giovedì 8 settembre 2022

Il TAR dell’Umbria conferma l’irragionevolezza delle politiche sulla caccia della giunta Tesei

il TAR dell’Umbria conferma l’irragionevolezza delle politiche sulla caccia della giunta Tesei.



 

Il TAR dell’Umbria ha sospeso l’apertura della caccia prevista per il 18 settembre prossimo, almeno fino al 4 ottobre, per molte specie per il rischio concreto di arrecare danni irreversibili al patrimonio faunistico.

E’ una decisione che condividiamo e ci auguriamo che venga confermata proprio il 4 ottobre giorno in cui la camera di consiglio del TAR si riunirà per la decisione nel merito.

Si sono così avverate le preoccupazioni che Radicaliperugia aveva denunciato alla fine di luglio quando facemmo notare come il caldo eccezionale e la siccità stavano mettendo a dura prova anche gli animali, vittime dei molti incendi diffusi nella regione e che a fatica trovavano acqua per dissetarsi con il rischio di perdere una fetta consistente di fauna locale con evidenti ripercussioni su tutto l’eco-sistema regionale e un conseguente danno ambientale. In quell’occasione avevamo proposto di posticipare l’apertura della caccia come prevede la legge 157/92 consente alle Regioni di vietare o ridurre la caccia per importanti ragioni connesse alla consistenza faunistica.

La politica miope della giunta regionale ha invece portato all’approvazione il 5 agosto di un calendario venatorio inaccettabile malgrado le forti perplessità dell’Ispra (l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) sulla caccia ad alcune specie prima di ottobre.

Ma la politica maldestra della giunta Tesei si è vista anche in occasione della pre apertura della tortora con il sistema di conteggio dei capi abbattuti attraverso un sistema digitale che, dopo due ore è stato bloccato per il raggiungimento del limite del carniere. Un’app il cui funzionamento è durato pochissimo. Sarà interessante sapere quanto questa preapertura è costata al contribuente.

 

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