martedì 11 settembre 2012
giovedì 16 agosto 2012
Carceri in Umbria, Verini: "Sono ormai delle polveriere"

„
L'onorevole Valter Verini ha visitato a Ferragosto il carcere di Capanne:"Situazione drammatica che produce tensioni. Sovraffollamento e personale di polizia ridotto all'osso"
da perugiatoday.it
"Nelle carceri umbre permane ancora una situazione di seria emergenza.
Ci sono pesanti problemi di sovraffollamento di detenuti e, insieme, di
grave sottodimensionamento dell'organico del personale di custodia".
Così
il deputato umbro del PD, Walter Verini, che ha visitato il carcere di
Perugia insieme alla Responsabile regionale del PD per la Giustizia
Antonella Salustri.
"Nel corso della visita - dichiarano i rappresentanti del PD - abbiamo ancora una volta toccato
con mano la situazione di seria emergenza, che riguarda tutti gli
istituti di pena della regione e che genera, come è avvenuto nei giorni
scorsi a Spoleto e Orvieto, tensioni pericolose". "Ci sono problemi di
fondo, che devono essere affrontati - proseguono Salustri e Verini - e
che riguardano innanzitutto l'abolizione della custodia cautelare o la
possibilità di pene alternative per reati di non grave pericolistà
sociale, problemi senza la cui soluzione l'emergenza carceri continuerà a
permanere, facendo dell'Italia un Paese non civile".
"Ci sono però anche interventi urgenti, da fare subito - aggiungono i due esponenti democratici -
per i quali già abbiamo sollecitato il Governo, e che riguardano
l'urgenza di una maggiore dotazione di personale per gli istituti umbri,
personale che oggi lavora in condizioni davvero difficili, e la
necessità di procedere a risolvere, almeno in parte, il problema del
sovraffollamento".
"Insieme a questi - continuano Verini e Salustri - esistono anche problemi legati alla situazione finanziaria,
che impedisce di sviluppare iniziative di formazione professionale e di
socializzazione. Occorre investire su questo: il carcere, la pena per
chi ha sbagliato devono essere occasioni di espiazione e di recupero
sociale. E' un problema di civiltà e di umanità innanzitutto, ma anche
di sicurezza: se un detenuto, una volta uscito, avrà occasione di
reinserimento sociale, sarà un vantaggio ed un'opportunità per tutta la
società".
"Su questi temi - concludono Walter Verini e Antonella Salustri - continueremo a tutti i livelli l'iniziativa del PD
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mercoledì 15 agosto 2012
Intervista in diretta nel Tg Umbria delle 19,30 del 14 agosto sulla situazione delle carceri in Umbria e la battaglia per l'istituzione del Garante regionale dei detenuti
Edizione del tg 3 Umbria delle 19,30 del 14 agosto 2012
L'intervista, che inizia intorno al dodicesimo minuto, fa il punto sulla situazione carceraria umbra e sulle iniziative per l'istituzione del garante regionale dei detenuti.
In Umbria, al 31 luglio, nei quattro carceri della regione, vi erano 1732 detenuti con una disponibilità di 1134 posti. A livello nazionale, al 31 luglio, su 45584 posti disponibili, vi erano 66528 detenuti, circa 21000 detenuti in più.
lunedì 13 agosto 2012
Sintesi della conferenza stampa di oggi sulle petizioni depositate presso il Comune di Perugia e al Consiglio regionale dell'umbria
Cliccando qui si può accedere alla regisrazione di Radio Radicale
Vigileremo sul rispetto dei tempi previsti dagli statuti e dagli impegni presi dalla Presidenza del Consiglio Regionale. Se c’è la volontà politica di accettare i temi delle petizioni, entro novembre di quest’anno il comune di Perugia potrebbe essere all’avanguardia nei sistemi di prevenzione di riduzione del danno e la regione dell’Umbria dare un segno di tolleranza e di civiltà. Radicaliperugia - Giovanni Nuvoli ha presentato oggi il progetto “Per una città più tollerante, civile e bella” dopo il deposito di due petizioni presso il comune di Perugia e alla Presidenza del consiglio regionale dell’Umbria.
Vigileremo sul rispetto dei tempi previsti dagli statuti e dagli impegni presi dalla Presidenza del Consiglio Regionale. Se c’è la volontà politica di accettare i temi delle petizioni, entro novembre di quest’anno il comune di Perugia potrebbe essere all’avanguardia nei sistemi di prevenzione di riduzione del danno e la regione dell’Umbria dare un segno di tolleranza e di civiltà. Radicaliperugia - Giovanni Nuvoli ha presentato oggi il progetto “Per una città più tollerante, civile e bella” dopo il deposito di due petizioni presso il comune di Perugia e alla Presidenza del consiglio regionale dell’Umbria.
Se c’è la volontà politica
di accettare i temi della petizione, entro novembre di quest’anno il comune di
Perugia potrebbe essere all’avanguardia nei sistemi di prevenzione di riduzione
del danno. Infatti superato il quorum delle firme
necessarie da dopo la consegna, il comune si prende 30 giorni di
tempo per decidere sull'ammissibilità della petizione. Ed entro 90 giorni la Giunta o il Consiglio adottano sulla petizione
motivata decisione nel termine di 90 giorni dal deposito.
Vigileremo perché i tempi siano rispettati, così come previsto dallo
statuto e dal regolamento comunale. Lo
stesso discorso vale per la nomina del Garante regionale dei detenuti ,
previsto da una legge approvata nel 2006 e mai applicata: abbiamo raccolto
circa cinquecento firme. In un recente incontro con il presidente del
consiglio regionale dell’Umbria, Eros Brega, abbiamo avuto assicurazioni che la
nomina verrà inserita all’ordine del giorno del consiglio alla prima riunione
utile dopo la pausa estiva. Noi, anche
in questo caso, chiediamo il rispetto degli impegni assunti e che in ogni
caso, vengano diffusi online nel portale della regione dell’Umbria i curricula dei candidati alla nomina di
Garante in base al diritto dei cittadini di conoscere le competenze
professionali di chi è candidato ad assumere un incarico pubblico.
Infine, Radicali di Perugia ha aderito alla campagna del Forum Italiano dei
Movimenti per la terra e il paesaggio con la quale si chiede agli
Amministratori comunali di far compilare dagli uffici competenti la scheda di
censimento richiesta in nome della trasparenza per dare la possibilità ai
cittadini di progettare insieme città più vivibili, per riqualificare il
patrimonio edilizio, per preservare territorio e paesaggio e per risparmiare
suolo agricolo. In questo caso le centinaia di firme raccolte, verranno
consegnate al comitato cittadino che raccoglie diverse associazioni
ambientaliste che le depositerà ad ottobre presso il comune di Perugia.
sabato 11 agosto 2012
Radicali, Lunedì 13 agosto ore 11,30 conferenza stampa a Perugia sulle petizioni popolari recentemente depositate

Interverranno Andrea Maori, Michele Guaitini, Elisabetta Chiacchella e Annarita Fiorini Granieri di Radicaliperugia, Gianni Barro di Lettere Riformiste, Amato De Paulis, del partito "Tra cielo e terra", operatori ed operatrici dei servizi di riduzione del danno per assistenza e aiuto a tossicodipendenti e prostitute.
Le redazioni sono invitate a partecipare
cell. 3393455415
altre info: andreamaori@gmail.com
venerdì 10 agosto 2012
Radicali, consegnate centinaia di firme autenticate di cittadini perugini che chiedono cambiamenti sulla politica in materia di tossicodipendenza e prostituzione
Da un lato chiediamo di moltiplicare le iniziative di
riduzione del danno già avviate dal Comune attraverso il potenziamento delle
strutture di intervento di bassa soglia a partire dall’attività di unità di strada che si
concentra, in prevalenza, nella trasmissione di informazioni relative ai rischi
sanitari inerenti rapporti sessuali non protetti e alla possibilità di
usufruire delle strutture sociosanitarie presenti nel territorio al fine di
modificare quei comportamenti a rischio e un aumento degli accessi alle
strutture sociocanitarie di prevenzione e cura;
di prevedere una rete di protezione
sanitaria che va dalla pura e semplice informazione scientifica sugli effetti
delle sostanze a locali protetti e igienicamente garantiti;
- la moltiplicazione, a partire da un
immediato raddoppio, delle unità di strada attualmente presenti sul territorio,
attrezzate anche di strumenti atti ad analizzare gratuitamente le droghe
sintetiche e a prevenire situazioni di overdose;
- potenziamento dell’unità di strada di
assistenza delle prostitute;
- sviluppo degli attuali progetti contro la tratta e il traffico
di esseri umani con potenziamento dei fondi a favore
delle
“case di fuga” e reintegrazione delle borse lavoro al fine di un reinserimento
lavorativo;
-
ritiro dell’ordinanza n. 304 del 2 aprile 2012 “contrasto alla prostituzione su
strada e tutela della sicurezza urbana” e perché inutile negli effetti e vessatoria nei confronti dei cittadini;.
Se c’è la volontà politica di accettare i temi
della petizione, entro novembre di quest’anno il comune di Perugia potrebbe
essere all’avanguardia nei sistemi di prevenzione di riduzione del danno.
Infatti superato il quorum delle firme necessarie da dopo la consegna, il comune si prende 30 giorni di tempo per decidere
sull'ammissibilità della petizione. Infatti, secondo il regolamento sulla
partecipazione <<Il Segretario Generale, od un funzionario appositamente
delegato, effettua l'esame di ammissibilità delle petizioni, accertando il
numero delle sottoscrizioni e la regolarità delle relative autenticazioni,
l’appartenenza dei presentatori alle categorie di cui all’art. 23 dello
Statuto, nonché la riferibilità della petizione alle funzioni del Comune. Lo
stesso funzionario provvede ad acquisire le valutazioni tecniche degli
uffici competenti entro 30 giorni dalla ricezione ed è responsabile del
procedimento.>> Una volta dichiarata ammissibile, <<la
Giunta o il Consiglio adottano sulla petizione motivata decisione nel termine
di 90 giorni dal deposito.>> <<Decorso il suddetto termine,
l'argomento è obbligatoriamente iscritto all’ordine del giorno delle adunanze
della Giunta o del Consiglio, a partire da quella immediatamente successiva.>>
In
sostanza, superati questi ostacoli, a novembre si potrebbe avere una risposta
da parte della Giunta o dal Consiglio del Comune di Perugia.

venerdì 3 agosto 2012
Perugia, il gioco delle tre carte del servizio riscossione tributi e delle entrate di Provincie e Comuni Dogre. Dopo aver provato a vessare i cittadini con la Tosap per i passi carrabili ora va all’attacco dei commercianti con l’imposta sulla pubblicità . Il Comune intervenga prima che sia troppo tardi
Perugia, il gioco delle
tre carte del servizio riscossione tributi e delle entrate di Provincie e Comuni
Dogre. Dopo aver provato a vessare i cittadini con la Tosap per i passi
carrabili ora va all’attacco dei commercianti con l’imposta sulla pubblicità .
Il Comune intervenga prima che sia troppo tardi
di Michele Guaitini, tesoriere di Radicali Perugia – Giovanni Nuvoli, in collaborazione con Andrea
Maori, segretario di Radicali Perugia – Giovanni
Nuvoli
Nel
2010 la Dogre – il servizio di Gestione delle attività di liquidazione,
accertamento e riscossione dei tributi e delle entrate delle Provincie e dei
Comuni - - ci ha provato con la Tosap per i passi
carrabili e fu costretta a leccarsi le molte ferite per i numerosi avvisi
“bonari” che solo dopo molte proteste e vari tavoli di conciliazione sono stati
riconosciuti come illegittimi.
Quest’anno
ci riprova con l’imposta sulla pubblicità provando a vessare i commercianti già
duramente provati dalla crisi economica.
La normativa vigente,
imperniata nel D.Lgs. 507/93 e in un apposito regolamento comunale, unitamente
con la nota n. 11159 del 2007 del Ministero delle Finanze, stabilisce i presupposti
per l’imposizione della tassa sulla pubblicità, distinguendo chiaramente ciò
che è “insegna” del pubblico esercizio, da quelli che sono “gli altri mezzi
pubblicitari” che si possono trovare su vetrine e porte d’ingresso.
Per
le prime - le insegne - è
previste una soglia di esenzione di 5 mq;
se si resta sotto tale soglia non si paga nulla, altrimenti si paga per tutti i
metri quadrati di insegna (non solo sui metri oltre i primi 5).
Per
i secondi – gli altri mezzi pubblicitari - si paga per ciascuna
pubblicità e per ciascun metro quadrato. Rientrano in questa categoria le varie
scritte pubblicitarie presenti ad esempio nelle vetrine dei negozi (“saldi”,
“offerta speciale”, ecc. ecc.) o cartelli e vetrofanie reclamizzanti un
prodotto o un marchio.
Ma l’art. 17 del D.Lgs.
507/93, ripreso pedissequamente dal regolamento comunale, stabilisce una soglia di esenzione di mezzo metro quadrato
complessivo per ciascuna vetrina o porta d’ingresso.
In questo periodo la Dogre sta inviando numerose cartelle di
accertamento ai commercianti per presunte violazioni della normativa in
materia di imposta sulla pubblicità con invito a regolarizzare la posizione
pagando cifre che vanno dalle centinaia fino ad arrivare a qualche migliaio di
euro. Cifre che poi dovrebbero essere corrisposte annualmente.
Dove
sta il trucco? E’ semplice: la Dogre considera qualunque mezzo pubblicitario, qualunque scritta e
qualunque cartello come fosse una insegna,
comprese le scritte “saldi”, “qui
servizio fotocopie”, ecc. ecc. fino ad arrivare al distributore di profilattici
posto esternamente alla farmacia.
Sia
chiaro: sono tutte tipologie di pubblicità per le quali va pagata l’imposta ma
considerandole (illegittimamente) come insegna, da
un lato non vengono fatte ricadere nella soglia di esenzione del mezzo metro
quadrato per vetrina; dall’altro lato, invece che concorrere per i soli metri
quadrati del messaggio pubblicitario, contribuiscono a sforare i 5 metri
quadrati di insegna facendo sì che l’importo da pagare sia calcolato per un
numero di metri quadrati nettamente superiore.
Chiediamo
quindi al Comune di Perugia di intervenire immediatamente e bloccare sul
nascere questo nuovo tentativo vessatorio della Dogre stabilendone o meno la
legittimità, per evitare che, come accadde per la Tosap nel
2010, ci si trovi poi costretti a dover fare marcia indietro travolti dalle
proteste dei cittadini, con evidente danno per tutti, soprattutto quei
commercianti ignari che hanno già provveduto a saldare importi forse non dovuti o sensibilmente più alti del dovuto.
mercoledì 1 agosto 2012
Perugia, superato il quorum delle firme necessarie per la presentazione della petizione sulla riduzione del danno
Superato il quorum delle firme necessarie per la presentazione della petizione sulla riduzione del danno, nei prossimi giorni i moduli verranno depositati al comune di Perugia che si prende 30 giorni di tempo per decidere sull'ammissibilità della petizione. Infatti, secondo il regolamento sulla partecipazione <<Il Segretario Generale, od un funzionario appositamente delegato, effettua l'esame di ammissibilità
delle petizioni, accertando il numero delle sottoscrizioni e la regolarità delle relative autenticazioni, l’appartenenza dei presentatori alle categorie di cui all’art. 23 dello Statuto, nonché la riferibilità della petizione alle funzioni del Comune. Lo stesso funzionario provvede ad acquisire le valutazioni tecniche degli uffici competenti entro 30 giorni dalla ricezione ed è responsabile del procedimento.>> Una volta dichiarata ammissibile, <<la Giunta o il Consiglio adottano sulla petizione motivata decisione nel termine di 90 giorni dal deposito.>> <<Decorso il suddetto termine, l'argomento è obbligatoriamente iscritto all’ordine del giorno delle adunanze della Giunta o del Consiglio, a partire da quella immediatamente successiva.>> In sostanza, superati questi ostacoli, a novembre si potrebbe avere una risposta da parte della Giunta o dal Consiglio del Comune di Perugia.
delle petizioni, accertando il numero delle sottoscrizioni e la regolarità delle relative autenticazioni, l’appartenenza dei presentatori alle categorie di cui all’art. 23 dello Statuto, nonché la riferibilità della petizione alle funzioni del Comune. Lo stesso funzionario provvede ad acquisire le valutazioni tecniche degli uffici competenti entro 30 giorni dalla ricezione ed è responsabile del procedimento.>> Una volta dichiarata ammissibile, <<la Giunta o il Consiglio adottano sulla petizione motivata decisione nel termine di 90 giorni dal deposito.>> <<Decorso il suddetto termine, l'argomento è obbligatoriamente iscritto all’ordine del giorno delle adunanze della Giunta o del Consiglio, a partire da quella immediatamente successiva.>> In sostanza, superati questi ostacoli, a novembre si potrebbe avere una risposta da parte della Giunta o dal Consiglio del Comune di Perugia.
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