venerdì 14 febbraio 2014

Radicaliperugia.org, sulla trasformazione dell’E45 in autostrada appoggiamo le iniziative che chiedono la consultazione dei cittadini e la massima trasparenza

Radicaliperugia.org, sulla trasformazione dell’E45 in autostrada appoggiamo le iniziative che chiedono la consultazione dei cittadini e la massima trasparenza

Il 28 gennaio scorso il consiglio regionale dell’Umbria – con un dibattito superficiale e scarsamente diffuso –  ha approvato la decisione di trasformare l’attuale E45 in autostrada. L’opera costerà tra gli 8 e i 10 miliardi di euro in gran parte derivanti da privati investitori mediante project financing, cioè capitali privati da remunerare tramite pedaggio. Si tratta di un’operazione infrastrutturale di notevole importanza dagli impatti ambientali e dagli esiti incerti.
Infatti, solo per citare un esempio, - affermano Andrea Maori e Michele Guaitini, rispettivamente segretario e tesoriere di Radicaliperugia.org - per la remunerazione dei tanti miliardi previsti, la nuova autostrada dovrebbe veicolare un numero di auto e camion molto superiore all’attuale traffico, con il rischio concreto che gli investitori privati potranno avere ogni pretesto per non andare avanti nei lavori (come sta succedendo da anni per la Salerno-Reggio Calabria) per avere poi la possibilità di lucrare meglio sul pedaggio sicuro, che inevitabilmente verrà inserito per remunerare il progetto. La nostra quindi non è una opposizione ideologica alle cosiddette grandi opere ma abbiamo forti dubbi su utilità e rapporto costi/benefici.

L’Umbria non ha bisogno di questo tipo di infrastrutture, ma innanzitutto chiedere la manutenzione ordinaria, costante della E45 e delle altre strade e superstrade che, se tenute in buone condizioni, sono ampiamente sufficienti.
A questa regione servono occasioni di lavoro diffuso, utile, coerenti con le vocazioni territoriali – senza escludere l’edilizia, ovviamente - cospicue e durature che possono essere garantite alla nostre imprese solo da un piano di manutenzione straordinaria delle strade, delle scuole, dalla messa in sicurezza del territorio: dicono niente le frane?, e le alluvioni?, e lavori di riqualificazione, recupero dei centri storici... insomma l'esatto contrario di opere faraoniche, dispendiose, inutili. In questo quadro vanno esaminate le compatibilità e le occasioni derivanti dal potenziamento delle infrastrutturali nel campo ferroviario  per potenziare i collegamenti con l’aeroporto e con le linee dell’alta velocità.

Per questo appoggiamo tutte le iniziative – concludono Maori e Guaitini - che sul progetto chiedono la massima trasparenza e partecipazione diretta dei cittadini.

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