venerdì 21 novembre 2008

Strisce bianche, strisce blu... l'Onda studentesca figlia del consumismo?

Andrea MaoriL''onda' universitaria a Perugia si tinge di bianco e cancella, ridipingendole di bianco, le strisce blu del quartiere di Elce, che ospita la gran parte delle facoltà storiche dell'Ateneo. Obiettivo degli studenti: avere il parcheggio gratis per chi segue le elezioni universitarie. Inoltre- sostengono - il Comune, dimenticandosi che gli studenti sono la sua maggiore risorsa, vuol far pagare la crisi, come il buco di bilancio, a studenti e cittadini, facendo cassa con multe. Sinceramente questa mi sembra una spiegazione riduttiva. Se le amministrazioni universitarie e locali a Perugia come nel resto d'Italia sono colpevoli di non aver investito nei campus universitari, (a proposito che fine ha fatto il progetto previsto a Monteluce?) e in trasporti pubblici efficienti, non riesco a capire perchè mai in una zona complicata urbanisticamanete come l'Elce, gli studenti debbano avere il diritto di mettere le loro auto gratuitamente nei pressi delle facoltà. Le zone blu - sulle cui tariffe si deve discutere - hanno però come finalità quella della razionalizzazione dei parcheggi. Non dimentichiamoci che nascono come tutela dei residenti, quindi di persone che vivono in un quartiere.  Non solo, ma la pretesa di usare le automobili senza pensare che questo non debba avere costi per la collettività e l'ambiente è un modo egoistico di ragionare. Che l'Onda fosse figlia del consumismo egoistico non ce lo aspettavamo.

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