sabato 5 febbraio 2011

Percorso del Gasdotto Snam: l'Anci ha chiesto al Ministro Fitto di convocare una seduta della conferenza Stato Regioni



Continua la mobilitazione contro il percorso del Gasdotto Snam, che dovrebbe bucare la dorsale appenninica. Dopo le mobilitazioni parlamentari, tra cui un'interrogazione della senatrice radicale Poretti, anche dagli amministratori locali arriva un'importante comunicazione.

Da L'Aquila, comunicato del sindaco Cialente e dell'assessore Moroni




“L’iniziativa promossa dall’Anci, che ha portato il consiglio nazionale ad approvare all’unanimità un ordine del giorno contenente la richiesta al ministro Fitto di convocare una seduta della conferenza Stato Regioni per affrontare il problema del percorso del gasdotto della Snam, costituisce un atto di grande importanza nell’ambito della mobilitazione in atto contro la realizzazione di questa infrastruttura”.

È quanto hanno dichiarato il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e l’assessore all’Ambiente Alfredo Moroni a seguito della nota diramata dalla stessa Anci per annunciare l’approvazione dell’ordine del giorno.

“Il documento – hanno proseguito il sindaco Cialente e l’assessore Moroni – è stato sottoscritto dal Comune dell’Aquila, nella persona del primo cittadino, e dal sindaco di Perugia Boccali, che è anche coordinatore delle Anci nazionali, e presentato dal consigliere comunale di Sulmona Iannamorelli, componente del consiglio nazionale. È significativo che l’ordine del giorno ponga con forza la questione del tracciato, in ragione dell’elevata sismicità dei territori attraversati e delle ripercussioni in termini ambientali, economici e sociali che si andrebbero a determinare. Il fatto che la questione giunga finalmente all’attenzione della Conferenza Stato regioni – hanno concluso Cialente e Moroni – riveste un significato e un’importanza di assoluto rilievo nell’ambito delle iniziative che il coordinamento interregionale contro il gasdotto sta organizzando per scongiurare la realizzazione di un’opera impattante e costosa, di cui faranno le spese le popolazioni interessate dal passaggio”.

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