mercoledì 16 novembre 2011

La lettera dal carcere di Perugia, letta martedì 15 novembre, nel corso della rubrica Radiocarcere, su Radio Radicale

Caro Arena,
siamo 4 detenute che ti scrivono dalla sezione femminile del carcere Capanne di Perugia, un carcere dove non funziona assolutamente nulla e dove vengono calpestati ogni giorno i nostri diritti.
Per prima cosa ci viene negato il diritto alla salute. Pensa infatti che siamo costrette a comprarci i medicinali di tasca nostra, perché il carcere né è sprovvisto. Per non parlare del ginecologo che manca del tutto nella sezione femminile, tanto che per fare una visita ginecologica dobbiamo andare nella sezione maschile dove, tra l’altro, ci sono topi e sporcizia dapertutto.
Poi, il vitto che ci danno non lo mangerebbe neanche un cane, e di fatto ci lasciano chiuse nelle nostre celle per 22 ore al giorno in quanto nel carcere di Perugia non ci sono per noi donne detenute corsi di formazione o possibilità di imparare un lavoro. Immagina a che punto siamo: noi donne ci siamo offerte di ricomprare la rete del campo di palla a volo, ma la direzione del carcere ce lo ha impedito. Se fanno così con la rete del campo di palla a volo…figurato con il resto!
Anche l’educatore è assente, infatti nel carcere di Perugia ce né solo uno che deve lavorare sia con le donne che con gli uomini e non riesce a rispondere alle nostre istanze. La conseguenza è che qui ci sono donne detenute che da mesi e mesi aspettano la liberazione anticipata e che quindi potrebbero essere già libere, mentre restano in questo inferno.
Infine ti volevamo segnalare che qui nel carcere di Perugia, pur essendo una struttura abbastanza nuova, non abbiamo un area verde dove fare i colloqui con i nostri figli che ci vengono a trovare in carcere. Figli, spesso piccolissimi, che quando vengono al colloquio con noi devono subire il trauma del carcere, in quanto vengono perquisiti e stipati in stanzoni fatiscenti.
Ti mandiamo un grande abbraccio e con i detenuti d’Italia gridiamo: amnistia, amnistia, amnistia.

Anna, Flora, Nelly e Tiziana dal carcere Capanne di Perugia








Nessun commento:

Posta un commento