venerdì 3 giugno 2016

Pretestuosa la richiesta di PD e SR per un Consiglio Comunale sulla riforma costituzionale. Sì a informazione e dibattito pubblico ma con gli strumenti corretti

Pretestuosa la richiesta di PD e SR per un Consiglio Comunale Aperto sulla riforma costituzionale.
Ben vengano tutte le iniziative per la più ampia informazione e per un dibattito pubblico ma si facciano con gli strumenti corretti.




I gruppi consiliari del Comune di Perugia del PD e Socialisti Riformisti hanno chiesto al Presidente del Consiglio Comunale e al Sindaco di Perugia la convocazione di un Consiglio Comunale Aperto sui temi della riforma costituzionale approvata in Parlamento e oggetto del referendum nel prossimo ottobre.

Riteniamo tale richiesta non solo pretestuosa e finalizzata unicamente a rinforzare il battage pubblicitario messo in campo dal premier Renzi, ma anche inopportuna perché finirebbe per costituire un pericoloso precedente sull'uso distorto delle istituzioni cittadine.

Infatti su questa riforma costituzionale il Parlamento già si è espresso in maniera definitiva e un Consiglio comunale non ha più, né potrà avere, alcuna voce in capitolo ora che la palla è passata agli elettori, gli unici che possono ancora esprimersi e nei confronti dei quali ogni intervento istituzionale suonerebbe come una ingerenza.
Tra le competenze del Consiglio comunale non c'è nulla che possa richiamare neanche lontanamente ciò che viene chiesto da PD e SR, e non è dunque questo lo strumento corretto di informazione e di confronto sull'argomento. Pertanto auspichiamo che tale richiesta sia respinta.

D'altro canto, essendo il tema di notevole importanza e che potrà avere anche riflessi sul funzionamento degli Enti locali, è possibile, anzi auspicabile, che anche il Comune si faccia promotore, nell'ottica del motto einaudiano "conoscere per deliberare", di uno o più dibattiti e spazi di confronto, magari concedendo gratuitamente la sala dei Notari luogo simbolo della partecipazione collettiva alla vita politica, coinvolgendo esperti della materia che rappresentino tutte le posizioni e aprendo la partecipazione a quanti, tra associazioni e cittadini, vogliano esprimere la propria opinione, ma senza ricorrere allo strumento del Consiglio aperto.


Michele Guaitini - segretario radicaliperugia.org
Andrea Maori - tesoriere radicaliperugia.org

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