Si tratta di una buona
notizia dopo mesi di stallo, iniziative di piazza di Radicaliperugia e di
Alternativa Riformista Umbria, audizioni nelle commissioni consiliari regionali
ed interrogazioni.
In questo modo si
potrà prevedere una applicazione piena della legge regionale prevedendo anche
una campagna di formazione/informazione nei confronti dei medici e una diffusione
dei farmaci cannabinoidi come qualsiasi altro farmaco. Infatti, per stessa ammissione della Giunta Regionale
in una recente risposta ad una interrogazione del consigliere Dottorini, finora
sono solo poche decine i pazienti in trattamento con farmaci cannabinoidi nella
regione – 24 pazienti in tutto che fanno uso di Sativex per il trattamento
della sclerosi multipla – mentre invece si può parlare della necessità per
centinaia di malati nella nostra regione a dimostrazione che molta strada si
debba ancora percorrere.
Vale la pena ricordare però che attualmente i farmaci
cannabinoidi sono di importazione perché lo Stabilimento chimico-farmaceutico militare
di Firenze ancora non ha attivato in pieno la produzione e che quindi anche i
pazienti umbri dovranno aspettare a lungo.
Una riforma della legge regionale dovrà comunque essere
calendarizzata ─ concludono gli
esponenti di Radicaliperugia e
Alternativa riformista umbra ─ prevedendo forme di autocoltivazione da parte
dei pazienti e una stretta collaborazione con lo Stato per la coltivazione
diretta anche nella nostra regione.
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