domenica 22 giugno 2008

Pullia: in Umbria non manca proprio nulla

Grazie a Dio, in Umbria, rosso baluardo d’Italia, non manca proprio nulla. Almeno in senso negativo. A Terni continuano le indagini della Procura sul degrado ambientale e per verificare la sussistenza di un legame tra le patologie riscontrate in cinque dipendenti dell’Azienda servizi municipalizzati (di cui uno morto per cancro) e l’inceneritore presso cui hanno prestato servizio. A Perugia, invece, si allarga lo scandalo degli appalti pubblici truccati che ha investito amministratori del PD, imprenditori, dirigenti e funzionari di enti pubblici. Il PD annaspa, appare in palese stato confusionale. Come se non bastasse, si fanno finalmente sentire gli allarmi di associazioni come Libera Umbria, Legambiente, Cittadinanzattiva nonché dello stesso Pietro Grasso, procuratore antimafia, sulle inquietanti strategie di infiltrazioni in regione da parte della malavita organizzata. In compenso, un assessore regionale, appartenente a Rifondazione Comunista, non ha niente di meglio da proporre che lo stanziamento di centocinquantamila euro a sostegno dell’attività degli oratori. Guai, però, a proporre l’organizzazione di una manifestazione sui diritti umani in Cina. Vuoi scherzare? I soldi non ci sono, i rossi bilanci sono in rosso e i rapporti con la Cina, con cui si intrattengono rapporti economici e che manda i suoi ragazzi a frequentare l’Università per stranieri, potrebbero incrinarsi. Eh, sì, l’Umbria è proprio una gran bella palestra di democrazia.

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