sabato 4 luglio 2015

DETRAZIONI TASI 2015 COMUNE DI PERUGIA - UNA QUESTIONE DI GIUSTIZIA ELEMENTARE



di Mario Albi - radicaliperugia.org


Nei giorni scorsi ho spedito al Sindaco di Perugia e tutti Consiglieri, una lettera con la quale richiamavo la loro attenzione sulla necessità che per il 2015 le detrazioni per la TASI, relative alla abitazione principale, fossero rapportate all’indice ISEE e non semplicemente alla rendita catastale dell’immobile.

Le ragioni che adducevo a sostegno di tale richiesta sono le seguenti:


Le detrazioni per la TASI legate alla rendita catastale, determinano una distorsione nella definizione dell’imposta dovuta, in relazione alla effettiva capacità contributiva dei possessori degli immobili:

1- come è noto le rendite catastali non sono aggiornate ed assumerle a riferimento per determinare le detrazioni, potrebbe portare a far pagare di meno persone che, con le rendite aggiornate, non solo non ne avrebbero diritto, ma che dovrebbero pagare di più;

2 - la ricchezza immobiliare non è l'unica ricchezza posseduta dalle persone: con il meccanismo individuato nelle regole comunali vigenti, anche qualora il contribuente avesse un reddito cospicuo e/o ricchezza mobiliare elevata (depositi, azioni, partecipazioni societarie, ecc.) ma un immobile con rendita catastale bassa, le agevolazioni TASI gli spetterebbero lo stesso;

3 - l’art. 5 della Deliberazione del Consiglio Comunale di Perugia n. 10 del 1.9.2014 (Regolamento dell’Imposta Unica Comunale - Componenti IMU e TASI), indica che il Consiglio medesimo, con la deliberazione di approvazione delle aliquote, può prevedere apposite detrazioni di imposta, per l’unità adibita ad abitazione principale e relative pertinenze, tenendo conto o del valore degli immobili, o della capacità contributiva della famiglia anche attraverso l’indice ISEE.

Per tali ragioni ritenevo (e ritengo) che sarebbe stato più opportuno che le detrazioni previste per quest’anno, rapportate alla rendita catastale, fossero concesse solo a persone che avessero un indice ISEE adeguatamente basso, entro una gamma di valori predeterminati dal Comune, considerato che l’indice ISEE è in grado di misurare con maggiore accuratezza il reddito e la ricchezza posseduta dai contribuenti.

A sostegno della mia richiesta facevo notare che all’indice ISEE il Comune faceva e fa riferimento in materia di esenzioni e/o riduzione della TARI (tributo sui rifiuti).

L’Assessore Bertinelli mi ha fatto pervenire una nota degli uffici nella quale, tra l'altro, si afferma "L’adozione dell’ISEE quale parametro alternativo, già esclusa nel 2014 per le criticità che avrebbe potuto generare, è stata considerata ancor più sconsigliabile per l’anno in corso, tenendo conto delle novità normative relative al suo metodo di calcolo e dell’impossibilità di verificarne preventivamente le ricadute."

La risposta non mi sembra per nulla convincente. Il Comune è in possesso dei dati individuali di tutti i perugini che hanno pagato la TASI, così come conosce, o può facilmente conoscere, i dati di quelli che hanno pagato la TARI e quanti di questi che, in relazione all’indice ISEE , hanno beneficiato di una riduzione totale o parziale della tassa sui rifiuti.

Non dovrebbe essere quindi impossibile, incrociando i dati, fare una previsione attendibile circa l’incidenza sul gettito della TASI che deriverebbe dall’adozione dell’indice ISEE per parametrarne le detrazioni. Quando alle novità normative circa la determinazione del nuovo indice ISEE, tutte le osservazioni fatte fino ad oggi vanno nella direzione di una diminuzione della platea dei beneficiari rispetto a quello determinato con le vecchie regole.

Il gettito della TASI è stimato per quest’anno in circa 15 milioni di euro e costituisce una entrata di primaria importanza per il Comune di Perugia, ma alle esigenze di bilancio non si può sacrificare la giustizia fiscale.

Con la parametrazione delle detrazioni TASI all’indice ISEE si riuscirebbe a conciliare esigenze di bilancio e giustizia fiscale in maniera soddisfacente.


Mario Albi
radicaliperugia.org

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