giovedì 1 settembre 2016

Vittime di Stato, licenza di uccidere


Riccardo Magherini. Foto dalla rete
Intervento di Eleonora Favaroni

Riccardo Magherini il 40 enne di Firenze ucciso dagli agenti delle forze dell’ordine il 3 marzo 2014 si aggiunge alla lunga lista di coloro , vittime di stato ,( recente la riapertura del caso di Stefano Cucchi) che ancora oggi non hanno né avranno un’equa giustizia e degna memoria.

Concessa la sospensione di pena  per parte degli agenti condannati a 8 mesi di reclusione. Gli altri sono stati tutti assolti. Ennesima  strage di vergognosa indecenza.
Magherini è morto dopo essere stato ammanettato e spinto a terra con forza , dove rimane per tempo. Viene picchiato, secondo i testimoni,, viene pestato e non ascoltato. Passano 12 minuti o forse più da quando smette di urlare.

Quando arriva l’ambulanza e l’auto medica , il personale constata un arresto cardio circolatorio.
È morto lì su quella strada in piena notte sotto l’indifferenza del mondo.
“Oggi un regno di terrore viene perpetuato su vasta scala . un terrore non mascherato. Esso si chiama tortura, fame , morte.” Manifesto del congresso della Dialettica della Liberazione 1969
Il sistema genera ignoranza di sé e ignoranza dell’ignoranza.
Ci sono quelli che sanno di non sapere, quelli che non sanno, quelli che faranno soltanto tutto ciò che altri ordineranno loro di fare.
L’anello più pericoloso della catena è l’obbedienza.
Il potere crea spazi, riempie e circola attraverso corpi e dimensioni.
Il mondo è pazzo perché è sempre stato governato da pazzi. Anche Dio lo era. Lui che perdonò Caino per aver ucciso il fratello.
Tutta la storia dell’umanità è una storia di follia e di folli al potere.
Un potere usato e abusato che va ben al di là della sete di dominio e di egotismo .
Oggi in nome di parole come giustizia , dovere, ordine sociale , si stanno perpetrando omicidi e delitti impuniti, laddove leggi e procedure assumono sempre più la forma violenta di controllo e repressione.
Su cosa si fonda “l’ordine sociale” e la condizione di falsa apparente pace in cui viviamo?
Paura , diffidenza, ignoranza, guidano oggi i rapporti umani e i comportamenti dei gruppi: un mondo in cui la paura piega e plasma il diritto, la paura diventa strumento di potere , alimenta i meccanismi delle forme di potere istituzionalizzato della società disciplinare..
La società disciplinare .
Il potere di punire organizza campi di oggettività il cui castigo potrà funzionare.
Cè una verità che deve essere riconosciuta per legittimare il potere e la punizione: la verità del pazzo e del criminale. Ma a noi non ce ne importa poi alla fine di avere quella giustizia di cui tanto si parla ma che risulta ormai termine obsoleto e ipocrita, offensivo ,e elitario,  non glie ne importa ai morti e alle loro famiglie di questa giustizia che non esiste .
Di quanti altri morti quante altre vittime  ha bisogno ancora lo Stato italiano ?
Di quanti altri nomi di morti massacrati dovrà rendere conto questo Stato silenzioso?
Ma chi è questo Stato che come un Dio folle perdona i colpevoli e dimentica i morti?
In un mondo dove  tutto finisce tutto è perdonato e tutto è anche cinicamente permesso.



Eleonora Favaroni

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