martedì 6 novembre 2012

Vicenda proliferazione scoiattoli grigi e Provincia di Perugia: la risposta ad un’interrogazione parlamentare del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Catania chiarisce alcuni aspetti che escludono l’abbattimento



di Andrea Maori, segretario di radicaliperugia.org

Recentemente il ministro delle politiche agricole Mario Catania, rispondendo ad un’interrogazione al Senato ( n. 4-07434) sulla proliferazione degli scoiattoli grigi in Liguria, Piemonte e in Lombardia ha dato alcune indicazioni su come contenere il fenomeno della proliferazione degli scoiattoli grigi che favoriscono l’estinzione dello scoiattolo comune autoctono in Europa, noto anche come scoiattolo rosso. Le indicazioni prevedono misure ben diverse da quelle ipotizzate dalla Provincia di Perugia: si parla nella risposta all’interrogazione di divieto di commercializzazione, misura per la quale il ministero sta per preparare un decreto. Infatti uno degli aspetti più importanti della vicenda è che lo scoiattolo grigio è stato importato in Europa dall’America del Nord a partire dal secondo dopoguerra.
Prendendo spunto dal progetto Life Ec Square (chiamato anche Rosso scoiattolo) finanziato, per i 4 anni di durata (2010-2014da  contributo comunitario, da alcune regioni (non ci risulta che lo sia dalla regione Umbria) e dal Ministero dell’Ambiente 
Va sottolineato che questo progetto consentirà non solo di rimuovere gli scoiattoli grigi prevedendo la loro sterilizzazione e il mantenimento presso centri abilitati, ma anche lo svolgimento di attività di educazione ambientale nelle scuole della città, la produzione di materiali divulgativi e di punti di osservazione degli scoiattoli rossi tuttora presenti in diversi altri parchi urbani e suburbani della città.
Ci pare che questa sia la via da perseguire per porre freno ad un disequilibrio creato dagli umani con la migrazione forzata degli scoiattoli grigi ormai da più di sessant’anni.

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