Federica Frasconi alla manifestazione |
In una società dove l'amore non è
riconosciuto ne tutelato, non vedo come si possa parlare di solidarietà, non
vedo come si possa considerare il resto delle proposte di legge disinteressate
.
Spesso sentiamo dire che l'amore e
i diritti di noi omosessuali non siano una priorità nell'agenda stracolma di
riforme "intelligenti" o peggio ancora ci sentiamo dire
quotidianamente, che il voler approvare una legge, per garantire pari
opportunità a noi omosessuali e alle varie realtà di questa società, equivalga
ad una mancanza di responsabilità in quanto non si può perdere tempo dietro
bizze egoiste di pochi ( o presunti pochi).
L'Amore
, Amare e Amarsi per chi siamo e come noi siamo,senza imporci di divenire come
gli altri vorrebbero , questa nostra forte opposizione a seguire " il male
minore" non è solo orgoglio, è libertà.
Noi
omosessuali non siamo irresponsabili, siete voi che non siete responsabili con
le vostre coscienze prima che di politici , di persone con un cuore un anima e
si spera un cervello libero di esercitare, sulla propria persona, un diritto di
presenza a se stessi e a ciò che siete.
Lo
scaraventare su noi omosessuali le responsabilità vostre inadempiute, le realtà
più crude, le pagliacciate che vi appartengono, non vi ricandida ad essere
sempre i buoni moralisti o i buoni filosofi degni di baciamano.
Cos'è
che vi fa del male , cosa viene meno alla vostra quotidianità, se due persone
dello stesso sesso, si amano e desiderano come voi potersi sposare e adottare
dei bimbi?
Si
, vogliamo il matrimonio e vogliamo poter essere madri e padri !
È
l'amore che crea una famiglia e non i dettami fascisti delle varie morali
religiose!
Le
unioni civili saranno solo un piccolo passo e di certo non vogliamo che si
trasformino in un arma a doppio taglio: se cosi fosse sarebbe meglio niente.
Il
matrimonio egualitario ci porterà, in questa società, ad essere davvero uguali
per la legge e non meno per il pensiero culturale.
Cosa
vi toglieremo, noi, se avessimo stessi diritti?
Vi
toglieremmo la possibilità di essere irresponsabili come siete, non avreste più
quel capo espiatorio che voi vi divertite , senza limiti, a infrangere ed a
crearci sopra mostri;
come
la teoria gender o studi psichiatrici sulla deviazione della normale crescita
emozionale di una persona o addirittura considerandoci come portatori sani di
una demenza.
Voi
che ci negate i diritti, siete come noi e molti sono davvero come noi, in
tutto.
Padri
o madri di famiglia che sbandierano ”figurine” della famiglia cosi detta sana e
naturale, persone ,queste, che la famiglia ce l'hanno solo come pass par tout
alla vita sociale lavorativa e di prestigio.
Voi
che amate altri uomini o altre donne e contrastate chi come voi ama, siete
anche voi vittime del sistema che rappresentate e lo sapete benissimo.
Essere
omosessuale dichiarato o lesbica dichiarata o comunque vivere come al meglio si
crede la propria sessualità,
senza
quella paura interiorizzata che vi hanno messo dentro , che vi siete cimentati
dentro , e che ci mettete dentro , liberi da questo, è vivere l'amore.
L'amore
non più come merce di scambio, ne come atto da punire, da cui temere possa
scaturire sfregio alla dignità o discredito,amare come un atto che non è più
strumento di controllo da parte del potere che vi soggioga, a voi politici
ancor prima di noi .
Amare
senza sentirsi peccatori, liberi di camminare a testa alta e spirito alto in
una società piena di crocifissi , il che non è disdicevole ma se la vostra fede
limita quella degli altri e si basa solo su un simbolo o un baciamano di una
personalità che a nome di chissà quale Dio amministra le fatiche di noi gente
comune, allora voi non siete credenti, siete solo dei fanatici vuoti e
impauriti.
Avete
paura che questa società ci riconosca liberi, al pari di voi, perché per voi
avere un nemico da combattere era ed è ancora la vostra forza, l'unico vostro
senso.
Avete
sempre bisogno della massa che vi segua per continuare, voi stessi, a crederci
in ciò che fate.
Non
siete liberi e volete opprimere chi vuole essere libero.
La
libertà è una ricerca continua , ma impedirla è solo un atto di accusa prima
che verso gli altri , in questo caso verso noi dichiarati omosessuali, è un
atto di accusa che fate al mondo perché quest'ultimo possa rappresentare, un
giorno, ciò che voi, politicamente, difendete: la libertà.
Libertà
che vi illudete di vivere e che vi imponete di creare partendo dal giustificare
le discriminazioni.
Quella
libertà che voi sbandierate ma non conoscete, la vostra nemica insospettabile, quella
che vi spoglierebbe e vi farebbe vedere dinnanzi allo specchio un estraneo
uguale a voi.
Federica
Frasconi
bellissimo pensiero che va esteso a tutte le discriminazioni sociali e anche alla dignità del lavoro
RispondiElimina