Ricorso su legge elettorale Umbricellum: processo sospeso
in attesa del pronunciamento della Cassazione. Dispiacere e sconcerto per la
scelta della Regione Umbria di evitare un giudizio in tempi rapidi.
Il Tribunale di Perugia ha sospeso il processo sul ricorso contro la
legge elettorale regionale “Umbricellum” avanzato
dal Comitato per la Democrazia in Umbria. La sospensione è arrivata a
seguito del ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione presentato
dalla Regione Umbria di fronte alle sezioni unite della Corte di Cassazione con
il quale si chiede che a pronunciarsi sulla legittimità della legge elettorale
non sia il giudice ordinario ma quello amministrativo, cioè il Tar dell’Umbria.
Ricorso che è stato reputato dal giudice non manifestamente infondato.
Saranno
i giudici della Corte di Cassazione a doversi pronunciare e chiediamo loro, a
nome di tutti i cittadini umbri, di procedere celermente all'esame del
ricorso e, dunque, si arrivi in tempi quanto più rapidi possibile alla sentenza.
La nostra battaglia va avanti: l'Umbricellum, infatti, mette in discussione
diritti fondamentali che la Costituzione attribuisce ai cittadini favorendo
la formazione di una maggioranza falsata cui viene assegnato un numero di
seggi spropositato rispetto ai voti ottenuti. E’ una questione di
democrazia che va ben oltre i tentativi della Regione Umbria di
allungare oltremisura i tempi del giudizio visto che il rischio che si
palesa è quello di tornare al voto, alle prossime amministrative, con questa
ignobile legge elettorale. Specie qualora la legislatura dovesse interrompersi
in anticipo, evento non così irrealistico alla luce della crisi che sta
attanagliando il PD umbro.
Non
possiamo, quindi, che esprimere rammarico e sconcerto per il
comportamento processuale tenuto dalla Regione che invece per prima, in
quanto istituzione, dovrebbe avere interesse a conoscere in tempi
rapidi se la legge in vigore sia pienamente legittima, come sostenuto
da chi l’ha testardamente voluta, oppure incostituzionale come ritenuto da noi
del Comitato per la Democrazia in Umbria, da illustri giuristi ed esperti della
materia e dal parere dello stesso ufficio legislativo di Palazzo Cesaroni.
La Giunta
Regionale, con questo ricorso per
regolamento preventivo di giurisdizione, ha scelto di difendersi dal
processo anziché nel processo. Un atteggiamento dilatorio e meschino che i
cittadini umbri nonché il supremo interesse di verità e di giustizia non
meritano.
Michele Guaitini –
portavoce Comitato per la Democrazia in Umbria
Adriana Galgano –
Deputata di Scelta Civica
Filippo Gallinella e Tiziana Ciprini – Deputati Movimento 5 Stelle
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