Dichiarazione di Elisabetta Chiacchella, Anna Rita Fiorini Granieri, Michele Guaitini e Andrea Maori di Radicaliperugia.
Di fronte alla nuova ondata di contagi da COVID 19 e al rischio concreto di blocco di attività ospedaliera è urgente superare ogni preclusione ideologica in materia di interruzione volontaria di gravidanza e adeguare la normativa regionale alle nuove linee guida nazionali emanate il 13 agosto scorso dal Ministero della Salute.
E’ quanto chiedono un gruppo di esponenti radicali di Perugia alla
Presidente della Regione dell’Umbria Donatella Tesei alla luce della nuova
emergenza sanitaria e delle nuove linee guida in materia di interruzione di
gravidanza e RU 486 in day hospital che stabiliscono la somministrazione
della pillola abortiva RU486 in day hospital fino alla nona settimana di
gravidanza. Questo adeguamento si fa sempre più concreto di fronte al
rischio dell’ennesima sospensione
delle prestazioni sanitarie.
Si tratta di un passo in avanti rispetto alle linee guida di dieci anni fa che amplia la
possibilità di somministrazione dell’IVG nel pieno rispetto della salute della
donna e dell’efficacia dei servizi pubblici ospedalieri, attraverso un percorso
meno invasivo e più attento alla vita e ai bisogni delle donne.
E’ ora giunto il momento che la presidente della Regione Umbria Donatella
Tesei ritiri la delibera della Giunta che a giugno, in piena emergenza
Covid-19, aveva obbligato le donne al ricovero, anche per abortire in modo
farmacologico.
E’ ora di superare un pregiudizio ideologico a danno delle donne
colpevolizzate da norme restrittive.
Prendiamo atto che la stessa presidente, così come tanti altri esponenti
del centro destra, ha dichiarato che avrebbero ritirato la delibera in caso di
modifica delle linee guida nazionali.
Non ci sono quindi alibi, ed è l’ora di passare dalle parole ai fatti.
Sarà l’occasione anche per adeguare i
servizi di interruzione di gravidanza farmacologia attualmente consentita solo
negli ospedali di Pantalla, Orvieto e Narni, mentre non è mai stata
organizzata a Terni e Perugia, Da tener presente che presso
l’ospedale di Pantalla la rinuncia a servizi sanitari essenziali è
attualmente pesante a seguito dell’emergenza COVID.
Pretendiamo che si dia piena
applicazione alla legge 194, che all’art 2 garantisce la contraccezione
GRATIS, che negli ospedali venga sempre garantita la presenza di medici non
obiettori e che vengano aumentati gli organici nei consultori, di cui chiediamo
il ripristino in quanto sono stati ormai sotto-finanziati e quasi del tutto
abbandonati a loro stessi da anni.
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