martedì 22 dicembre 2009

Sciascia e Camilleri: un’occasione persa

Leonardo SciasciaIl 2009 è l’anno del ventennale della morte di Leonardo Sciascia: un anniversario che è trascorso un po’ sottotono a fronte dell’importante contributo che il grande scrittore siciliano ha dato alla cultura e alla politica italiana. Un modo per ricordarlo è stato il contributo di Andrea Camilleri con il suo libro recentemente uscito per i tipi Bompiani “Un onorevole siciliano. Le interpellanze parlamentari di Leonardo Sciascia” che non rende affatto giustizia all’impegno diretto di Sciascia con il Partito radicale. Il titolo dovrebbe già allarmare: Sciascia in Parlamento non si è limitato a presentare e rispondere ad interpellanze parlamentari ma ha preso parte a voti di fiducia per governi, a discussioni su mozioni e last but not least ha preso parte ai lavori della Commissione d’inchiesta sull’omicidio di Aldo Moro e della sua scorta presentando un’importante relazione di minoranza che andrà a costituire una parte dell’Affaire Moro. Camilleri – malgrado il titolo infelice – riporta gli interventi parlamentari con allegato una scheda che dovrebbe aiutare a contestualizzarlo. Operazione subdola perché nulla è riportato riguardo alle polemiche sulla sua candidatura nelle liste radicali dopo una veloce presenza nel Consiglio comunale di Palermo nelle liste del Pci, nulla viene scritto riguardo alle discussioni che quegli interventi parlamentari hanno suscitato, nulla del lavoro svolto nel gruppo parlamentare radicale, nulla delle polemiche che il lavoro nella Commissione Moro ha sviluppato, tra cui una importante discussione con Renato Guttuso sul ruolo del Pci in tutta la vicenda. Infine, non vengono citati nella bibliografia gli autori e i ricercatori che molta attenzione nel corso degli anni hanno dedicato al lavoro parlamentare di Sciascia. Insomma, un’occasione persa per ricordare, nel ventennale della morte, Leonardo Sciascia.

Andrea Maori

2 commenti:

  1. Ruppe ogni rapporto con Guttuso perché questi testimonio in maniera non vera per disciplina di partito. mi sembra,ma non ricordo la questione

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  2. PORCASI GAETANO scrive:

    23 Giugno 2008 alle 15:45
    L’ARTE CONTRO LE VIOLENZE MAFIOSE. LE OPERE RACCONTANO LA STORIA DAL 1943 AL 2007 www.GAETANOPORCASI.IT

    L’impegno nel sociale.La parola legalita’ è stata a tal punto usata da provocare nei cittadini,quando la si sente un senso di fastidio.Applicare la legalità ed affermare di rispettare le legge dello Stato dovrebbe essere il primo passo che ogni cittadino dovrebbe fare come osservare i suoi doveri,per poi chiedere di avere garantiti i suoi diritti.L’arte cosi come la legalità sebrano due entità astratte ma non è cosi.Sono stato sempre convito che l’arte non è solo estetica,ma quando fa riflettere sui problemi sociali e dell’umanità diventa uno strumento per risvegliare le coscienze,Cosi l’artista che è sensibile ai temi sociali non può esimersi dal denunciare con lo strumento che ha a disposizione le discrasie della società ed in essa delle lobby di potere.Il potere infatti non ama essere criticato, qualunque ideologia proclami e di qualunque colore si veste. Il potere ama conservare e preservare se stesso e può influenzare ed indirizzare la politica,la società. Nelle mie opere ho cercato di segnalare e sottolineare il ruolo devastante del potere sulla politica,sull’ambiente,sulle persone.Il denaro alleato stretto del potere pur di svilupparsi tende a calpestare la dignità dell’uomo e la bellezza della natura e spesso la salute stessa di ciascuno.Per questo ho pensato alle mie opere come strumento di denuncia sociale.E quando ho segnalato l’inquinamento di cui siamo noi stessi vittime ogni giorno puntuale è arrivata la reazione con denuncia,con ostracismi,e con l’indifferenza alle mie opere che talvolta sono state dele provocazioni,proprio per dimostrare come le generiche affermazioni di legalitàa nulla valgono quando si dice di voler fare una cosa e poi si realizza l’esatto opposto.Recentemente con amici,giornalisti,politici di buona volontà stiamo provando a mettere in campo un laboratorio culturale trasversare che ha alla base l’onestà ,l’osservanza dei valori umani,il rispetto delle diversità l’impegno per conservare alle generazioni future un pianeta ed un ambiente vivibile fatto da persone solidali nei fatti.Per questo abbiamo pensato di dover accerttare il confronto con gli uomini di buona volontà.E’ in questo spirito che ho deciso di accertare questo riconoscimento che viene da chi vuole intestarsi un progetto di buon governo che possa migliorare la qualità della vita della nostra terra.E’ una la sfida che lanciamo a voi e che facciamo a noi stessi.Pittore antimafia Gaetano Porcasi.www.gaetanoporcasi.it

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