Dopo il presidio
tenutosi in concomitanza dell’Assemblea Legislativa della Regione Umbria il 25
giugno 2020, in cui è stato rifiutato qualunque nostro apporto alla discussione
in aula, se pur correttamente richiesto, i promotori
lanciano un nuovo presidio per la mattina del 7 luglio, a partire dalle ore 10.00 in Piazza Italia. Il messaggio
è chiaro: non ci fermeremo finché il governo della Regione non deciderà di
tornare indietro sulla decisione adottata sulla RU486 in day hospital. Non
siamo disposti a tacere davanti a questo attacco
frontale ai diritti delle donne. Non ci sono altre parole per descrivere le
decisioni della Regione Umbria, che ha intrapreso una strada che ci riporta
indietro negli anni e che vuole negare la libertà alle donne. La decisione di abolire la delibera del 2018 sull’interruzione
volontaria di gravidanza è un atto gravissimo, intrapreso in una Regione che
era all’avanguardia in tema di salute non solo riproduttiva dagli anni ’70.
In Umbria
l’Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG) farmacologica è consentita solo
negli ospedali di Pantalla, Orvieto e
Narni, mentre non è mai stata organizzata a Terni e Perugia, i principali
ospedali della Regione e gli unici universitari, dove poche IVG sono possibili
solo tramite intervento chirurgico e con attese medie di 3 settimane. Dopo 8 anni
di battaglie, dal 2018 era finalmente possibile ottenere l’IVG medica con un
percorso meno invasivo e più attento alla vita e ai bisogni per delle donne. La
Giunta leghista di Donatella Tesei ha abrogato quella delibera e ora le donne saranno costrette ad un ricovero
ospedaliero di 3 giorni e non avranno ancora nulla a Perugia o Terni. Ciò
genererà un percorso complesso e ristretto solo alle 7 settimane, aumentando di
5 volte i costi per il sistema sanitario.
Continueremo a chiedere il ripristino della delibera del
2018, ampliando la somministrazione dell’IVG
farmacologica anche agli ospedali di Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello
e Branca. Pretendiamo che si dia piena applicazione alla legge 194, che
all’art 2 garantisce la contraccezione GRATIS, che negli ospedali venga
sempre garantita la presenza di medici non obiettori e che vengano aumentati
gli organici nei consultori, di cui chiediamo il ripristino in quanto sono
stati ormai sotto-finanziati e quasi del tutto abbandonati a loro stessi da
anni.
Al Governo nazionale
che ha iniziato il percorso di revisione degli indirizzi per l’uso della RU,
chiediamo che si possa dare la RU nei Consultori ben organizzati (art
8/194) estendendo il trattamento
farmacologico da 7 a 9 settimane come nel resto d’Europa e che questo accada in
tempi rapidi, poiché l’estate i servizi sono sovraccarichi e con meno personale.
Non siamo disposte/i a far pagare alle
donne l’incapacità e l’inadeguatezza dell’attuale maggioranza, né tanto meno
siamo disposte/i a cedere a spinte reazionarie che vorrebbero far tornare
l’Umbria nel passato, ad un tempo in cui le donne non erano libere di scegliere.
Aderiscono e promuovono il Sit-in:
Altrascuola Rete
degli Studenti Medi Umbria
ANPI Coordinamento
Donne Terni
ANPI Umbria
Articolo 1 Umbria
CGIL Umbria
Civiltà Laica Terni
Coordinamento Donne
CISL Umbria
Coscienza Verde
Democratiche Umbre
Foligno 2030
Foligno in Comune
Giovani Comunisti/e
Perugia
Giovani Democratici
dell’Umbria
Gylania
Idee persone Perugia
Movimento 5 Stelle
Umbria
Omphalos LGBTI
Partito Democratico Umbria
Perugia Città in
Comune
Radicali italiani
Radicali Perugia
“Giovanni Nuvoli”
Rifondazione
Comunista Federazione di Perugia
Sinistra Civica
Verde Umbria
Sinistradem Campo
Aperto Umbria
Sinistra Italiana
Umbria
Sinistra
Universitaria UDU Perugia
Terni Donne
Terni Valley
UDI Unione Donne in
Italia Perugia
UIL Coordinamento
femminile Donne
+ Europa
+ Europa Perugia
Nessun commento:
Posta un commento