domenica 24 gennaio 2016

Intervento di Federica Frasconi di radicaliperugia.org al comizio finale della manifestazione di Perugia #svegliatitalia

Federica Frasconi alla manifestazione
In una società dove l'amore non è riconosciuto ne tutelato, non vedo come si possa parlare di solidarietà, non vedo come si possa considerare il resto delle proposte di legge disinteressate .

Spesso sentiamo dire che l'amore e i diritti di noi omosessuali non siano una priorità nell'agenda stracolma di riforme "intelligenti" o peggio ancora ci sentiamo dire quotidianamente, che il voler approvare una legge, per garantire pari opportunità a noi omosessuali e alle varie realtà di questa società, equivalga ad una mancanza di responsabilità in quanto non si può perdere tempo dietro bizze egoiste di pochi ( o presunti pochi).
L'Amore , Amare e Amarsi per chi siamo e come noi siamo,senza imporci di divenire come gli altri vorrebbero , questa nostra forte opposizione a seguire " il male minore" non è solo orgoglio, è libertà.
Noi omosessuali non siamo irresponsabili, siete voi che non siete responsabili con le vostre coscienze prima che di politici , di persone con un cuore un anima e si spera un cervello libero di esercitare, sulla propria persona, un diritto di presenza a se stessi e a ciò che siete.
Lo scaraventare su noi omosessuali le responsabilità vostre inadempiute, le realtà più crude, le pagliacciate che vi appartengono, non vi ricandida ad essere sempre i buoni moralisti o i buoni filosofi degni di baciamano.

Cos'è che vi fa del male , cosa viene meno alla vostra quotidianità, se due persone dello stesso sesso, si amano e desiderano come voi potersi sposare e adottare dei bimbi?
Si , vogliamo il matrimonio e vogliamo poter essere madri e padri !
È l'amore che crea una famiglia e non i dettami fascisti delle varie morali religiose!
Le unioni civili saranno solo un piccolo passo e di certo non vogliamo che si trasformino in un arma a doppio taglio: se cosi fosse sarebbe meglio niente.
Il matrimonio egualitario ci porterà, in questa società, ad essere davvero uguali per la legge e non meno per il pensiero culturale.

Cosa vi toglieremo, noi, se avessimo stessi diritti?

Vi toglieremmo la possibilità di essere irresponsabili come siete, non avreste più quel capo espiatorio che voi vi divertite , senza limiti, a infrangere ed a crearci sopra mostri;
come la teoria gender o studi psichiatrici sulla deviazione della normale crescita emozionale di una persona o addirittura considerandoci come portatori sani di una demenza.
Voi che ci negate i diritti, siete come noi e molti sono davvero come noi, in tutto.

Padri o madri di famiglia che sbandierano ”figurine” della famiglia cosi detta sana e naturale, persone ,queste, che la famiglia ce l'hanno solo come pass par tout alla vita sociale lavorativa e di prestigio.

Voi che amate altri uomini o altre donne e contrastate chi come voi ama, siete anche voi vittime del sistema che rappresentate e lo sapete benissimo.

Essere omosessuale dichiarato o lesbica dichiarata o comunque vivere come al meglio si crede la propria sessualità,
senza quella paura interiorizzata che vi hanno messo dentro , che vi siete cimentati dentro , e che ci mettete dentro , liberi da questo, è vivere l'amore.

L'amore non più come merce di scambio, ne come atto da punire, da cui temere possa scaturire sfregio alla dignità o discredito,amare come un atto che non è più strumento di controllo da parte del potere che vi soggioga, a voi politici ancor prima di noi .

Amare senza sentirsi peccatori, liberi di camminare a testa alta e spirito alto in una società piena di crocifissi , il che non è disdicevole ma se la vostra fede limita quella degli altri e si basa solo su un simbolo o un baciamano di una personalità che a nome di chissà quale Dio amministra le fatiche di noi gente comune, allora voi non siete credenti, siete solo dei fanatici vuoti e impauriti.
Avete paura che questa società ci riconosca liberi, al pari di voi, perché per voi avere un nemico da combattere era ed è ancora la vostra forza, l'unico vostro senso.
Avete sempre bisogno della massa che vi segua per continuare, voi stessi, a crederci in ciò che fate.
Non siete liberi e volete opprimere chi vuole essere libero.
La libertà è una ricerca continua , ma impedirla è solo un atto di accusa prima che verso gli altri , in questo caso verso noi dichiarati omosessuali, è un atto di accusa che fate al mondo perché quest'ultimo possa rappresentare, un giorno, ciò che voi, politicamente, difendete: la libertà.
Libertà che vi illudete di vivere e che vi imponete di creare partendo dal giustificare le discriminazioni.
Quella libertà che voi sbandierate ma non conoscete, la vostra nemica insospettabile, quella che vi spoglierebbe e vi farebbe vedere dinnanzi allo specchio un estraneo uguale a voi.

Federica Frasconi








1 commento:

  1. bellissimo pensiero che va esteso a tutte le discriminazioni sociali e anche alla dignità del lavoro

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