 aprile 2022

Sul nodo/nodino di Perugia è una gara a chi la spara più grossa

Sulla questione nodo/nodino di Perugia gara a chi la spara più grossa
La Provincia di Perugia prima che al nodo pensi allo stato delle nostre strade

Si avvicinano le elezioni e la politica sembra voler fare a gara su chi la spara più grossa nella vicenda del nodo/nodino di Perugia.

Ancora non esiste su carta neppure il progetto del solo "nodino" (e anche sui finanziamenti non è dato sapere), che già da più parti si sta pensando di perorare progetti sempre più impattanti e costosi.

Prima è stato il PD di Perugia a proporre di aggiungere al "nodino", il tratto tra Madonna del Piano e l'ospedale Silvestrini (ma solo a due corsie!). Ora scende in campo anche la Provincia di Perugia che, non si sa a quale titolo, scavalca la Regione Umbria e incontra i tecnici del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per chiedere finanziamenti per l'intero nodo fino a Corciano. Dal momento che sostiene di averli ottenuti, potrebbe dirci a quanto ammontano?

Prima di pensare al nodo, la presidente della Provincia ha analizzato lo stato disastrato delle strade provinciali che soffrono da anni di una carente manutenzione? E' al corrente che su parte di esse, proprio per il pessimo stato dell'asfalto, l'Ente che dirige aveva provato lo scorso anno ad imporre un ridicolo limite di 5 km/h per le biciclette e 10 km/h per moto e motorini, poi annullato fortunatamente dal Tar dell'Umbria? Sarà forse il caso di preoccuparsi prioritariamente di reperire fondi per rimettere in sesto tutta la nostra viabilità secondaria?

Il comunicato emesso dalla Provincia tra l'altro è un concentrato di ipocrisia. Parla di benefici ambientali dalla realizzazione del nodo come se costruire nuove strade, che attireranno maggior traffico automobilistico, aiuti a migliorare la qualità dell'aria e della salute dei cittadini. 

E già che c'è ci tira dentro anche il trasporto ferroviario, che va sempre di moda. Però naturalmente su questo si parla come sempre solo in maniera generica di "potenziamento" senza dire come, senza preoccuparsi di cercare i finanziamenti e con l'intento di agevolare il "turismo sostenibile", come se i tanti pendolari della nostra regione - che potrebbero trarre enormi vantaggi da un serio potenziamento del trasporto ferroviario e dare una parziale risposta ai problemi di congestione di traffico dell'area di Ponte San Giovanni - non possano ambire ad averlo. 

 

Michele Guaitini - segretario Radicali Perugia
Andrea Maori - tesoriere Radicali Perugia


lunedì 18 aprile 2022

RADICALIPERUGIA: MARCIA DELLA PACE PERUGIA-ASSISI DEL 24 APRILE. NO, AL CERCHIOBOTTISMO IPOCRITA

Bandiere ucraine e dell'UE al Parlamento Europeo

 Radicaliperugia non parteciperà all'edizione “straordinaria” della marcia Perugia-Assisi del  24 aprile, che, con lo slogan “Fermatevi”, mette sullo stesso piano aggressore e aggredito. 

 Lo affermano Michele Guaitini e Andrea   Maori., rispettivamente segretario e tesoriere    di Radicaliperugia. Nel manifesto di     convocazione Putin non viene nemmeno   nominato, come se la guerra scendesse dal   cielo. Chi si deve fermare è Putin che ha invaso l'Ucraina, non chi si difende dall'aggressione. Ricordano Guaitini e Maori che nel manifesto di convocazione si fa un appello generico all'ONU che in tutta questa vicenda è il grande assente per una soluzione pacifica. Aveva ragione Marco Pannella: “Con Gandhi diciamo mille volte meglio un violento che reagisce che i codardi, i pacifisti, che si mettono a fare i neutrali tra le vittime e i torturatori”. I Radicali chiedono che all’Ucraina deve essere riconosciuto, immediatamente, lo “status di paese candidato all’adesione all’Unione europea” con tutte le prerogative che ciò comporta per il legittimo Governo e le legittime istituzioni democratiche che in questo momento guidano il paese. E’ un contributo politico che in queste ore l’Europa può fornire ai cittadini di un paese che rischia la dissoluzione per mano russa.

I Radicali chiedono inoltre l’incriminazione del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin per crimini contro l’umanità, crimini di guerra e crimini di aggressione per accertare le responsabilità e le violazioni del diritto internazionale.

mercoledì 6 aprile 2022

Perché diciamo NO al "Nodo di Perugia"

PERCHE’ DICIAMO NO
AL “NODO” DI PERUGIA


UN’OPERA INUTILE

La realizzazione del Nodo, anche nella sua forma ridotta di Nodino, secondo i proponenti porterebbe a una riduzione significativa del traffico nel tratto tra Collestrada e Ponte San Giovanni, con sbandierati effetti positivi anche sulle gallerie del raccordo Perugia-Bettolle.

A ben vedere però il reale beneficio va a favore esclusivamente del traffico di attraversamento, di quei mezzi cioè che bypassano la zona del capoluogo senza farvi tappa. Si tratta di un problema che sta legittimamente a cuore ad Anas: la E45 è la 4 corsie non autostradale più lunga d’Italia e la realizzazione del “nodo” o “nodino”, separando il traffico delle lunghe percorrenze da quello locale, renderebbe fluido il tragitto di chi viaggia da Roma verso il nordest del paese o viceversa evitando loro anche la stretta curva nei pressi del centro commerciale di Collestrada.

martedì 22 marzo 2022

Il 24 marzo apre la mostra «Radicali al Muro» promossa da Radicaliperugia presso Spazio espositivo S. Maria della Misericordia in Via Oberdan, 54


Mezzo secolo di battaglie radicali in Umbria e in Italia. Esposizione e dialoghi a cura di Radicaliperugia.org. Associazione Giovanni Nuvoli. 

La recente donazione dell’Archivio di Radicaliperugia all’Archivio di Stato di Perugia è l’occasione per ripercorrere la storia radicale in Umbria dagli anni Settanta in poi con la mostra «Radicali al muro»: decine di manifesti e volantini vengono esposti per fare da sfondo alla persistenza dei temi della nostra azione politica. Durante la mostra, che si terrà dal 24 al 28 marzo, verranno proposti alla città una serie di dibattiti come momento di riflessione sulla realtà locale, nazionale e internazionale.

Inizieremo giovedì 24 marzo con due dibattiti: ore 15.30 :«Gli archivi dei partiti e dei movimenti politici.» Inaugurazione della mostra in occasione del deposito dell’archivio di Radicaliperugia all’Archivio di Stato di Perugia. Partecipano: Cinzia Rutili, direttrice dell’Archivio di Stato di Perugia, Leonardo Varasano, assessore alla Cultura del Comune di Perugia, Mario Squadroni, presidente dell’Associazione Nazionale Archivistica Italiana, sezione Umbria, Giovanna Giubbini, sovrintendente archivistico e bibliografico dell’Umbria. Coordina Andrea Maori, Radicaliperugia. 
A seguire, ore 17.00: «Perugia: oggi e domani». Partecipano rappresentanti delle associazioni che hanno aderito finora: Società Generale Operaia Mutuo Soccorso, Avvocati di Strada, Vivi il Borgo, Proloco S. Lucia. Coordina Andrea Chioini, giornalista. Di seguito e in allegato la programmazione delle altre iniziative. 
Venerdì 25 marzo ore 17.00: Perugia: Diritti – Libertà – Laicità. Incontro con Omphalos LGBTI e UAAR. Partecipano: Roberto Mauri, Gabriele Silvestri. Coordina Elisabetta Chiacchella, Radicaliperugia. 
Sabato 26 marzo ore 16.00: Diritti di partecipazione e innovazione tecnologica. Partecipano: Lorenzo Mineo, associazione Luca Coscioni e Cristina Rosetti, associazione #NoiCittadini. Coordina Michele Guaitini, Radicaliperugia. 
Domenica 27 marzo ore 11.00: Quale difesa europea? Partecipano: Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento e Alessandro Massari, direzione di +Europa. Coordina Mario Albi, Radicaliperugia 
Lunedì 28 marzo ore 17.00: Presentazione del libro Un’idea di libertà. Il Partito Radicale di Lucia Bonfreschi (Marsilio). Insieme all’autrice, Silvja Manzi, direzione di Radicali Italiani ed Elisabetta Chiacchella, Radicaliperugia Orario di apertura: tutti i giorni 16.00-20.00 
Ingresso libero, mascherina FFP2 e Green Pass rafforzato Info e contatti: Andrea Maori – tesoriere di Radicali Perugia 3393455415 Michele Guaitini – segretario di Radicaliperugia – 3473252085

venerdì 18 febbraio 2022

Inammissibilità referendum eutanasia e cannabis. Radicali Perugia ringrazia le migliaia di sottoscrittori e i volontari. Dal Presidente della Corte Amato parole inaccettabili

Inammissibilità referendum eutanasia e cannabis.

Radicali Perugia ringrazia le migliaia di sottoscrittori e i volontari.

Dal Presidente della Corte Amato parole inaccettabili.



 

All’indomani della dichiarazione di inammissibilità dei referendum su legalizzazione eutanasia e cannabis, Radicali Perugia desidera rinnovare il ringraziamento alle migliaia di cittadini che hanno invaso i banchetti di raccolta firme la scorsa estate e ai volontari che hanno permesso di poter mettere in atto la più grande mobilitazione popolare della storia recente.

Un particolare ringraziamento anche ai consiglieri comunali del PD che si sono spesi senza sosta per assicurare il servizio di autentica delle firme e che si sono dimostrati molto più coraggiosi ed evoluti della loro classe dirigente.

Quanto all’esito, La Corte he ben diritto di non ammettere un referendum ove ritenga non ne sussistano i presupposti di legge e tale decisione va ovviamente accettata anche se forte è la sensazione che abbiano prevalso motivazioni più politiche che giuridiche.

Ciò che è però inaccettabile è che il presidente della Corte Costituzionale Amato dica cose fattualmente false in conferenza stampa e che con una certa faciloneria si permetta di denigrare l’operato del comitato promotore fino a minarne la credibilità ed arrivando ai limiti della diffamazione.

Quanto alle accuse di aver in qualche modo ingannato i sottoscrittori, le respingiamo volentieri ai mittenti.

Sarebbe il caso che qualcuno fosse sceso dai suoi dorati piedistalli e avesse frequentato qualche banchetto di raccolta firme. Avrebbe visto persone molto ben informate sia sul testo dei quesiti referendari che dei rischi che fossero dichiarati inammissibili, ma desiderose di poter dare il loro contributo per migliorare l’esistenza delle persone stante l’immobilismo del Parlamento.


Michele Guaitini - segretario Radicali Perugia
Andrea Maori - tesoriere Radicali Perugia

martedì 4 gennaio 2022

XIII Congresso Radicali Perugia - Nel 2022 appuntamento a marzo con la mostra “Radicali al Muro” e in primavera per i referendum Per il “Nodino” di Collestrada necessarie assemblee pubbliche e un Consiglio Grande

 

Da sinistra Maori, Guaitini e Chiacchella

A fine 2021 si è tenuto il 13° congresso di “Radicaliperugia.org – Associazione Giovanni Nuvoli” presso i locali della Società Operaia di Mutuo Soccorso che ringraziamo per la cortese disponibilità.

 

Le relazioni di segretario e tesoriere hanno evidenziato come, nonostante la pandemia da Covid che ha fortemente limitato le possibilità di incontro e di svolgere eventi in presenza, l’attività politica non si è mai fermata.

L’ultimo anno ha visto come elemento centrale la mobilitazione per il referendum sulla legalizzazione dell’eutanasia e della cannabis che ha portato a raccogliere oltre 2.000 firme su moduli cartacei in circa 20 banchetti in piazza e tre visite presso il carcere di Perugia per consentire anche ai detenuti l’esercizio del loro diritto di sottoscrivere proposte referendarie.

Altre importanti mobilitazioni sono state portate avanti per la corretta applicazione della legge sull’interruzione di gravidanza in Umbria contro i provvedimenti della Regione di ospedalizzazione obbligatoria per praticare l’aborto e per riattivare il canale del lavoro fuori dal carcere per i detenuti in collaborazione con il Comune di Perugia grazie anche ai consiglieri del PD Zuccherini e Bistocchi promotori di atti di indirizzo poi approvati dal Consiglio.

 

Per il 2022 sono già in programma due momenti molto importanti:

-          a fine marzo è prevista presso l’ex chiesa della Misericordia in via Oberdan, una mostra dal titolo “Radicali al Muro” che vedrà esposti manifesti ed altro materiale relativo all’attività politica radicale a Perugia degli ultimi 40 anni recentemente frutto di una donazione all’Archivio di Stato di Perugia ed a disposizione di studiosi e ricercatori. La mostra sarà arricchita da cinque giorni di dibattiti.

-          I referendum su legalizzazione di eutanasia e cannabis e quelli sulla giustizia che, una volta passato il vaglio della Corte Costituzionale, vedranno l’associazione direttamente impegnata sul fronte del “SI”

 

Inoltre sono stati affrontati temi di interesse locale con particolare attenzione alla paventata realizzazione del “Nodino” stradale a Collestrada, un’opera giudicata dannosa, inutile e anacronistica. Difronte al timore che si possa arrivare ad una sua approvazione senza un reale dibattito che metta a confronto opportunità e criticità e in contrapposizione i favorevoli e i contrari all’opera, chiediamo che si apra nella città un processo partecipativo vero con diverse assemblee sul territorio, anche nella forma del Consiglio Grande.

 

Al termine sono state confermate le cariche di segretario e tesoriere nelle persone rispettivamente di Michele Guaitini e Andrea Maori.

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