giovedì 16 giugno 2016

DAT: Intervento di Federica Frasconi all'audizione organizzata dalla III commissione dell'Assemblea regionale legislativa dell'Umbria

Federica Frasconi
Qui di seguito pubblichiamo l'intervento di Federica Frasconi all''audizione di oggi  per l“Istituzione del Registro regionale delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (DAT) sanitario” organizzata dalla III commissione dell'Assemblea regionale legislativa  dell'Umbria.

Rischiare la vita e non la morte.
Con questa legge ognuno di noi potrà  scoprirsi dentro come un anima libera: libera di credersi anima o credersi corpo o sentirsi entrambe inscindibile o scindibile.
Ognuno di noi potrà  sentire dentro il senso della vita oppure domandarselo in ogni pensiero con cui si sente di giudicare se e gli altri, dalla più  piccola cosa alla più dolce e complessa che anch'essa  gode di semplicità .
Senza complicare il flusso del respiro e del pregiudizio ma affrontandoli spronando a fermarsi e trattenersi: il cuore continua a battere nonostante molti possano credere che, in quel momento, sia solo questione di volontà involontarie o di volontà superiori.
chi guida il nostro corpo e il nostro cuore?

la conoscenza, la conoscenza del vero e spesso questo parte della consapevolezza del falso e ingiusto e sconosciuto in cui viviamo per colpa nostra e per colpa della comoda  disinformazione.
La forza di questa legge sta proprio nel riuscire, per una volta, a parlare delle possibilità di realtà, aprendoci dentro la possibilità di creare ciò, che per timore, non avevamo mai ascoltato: una coscienza critica che non si basa sul giusto o l'ingiusto  come assoluto ma una coscienza cririca che si basa sull'individuo come unicità  e irripetibilità
come essere capace di agire che prende in mano le redini di una cultura oppressiva e assolutista come i dettami cattolici silenziosamente o evidentemente espressi e imposti. Ognuno di noi potrà  dirsi degno della propria vita indipendentemente dai propri valori.
E non c'è libertà  che non ami la libertà  altrui ne nessuna democrazia che sia tale ascoltando solo le voci di maggioranza ...maggioranza che nient'altro  rappresenta , in uno stato complice e in una cultura succube di concetti astratti e accomodanti, nient'altro rappresenta che tante minoranze impaurite.
Libertà dignità legalità sono principi confinati entro il bene l'amore e la giusta anima sociale che può dirsi sana e giusta solo se ogni individuo può coltivare la propria dignità non violenta.
dichiarante e fiduciario sono termini e concetti giuridicamente corretti ma non si deve scordare che li dentro esistono mondi e storie e vite per cui è come se oggi tutti noi fossimo dichiaranti e gli eredi futuri i fiduciari a cui "dobbiamo" una speranza viva e concreta di laicità:
È dignitoso l'uomo che vive liberamente che ricorre liberamente alle cure palliative come dignitoso é  un uomo che nel suo stato vegetativo o comatoso abbia espresso anticipatamente la volontà di morire :
in realtà non di morire ma di vivere la sua dignità
per questo corpo e anima sono inscindibili in vita e in morte perché non esistono come definizione di un individuo ma esistono in funzione di forza politica e naturale
Esistono come una piazza piena di persone come voce incessante come lotta che dà vita dal cuore alla conoscenza ai diritti.
Marco Pannella ricordava sempre "rischiare la vita non la morte"
Maggio 1976 :
"differenza tra il rischiare di vivere e il rischiare di morire.. Sono convinto che la gente muore perché ha perduto l'interesse alla vita. Chi invece si rifiuta di vedere amputata la vita proprio perché non vi ritrova ne rassegnazione ne castrazione ma al contrario speranza può anche rischiare di perderla ; succede. Ma se vince vince veramente meglio e più degli altri. Aggiungo che rischiare la vita senza rischiare quella degli altri è un altro salto qualitativo"
*il termine "uomo" é star usato in ricordo di una persona in particolare e non per classificare un genere come rappresentativo della "persona"  nella sua essenza oltre i caratteri sessuali.

Federica Frasconi

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