sabato 8 novembre 2008

Pellegrino, Ora di religione: la scelta dello studente non vale!

Pellegrino che parlaComunicato di Pierfrancesco Pellegrino, segretario di Radicaliperugia.org

E' accaduto in un liceo della provincia di Perugia. Ma pare che per quanto riguarda gli istituti superiori, in Italia, il fatto interessi centinaia di studenti. Un liceale della nostra provincia voleva partecipare all'ora di insegnamento della religione cattolica, ma questa richiesta è risultata vana, in quanto al momento dell'iscrizione, aveva optato per l'ora alternativa. (...)
L'insegnamento della religione cattolica, secondo quanto disposto dal Concordato tra Stato e Chiesa cattolica e dal dpr 751/1986, rappresenta una grave anomalia nell’integrità della costituzionalmente sancita laicità dello Stato, provocando discriminazioni tra gli studenti per valutazione e determinazione del credito scolastico per gli esami di Stato, nonché discriminazioni tra gli insegnanti di religione e quelli di altre materie per disparità nella carriera sull’accesso a insegnamento e trattamento economico. Il caso di Perugia fa emergere un problema aggiuntivo che riguarda la scelta consapevole, cioè informata e l'autonomia dello studente. Non si può cioè cambiare idea in corso d'opera fino all'anno successivo. Il Preside dell’istituto sostiene che ogni anno casi analoghi coinvolgono almeno una trentina di ragazzi, anche tra coloro che, avendo scelto questo insegnamento,
vorrebbero poi abbandonarlo.
 La scelta nelle scuole medie superiori spetta allo studente anche se minorenne. Ma questa possibilità è solo relativa all’insegnamento della religione cattolica (IRC) e non all’iscrizione all'istituto, che - per lo studente minorenne - deve essere sottoscritta da un genitore o da chi ne esercita la potestà. La scelta informata dello studente dovrebbe essere fatta solo dopo aver compreso come verrà trattato il programma di IRC, venendosi in alternativa a creare un principio antipedagogico basato solo sulla fede religiosa di un bambino o di un ragazzo.
Ma vi è di più.
L’autonomia dello studente alle superiori sul fronte della scelta di avvalersi o meno dell’ora di IRC dovrebbe determinare la presenza fisica dello studente al momento dell'iscrizione all’istituto che spetta formalmente ai genitori.
Questo non avviene nella grande maggioranza dei casi e ne deriva che potrebbe essere utile chiedere una separazione delle due fasi di scelta. Comunque il non poter cambiare durante l’anno, visto che non si tratta di storia delle religioni, espone lo studente a possibili violazioni personali che non sono accettabili forse sotto più profili.
Per questi motivi, i senatori radicali del gruppo del Partito Democratico, Donatella Poretti e Marco Perduca, hanno depositato un’interrogazione, per sapere se il Ministro della Pubblica Istruzione non giudichi opportuno intervenire sulla normativa vigente e consentire agli studenti di riconsiderare la decisione - pur se già espressa- di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nel corso dell’anno scolastico.
Perugia, 8 novembre 2008Pierfrancesco Pellegrino - Segretario di Radicaliperugia.org/associazione G. Nuvoli

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