venerdì 18 gennaio 2013

Radicali, Umbria. Massari e Maori: raccolta firme nelle case circondariali di Terni e Perugia per la valida presentazione della lista “Amnistia, Giustizia, Libertà”


Dichiarazione di Alessandro Massari, candidato alla camera dei deputati in Umbria,  membro della Direzione nazionale di Radicali Italiani e Andrea Maori, segretario dell’Associazione “Radicali Perugia”. 
Sabato 19gennaio due delegazioni radicali si recheranno presso le case circondariali di Terni e Perugia per consentire ai cittadini detenuti e ai dipendenti dell’amministrazione penitenziaria di sottoscrivere, legalmente, le liste “Amnistia, Giustizia, Libertà”.
A Terni, Alessandro Massari, candidato per l’elezione della Camera dei deputati e Mauro Fonzo, candidato per l’elezione al senato della Repubblica, raccoglieranno le sottoscrizioni nella casa circondariale accompagnati da un autenticatore “politico”,  il consigliere comunale di Rifondazione comunista Mauro Nannini.
In un momento in cui per qualsiasi difficoltà ci si appella, spesso a sproposito, alla Costituzione, senza che (quasi) nessuno ne  rispetti il dettato, #tranneiradicali, l’opera istituzionale garantita da Nannini è preziosa perché  rappresentativa del comportamento di chi, la Costituzione, la prende sul serio, garantendo ai detenuti i diritti riconosciuti loro dalla legge ed alle forze politiche il diritto di presentarsi validamente alla competizione elettorale.
A Perugia sarà Andrea Maori, segretario dell’associazione “Radicali Perugia”, accompagnato dall’autenticatore e militante radicale, Pierfrancesco Pellegrino a proporre alla comunità carceraria l’opportunità di sottoscrivere la lista “Amnistia, Giustizia, Libertà”.
Nel frattempo prosegue la raccolta di firme nelle piazze, nelle strade, nelle case di chi ha a cuore la legalità nelle istituzioni. La corsa contro il tempo prosegue anche per la certificazione delle firme dei detenuti e dei cittadini tutti, nel silenzio assordante dei mass media.
La lista “Amnistia, Giustizia, Libertà”, contiene lo scopo della riforma della sistema giudiziario, carcerario e l'amnistia. Per questo stesso motivo alle prossime elezioni i candidati della lista rischiano non poter partecipare alla competizione elettorale. Ciò sta accadendo nonostante l'Italia sia condannata da decenni dalle giurisdizioni europee e internazionali per reiterate violazioni della  Costituzione e del diritto internazionale
In tutte le altre liste è evidente la paura di “perdere voti”, quindi non si propone  agli elettori (spesso ben più evoluti e civili dei “politici”) la riforma strutturale da noi individuata come fondamentale, con la  conseguenza di un reiterato  massacro dell'Amministrazione della Giustizia, l’oblio dello Stato di Diritto e la violazione dei diritti umani dei detenuti.

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