domenica 15 luglio 2007

Sintesi degli eventi

Sabato 7 Luglio 2007, sulla base di decisioni concordate con l’europarlamentare radicale Marco Cappato, segretario dell’associazione LucaCoscioni, il medico chirurgo specialista in anestesia e rianimazione, dottor Tommaso Ciacca si reca ad Alghero (Sassari) con l’intento di rispondere in concreto, personalmente ai numerosi appelli del signor Giovanni Nuvoli, affetto da Sclerosi Laterale Aniotrofica, di reperire un medico disposto a praticargli l’interruzione della respirazione artificiale che lo mantiene in vita, mediante distacco del respiratore e contestuale sedazione terminale.
Recatosi presso la sua abitazione per una visita medica, accolto dalla moglie Maddalena Soro e dai figli Silvana e Giampiero, il dottor Tommaso Ciacca manifesta a Giovanni Nuvoli la sua disponibilità ad aiutarlo, prima effettuando una ulteriore visita medica (il rapporto medico-paziente si è formato nei mesi con continui contatti,visite e scambio di documentazione, dopo aver sentito il medico di famiglia) e poi informandolo che a breve si recherà presso il comando stazione dei Carabinieri di Alghero, per depositare una documentazione composta dalle sue intenzioni ad accogliere le richieste di Giovanni Nuvoli, procedendo al distacco del respiratore in data Martedì 10 Luglio alle ore 23.00, dalle lettere autenticate che attestano la volontà di Giovanni a voler cessare l’accanimento terapeutico praticato sul suo corpo inerme, unitamente alla documentazione prodotta dai pareri dei medici che nei mesi trascorsi hanno composto il collegio medico che ha studiato il caso e le cartelle cliniche di Giovanni.
Verso le ore 21, il dottor Tommaso Ciacca presenta presso la caserma di Alghero la sopraccitata documentazione in triplice copia, per i Carabinieri, per il Sostituto Procuratore di Sassari Piras e per il Procuratore Porqueddu.
Verrà ascoltato dal Capitano della caserma, come persona informata sui fatti, sino alle ore 2.30 circa del mattino successivo.
Al termine dell’interrogatorio, il capitano assicura al medico che lunedì mattina recherà personalmente l’incartamento alla procura di Sassari, che in data 13 Febbraio 2007 aveva già respinto come inammissibile la richiesta presentatagli direttamente dal Nuvoli, sottolineando l'inesistenza nel nostro ordinamento di una disposizione che gli consentisse di nominare un commissario ad acta incaricato di sedare il paziente ed di interrompere la ventilazione. Ma lo stesso Piras aveva anche precisato “Sussiste il diritto posto a base della richiesta. Sitratta del diritto di rifiutare le cure mediche, previsto a livello sovranazionale dall'art.5 della Convenzione di Oviedo e a livello nazionale dall'articolo 32,comma 2, della Costituzione...”
Nella giornata di Domenica 8 Luglio 2007, il medico si reca nuovamente nell’abitazione dei coniugi Giovanni e Maddalena, per informarli dell’avvenuto e intrattenendo con loro una dettagliata disanima di come intenderà procedere nella giornata di Martedì, sulle conseguenze del suo atto, relazionandosi sugli aspetti più strettamente collegati al rapporto medico-paziente, instauratosi dal febbraio 2007.
Nel pomeriggio della domenica, in occasione della visita del medico curante di Giovanni Nuvoli, il dottor Carlo Sini, il dottor Ciacca lo mette formalmente a conoscenza delle sue intenzioni, invitandolo, se sarà suo desiderio, ad essere presente durante la procedura dell’interruzione della ventilazione artificiale.
Lunedì 9 Luglio 2007, alle ore 14.00 circa, il dottor Ciacca registra, trascrivendone le risposte alla sue domande, ottenute tramite il sintetizzatore vocale con il quale Giovanni Nuvoli si esprime autonomamente, il consenso informato del paziente, alla presenza di tre testimoni estranei all’ambito familiare e della consorte Maddalena.
Il consenso è registrato in audio video da un suo conoscente esperto in informatica, il professionista Carlo Ruggeri.
Nella mattinata di martedì, verso le ore 12.00 il dottor Ciacca, riceve una telefonata dal comando stazione dei Carabinieri di Alghero, che lo informano di recarsi al comando di Sassari (dove il dottore risiede temporaneamente) per la notifica di un atto da parte della Procura della Repubblica.
L’irrituale atto lo informa che, cito testualmente la sintesi;

“Il pubblico ministero
nel fasc. n. 3/07 mod. 45
preso atto della comunicazione preventiva del dott. Tornmaso Ciacca di data 07/07/07,
relativa a1 distacco del ventilatore artificiale a1 sig. Nuvoli Giovanni
preso atto che con tale comunicazione il dott. Ciacca manifesta la sua intenzione di
procedere a1 distacco del suddetto ventilatore, salva diversa indicazione di questa Procura
della Repubblica
ritenuto che si tratti di comunicazione non prevista dall'attuale diritto e che si riferisce a
condotta in astratto costituente delitto
ritenuto che quindi la Procura della Repubblica non debba, né possa fornire alcuna
indicazione in ordine a quanto esposto nella comunicazione, senza che ciò significhi in
alcun modo tacita acquiescenza da parte di questa Procura a quanto oggetto d'intenzione
del dott. Ciacca e quindi fatta salva l'adozione di qualunque provvedimento di
competenza
ritenuto pertanto che vada dichiarato il non luogo a provvedere
per tali ragioni
dichiara
il non luogo a provvedere”

A questa comunicazione, il dottor Tommaso Ciacca, ritiene di dover dar seguito alla sua azione informando il paziente Giovanni Nuvoli ed i suoi familiari dell’accaduto, e si reca ad Alghero, presso la loro abitazione, dove sulla strada, a pochi metri dall’ingresso del viale che porta alla casa, in abiti borghesi, viene fermato dal capitano dei carabinieri Francesco Novi, accompagnato da un maresciallo e da un brigadiere dell’arma che di fatto, gli impediscono di avvicinarsi all’abitazione.
Dopo alcuni minuti, nei quali il dottore dialoga con le autorità, ricordandogli i suoi obblighi deontologici nei confronti del suo paziente, il capitato acconsente all’ingresso del Ciacca nell’abitazione di Giovanni e Maddalena, scortato dalla sua presenza ed intimandogli di non avvicinarsi al respiratore artificiale collegato a Giovanni, che acconsente all'ingresso del capitano. Il medico informa il paziente della notifica della procura e della evidente situazione determinatesi.
Giovanni quindi, in presenza del capitano stesso, tramite la tavoletta trasparente letta dalla moglie Maddalena,afferma chiaramente “Lascerò cibo e acqua” , manifestando quindi la volontà di riprendere ed intensificare lo sciopero della fame, interrotto nella giornata di sabato, riprendendo l'alimentazione che avviene mediante una sonda collegata allo stomaco poco dopo l'arrivo del Dott. Ciacca ad Alghero.
Il Capitano dei carabinieri uscendo dall'abitazione di Giovanni Nuvoli, visibilmente sconvolto ha affermato: “quest'uomo è di una lucidità sconvolgente!”
A questo punto, sempre informalmente, lo stesso capitano, invitava il dottor Tommaso Ciacca a lasciare l’abitazione di Giovanni e Maddalena, e di ritirarsi nell’alloggio di Sassari.
Giovanni ne pensa altre. Gli viene in mente di farsi trasportare in procura in ambulanza, attendendo che si esauriscano le batterie di cui è dotato il respiratore. Ma la storia purtroppo non si ferma qui.

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