giovedì 3 febbraio 2011

Testamento biologico, voto della Commissione consiliare del Comune di Perugia: soddisfazione di Radicaliperugia.org

Dichiarazione di Liliana Chiaramello, Segretaria radicaliperugia.org, Andrea Maori, Tesoriere radicaliperugia.org e Michele Guaitini della segreteria di radicaliperugia.org

Un altro passo in avanti è stato fatto rispetto all’approvazione definitiva del registro del  testamento biologico con l’approvazione, dello stesso, da parte della Commissione consiliare comunale in seguito all’ottimo lavoro svolto dalla Commissione presieduta dal consigliere Tommaso Bori. Riteniamo che il percorso, iniziato con il deposito di una petizione da parte dei Radicali di Perugia, possa trovare un completamento positivo con il definitivo licenziamento della delibera da parte del Consiglio comunale.Ci sembrano pretestuose le polemiche sollevate dalla minoranza e in particolare dal consigliere Cozzari in merito alla non legittimità del lavoro svolto finora. Infatti i registri comunali che raccolgono le dichiarazioni anticipate di volontà sono stati istituiti in molte città italiane, in base al principio federalista secondo il quale il Comune “rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo” (dell’articolo 3, comma 2, del decreto legislativo n. 267 del 2000). In particolare ribadiamo che la circolare ministeriale,che tentava di bloccare i registri comunali, non ha alcun valore- come ampiamente già dimostrato dai giuristi- e anzi va presa come stimolo ulteriore da parte del Comune di Perugia per affermare il ruolo di autonomia, innanzitutto quando si tratta di offrire un servizio di supporto all'esercizio di un diritto già esistente per i cittadini

La stessa Anci ha ribadito, citando le normative in vigore, che il registro si limita alle dichiarazioni di volontà  attestanti  il luogo e il soggetto presso il quale è conservata la dichiarazione di fine vita e che tale attività si può tranquillamente ricondurre allo svolgimento delle funzioni istituzionali  proprie del Comune.

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