mercoledì 1 aprile 2015

Bene l’operazione verità degli assessori Bertinelli e Calabrese sui conti del Comune. Ora si vada fino in fondo e si individuino le responsabilità



L’operazione verità avviata dagli assessori Bertinelli e Calabrese squarcia finalmente il velo di ipocrisia sulla situazione dei conti pubblici del Comune di Perugia.
Viene da chiedersi come sia possibile che suonino i campanelli di allarme per una tale situazione critica all’indomani di una campagna elettorale dove l’amministrazione uscente rivendicava la bontà del proprio operato e una tenuta assoluta dei conti e dove l’ex opposizione, oggi chiamata a governare, evidentemente ignara o distratta, prometteva fantomatiche riduzioni di tasse.

Dopo la vicenda del “buco di bilancio” del 2006-2007, sanato peraltro con operazioni di dubbia efficacia (qualcuno si ricorda della cessione in usufrutto dei cassonetti alla Gesenu?) e per le quali dovremo continuare a pagarne le conseguenze per i prossimi decenni (questione Sipa su tutte), era compito primario di chi ha amministrato la città una rigorosa tenuta dei conti. Ci ritroviamo invece ora con tasse e tariffe ai massimi livelli, anticipazioni di cassa enormi e il concreto pericolo di default, a fronte di servizi che nel corso di questi anni non sono certo migliorati di pari passo con l’aumento della tassazione.


Ora la nuova Giunta, se vuole veramente distinguersi da chi l’ha preceduta, è chiamata a continuare senza indugi a fare chiarezza sui conti, ad individuare le responsabilità di chi ci ha portato in questa situazione e ad indicare alla cittadinanza come intende procedere per evitare il dissesto finanziario possibilmente con un piano organico a medio-lungo termine anziché con provvedimenti spot che servono solo a tamponare l’emergenza e che sarebbero difficilmente compresi dalla popolazione.


Michele Guaitini
segretario radicaliperugia.org

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